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Imparare a perdere
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miguel
napalm_it
MSport
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Imparare a perdere
L'altro giorno riflettevo sul fatto che tutto ci viene insegnato tranne che imparare a perdere.
Perdere credo sia una delle cose piú difficili. Ad esempio, la paura di vincere é dovuta soprattutto alla paura di perdere quando si crede di avere la vittoria in tasca.
Come affrontate questo aspetto della vita, sportiva e non, e come vi comportate con la vostra prole e con quelli a cui volete trasmettere un qualunque insegnamento?
Siete stati educati ad accettare le sconfitte o le subite e basta? Reagite alle sconfitte o le ignorate?
Perdere credo sia una delle cose piú difficili. Ad esempio, la paura di vincere é dovuta soprattutto alla paura di perdere quando si crede di avere la vittoria in tasca.
Come affrontate questo aspetto della vita, sportiva e non, e come vi comportate con la vostra prole e con quelli a cui volete trasmettere un qualunque insegnamento?
Siete stati educati ad accettare le sconfitte o le subite e basta? Reagite alle sconfitte o le ignorate?
Nessuno- Messaggi : 3431
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Re: Imparare a perdere
Bertu credo che dipenda anche dal tipo di sconfitta. Ci sono sconfitte da archiviare immediatamente e al più presto e oppure ci sono anche sconfitte che vanno approfondite e analizzate in maniera costruttiva.
Il grande Agassi ha detto di aver imparato molto di più dalle sconfitte che dalle vittorie ma perché le sconfitte di provocavano un forte trauma emotivo.
Certo che quando da bambino tuo padre in parcheggio ti sfascia sotto gli occhi il trofeo perché ti sei classificato quarto a un torneo nazionale.....
Il grande Agassi ha detto di aver imparato molto di più dalle sconfitte che dalle vittorie ma perché le sconfitte di provocavano un forte trauma emotivo.
Certo che quando da bambino tuo padre in parcheggio ti sfascia sotto gli occhi il trofeo perché ti sei classificato quarto a un torneo nazionale.....
Meglio un giorno da Vanni che 100 da Fognini.
MSport- Messaggi : 2477
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Re: Imparare a perdere
io non ho mai imparato a vincere
napalm_it- Messaggi : 1418
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Re: Imparare a perdere
E' chiaro che bisogna saper perdere. A me però non vanno giù i commenti del vincitore nel post partita. Mi son sempre trattenuto dal farlo presente a chi mi ha battuto nei tornei che i suoi commenti (soprattutto se fatti con tono finto-interessato) non mi aggradano.
Non capisco perchè quando uno sconfigge un avversario debba continuare per un'ora a fargli presente che 'sei bravo solo che in partita diventi acerbo'. Ma perchè non se le tengono per sè queste considerazioni?
Nel microscopico ambito delle mie vittorie (sulle dita di una mano monca) ho sempre cercato di evitare commenti sul modo di giocare o prodigarmi in consigli nei confronti di chi ho sconfitto. Il fatto di sconfiggere qualcuno non ci trasforma automaticamente in maestri di tennis ansiosi di dare la lezioncina teorica dopo aver dato quella pratica.
Non capisco perchè quando uno sconfigge un avversario debba continuare per un'ora a fargli presente che 'sei bravo solo che in partita diventi acerbo'. Ma perchè non se le tengono per sè queste considerazioni?
Nel microscopico ambito delle mie vittorie (sulle dita di una mano monca) ho sempre cercato di evitare commenti sul modo di giocare o prodigarmi in consigli nei confronti di chi ho sconfitto. Il fatto di sconfiggere qualcuno non ci trasforma automaticamente in maestri di tennis ansiosi di dare la lezioncina teorica dopo aver dato quella pratica.
Ospite- Ospite
Re: Imparare a perdere
Il dare consigli all'avversario sconfitto a me sa tanto di autocelebrazione. Come se si volesse rimanere sull'argomento all'nfinito perché gratificante per il nostro ego.AnonimoArrotino ha scritto:E' chiaro che bisogna saper perdere. A me però non vanno giù i commenti del vincitore nel post partita. Mi son sempre trattenuto dal farlo presente a chi mi ha battuto nei tornei che i suoi commenti (soprattutto se fatti con tono finto-interessato) non mi aggradano.
Non capisco perchè quando uno sconfigge un avversario debba continuare per un'ora a fargli presente che 'sei bravo solo che in partita diventi acerbo'. Ma perchè non se le tengono per sè queste considerazioni?
Nel microscopico ambito delle mie vittorie (sulle dita di una mano monca) ho sempre cercato di evitare commenti sul modo di giocare o prodigarmi in consigli nei confronti di chi ho sconfitto. Il fatto di sconfiggere qualcuno non ci trasforma automaticamente in maestri di tennis ansiosi di dare la lezioncina teorica dopo aver dato quella pratica.
Nessuno- Messaggi : 3431
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Re: Imparare a perdere
Io finora non ho mai vinto........che sapore ha?napalm_it ha scritto:io non ho mai imparato a vincere
Nessuno- Messaggi : 3431
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Re: Imparare a perdere
quesito difficile, personalmente ho fatto sport agonistico sin da quando avevo 8-9 anni. prima nuoto , poi basket ed infine tennis. non credo che qualcuno mi abbia mai insegnato a vincere o perdere. se inizi da bambino credo che apprendi queste dinamiche senza accorgertene. oltretutto a nuoto le gare eran quacosa di ovattato in quanto spesso pensavi solo a nuotare più veloce possibile e ti rendevi conto di come era andato solo al termine della gara. nel basket tutto era reso semplice dal fatto di essere in una squadra e questo rendeva sicuramente più semplice la gestione delle emozioni. il tennis é sicuramente tra i tre lo sport più complicato da gestire per tanti fattori ed anche qui insegnare a gestire le sconfitte (e le vittorie) credo sia molto difficile se non impossibile. molto dipende a mio parere anche dall'educazione ricevuta.
per quanto riguarda insegnarlo ai figli il mio più grande ha 9 nove anni e sta cominciando a fare le prime partite a basket. fanno un campionato dove affrontano bambini più grandi e con più esperienza rispetto a loro e per adesso vedo che del risultato gli importa molto poco cosi' come del fatto di giocare molto o un po' meno .ha ancora una attitudine molto da bambino e questo é molto positivo pero' alla fine di ogni partita é sempre contento perché si é divertito e per il momento questo é l'importante.
peccato non poter dire altrettanto di molti genitori che privi di una cultura sportiva sommergono di critiche allenatori ed arbitri rovinando cosi' la festa ai loro figlioli
per quanto riguarda insegnarlo ai figli il mio più grande ha 9 nove anni e sta cominciando a fare le prime partite a basket. fanno un campionato dove affrontano bambini più grandi e con più esperienza rispetto a loro e per adesso vedo che del risultato gli importa molto poco cosi' come del fatto di giocare molto o un po' meno .ha ancora una attitudine molto da bambino e questo é molto positivo pero' alla fine di ogni partita é sempre contento perché si é divertito e per il momento questo é l'importante.
peccato non poter dire altrettanto di molti genitori che privi di una cultura sportiva sommergono di critiche allenatori ed arbitri rovinando cosi' la festa ai loro figlioli
miguel- Messaggi : 5951
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Re: Imparare a perdere
il sapore del napalm al mattinoBertu ha scritto:Io finora non ho mai vinto........che sapore ha?napalm_it ha scritto:io non ho mai imparato a vincere
grandissima auto cit.!!!! Sono il numero 1!!!!!!
napalm_it- Messaggi : 1418
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Re: Imparare a perdere
Negli under dovrebbero imparare a perdere (e a vincere) i genitori in primis.
A fine partita, quelle introvabili volte che ho vinto, alla stretta di mano dico sempre e solo "Grazie" e " "Complimenti" se, come da ovvietà, perdo.
Durante la partita sono "incazzosissimo" ma sempre e solo contro me stesso ma metabolizzo subito la sconfitta o la vittoria anche perché non partecipo a tornei se non quelli della mia palazzina, dove se va male arrivo 3° (il 4° appartamento è abitato da 2 simpatiche sorelle, vecchiette, ottuagenarie e con problemi di deambulazione se no mi giocavo il 4° posto).
Certo un agonista anche se di basso livello ha esigenze e "metabolismo" diversi dai miei.
Molto molto ma molto peggio nel calcetto ( ed anche nel calcio quando giocavo seriamente) quando non era raro che mi accapigliassi con qualche compagno se notavo che non dava il massimo in gara in quanto lo intendevo (e intendo) come una mancanza di rispetto rispetto alla squadra.
A fine partita, quelle introvabili volte che ho vinto, alla stretta di mano dico sempre e solo "Grazie" e " "Complimenti" se, come da ovvietà, perdo.
Durante la partita sono "incazzosissimo" ma sempre e solo contro me stesso ma metabolizzo subito la sconfitta o la vittoria anche perché non partecipo a tornei se non quelli della mia palazzina, dove se va male arrivo 3° (il 4° appartamento è abitato da 2 simpatiche sorelle, vecchiette, ottuagenarie e con problemi di deambulazione se no mi giocavo il 4° posto).
Certo un agonista anche se di basso livello ha esigenze e "metabolismo" diversi dai miei.
Molto molto ma molto peggio nel calcetto ( ed anche nel calcio quando giocavo seriamente) quando non era raro che mi accapigliassi con qualche compagno se notavo che non dava il massimo in gara in quanto lo intendevo (e intendo) come una mancanza di rispetto rispetto alla squadra.
Il vantaggio di essere scarsi è che non devi dimostrarlo a nessuno.
Incompetennis- Messaggi : 3106
Data d'iscrizione : 26.04.13
Località : ETNA
Re: Imparare a perdere
Purtroppo la paura di vincere non ha nulla a che fare con la paura di perdere. Casomai con la voglia di perdere.
Chi ha paura di vincere di solito crede di non meritarselo, oppure non sopporta le proiezioni delle aspettative altrui (eccomi qua!!! ) e di conseguenza l'ansia da prestazione ti fa perdere, perchè è molto più facile da digerire perdere senza averci provato che provarci con tutto te stesso e soccombere.
Detto questo, credo che nel tennis il vero problema è quando ti batti da solo, e più l'avversario è alla tua portata e più ti brucia.
Il nostro subconscio credo possa perdonarci il tentativo di vincente di lungolinea uscito di 5 cm, ma molto meno il dritto in top sparato sul telone su una palla avversaria facile facile.
E' li che scatta quel meccanismo che ti fa sentire uno schifo perchè cominci a chiederti: ma se ho sbagliato una palla così facile o oggi non ci sono con la testa (e ti dai già per vinto) o sono uno schifo di giocatore , e li purtroppo dai forma e vita ai famosi "passaggi a vuoto".
Accettare passivamente la sconfitta non porta a nulla se non a sviluppare la paura di vincere, perchè ci si crede perdenti a priori.
Bisogna invece sviluppare la fiducia in se stessi a prescindere dal risultato. A quel punto la sconfitta avrà un altro sapore, perchè non andrà ad intaccare il giudizio sul nostro tennis ma al massimo il giudizio su come abbiamo giocato.
Quando invece si usa il risultato come metro di giudizio del proprio tennis, non si crano delle basi solide, e tutto può crollare da un momento all'altro.
Chi ha paura di vincere di solito crede di non meritarselo, oppure non sopporta le proiezioni delle aspettative altrui (eccomi qua!!! ) e di conseguenza l'ansia da prestazione ti fa perdere, perchè è molto più facile da digerire perdere senza averci provato che provarci con tutto te stesso e soccombere.
Detto questo, credo che nel tennis il vero problema è quando ti batti da solo, e più l'avversario è alla tua portata e più ti brucia.
Il nostro subconscio credo possa perdonarci il tentativo di vincente di lungolinea uscito di 5 cm, ma molto meno il dritto in top sparato sul telone su una palla avversaria facile facile.
E' li che scatta quel meccanismo che ti fa sentire uno schifo perchè cominci a chiederti: ma se ho sbagliato una palla così facile o oggi non ci sono con la testa (e ti dai già per vinto) o sono uno schifo di giocatore , e li purtroppo dai forma e vita ai famosi "passaggi a vuoto".
Accettare passivamente la sconfitta non porta a nulla se non a sviluppare la paura di vincere, perchè ci si crede perdenti a priori.
Bisogna invece sviluppare la fiducia in se stessi a prescindere dal risultato. A quel punto la sconfitta avrà un altro sapore, perchè non andrà ad intaccare il giudizio sul nostro tennis ma al massimo il giudizio su come abbiamo giocato.
Quando invece si usa il risultato come metro di giudizio del proprio tennis, non si crano delle basi solide, e tutto può crollare da un momento all'altro.
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
Età : 46
Località : Mira
Re: Imparare a perdere
Mai avuto questo problema.
Il problema è semmai imparare a vincere. Per perdere c'è sempre tempo.
Il problema è semmai imparare a vincere. Per perdere c'è sempre tempo.
Chiros- Messaggi : 5757
Data d'iscrizione : 27.10.10
Età : 49
Località : Mai una stabile.
Re: Imparare a perdere
Saper perdere e' difficile e, molto anche...Neanche fregarsene totalmente andrebbe bene perche' vorrebbe dire non tenerci per niente.
Se parliamo di tennis, ho sperimentato che la miglior cosa dopo una bruciante sconfitta e' cercare di giocare subito un'ora libera magari con qualcuno con cui sai di poterti divertire, aiuta molto a metabolizzare...in caso contrario rischi di andare avanti diverse giornate col magone.
Se parliamo di tennis, ho sperimentato che la miglior cosa dopo una bruciante sconfitta e' cercare di giocare subito un'ora libera magari con qualcuno con cui sai di poterti divertire, aiuta molto a metabolizzare...in caso contrario rischi di andare avanti diverse giornate col magone.
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3038
Data d'iscrizione : 21.09.11
Località : trento
Re: Imparare a perdere
Non c'è nulla da imparare per poter vincere: vincere è solo la conseguenza dell'aver giocato meglio dell'avversario.Chiros ha scritto:Mai avuto questo problema.
Il problema è semmai imparare a vincere. Per perdere c'è sempre tempo.
Ma visto che l'abilità dell'avversario è una variabile, la cosa più semplice da fare è cercare di giocare con un alta efficienza, in modo che il peso del risultato sia TUTTO sul tuo avversario.
E il modo migliore per giocare efficentemente è giocare ad alte percentuali di riuscita.
Poi però ti chiameranno pallettaro e difficilmente avrai qualcosa di cui gioire all'interno di un match.
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
Età : 46
Località : Mira
Re: Imparare a perdere
non sono completamente d'accordo. spesso capita di giocare con qualcuno che reputiamo senza reale fondamento più forte di noi (ad esempio perché ha una classifica migliore della nostra) e perdiamo non perché sia più forte ma perché dopo aver fatto partita alla pari ci accontentiamo del fatto di essercela giocata e non esserne usciti distrutti nel punteggio mentre probabilmente con un pizzico di convinzione in più quella partita la si portava a casa.Wacos ha scritto:Non c'è nulla da imparare per poter vincere: vincere è solo la conseguenza dell'aver giocato meglio dell'avversario.Chiros ha scritto:Mai avuto questo problema.
Il problema è semmai imparare a vincere. Per perdere c'è sempre tempo.
Ma visto che l'abilità dell'avversario è una variabile, la cosa più semplice da fare è cercare di giocare con un alta efficienza, in modo che il peso del risultato sia TUTTO sul tuo avversario.
E il modo migliore per giocare efficentemente è giocare ad alte percentuali di riuscita.
Poi però ti chiameranno pallettaro e difficilmente avrai qualcosa di cui gioire all'interno di un match.
avevo un compagno di squadra specialista in questo: era 3.3 ma giocava da 2.7 ed infatti quando li incontrava arrivava speso a 4 o 5 pari in un set, li allentava la presa per due minuti perché appagato e regolarmente veniva punito
miguel- Messaggi : 5951
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Località : torino
Re: Imparare a perdere
Tutto quello che hai scritto serve per imparare a vincere.Wacos ha scritto:Non c'è nulla da imparare per poter vincere: vincere è solo la conseguenza dell'aver giocato meglio dell'avversario.Chiros ha scritto:Mai avuto questo problema.
Il problema è semmai imparare a vincere. Per perdere c'è sempre tempo.
Ma visto che l'abilità dell'avversario è una variabile, la cosa più semplice da fare è cercare di giocare con un alta efficienza, in modo che il peso del risultato sia TUTTO sul tuo avversario.
E il modo migliore per giocare efficentemente è giocare ad alte percentuali di riuscita.
Poi però ti chiameranno pallettaro e difficilmente avrai qualcosa di cui gioire all'interno di un match.
Imparare a perdere, per me, non ha significato.
Imparare dalle sconfitte ha un senso. Analizzare le sconfitte serve infatti per imparare a vincere.
Chiros- Messaggi : 5757
Data d'iscrizione : 27.10.10
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Località : Mai una stabile.
Re: Imparare a perdere
Magari se fossi un pro avrei paura a perdere. Avrei paura di perdere mesi di allenamento per una partita giocata male, un'influenza, ecc.
Ma da pippa non ho nessuna paura a perdere.
Ma da pippa non ho nessuna paura a perdere.
Chiros- Messaggi : 5757
Data d'iscrizione : 27.10.10
Età : 49
Località : Mai una stabile.
Re: Imparare a perdere
Beh, nemmeno io, e credo che nessuno abbia paura di perdere in quanto tale,altrimenti non ci confronteremmo mai con uno più forte(anche se ne conosco uno che è così), ma paura di perdere per aver giocato male, quindi paura di giocare male.Chiros ha scritto:Magari se fossi un pro avrei paura a perdere. Avrei paura di perdere mesi di allenamento per una partita giocata male, un'influenza, ecc.
Ma da pippa non ho nessuna paura a perdere.
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
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Località : Mira
Re: Imparare a perdere
Imparare a perdere va inteso come la capacitá di saper accettare le sconfitte perché fanno parte del gioco.
Accettare noi stessi dopo una vittoria é facile; non altrettanto dopo una sconfitta.
Accettare noi stessi dopo una vittoria é facile; non altrettanto dopo una sconfitta.
Nessuno- Messaggi : 3431
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Re: Imparare a perdere
Mi accetto. Ormai a quasi 40 anni accetto tutto
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Imparare a perdere
ti accetti con l'accetta????Chiros ha scritto:Mi accetto. Ormai a quasi 40 anni accetto tutto
MSport- Messaggi : 2477
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Re: Imparare a perdere
Msport ha scritto:ti accetti con l'accetta????Chiros ha scritto:Mi accetto. Ormai a quasi 40 anni accetto tutto
Chiros- Messaggi : 5757
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