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Pesante è bello
Promemoria primo messaggio :
Pezzo molto ben scritto da blog: altervista, tuttoracchette
1- Pesante è bello
“Giocate con la racchetta più pesante che potete manovrare con agio”, Jack Kramer, grande campione di tennis
Il peso (weight) è una delle grandezze fondamentali in una racchetta da tennis. La maggior parte delle racchette presenti nei cataloghi attuali delle case costruttrici va da poco più di 250 a 340 grammi. La politica delle case costruttrici degli ultimi decenni, da quando sono state definitivamente abbandonate le racchette di legno, il cui peso medio si attestava intorno ai 400 grammi, è stata quella di offrire attrezzi sempre più leggeri. Questa tendenza però si è arrestata quando ci si è accorti che oltre un certo livello di leggerezza, le racchette offrivano più svantaggi che vantaggi, tanto che i giocatori professionisti continuano a giocare con modelli che non sono sostanzialmente cambiati da quando all’inizio degli anni ’80 sono stati introdotti i primi modelli in grafite.
Dal canto loro, i produttori continuano a spingere il pubblico ad acquistare racchette leggere, facendo leva sulla promessa di una maggiore facilità di gioco, promessa che indubbiamente viene mantenuta per i giocatori alle prime armi. Inoltre, le case produttrici continuano a sfornare modelli nuovi, presentando nuove e rivoluzionarie applicazioni tecnologiche, per cui presentano telai leggeri e rigidi, a cui vengono aggiunti sistemi di smorzamento delle vibrazioni che dovrebbero proteggerebbe da fastidi tipici come il gomito del tennista. Il fatto che i giocatori professionisti non usano questi modelli ipertecnologici e non hanno il gomito del tennista, ci fa però capire in che direzione dobbiamo guardare se vogliamo trovare una racchetta di buona qualità in senso assoluto.
Dunque, va sfatato il mito, che per la verità non ha mai convinto gli addetti ai lavori, che una racchetta leggera sia migliore di una pesante.
Dal momento che la palla ha un peso costante (da 56,7 a 58,5 grammi), più una racchetta è pesante, più disporrà di una massa in grado di opporsi all’impatto con la palla stessa.
In termini generali, possiamo dire che più una racchetta è leggera, meno sarà stabile all’impatto con la palla nei colpi decentrati, e dunque meno controllo offrirà in questo tipo di colpi, che comunque si verificano con una certa frequenza per tutti (e tanto più per i non professionisti); inoltre una racchetta leggera, a parità di velocità con cui è mossa fornirà meno potenza, e per questo ci costringerà ad ampie e veloci sbracciate per dare un po’ di potenza al colpo, riducendo ulteriormente il controllo, dal momento che come è ovvio, eseguire un movimento a velocità maggiori ne riduce la precisione.
Potrà forse sembrare strano, ma una racchetta leggera, per quanto il suo bilanciamento sia spostato verso la testa, è anche meno efficiente, e dunque richiede un maggior lavoro per ottenere un determinato risultato (cioè spedire dall’altra parte del campo la palla ad una determinata velocità).
Una racchetta leggera, poi ci esporrà ad un maggiore rischio di infortuni, perché subirà maggiormente l’impatto con la palla (come accade ad esempio ad un’automobile dal peso contenuto rispetto ad una più pesante), rallentando maggiormente la sua corsa, e trasferendo i contraccolpi dell’impatto, soprattutto nel caso di un impatto decentrato, sul braccio di chi la impugna, con il risultato di aumentare lo shock nei confronti del sistema muscolo-tendineo.
Viceversa, più una racchetta è pesante, più sarà stabile all’impatto, fornendo nello stesso tempo potenza e controllo, e inoltre ridurrà lo shock al momento dell’impatto e dunque il rischio di infortuni.
Per quanto riguarda la potenza, se è vero che a parità di velocità della racchetta al momento dell’impatto, una racchetta più pesante trasferirà più energia alla palla e dunque le imprimerà una velocità maggiore, è anche vero che all’atto pratico non vi è un reale rapporto tra peso della racchetta e potenza, nel senso che all’interno del range di peso che ha la maggior parte delle racchette, cioè dai 280 ai 370 grammi, la velocità massima di palla che può essere generata è più o meno la stessa: una racchetta più leggera potrà essere spinta dall’apparato muscolo-scheletrico del giocatore con più velocità, e dunque il risultato in termini di velocità prodotta sarà più o meno lo stesso.
Dunque, il peso della racchetta influisce sul controllo e sulla riduzione dello shock, mentre in termini pratici ha un ruolo trascurabile sulla potenza. È vero però che chi è abituato ad un certo swing, cioè ha i colpi ormai “registrati” in termini di ampiezza e velocità, potrebbe generare più potenza con una racchetta leggermente più pesante rispetto a quella a cui è abituato, purché il peso in più non gli impedisca di eseguire i movimenti a cui è abituato.
2 – Una questione di compromessi
Bene, fino ad ora abbiamo visto che una buona racchetta deve avere un certo peso, non deve essere un fuscello. Ok, ma quanto deve pesare?
Prima di rispondere a questa domanda, occorre tenere presente che il tennis è sì uno sport di potenza, ma è anche uno sport di resistenza, e che è uno sport di forza, ma anche di tocco. E spesso i game decisivi in un match arrivano dopo ore di estenuante lotta.
Certamente, non sarebbe una buona idea quella di perdere una partita perché il braccio è stato sfiancato da una racchetta che pesava come un macigno. Disporre di un’arma che nei primi venti minuti ci fa sembrare dei fenomeni e poi ci costringe ad arrancare strisciando per il resto dell’incontro, non è certo la soluzione migliore. È altresì chiaro che se una racchetta fosse veramente pesante, se ad esempio immaginiamo una racchetta così pesante che fosse addirittura impossibile sollevarla, non sarebbe una grande idea e l’ingegnere non verrebbe promosso.[/color]
La conclusione è che la racchetta deve essere la più pesante possibile, però nel nostro personale range di maneggevolezza. In altre parole, se siamo in grado di maneggiare con facilità una racchetta che arriva fino a 320 grammi, sceglieremo una racchetta da 320 grammi. Dunque, non la più leggera, ma la più pesante, compatibilmente con la nostra forza fisica e il nostro stato di forma.
Pezzo molto ben scritto da blog: altervista, tuttoracchette
1- Pesante è bello
“Giocate con la racchetta più pesante che potete manovrare con agio”, Jack Kramer, grande campione di tennis
Il peso (weight) è una delle grandezze fondamentali in una racchetta da tennis. La maggior parte delle racchette presenti nei cataloghi attuali delle case costruttrici va da poco più di 250 a 340 grammi. La politica delle case costruttrici degli ultimi decenni, da quando sono state definitivamente abbandonate le racchette di legno, il cui peso medio si attestava intorno ai 400 grammi, è stata quella di offrire attrezzi sempre più leggeri. Questa tendenza però si è arrestata quando ci si è accorti che oltre un certo livello di leggerezza, le racchette offrivano più svantaggi che vantaggi, tanto che i giocatori professionisti continuano a giocare con modelli che non sono sostanzialmente cambiati da quando all’inizio degli anni ’80 sono stati introdotti i primi modelli in grafite.
Dal canto loro, i produttori continuano a spingere il pubblico ad acquistare racchette leggere, facendo leva sulla promessa di una maggiore facilità di gioco, promessa che indubbiamente viene mantenuta per i giocatori alle prime armi. Inoltre, le case produttrici continuano a sfornare modelli nuovi, presentando nuove e rivoluzionarie applicazioni tecnologiche, per cui presentano telai leggeri e rigidi, a cui vengono aggiunti sistemi di smorzamento delle vibrazioni che dovrebbero proteggerebbe da fastidi tipici come il gomito del tennista. Il fatto che i giocatori professionisti non usano questi modelli ipertecnologici e non hanno il gomito del tennista, ci fa però capire in che direzione dobbiamo guardare se vogliamo trovare una racchetta di buona qualità in senso assoluto.
Dunque, va sfatato il mito, che per la verità non ha mai convinto gli addetti ai lavori, che una racchetta leggera sia migliore di una pesante.
Dal momento che la palla ha un peso costante (da 56,7 a 58,5 grammi), più una racchetta è pesante, più disporrà di una massa in grado di opporsi all’impatto con la palla stessa.
In termini generali, possiamo dire che più una racchetta è leggera, meno sarà stabile all’impatto con la palla nei colpi decentrati, e dunque meno controllo offrirà in questo tipo di colpi, che comunque si verificano con una certa frequenza per tutti (e tanto più per i non professionisti); inoltre una racchetta leggera, a parità di velocità con cui è mossa fornirà meno potenza, e per questo ci costringerà ad ampie e veloci sbracciate per dare un po’ di potenza al colpo, riducendo ulteriormente il controllo, dal momento che come è ovvio, eseguire un movimento a velocità maggiori ne riduce la precisione.
Potrà forse sembrare strano, ma una racchetta leggera, per quanto il suo bilanciamento sia spostato verso la testa, è anche meno efficiente, e dunque richiede un maggior lavoro per ottenere un determinato risultato (cioè spedire dall’altra parte del campo la palla ad una determinata velocità).
Una racchetta leggera, poi ci esporrà ad un maggiore rischio di infortuni, perché subirà maggiormente l’impatto con la palla (come accade ad esempio ad un’automobile dal peso contenuto rispetto ad una più pesante), rallentando maggiormente la sua corsa, e trasferendo i contraccolpi dell’impatto, soprattutto nel caso di un impatto decentrato, sul braccio di chi la impugna, con il risultato di aumentare lo shock nei confronti del sistema muscolo-tendineo.
Viceversa, più una racchetta è pesante, più sarà stabile all’impatto, fornendo nello stesso tempo potenza e controllo, e inoltre ridurrà lo shock al momento dell’impatto e dunque il rischio di infortuni.
Per quanto riguarda la potenza, se è vero che a parità di velocità della racchetta al momento dell’impatto, una racchetta più pesante trasferirà più energia alla palla e dunque le imprimerà una velocità maggiore, è anche vero che all’atto pratico non vi è un reale rapporto tra peso della racchetta e potenza, nel senso che all’interno del range di peso che ha la maggior parte delle racchette, cioè dai 280 ai 370 grammi, la velocità massima di palla che può essere generata è più o meno la stessa: una racchetta più leggera potrà essere spinta dall’apparato muscolo-scheletrico del giocatore con più velocità, e dunque il risultato in termini di velocità prodotta sarà più o meno lo stesso.
Dunque, il peso della racchetta influisce sul controllo e sulla riduzione dello shock, mentre in termini pratici ha un ruolo trascurabile sulla potenza. È vero però che chi è abituato ad un certo swing, cioè ha i colpi ormai “registrati” in termini di ampiezza e velocità, potrebbe generare più potenza con una racchetta leggermente più pesante rispetto a quella a cui è abituato, purché il peso in più non gli impedisca di eseguire i movimenti a cui è abituato.
2 – Una questione di compromessi
Bene, fino ad ora abbiamo visto che una buona racchetta deve avere un certo peso, non deve essere un fuscello. Ok, ma quanto deve pesare?
Prima di rispondere a questa domanda, occorre tenere presente che il tennis è sì uno sport di potenza, ma è anche uno sport di resistenza, e che è uno sport di forza, ma anche di tocco. E spesso i game decisivi in un match arrivano dopo ore di estenuante lotta.
Certamente, non sarebbe una buona idea quella di perdere una partita perché il braccio è stato sfiancato da una racchetta che pesava come un macigno. Disporre di un’arma che nei primi venti minuti ci fa sembrare dei fenomeni e poi ci costringe ad arrancare strisciando per il resto dell’incontro, non è certo la soluzione migliore. È altresì chiaro che se una racchetta fosse veramente pesante, se ad esempio immaginiamo una racchetta così pesante che fosse addirittura impossibile sollevarla, non sarebbe una grande idea e l’ingegnere non verrebbe promosso.[/color]
La conclusione è che la racchetta deve essere la più pesante possibile, però nel nostro personale range di maneggevolezza. In altre parole, se siamo in grado di maneggiare con facilità una racchetta che arriva fino a 320 grammi, sceglieremo una racchetta da 320 grammi. Dunque, non la più leggera, ma la più pesante, compatibilmente con la nostra forza fisica e il nostro stato di forma.
Ospite- Ospite
Re: Pesante è bello
Ragazzi...giocare con legno e budello è un piacere impagabile... Il profumo delle corde, l'impugnatura in cuoio, il suono dell'impatto, la pallina che ti entra in mano e la senti rotolare su ogni corda, una per una... Meraviglia.
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Diciamo fino a quando qualche bel ragazzotto munito della solita babolat non te ne suona 4 ed al cambio di campo guarda la tua racchetta ed i calzoncini corti d'antan con malcelata compassione . Quando però il miracolo succede, tutto gira a meraviglia e con l'ultimo serve and volley chiudi il set mettendolo sotto, allora è come rinascere e i calzoncini corti ti riportano indietro di 20 anniKingkongy ha scritto:Ragazzi...giocare con legno e budello è un piacere impagabile... Il profumo delle corde, l'impugnatura in cuoio, il suono dell'impatto, la pallina che ti entra in mano e la senti rotolare su ogni corda, una per una... Meraviglia.
Dagoberto- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 01.06.17
Località : ogni dove
Re: Pesante è bello
...io ho ancora la mia Dunlop... Maxply... Fort... ed ogni tanto mi diverto...
Ospite- Ospite
Re: Pesante è bello
Dagoberto ha scritto:Diciamo fino a quando qualche bel ragazzotto munito della solita babolat non te ne suona 4 ed al cambio di campo guarda la tua racchetta ed i calzoncini corti d'antan con malcelata compassione . Quando però il miracolo succede, tutto gira a meraviglia e con l'ultimo serve and volley chiudi il set mettendolo sotto, allora è come rinascere e i calzoncini corti ti riportano indietro di 20 anniKingkongy ha scritto:Ragazzi...giocare con legno e budello è un piacere impagabile... Il profumo delle corde, l'impugnatura in cuoio, il suono dell'impatto, la pallina che ti entra in mano e la senti rotolare su ogni corda, una per una... Meraviglia.
Guarda...a me alcuni anni fa hanno chiesto perché avessi scritto "VS" sulle corde... non l'ho preso a racchettate in testa perché ero troppo sconsolato!
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Kingkongy ha scritto:Dagoberto ha scritto:Diciamo fino a quando qualche bel ragazzotto munito della solita babolat non te ne suona 4 ed al cambio di campo guarda la tua racchetta ed i calzoncini corti d'antan con malcelata compassione . Quando però il miracolo succede, tutto gira a meraviglia e con l'ultimo serve and volley chiudi il set mettendolo sotto, allora è come rinascere e i calzoncini corti ti riportano indietro di 20 anniKingkongy ha scritto:Ragazzi...giocare con legno e budello è un piacere impagabile... Il profumo delle corde, l'impugnatura in cuoio, il suono dell'impatto, la pallina che ti entra in mano e la senti rotolare su ogni corda, una per una... Meraviglia.
Guarda...a me alcuni anni fa hanno chiesto perché avessi scritto "VS" sulle corde... non l'ho preso a racchettate in testa perché ero troppo sconsolato!
Dagoberto- Messaggi : 60
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Re: Pesante è bello
Kingkongy ha scritto:Dagoberto ha scritto:Diciamo fino a quando qualche bel ragazzotto munito della solita babolat non te ne suona 4 ed al cambio di campo guarda la tua racchetta ed i calzoncini corti d'antan con malcelata compassione . Quando però il miracolo succede, tutto gira a meraviglia e con l'ultimo serve and volley chiudi il set mettendolo sotto, allora è come rinascere e i calzoncini corti ti riportano indietro di 20 anniKingkongy ha scritto:Ragazzi...giocare con legno e budello è un piacere impagabile... Il profumo delle corde, l'impugnatura in cuoio, il suono dell'impatto, la pallina che ti entra in mano e la senti rotolare su ogni corda, una per una... Meraviglia.
Guarda...a me alcuni anni fa hanno chiesto perché avessi scritto "VS" sulle corde... non l'ho preso a racchettate in testa perché ero troppo sconsolato!
Dovevi rispondergli che, visto il tuo alto livello tennistico, creavano delle corde personalizzate appositamente per te con la sigla Vostra Signoria...
Mauro 66- Messaggi : 124
Data d'iscrizione : 05.06.17
Età : 57
Località : Milano
Re: Pesante è bello
In realtà non lo so proprio... ho sempre pensato a una sigla francese sconosciuta.
La libidine era la matassina tenuta insieme da un cordoncino di cotone giallo e la targhetta nera di plastica con la scritta oro VS...!!! Come per gli abiti. E io tenevo tutti i sigilli di plastica in un barattolo di vetro, come una reliquia.
La libidine era la matassina tenuta insieme da un cordoncino di cotone giallo e la targhetta nera di plastica con la scritta oro VS...!!! Come per gli abiti. E io tenevo tutti i sigilli di plastica in un barattolo di vetro, come una reliquia.
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
King, ma VS non era il marchio di una casa costruttrice di corde in budello?
Matteo1970- Messaggi : 1887
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Pesante è bello
https://tt.tennis-warehouse.com/index.php?threads/whats-the-meaning-of-vs-on-babolat-products.292148/
spalama- Messaggi : 2376
Data d'iscrizione : 04.06.10
Età : 56
Località : ROMA
Re: Pesante è bello
Mmmm Spalama, avevo letto prima di rispondere. Ma onestamente non ho la certezza che sia così....
Non mi sono nemmeno spiegato il fatto che Babolat facesse anche l'FVS, che era un altro budello eccezionale. Provo a chiedere a Marietto la spiegazione.
Non mi sono nemmeno spiegato il fatto che Babolat facesse anche l'FVS, che era un altro budello eccezionale. Provo a chiedere a Marietto la spiegazione.
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Matt, la scritta VS sulle corde era il "segnale" che tu giocavi con il budello Babolat... era una sorta di intimidazione! Hihihihi
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Kingkongy ha scritto:Matt, la scritta VS sulle corde era il "segnale" che tu giocavi con il budello Babolat... era una sorta di intimidazione! Hihihihi
Ah, era Babolat?
Vedi, a non sapere le cose, non restavo intimidito... perdevo lo stesso,ma non per intimidazione ...
Matteo1970- Messaggi : 1887
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Pesante è bello
Hahaha. Matt sei un mito! Rido troppo!
Ma guarda che l'intimidazione me la mettevo in testa io per caricarmi psicologicamente... era come la Coperta di Linus.
Il tennis è sempre stato uno sport da psicopatici, assolutamente democratico e trasversale, perché incurante di sesso, età, censo, razza e religione...
Ma guarda che l'intimidazione me la mettevo in testa io per caricarmi psicologicamente... era come la Coperta di Linus.
Il tennis è sempre stato uno sport da psicopatici, assolutamente democratico e trasversale, perché incurante di sesso, età, censo, razza e religione...
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
@ KK,so che sei un esperto di questa grande racchetta e non vorrei aprire un altro 3d,puoi dirmi le specifiche esatte della Dunlop max 200 g graphite?
L'ho recuperata dalla soffitta di un amico,ho montato il multi lw,e già è fantastica... Alla prox magari budello...
In rete i dati non sono univoci...
Io conosco solo il peso,380 finita,e bilanciamento misurato da me,puoi dirmi le altre caratteristiche?
Ra,SW,tw e chi più ne ha più ne metta? Ovviamente se anche altri le conoscono si facciano pure avanti
L'ho recuperata dalla soffitta di un amico,ho montato il multi lw,e già è fantastica... Alla prox magari budello...
In rete i dati non sono univoci...
Io conosco solo il peso,380 finita,e bilanciamento misurato da me,puoi dirmi le altre caratteristiche?
Ra,SW,tw e chi più ne ha più ne metta? Ovviamente se anche altri le conoscono si facciano pure avanti
Il tennis è questione di gradi di aggressività.
Devi essere abbastanza aggressivo da controllare il punto,ma non così aggressivo da sacrificare il controllo e correre rischi inutili.
(André Agassi)
Philo Vance- Messaggi : 1228
Data d'iscrizione : 25.06.17
Località : Dove posso tennistare
Re: Pesante è bello
OK CI SIAMO PER IL BUDELLO "VS" !!! MARIO HA SPIEGATO TUTTO.
VS = era la sigla che indicava la massima qualità ottenibile. Forse domani mi manda il testo originale della Babolat, però la traduzione era "Inequivocabilmente e incontestabilmente Superiore".
Dopo di che mi sono preso una tirata di orecchie perché l'FVS me lo sono inventato io nella mia memoria. La sigla esatta era "AFV", ed era il budello ottimo, diciamo una via di mezzo tra il VS e il Tonic. Ma parecchio meglio del Tonic...
Infine c'era l' "X" che quello proprio non me lo ricordavo. In pratica era il budello "base". Però nessuno di questi era coated, pertanto le sensazioni di gioco erano decisamente superiori...e la durata inferiore. Capperi!
Marietto, inoltre, conferma che il VS, su richiesta specifica e con adeguata quantità, produce lotti limitati di VS totalmente naturale non rivestito/trattato. In pratica come il Wilson. E, ovviamente, con prezzi...adeguati alle circostanze.
Grazie Mario!
VS = era la sigla che indicava la massima qualità ottenibile. Forse domani mi manda il testo originale della Babolat, però la traduzione era "Inequivocabilmente e incontestabilmente Superiore".
Dopo di che mi sono preso una tirata di orecchie perché l'FVS me lo sono inventato io nella mia memoria. La sigla esatta era "AFV", ed era il budello ottimo, diciamo una via di mezzo tra il VS e il Tonic. Ma parecchio meglio del Tonic...
Infine c'era l' "X" che quello proprio non me lo ricordavo. In pratica era il budello "base". Però nessuno di questi era coated, pertanto le sensazioni di gioco erano decisamente superiori...e la durata inferiore. Capperi!
Marietto, inoltre, conferma che il VS, su richiesta specifica e con adeguata quantità, produce lotti limitati di VS totalmente naturale non rivestito/trattato. In pratica come il Wilson. E, ovviamente, con prezzi...adeguati alle circostanze.
Grazie Mario!
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Philo, a memoria...ormai ho la dimostrazione che la mia equivale a quella di un pesce rosso! Pertanto cerco!
Su gli altri valori....mmmmm ok, ok, solo che la 200G era una roba davvero anomala per il flex!!!! Forse ricordo male ma era 42 di RA...ma non era 42 quando ci picchiavi come un fabbro!!! Ma per nulla! Era un cannone fotonico di Star Trek ad alte velocità d'impatto ed era proprio la sua caratteristica. Per questo fargli un set up personalizzato era un casino: non ci si capiva una beata! Mettevi piombo in testa e diventava intrattabile di rovescio, mettevi sulle orecchie e vibrava sul servizio: una racchetta str..z....ma! Ma che fascino!
Ok, cerco.
Su gli altri valori....mmmmm ok, ok, solo che la 200G era una roba davvero anomala per il flex!!!! Forse ricordo male ma era 42 di RA...ma non era 42 quando ci picchiavi come un fabbro!!! Ma per nulla! Era un cannone fotonico di Star Trek ad alte velocità d'impatto ed era proprio la sua caratteristica. Per questo fargli un set up personalizzato era un casino: non ci si capiva una beata! Mettevi piombo in testa e diventava intrattabile di rovescio, mettevi sulle orecchie e vibrava sul servizio: una racchetta str..z....ma! Ma che fascino!
Ok, cerco.
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Ovviamente non sono un esperto, ma un semplice estimatore nonchè utilizzatore per una decina d'anni di questo telaio; se osservi attentamente la puoi notare nella foto usata come mio avatar.Philo Vance ha scritto:@ KK,so che sei un esperto di questa grande racchetta e non vorrei aprire un altro 3d,puoi dirmi le specifiche esatte della Dunlop max 200 g graphite?
L'ho recuperata dalla soffitta di un amico,ho montato il multi lw,e già è fantastica... Alla prox magari budello...
In rete i dati non sono univoci...
Io conosco solo il peso,380 finita,e bilanciamento misurato da me,puoi dirmi le altre caratteristiche?
Ra,SW,tw e chi più ne ha più ne metta? Ovviamente se anche altri le conoscono si facciano pure avanti
A questo link puoi trovare un recente redazionale molto interessante e sufficientemente completo pubblicato da Supertennis.
Buona lettura.
http://www.supertennis.tv/archivio-news/961-i-segreti-della-max-200g,-la-racchetta-che-faceva-volare-mcenroe.html
Dagoberto- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 01.06.17
Località : ogni dove
Re: Pesante è bello
correnelvento ha scritto:Quella che ho io 380 grammi.
365 di inerzia
45 di Flex
33 di balance
....Una piuma......
Mirage- Messaggi : 25
Data d'iscrizione : 31.05.17
Località : Prussia
Re: Pesante è bello
Beh, io non ho molto da dire sui dati di Medri...c'è tutto. Al massimo ci faccio qualche considerazione.
Dunlop Max 200g: i dati di laboratorio
Peso (incordata) 366 g
Bilanciamento 313 mm
Swing-weight 340 kgcmq
Spin-weight 356 kgcmq
Twist-weight 16 kgcmq
Recoil-weight 74 kgcmq
Polar-index 0.95 7.5/10
Misure rilevate con pro-t-one racquet-lab
Tanto per cominciare il Flex non era per nulla simile a quello del legno! In nulla, a cominciare dal punto principale che la macchina lo dà a 32,5 dalla testa! Il legno è molto più basso... Non solo, guarda il tw eccellente e il mostruoso Spin Weight. Ovvero aveva più inerzia a liftare che a spingere! Quindi uno che la prendeva in mano sentiva subito sul polso quella fatica...ma era anche poco polarizzata e stabile come un paio di rotaie.
Quindi NON CI SI CAPIVA UN CAVOLO perché era tutta diversa "dalle altre". Insomma, per liftare/spinnare...spinnavi come volevi! Ma, tranne Mac, il movimento tradizionale era faticosissimo se ci andavi di fino e la 200G va con il budello...è inutile! Francamente non l'ho mai usata con il Luxilon ma solo in ibrido con budello.
Alla fine, se proprio guardi le caratteristiche complessivamente, è una racchetta anche "moderna" e se riesci ad accelerare in spazi stretti (alla Mac) dà grandi soddisfazioni.
Per esempio, quando giochi un servizio potente, lei sembra davvero rigida e flettere in alto aiuta anche...però non è proprio istintiva. Meglio lavorare la palla che tirare piatto per piatto. Almeno un po' di slice.
Il problema, paradossalmente è pensare che sia una racchetta "vintage". Insomma vai di progressione e spinta. No, no: proprio "a strappo"...solo che è tosta da girare. Ha come una sorta di interruttore a tre posizioni. Subito capisci che ne ha due...se la capisci arrivi al terzo. Interruttore 1) sfrutti il budello a 21 Kg e senti tutto, morbida come è, però la palla non sta proprio in mano, perché flette all'attaccatura degli steli, pertanto senti il piatto e il manico (alla fin fine ti sta anche sulle balle perché sembra "spezzata").
L'interruttore posizione 2) è "mo ci do dentro". E su questo, vai tranquillo. Anzi, il mono ci sta anche. Però devi giocare da boom-boom, aggredendo tutto. L'interruttore 3) è la modalità "se sei un manico ti diverti". Di certo non ci arrivi con il set up: poco polarizzata con sw e tw importantissimi e flex alto su RA basso: un incubo! Si tratta davvero di accelerare tanto ma vuole progressione. Insomma la devi spingere col peso, col corpo, con le gambe.
Boh, non so se mi sono spiegato. Ci vorrebbe il commento di Giovanni che la usa: io non la tocco più da 20 anni.
Dunlop Max 200g: i dati di laboratorio
Peso (incordata) 366 g
Bilanciamento 313 mm
Swing-weight 340 kgcmq
Spin-weight 356 kgcmq
Twist-weight 16 kgcmq
Recoil-weight 74 kgcmq
Polar-index 0.95 7.5/10
Misure rilevate con pro-t-one racquet-lab
Tanto per cominciare il Flex non era per nulla simile a quello del legno! In nulla, a cominciare dal punto principale che la macchina lo dà a 32,5 dalla testa! Il legno è molto più basso... Non solo, guarda il tw eccellente e il mostruoso Spin Weight. Ovvero aveva più inerzia a liftare che a spingere! Quindi uno che la prendeva in mano sentiva subito sul polso quella fatica...ma era anche poco polarizzata e stabile come un paio di rotaie.
Quindi NON CI SI CAPIVA UN CAVOLO perché era tutta diversa "dalle altre". Insomma, per liftare/spinnare...spinnavi come volevi! Ma, tranne Mac, il movimento tradizionale era faticosissimo se ci andavi di fino e la 200G va con il budello...è inutile! Francamente non l'ho mai usata con il Luxilon ma solo in ibrido con budello.
Alla fine, se proprio guardi le caratteristiche complessivamente, è una racchetta anche "moderna" e se riesci ad accelerare in spazi stretti (alla Mac) dà grandi soddisfazioni.
Per esempio, quando giochi un servizio potente, lei sembra davvero rigida e flettere in alto aiuta anche...però non è proprio istintiva. Meglio lavorare la palla che tirare piatto per piatto. Almeno un po' di slice.
Il problema, paradossalmente è pensare che sia una racchetta "vintage". Insomma vai di progressione e spinta. No, no: proprio "a strappo"...solo che è tosta da girare. Ha come una sorta di interruttore a tre posizioni. Subito capisci che ne ha due...se la capisci arrivi al terzo. Interruttore 1) sfrutti il budello a 21 Kg e senti tutto, morbida come è, però la palla non sta proprio in mano, perché flette all'attaccatura degli steli, pertanto senti il piatto e il manico (alla fin fine ti sta anche sulle balle perché sembra "spezzata").
L'interruttore posizione 2) è "mo ci do dentro". E su questo, vai tranquillo. Anzi, il mono ci sta anche. Però devi giocare da boom-boom, aggredendo tutto. L'interruttore 3) è la modalità "se sei un manico ti diverti". Di certo non ci arrivi con il set up: poco polarizzata con sw e tw importantissimi e flex alto su RA basso: un incubo! Si tratta davvero di accelerare tanto ma vuole progressione. Insomma la devi spingere col peso, col corpo, con le gambe.
Boh, non so se mi sono spiegato. Ci vorrebbe il commento di Giovanni che la usa: io non la tocco più da 20 anni.
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
Grazie a tutti per le risposte.
@ KK,devo dire,che anche non conoscendone le doti,giocandoci ho trovato subito una morbidezza e una pastosità mai vista,ma si va dalla rasoiata del back,mai riuscito meglio,al diritto in top veramente sorprendente per un 85 e 18*20 alla grande sensibilità e precisione nelle volée e palle corte.
Mi ci sto divertendo alla grande
Per quanto riguarda il servizio,dato il peso,pensavo che avrei potuto soffrire alla spalla,ma finora ho fatto 3 partite da 2 ore senza intoppi .
Il servizio devo dire che riesco a dare bene i tagli e a detta dei miei soci va anche forse un filino più potente,devo ancora trovare la quadra sulla botta piatta che mi scappa un poco lunga.
Quando l'ho presa i miei amici mi dissero " bella,farà un figurone appesa al muro" e quando mi videro in campo con lei incordata di fresco mi presero pure in giro...ora non lo fanno più .
E pensare che questo gioiellino era abbandonata in una soffitta troppo stipata...quanti tesori aspettano di essere ri- scoperti?
@ KK,devo dire,che anche non conoscendone le doti,giocandoci ho trovato subito una morbidezza e una pastosità mai vista,ma si va dalla rasoiata del back,mai riuscito meglio,al diritto in top veramente sorprendente per un 85 e 18*20 alla grande sensibilità e precisione nelle volée e palle corte.
Mi ci sto divertendo alla grande
Per quanto riguarda il servizio,dato il peso,pensavo che avrei potuto soffrire alla spalla,ma finora ho fatto 3 partite da 2 ore senza intoppi .
Il servizio devo dire che riesco a dare bene i tagli e a detta dei miei soci va anche forse un filino più potente,devo ancora trovare la quadra sulla botta piatta che mi scappa un poco lunga.
Quando l'ho presa i miei amici mi dissero " bella,farà un figurone appesa al muro" e quando mi videro in campo con lei incordata di fresco mi presero pure in giro...ora non lo fanno più .
E pensare che questo gioiellino era abbandonata in una soffitta troppo stipata...quanti tesori aspettano di essere ri- scoperti?
Il tennis è questione di gradi di aggressività.
Devi essere abbastanza aggressivo da controllare il punto,ma non così aggressivo da sacrificare il controllo e correre rischi inutili.
(André Agassi)
Philo Vance- Messaggi : 1228
Data d'iscrizione : 25.06.17
Località : Dove posso tennistare
Re: Pesante è bello
Philo, il rovescio in back o in slice della Dunlop me lo sogno ancora....
Comunque...divertiti e prova a concederti 10 minuti a manetta: vedrai e sentirai (il suono)!!!
Per il servizio, personalmente, mi sento di sconsigliarti di giocarci piatto. hehhehehehe
Comunque...divertiti e prova a concederti 10 minuti a manetta: vedrai e sentirai (il suono)!!!
Per il servizio, personalmente, mi sento di sconsigliarti di giocarci piatto. hehhehehehe
Kingkongy- Messaggi : 833
Data d'iscrizione : 07.02.13
Re: Pesante è bello
La Dunlop 200 G fu la mia prima racchetta non in legno.Philo Vance ha scritto:Grazie a tutti per le risposte.
@ KK,devo dire,che anche non conoscendone le doti,giocandoci ho trovato subito una morbidezza e una pastosità mai vista,ma si va dalla rasoiata del back,mai riuscito meglio,al diritto in top veramente sorprendente per un 85 e 18*20 alla grande sensibilità e precisione nelle volée e palle corte.
Mi ci sto divertendo alla grande
Per quanto riguarda il servizio,dato il peso,pensavo che avrei potuto soffrire alla spalla,ma finora ho fatto 3 partite da 2 ore senza intoppi .
Il servizio devo dire che riesco a dare bene i tagli e a detta dei miei soci va anche forse un filino più potente,devo ancora trovare la quadra sulla botta piatta che mi scappa un poco lunga.
Quando l'ho presa i miei amici mi dissero " bella,farà un figurone appesa al muro" e quando mi videro in campo con lei incordata di fresco mi presero pure in giro...ora non lo fanno più .
E pensare che questo gioiellino era abbandonata in una soffitta troppo stipata...quanti tesori aspettano di essere ri- scoperti?
Il passaggio da 65/max70 inch, tipici di un telaio tradizionale in legno, a questa racchetta lo ricordo come qualche cosa di indescrivibile (forse anche perchè la memoria, purtroppo, è quella che è dopo più di 30 anni ).
Non solo il grande senso di confort (come se si passasse da una cinquecento ad una classe A della Mercedes! Tenuto conto degli alti costi di produzione - rimaneva comunque un telaio dai costi di produzione superiori in proporzione a quelli medi attuali - la racchetta era accompagnata commercialmente da allestimenti a contorno di altissimo fascino con custodia portaracchetta, anche nelle soluzioni più spartane, realizzata con materiali stillosi, spesso in una sorta di finta pelle che garantiva un effetto molto glamour, per i tempi forse anche un tantino borghese, ma molto efficace negli spogliatoi) al quale non si era per nulla abituati con la stragrande maggioranza di modelli in legno, ma quello che esaltava, almeno a quei tempi avveniristici per questa tipologia di racchette, era la sensazione in alcuni momenti di giocare con una sorta di pilota automatico. Come se tutto in un colpo l'asticella delle difficoltà si fosse abbassata di almeno 20 cm. Rileggendo ora l'articolo di Medri pubblicato da Supertennis, quello che mi è saltato all'occhio e che non avevo mai considerato adeguatamente, è che l'architettura del piatto corde, riferendomi, in particolare, alla soluzione adottata per il passaggio delle corde attraverso la sua cornice che le lascia sospese nei cm di attraversamento dal perimetro esterno a quello interno, è tale da estendere la superficie utile di lavoro delle corde ben oltre gli 85 inch dichiarati.
Siamo in presenza di un piatto corde di effettivi 90 inch. di superficie, se non qualche cosa di più.
Questo in particolare fece allora di questa racchetta qualche cosa di memorabile e, ai giorni d'oggi, qualche cosa di ancora utilizzabile anche a dispetto dei tanti 100 inch comercializzati che, al netto dei gromet montati, abbattono l'area netta di lavoro delle corde a circa 98, forse meno inch reali.
L'altro aspetto che la rende unica, è la modalità costruttiva, purtroppo non più impiegabile (non ne ho mai capito bene i motivi ) che rendeva la struttura una sorta di monolite privo di punti critici o deboli, distribuendo in maniera molto uniforme su tutto il telaio gli stress da impatto con la palla, ciò che offriva questa immensa sensazione di confort pur in presenza di una potenziale esplosività pronta all'uso appena fosse necessario.
Curiosa questa pubblicità dell'epoca che, a tal proposito, ripropone un Mc Enroe particolarmente ispirato!!
Se non avessi investito già grandi capitali nella campagna pro legno, ci farei quasi un pensierino anch'io ... da qualche parte un telaio dovrei averlo ancora, a meno di non averli tutti venduti per finanziare gli acquisiti sucessivi; quanto si è stolti a volte
Dagoberto- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 01.06.17
Località : ogni dove
Re: Pesante è bello
Concordo con dago,lo sweet spot è ampio e mi capita di rado la steccata e da come ne ha parlato in altri post, quasi quasi mi ha fatto venir voglia di cercare anche le racchette in legno
@ correnelvento puoi dirmi che set-up usi sulla 200 g? Che tipo di corda ci hai provato?
@ correnelvento puoi dirmi che set-up usi sulla 200 g? Che tipo di corda ci hai provato?
Il tennis è questione di gradi di aggressività.
Devi essere abbastanza aggressivo da controllare il punto,ma non così aggressivo da sacrificare il controllo e correre rischi inutili.
(André Agassi)
Philo Vance- Messaggi : 1228
Data d'iscrizione : 25.06.17
Località : Dove posso tennistare
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