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Racchette facili, racchette difficili

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Messaggio Da Filippo Dom 17 Gen 2010, 23:25

Poichè mi è spesso capitato di leggere su vari forum di discussione tennistici commenti negativi sulle racchette così dette "facili" (ad esempio, Pure Drive e Aeropro Drive, per dirne due), vorrei capire il perchè di questa ostilità nei confronti di tali attrezzi, e se questa scuola di pensiero abbia delle fondamenta solide.
"Aiutano troppo", "non ti permettono di migliorare tua tecnica", "ti aiutano a vincere ma non migliorerai mai, o solo fino ad un certo punto". Questo è quanto ho letto molto spesso in relazione a tali telai.

Quindi mi chiedo: quali sono le racchette "facili"? quali le difficili, e in base a quali caratteristiche vengono così definite?
Perchè una categoria mi dovrebbe permettere di migliorare, mentre l'altra no?

Il mio pensiero è questo: devo utilizzare lo strumento che mi permette di portare sul campo il mio "miglior" tennis.
Adoro giocare con la n6.1 95, ma con la APD sono molto più solido, potente, sicuro ed esprimo un tennis migliore in campo... quindi gioco con quest'ultima, anche se in molti la definirebbero "giocattolino".
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Messaggio Da smokingbs Dom 17 Gen 2010, 23:35

non molti tutti!!!! il problema nasce quando impari a giocare e ti serve il controllo perchè di potenza ne hai da buttare via... che usando delle racchette che sono spara palline nn si riesce a cavare un ragno dal buco
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Messaggio Da Filippo Lun 18 Gen 2010, 00:07

smokingbs ha scritto:non molti tutti!!!! il problema nasce quando impari a giocare e ti serve il controllo perchè di potenza ne hai da buttare via... che usando delle racchette che sono spara palline nn si riesce a cavare un ragno dal buco

Quindi tutti gli agonisti o buoni giocatori (dalla 3a categoria in su) utilizzano delle racchette "difficili"?

Mi piacerebbe esistesse un censimento o statistica delle racchette utilizzate dai giocatori di 3a e 2a categoria, tanto per farmi un'idea.
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Messaggio Da RenaTheWiz Lun 18 Gen 2010, 00:13

Non è questo il punto Filippo, qui si sta parlando di tecnica. Io posso anche imparare a guidare una macchina da corsa con ABS e Antipattinamento, ma una macchina senza questi dispositivi mi consente di sviluppare meglio la sensibilità di giuda se sto imparando a guidare.
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Messaggio Da Filippo Lun 18 Gen 2010, 00:57

RenaTheWiz ha scritto:Non è questo il punto Filippo, qui si sta parlando di tecnica. Io posso anche imparare a guidare una macchina da corsa con ABS e Antipattinamento, ma una macchina senza questi dispositivi mi consente di sviluppare meglio la sensibilità di giuda se sto imparando a guidare.

Il punto è che se questo discorso me lo fa un 3.1 (o un 5.5+ ITR) o l'allenatore di un ragazzino con ottime prospettive di crescita, gli do pienamente ragione.
Quando invece leggo quà e là considerazioni del genere fatte da delle persone che (come me) possono aspirare nel massimo del loro splendore tennistico ad essere un 4.1-3.5 (molto ottimistico), questa cosa mi fa pensare che forse si stia facendo il passo più lungo della gamba, o che che vi sia un eccesso di autostima/fiducia nelle proprie capacità di miglioramento.

Che poi uno preferisca un telaio difficile rispetto ad uno facile, questo rientra nelle scelte e nei gusti personali e non mi permetterei mai di criticarlo. Ma che solo il primo sia il mezzo adatto per migliorare tecnicamente, continuo ad avere dei dubbi.

E' per questo che mi piacerebbe avere, se esistesse, una statistica sulle racchette utilizzate dagli agonisti.
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Messaggio Da Ospite Lun 18 Gen 2010, 14:01

Ciao Filippo,
prima cosa la PD non é racchetta facile eh !, é che ha un range di utilizzo molto ampio e quando la vuoi usare da agonista come si deve devi saperla usare eccome. E' una racca con tantissime sfaccettature differenti di cui scopri gli aspetti man mano che cresci. Ma é vero che é utilizzabilissima anche dai meno esperti. Con un pochino di piombo qua e lá diventa un'arma letale anche per un agonista di prima categoria.

A prescindere da questo che era un atto dovuto ad una racchetta non sempre compresa appieno, il discorso che affronti é complesso e variegato. Per prima cosa c'é da dire che la racchetta difficile fa figo e di gente sul web che non sá tenere in mano una racchetta come si deve e vuol fare la primadonna ce n'é a bizzeffe. Come ve n'é a bizzeffe di giocatori che comprano racchette una dietro l'altra per farsi belli nei forum per far vedere che sanno tutto e fingersi esperti, ma che il tennis se lo amassero realmente si dedicherebbero ad impararlo visto come sanno ridicolarmente giocare, magari con la racchetta vecchia imprestata dall'amico tanto é lo stesso.
Questo é un dato di fatto ! come un'altro dato di fatto é che dobbiamo dividere fra le racchette che ci consenteno di far punti e le racchette che ci danno le sensazioni volute.
Io gioco con una racchetta giudicata molto difficile, ma le sensazioni che mi dá sono eccezionali, un connubio perfetto fra quello che fa e quello che io voglio faccia. Ma c'é un ma, ed é che mi chiede tecnica sempre precisa e soprattutto arrivare sulla palla sempre come si deve. E questo alla mia etá se in palleggio mi riesce bene in partia mi riesce meno bene soprattutto al terzo set. Questo vuol dire che se cambiassi racchetta per una meno esigente tipo una extreme pro primo modello con un filino di piombo nei posti giusti vincerei qualche partita in piú. Perché ? perché mi consentirebbe qualche errore tecnico in piú e qualche arrivo sulla palla di gambe meno preciso.
Se questo é il piú facile ok, perché nella maggior parte dei casi il problema non é di sensazione sul braccio, ma di sensazione fisico-tecnica sulla palla ed é questo che fa una racchetta piú facile e una piú difficile. Ok, poi c'é la capacitá di spinta. Un agonistica degna di questo nome di solito, e dico di solito, spinge meno perché un agonista allenato il braccio l'ha e il desiderio é di avere controllo dal suo attrezzo. Uno meno allenato ha bisogno dell'aiutino anche in spinta e che ci piaccia o non ci piaccia spinta e controllo sono due doti che in una racca sono all'opposto l'una dell'altra.
Tieni presente anche una cosa, un valido tennsita ha dei movimenti molto ampi che gli servono ad avere un controllo assoluto sulla palla, ma un movimento ampio é anche un movimento che con una racchetta potente esagera il minimo errore, da qui la necessitá del depotenziomento.
Tutto questo io lo só, e scelgo, scelgo cosa mi dá piú soddisfazione, la sensazione o il risultato ? A me personalmente la sensazione perché mi diverte di piú, anche perché il range di differenza per me é minimo, ovvero il vantaggio che ne avrei usando una extreme pro da una bb 11 mid é infinitesimale. Ma ti assicuro che di gente che vuol mettersi in mostra usando racchette difficili per farsi bello e che ha un attrezzo in mano assolutamente inadeguato al suo livello di gioco ce n'é a valanga.

Questo é un po' l'ambito generale di quelle che potremmo definire racchette agonistiche piú o meno facili che a parte il discorso di spinta potenziale é un discorso moooolto legato alla richiesta di precisione fisico-tecnica, poi c'é la racchetta da amatore. Dividiamole in due grandi categorie, quelle che sono amatoriali perché costano poco, materiali scadenti e pubblicitá 0, e quelle che sono da amatore per precise scelte costrutive. Una racchetta da amatore ad esempio, una 110 molto leggera con sweetspot enorme, renderá facile la vita al vecchietto che non corre piú, riesce a tirare decentemente lo stesso, ma se la dai in mano a me ci gioco anche decentemente, ma appena devo fare un'accellerazione non ne azzecco una nemmeno pagando. Questo tipo di racchetta facile é destinata ad una tipologia di giocatore specifico, ama a me risulterá molto difficile.

Concludiamo qualcosa allora. Ogni fase evolutiva del giocare in progress ha bisogno della sua racchetta specifica con il suo grado specifico di facilitá, perché se io dó in mano la mia racchetta ad uno che non conosce a menadito i movimenti di footwork, l'unico risultato che ottengo é che in testa fá solo confusione e accumulerá difetti destinati a sopperire all'incapacitá di saper utilizzare quel tipo attrezzo, non gli riuscirá niente o quasi, ma se io gli dó in mano qualcosa di piú malleabile troverá i suoi riferimenti, ovvero se ti dó un testo universitario in mano non é che con quel testo tu impari meglio la matematica, prima per forza devi passare attraverso un testo base per conoscerne i fondamenti.

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Messaggio Da Filippo Lun 18 Gen 2010, 14:36

Condivido in toto quanto hai scritto, wik.
Le mie considerazioni hanno come oggetto gli "amatori", cioè essenzialmente i quarta.
Capisco benissimo quelli che, per passione, vogliono giocare con racchette difficili, ma mi vien difficile accettare che mi si dica: "la PD - o l'APD - sono racchette facili e con queste non puoi migliorare, devi usare una racchetta come la mia". Trovo veramente che queste considerazioni pecchino di realismo ed eccedano in autostima.
Il salto di qualità nel mio tennis l'ho fatto con la APD, perchè per il mio livello è probabilmente il meglio che posso utilizzare. Se fossi un terza mi sentirei probabilmente limitato da questa racchetta e l'avrei già cambiata, proprio per le considerazioni che hai fatto tu sui rapporti controllo/potenza.
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Messaggio Da Ospite Lun 18 Gen 2010, 14:41

Filippo ha scritto:Capisco benissimo quelli che, per passione, vogliono giocare con racchette difficili, ma mi vien difficile accettare che mi si dica: "la PD - o l'APD - sono racchette facili e con queste non puoi migliorare, devi usare una racchetta come la mia". Trovo veramente che queste considerazioni pecchino di realismo ed eccedano in autostima.

Piú che altro é gente che non ha la piú pallida idea di cosa sia realmente il tennis,
e quando poi li vedi giocare capisci molte cose..........tanta bocca e nessuna tecnica

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Messaggio Da Satrapo Lun 18 Gen 2010, 15:07

wik ha scritto:Ciao Filippo,
prima cosa la PD non é racchetta facile eh !, é che ha un range di utilizzo molto ampio e quando la vuoi usare da agonista come si deve devi saperla usare eccome. E' una racca con tantissime sfaccettature differenti di cui scopri gli aspetti man mano che cresci. Ma é vero che é utilizzabilissima anche dai meno esperti. Con un pochino di piombo qua e lá diventa un'arma letale anche per un agonista di prima categoria.

A prescindere da questo che era un atto dovuto ad una racchetta non sempre compresa appieno, il discorso che affronti é complesso e variegato.

Condivido in toto il post del grande Wik ed aggiungo solo una testimonianza diretta riguardo alla PD, una signora racchetta che ha avuto solo la colpa di essere una delle più vendute del decennio e per questo snobbata dai puristi del bar tennis, quelli che del tennis sanno davvero tutto, meno che giocarci!!

Ovvio può piacere o non piacere ma questo vale per tutti i telai, tra l'altro a me non faceva impazzire ma ho utilizzato per 5 anni il primo modello (il migliore, quello senza il cortex) al quale avevo manualmente rimosso il woofer e ti assicuro che con adeguato appesantimento la ragazza diventava davvero interessante. Definire la PD almeno in questa configurazione una racchetta facile o non agonistica è una bestemmia tecnica.

Come bestemmia tecnica è dire che solo con racchette "difficili" si migliora, metti in mano una k90 a un 4.5 e vediamo quanto migliora.. fareste fare scuola guida a un 18enne con una formula uno? Ma per piacere..
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Messaggio Da miguel Lun 18 Gen 2010, 15:46

io con pd ed affini non riesco a giocar bene, ma la colpa é mia perché ho una impostazione classica e non arrotando molto se il ritmo sale la palla tende a scapparmi.
la distinzione facile/difficile secondo me é data dal fatto che molti pro giocano ancora con telai di concezione "vecchia",ma fra una decina d'anni quando i pro più famosi saranno ragazzini cresciuti esclusivamente e pane e babolat vedrete che anche la pd avrà il suo riconoscimento come racchetta difficile (nel frattempo chissà cosa avrà inventato il mercato).
oltretutto questo é veramente un discorso da forum dove la conoscenza teorica é di gran lunga inversamente proporzionale al livello tennistico. se andate a vedere un torneo dalla terza in su vedrete che tantissimi usano babolat e simili e nessuno si fa le seghe mentali se sta giocando con una racchetta facile o difficile
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Messaggio Da oedem Lun 18 Gen 2010, 16:44

mi intrometto anche io nel discorso.

quando scrivo che la pd o la apd sia un telaio facile intendo quanto scritto da wik, ossia che è un telaio che ha un range di utilizzatori ben ampio contrariamente a telai ben più esigenti.

però non tollero chi la disdegna a priori.
io proprio grazie alla pd (la versione team, senza cortex) sono cresciuto tanto e mi ha permesso di divertirmi perché mi sentivo aiutato nonostante il mio livello tecnico discreto.
proprio sulla pd ho coniato il termine "effetto babolat" perché ricordo che, per quanto steccassi, la palla restava incredibilmente sempre in campo Laughing


ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!

(cit. by Satrapo)
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Messaggio Da clemclem Lun 18 Gen 2010, 17:00

quoto ame io ci ho giocato per quasi 3 anni con grandissime soddisfazioni, poi ad un certo puinto vedevo che quando cercavo di forzare il palleggio non controllavo piu , ma veramente grande racca.
ci montavo le pht da 1,30 porca faceva un casino quando impattavo una goduria. va bene secondo me fino ad una certa velocità dopo bisogna tirare le corde piu del dovuto per avere controllo e con i mono .....
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Messaggio Da marco61 Lun 18 Gen 2010, 21:19

Quando si parla di telai facili generalmente ci si riferisce a racchette leggere, maneggevoli e con ovale ampio. La Pure Drive ha queste caratteristiche e questo fa sì che sia uno dei telai più venduti al mondo, probabilmente il più venduto.
Racchette più difficili, o almeno più impegnative, sono più pesanti, meno rigide e con ovale più piccolo. In questo senso la K Tour 90 è considerata uno dei telai più "complicati" in assoluto.
In realtà, quando si parla di racchette agonistiche, non si può parlare di telai più facili o più difficili, ma di telai adatti ad un certo uso piuttosto che ad un altro.
Seguo sempre mio figlio nei tornei di terza categoria. Solitamente quando i suoi avversari utilizzano racchette come AeroPro Drive o Pure Drive, hanno un gioco di pressione da fondo, usano molto le rotazioni, e non amano presentarsi a rete. Questo succede solitamente quando incontra giocatori ancora decisamente giovani. Normalmente invece, il quarantenne dotato di buona tecnica, che magari ha iniziato con telai in legno, cerca qualcosa di più pesantino che gli faccia sentire meglio la palla.
Se prendiamo ad esempio Federer e Nadal, per lo svizzero risulterebbe piuttosto difficile giocare con la Babolat dello spagnolo, perchè non potrebbe esprimere il suo tennis, e viceversa succederebbe per Nadal, che non avrebbe in mano lo strumento adatto per sfruttare le rotazioni.
In sintesi, l'agonista di basso livello o il giocatore di club, dovrebbe privilegiare la maneggevolezza piuttosto che cercare aiuto nella spinta in qualche grammo in più che magari non saprebbe gestire, mentre l'agonista di alto livello sceglierà liberamente il telaio che meglio potrà aiutarlo ad esprimere il proprio gioco.


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Messaggio Da patillo Lun 18 Gen 2010, 21:26

se mi posso permettere io la penso al 80% come wik.....il restante 20% è mia esperienza personale...tennista fai da te dall'età di 12 anni ho iniziato con "quello che passava il convento" fino a comprarmi la mia prima racchetta da fighetto (come dice wik) estusa provantech BB....perchè?...chiaro era di Boris!...come giocavo? bene il diritto, una gran botta la prima, la seconda andava di la e il rovescio ogni tanto....tecnicamente molto scarso e la racchetta non mi aiutava ma ho insisistito fino a capirla....ma non avevo le nozioni di base per assecondarla......poi lo stop di 6 anni...e arriva il mio 20%....compro racchette nuove, da fighetto direte voi, due k90......ho provato altro prima di queste ma quando la uso senti di avere quel feeling in più, che non ti fa giocare bene con la k90 ma ti senti a tuo agio e per un amatore, ripeto a m a t o r e , è molto importante.....non contento mi son preso anche una PD GT usata (praticamente nuova)...come mi trovo?.....decisamente meglio in quanto a risultati tennistici e riuscita dei colpi in generale......ma non ti trasmette quella sensazione che ti da la k90 (parlo a titolo personale)....wik ha ragione, ma io ci aggiungerei questa piccola sfumatura, un po' folkloristica ma penso che renda l'idea.....grazie
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Messaggio Da Ospite Lun 18 Gen 2010, 21:50

patillo ha scritto: comprarmi la mia prima racchetta da fighetto (come dice wik) estusa provantech BB....

L'hai ancora ? Racchette facili, racchette difficili 600696

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Messaggio Da patillo Lun 18 Gen 2010, 22:16

yes! volete foto? in settimana le metto
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Messaggio Da Ospite Lun 18 Gen 2010, 22:28

Racchette facili, racchette difficili Estusaproto

proprio questa ?

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Messaggio Da stetennis Lun 25 Ott 2010, 18:23

Ciao,

rispolvero questo vecchio topic per chiedervi aiuto.

Io uso un telaio Head Graphite Pro 1985 che molti mi hanno detto non essere piu' attuale, difficile, inadatto al gioco moderno,.... Il mio problema e' che tra tutte (poche) le racchette che ho provato e' quella che mi da' migliori sensazioni e con cui gioco meglio. Eppure non dovrebbe essere cosi'. Il mio livello e' scarso. Al massimo in giornate di buona posso perdere 6-4 con un 4.3.

Per coloro (tanti) che sono piu' esperti di me: possono le buone sensazioni influire tanto sul proprio gioco da farti giocare meglio con una racchetta considerata piu' difficile? Preciso che le altre racchette da me utilizzate sono state:
Head Agassi Limited, Babolat APD GT, Fischer Magnetic Tour 320, Dunlop AG100.

Aggiungo infine che ho notato che, forse per mia incapacita' tecnica, non riesco a collegare i miei errori alla difficolta' del telaio. Piuttosto mi sembra dipendano da fattori indipendenti dal telaio: contatto visivo con la palla, distanza rispetto alla palla e timing.



Mi date un consiglio o il vostro parere please?


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Messaggio Da marco61 Mar 26 Ott 2010, 05:02

Effettivamente giocare con telai "old style" regala sensazioni che i telai moderni non riescono ad esprimere. Che poi effettivamente il proprio gioco sia più redditizio è tutto da verificare. Magari si ha la sensazione di giocare meglio, bisognerebbe poi verificare nei risultati quale tipologia di telaio ci consente le performances migliori.
Nel tuo caso potrebbe trattarsi solo di abitudine. Per un giocatore del tuo livello, un telaio quale l'APD che hai provato, dovrebbe aiutare di più della tua vecchia Head.
Ma è un discorso relativo: se tu sei uno di quei giocatori che spara ad occhi chiusi e come va va, magari può capitarti che con la Head te ne stia dentro qualcuna in più, mentre con l'APD le spareresti tutte fuori. Quest'ultima però, essendo molto più maneggevole, dovrebbe comunque favorirti nei recuperi, e il piatto più grande permetterti di centrare più facilmente la palla.
Come ho già scritto, prova a fare dei test che non devono basarsi su ciò che provi quando colpisci, ma su dove riesci a piazzare la palla, per vedere quale telaio, percentualmente, ti consente i risultati migliori.
Sul discorso relativo ai tuoi errori, difficile potersi esprimere senza averti visto giocare. Se riuscissi a postare un video ti si potrebbe dare qualche consiglio mirato.


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Messaggio Da stetennis Mar 26 Ott 2010, 14:19

Grazie Marco!

Mi registrero' e postero' un video per suggerimenti.

Volevo aggiungere che ho cercato di basarmi sia sulle sensazioni sia su elementi, spero, abbastanza oggettivi:

1) Il Maestro, pur invitandomi a giocare con racchette piu' leggere, ammette che gioco meglio con la Head.

2) In partita, con giocatori piu' forti, alterno 1 set con la Head e 1 set con un'altra e i risultati migliori in termini di punteggio li ottengo con la Head.

3) Quando il rovescio in top, il mio colpo piu' debole, non va con la Head non va nemmeno con le altre, e viceversa.



Per quanto concerne l'influenza delle sensazioni sullo stile di gioco io mi sono fatto questa idea, forse sbagliata: La Head non mi regala nulla quindi se sbaglio devo ricercare subito l'errore oppure e' finita. Siccome le sensazioni sono molto pulite la ricerca dell'errore e' molto piu' facile. Una APD, ad es., mi permette di rimandare dall'altra parte palle impensabili ma non precise. L'assenza di precisione dipende dal mio errore la cui ricerca e' molto piu' difficile perche' la APD filtra troppo le sensazioni.

Infine con piatti piccoli sono piu' consapevole della posizione della testa della racchetta in ogni momento della preparazione ed esecuzione del colpo e questo mi aiuta tantissimo.

Comunque sia i conti non tornano ... al mio livello dovrei essere piu' forte con una racchetta piu' facile ....

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Messaggio Da Ospite Mar 26 Ott 2010, 21:07

Secondo me ti sei già risposto da solo: giochi meglio con la racchetta vecchia.

...e, sempre a mio avviso, sprechi troppe "energie mentali" pensando con quale racchetta "dovresti" essere più forte per il tuo livello.

Ci sono regole generali, ma anche eccezioni.

Probabilmente tu sei una di quelle.

Gioca quindi con la Graphite Pro... che tra l'altro ti regala pure sensazioni migliori.

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Racchette facili, racchette difficili Empty Re: Racchette facili, racchette difficili

Messaggio Da Gall Mer 27 Ott 2010, 00:28

Rispondendo a Filippo: il motivo della ricerca di racchette stra-agonistiche da parte di giocatori di basso livello è fatta eccezione per chi ha una certa età ed ha imparato a giocare ed è abituato con racchette ben più pesanti delle attuali e a basso profilo, per gli altri le motivazioni sono:
- passione che li spinge a perseguire attrezzi per cui si simpatizza;
- per avere delle sensazioni quelle poche volte che si riesce a impattare decentemente;
- la convinzione dell'indispensabilità del peso per le proprie caratteristiche, data dal fatto che essendo sempre in ritardo nell'impatto la solidità della racchetta da 350g consente comunque di ributtare di là la palla, mentre colpendo "dietro le orecchie" con una racchetta da 280g la pallina non si muove.

Per contro i fattori negativi sono:
- alte percentuali di errori e bassi risultati a livello di punteggio (faccio dei grancolpi ma perdo);
- aumento delle difficoltà sotto pressione. Finche si gioca con l'amicone e si è rilassati qualche giocata si fa e si va a casa contenti, in torneo sotto pressione con il braccino e la racchetta di Federer in mano non si riece a giocare una palla;
- problemi fisici a lungo andare;
- miglioramenti tecnici compromessi e limitati nel tempo.

In sintesi se sei un gran appassionato del tennis non solo giocato, ti piacionno le sensazioni e giocare i colpi per stupire prendi il telaio che ti piace di più sotto tutti i punti di vista, se ritieni fondamentali i risultati come vittorie e la crescita tecnica prendi dei telai compatibili con il tuo livello di gioco e le tue caratteristiche fisiche.

Come ti è già stato detto le racchette che hai citato non sono facili, ma utilizzabili da giocatori di vario livello e più abbordabili risppetto a telai più classici tipo prestige, six-one, etc.... Le facili sono racchette sotto i 300g, piatto almeno 100, e profilo largo.

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Racchette facili, racchette difficili Empty Re: Racchette facili, racchette difficili

Messaggio Da Ospite Mer 27 Ott 2010, 11:25

Filippo ha scritto:Poichè mi è spesso capitato di leggere su vari forum di discussione tennistici commenti negativi sulle racchette così dette "facili" (ad esempio, Pure Drive e Aeropro Drive, per dirne due), vorrei capire il perchè di questa ostilità nei confronti di tali attrezzi, e se questa scuola di pensiero abbia delle fondamenta solide.
"Aiutano troppo", "non ti permettono di migliorare tua tecnica", "ti aiutano a vincere ma non migliorerai mai, o solo fino ad un certo punto". Questo è quanto ho letto molto spesso in relazione a tali telai.

Quindi mi chiedo: quali sono le racchette "facili"? quali le difficili, e in base a quali caratteristiche vengono così definite?
Perchè una categoria mi dovrebbe permettere di migliorare, mentre l'altra no?

Il mio pensiero è questo: devo utilizzare lo strumento che mi permette di portare sul campo il mio "miglior" tennis.
Adoro giocare con la n6.1 95, ma con la APD sono molto più solido, potente, sicuro ed esprimo un tennis migliore in campo... quindi gioco con quest'ultima, anche se in molti la definirebbero "giocattolino".

Coloro che definiscono "giocattolino" la tipologia di telaio usata non solo dall'indiscusso numero 1 del mondo... ma da una MIRIADE di Top Players.... uomini e donne....

...semplicemente non capiscono un emerito caxxo di attrezzatura.

Sia chiaro che io non sono un fan delle PD (et similia)... ma è INDUBBIO che siano degli attrezzi agonistici di altissimo livello, che hanno anche il pregio (e scusa se è poco) che possono essere usate con profitto da noi amatori.

In ultima analisi... penso che le teorie e i pregiudizi nei confronti delle profilate che (giustamente) esponi nel tuo post siano delle mere "leggende metropolitane".

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Racchette facili, racchette difficili Empty Re: Racchette facili, racchette difficili

Messaggio Da Ospite Mer 27 Ott 2010, 11:33

Aggiungo che le nPro Open che usavo (simil APD/PD) sono tutto fuorchè "facili" o giocattolini Suspect ....facili solo perchè più giocabili da noi comuni mortali rispetto a Prestige o similari

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Racchette facili, racchette difficili Empty Re: Racchette facili, racchette difficili

Messaggio Da stetennis Mer 27 Ott 2010, 11:57

correnelvento ha scritto:Secondo me ti sei già risposto da solo: giochi meglio con la racchetta vecchia.

...e, sempre a mio avviso, sprechi troppe "energie mentali" pensando con quale racchetta "dovresti" essere più forte per il tuo livello.

Ci sono regole generali, ma anche eccezioni.

Probabilmente tu sei una di quelle.

Gioca quindi con la Graphite Pro... che tra l'altro ti regala pure sensazioni migliori.

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Grazie Giovanni.

Allora continuero' la mia ricerca solo per puro edonismo ... che la lista e' lunga Wink
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