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Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
+4
veterano
Maurizio
Eiffel59
wbtit
8 partecipanti
Pagina 1 di 1
Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Me lo domando e lo domando a voi: di cosa si parla quando si parla di agonismo?
L’anno scorso quando perdevo tutte le partite e mi dicevano che dovevo avere più agonismo, più grinta, più voglia di vincere. Sarà che sono del tutto privo di aggressività, alla vivi e lascia vivere, ma io ‘sta storia dell’agonismo non l’ho mai capita.
Quest’anno vinco qualche partita con giocatori appena meno completi di me (comunque tutti sui 2.5 ITR), sempre con gran fatica e sempre e solo seguendo le 6 regole auree di Satrapo.
Ogni volta che mi sono trovato in difficoltà ho verificato che se mi abbasso più dell’avversario, se corro di più a passi, se sto più concentrato sulla palla, se gioco più profondo, se butto una palla di là in più, se mi faccio un culo così di fatica, allora alla fine della fiera per un punto o due vinco un set.
Se sono umile come un mulo e sofferente come un Cristo in croce, solo alzando il livello del mio gioco su tutti i parametri porto a casa qualcosa.
Allora vi domando: ma è questo che si intende per agonismo: umiltà, sacrificio, fatica, dolore e privazioni?
Messa così sembra una bella fregatura....
L’anno scorso quando perdevo tutte le partite e mi dicevano che dovevo avere più agonismo, più grinta, più voglia di vincere. Sarà che sono del tutto privo di aggressività, alla vivi e lascia vivere, ma io ‘sta storia dell’agonismo non l’ho mai capita.
Quest’anno vinco qualche partita con giocatori appena meno completi di me (comunque tutti sui 2.5 ITR), sempre con gran fatica e sempre e solo seguendo le 6 regole auree di Satrapo.
Ogni volta che mi sono trovato in difficoltà ho verificato che se mi abbasso più dell’avversario, se corro di più a passi, se sto più concentrato sulla palla, se gioco più profondo, se butto una palla di là in più, se mi faccio un culo così di fatica, allora alla fine della fiera per un punto o due vinco un set.
Se sono umile come un mulo e sofferente come un Cristo in croce, solo alzando il livello del mio gioco su tutti i parametri porto a casa qualcosa.
Allora vi domando: ma è questo che si intende per agonismo: umiltà, sacrificio, fatica, dolore e privazioni?
Messa così sembra una bella fregatura....
wbtit- Messaggi : 190
Data d'iscrizione : 29.12.10
Età : 54
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Letteralmente significa "strenuo impegno", "volontà di vincere impegnando tutto sé stesso" , ergo si, è 'na sòla
Eiffel59- Messaggi : 2284
Data d'iscrizione : 11.12.09
Età : 65
Località : Brescia/Parigi
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Un mio antico compagno di squadra una volta sentenziò, mentre ci si stava sputando l'anima sotto il sole di luglio: "il gusto sta nella sofferenza"...
Maurizio- Messaggi : 1639
Data d'iscrizione : 18.01.11
Età : 63
Località : Roma
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Io la chiamavo agonia
veterano- Messaggi : 1060
Data d'iscrizione : 09.01.10
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
wbtit ha scritto:
Allora vi domando: ma è questo che si intende per agonismo: umiltà, sacrificio, fatica, dolore e privazioni?
Messa così sembra una bella fregatura....
Caro amico, dipende dai punti di vista e dalla tua voglia. Hai due possibilità come matrix:
- pillola blu : ti fermi e resti a fare il "giocatore della domenica", senza troppi sbattimenti prendi quello che viene e come viene.
-pillola rossa: decidi di scoprire i tuoi limiti, di sbatterti allenandoti (attenzione allo split step, il timing etc etc etc) , cercando di alzare ogni volta un pochino la tua asticella. Sfidi (se ti "cagano" scusa il francesismo) giocatori più forti di te per imparare e giochi con giocatori pari o più deboli prefiggendoti obiettivi "allenanti" proritari rispetto allo score.
purtroppo ( o per fortuna , sempre di punti di vista parliamo) il tennis è uno sport individuale che non contempla il pareggio quindi prendere o lasciare
da ultimo considera che se sei adeguatamente motivato, quelli che elenchi li vivi come ragionevoli sacrifici da fare, accettandoli non dico con entusiasmo ma comunque sopportabili
in caso contrario sono cacchi amari.............
Meglio un giorno da Vanni che 100 da Fognini.
MSport- Messaggi : 2477
Data d'iscrizione : 17.09.11
Età : 52
Località : Trezzano S/N (MI)
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Msport ha scritto:
Hai due possibilità come matrix:
- pillola blu :
-pillola rossa:
"M"
Questa è mitica!
Saluti dall'eletto
john mc edberg- Messaggi : 2136
Data d'iscrizione : 16.10.11
Località : Roma (ora finalmente provincia)
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
john mc edberg ha scritto:Msport ha scritto:
Hai due possibilità come matrix:
- pillola blu :
-pillola rossa:
"M"
Questa è mitica!
Saluti dall'eletto
thanks
MSport- Messaggi : 2477
Data d'iscrizione : 17.09.11
Età : 52
Località : Trezzano S/N (MI)
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Ok, ovviamente scelgo la rossa ma da mandare giù con un buon bicchiere di vinoMsport ha scritto:
-pillola rossa: decidi di scoprire i tuoi limiti, di sbatterti allenandoti (attenzione allo split step, il timing etc etc etc) , cercando di alzare ogni volta un pochino la tua asticella. Sfidi (se ti "cagano" scusa il francesismo) giocatori più forti di te per imparare e giochi con giocatori pari o più deboli prefiggendoti obiettivi "allenanti" proritari rispetto allo score.
wbtit- Messaggi : 190
Data d'iscrizione : 29.12.10
Età : 54
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
nono, che bicchiere di vino!wbtit ha scritto:Ok, ovviamente scelgo la rossa ma da mandare giù con un buon bicchiere di vinoMsport ha scritto:
-pillola rossa: decidi di scoprire i tuoi limiti, di sbatterti allenandoti (attenzione allo split step, il timing etc etc etc) , cercando di alzare ogni volta un pochino la tua asticella. Sfidi (se ti "cagano" scusa il francesismo) giocatori più forti di te per imparare e giochi con giocatori pari o più deboli prefiggendoti obiettivi "allenanti" proritari rispetto allo score.
bicchiere di olio di ricino, per iniziare a soffrire già da subito
ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!
(cit. by Satrapo)
oedem- Messaggi : 6053
Data d'iscrizione : 01.12.09
Re: Di cosa si parla quando si parla di agonismo?
Frase scritta da un mio amico che riassume in pieno cosa sia esser un agonista di tennis!!! l'autore lo trovate in calce
Questo mio pensiero è rivolto a tutti i tennisti che non volano ai tornei con i jet degli sponsor, che non giocano con un orologio da quattrocentomila euro al polso, che mangiano quello che c'è, e la loro hospitality, quando va bene, è un ostello. Credo, alla fine dei conti, che il tennis siano principalmente loro. Loro che per prendere il primo punto Atp si sono svenduti l'anima alla terra rossa e non sanno quanti altri ne arriveranno, di punti. Li ho visti dormire in roulotte fuori dai circoli dei tornei da 10 mila dollari, e adesso chissà. Il tennis, è anche i giocatori che si svenano ogni giorno a prescindere, e tirano i cesti anche a trentanni, sono quelli che giocano i futures fino alla fine, che lottano con la Ryanair e le stazioni dei treni.
Chi viene dalla Lituania, e ce la fa con tutte le sue forze. Chi ha cinque telai all'anno e se ne rompe uno sa che gliene rimangono solo quattro, e quindi non si può più incazzare. Chi poteva arrivare chissà dove, ma ha una fottuta paura di volare. Chi adesso è a fare le qualificazioni in un Futures, e non in tabellone a un Masters 1000. Non perché non ce l'ha fatta, ma perché ci sta provando. Chi si allena pesante da vent'anni e non smette. Chi dai media viene quasi sempre trascurato. Chi tira tutto e vince niente. Chi dedica a questo sport tutto se stesso, anche se i risultati non lo portano nei primi cento.
Chiudo citandovi le parole di un amico che nel circuito c'è stato: "Cosa non mi piace del tennis? Che è uno sport per soli ottanta giocatori". Beh ecco, questo amico negli ottanta non c'è entrato, ma in un giorno d'agosto ha battuto un numero uno. A casa del numero uno. Per una notte tutte le attenzioni sono state rivolte a lui, quasi fosse lui il numero uno. E, anche se poco dopo è tornato nell'anonimato, quella soddisfazione gli rimarrà per sempre.
Vinicio Faustini
Questo mio pensiero è rivolto a tutti i tennisti che non volano ai tornei con i jet degli sponsor, che non giocano con un orologio da quattrocentomila euro al polso, che mangiano quello che c'è, e la loro hospitality, quando va bene, è un ostello. Credo, alla fine dei conti, che il tennis siano principalmente loro. Loro che per prendere il primo punto Atp si sono svenduti l'anima alla terra rossa e non sanno quanti altri ne arriveranno, di punti. Li ho visti dormire in roulotte fuori dai circoli dei tornei da 10 mila dollari, e adesso chissà. Il tennis, è anche i giocatori che si svenano ogni giorno a prescindere, e tirano i cesti anche a trentanni, sono quelli che giocano i futures fino alla fine, che lottano con la Ryanair e le stazioni dei treni.
Chi viene dalla Lituania, e ce la fa con tutte le sue forze. Chi ha cinque telai all'anno e se ne rompe uno sa che gliene rimangono solo quattro, e quindi non si può più incazzare. Chi poteva arrivare chissà dove, ma ha una fottuta paura di volare. Chi adesso è a fare le qualificazioni in un Futures, e non in tabellone a un Masters 1000. Non perché non ce l'ha fatta, ma perché ci sta provando. Chi si allena pesante da vent'anni e non smette. Chi dai media viene quasi sempre trascurato. Chi tira tutto e vince niente. Chi dedica a questo sport tutto se stesso, anche se i risultati non lo portano nei primi cento.
Chiudo citandovi le parole di un amico che nel circuito c'è stato: "Cosa non mi piace del tennis? Che è uno sport per soli ottanta giocatori". Beh ecco, questo amico negli ottanta non c'è entrato, ma in un giorno d'agosto ha battuto un numero uno. A casa del numero uno. Per una notte tutte le attenzioni sono state rivolte a lui, quasi fosse lui il numero uno. E, anche se poco dopo è tornato nell'anonimato, quella soddisfazione gli rimarrà per sempre.
Vinicio Faustini
smokingbs- Messaggi : 924
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 39
Località : brescia
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