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fortuna, quanto conta?
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miguel
giannigas
gp
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fortuna, quanto conta?
quando il livello è paragonabile, intendo tecnicamente e fisicamente, poco o nulla: entrambi i contendenti sanno che stanno producendo il loro massimo sforzo e 2/3 palle fortunate non possono cambiare l'esito di un incontro.
quando invece anche a livelli comparabili, i due contendenti producono sforzi fisici diversi per cui l'uno riesce a giocare con minore sforzo poichè trova confacente al proprio gioco quello dell'avversario, mentre l'altro fatica di più per trovare soluzioni di gioco vincenti, anche 2/3 palle possono far pendere inesorabilmente l'ago della bilancia dell'incontro verso il giocatore che si trova più a proprio agio. La fatica mentale per i due giocatori sarà diversa, infatti e se su due o tre occasioni decisive la fortuna pende dalla parte di colui che fatica meno, l'altro vivrà anche la frustrazione di essere stato penalizzato ingiustamente...
mi è capitato ieri in d1: gioco contro un 3.3 esperto, giocatore completo e capace di variare a suo piacimento ritmo di gioco. uno di quei giocatori che, tuttavia, non ti prendono a pallate, ma anzi, fanno della palla "sapiente", quella senza peso e profonda, quella in back sporco a mezzo campo alternate a giocate brillanti sotto rete e smorzate le loro armi migliori. fatico come una bestia per stargli sul collo, per inventare gioco, per metterlo in difficoltà, per spingere le sue palle senza peso e nel momento in cui stavo prendendo il sopravvento, sul 4-4 15/40 per me, un suo colpo maldestro prende il net e si deposita nel mio campo, facendomi perdere la brocca... non me lo meritavo. mi distraggo e perdo il set. la cosa si ripete sul secondo set quando ho la palla per andare sul 3 a 1. e ancora dopo quando due o tre palle si depositano lemmi lemmi sulla riga di fondocampo, mentre io le avevo pre-giudicate fuori e quindi ero andato ad intercettarle senza convinzione.
spero mi serva per il futuro...
quando invece anche a livelli comparabili, i due contendenti producono sforzi fisici diversi per cui l'uno riesce a giocare con minore sforzo poichè trova confacente al proprio gioco quello dell'avversario, mentre l'altro fatica di più per trovare soluzioni di gioco vincenti, anche 2/3 palle possono far pendere inesorabilmente l'ago della bilancia dell'incontro verso il giocatore che si trova più a proprio agio. La fatica mentale per i due giocatori sarà diversa, infatti e se su due o tre occasioni decisive la fortuna pende dalla parte di colui che fatica meno, l'altro vivrà anche la frustrazione di essere stato penalizzato ingiustamente...
mi è capitato ieri in d1: gioco contro un 3.3 esperto, giocatore completo e capace di variare a suo piacimento ritmo di gioco. uno di quei giocatori che, tuttavia, non ti prendono a pallate, ma anzi, fanno della palla "sapiente", quella senza peso e profonda, quella in back sporco a mezzo campo alternate a giocate brillanti sotto rete e smorzate le loro armi migliori. fatico come una bestia per stargli sul collo, per inventare gioco, per metterlo in difficoltà, per spingere le sue palle senza peso e nel momento in cui stavo prendendo il sopravvento, sul 4-4 15/40 per me, un suo colpo maldestro prende il net e si deposita nel mio campo, facendomi perdere la brocca... non me lo meritavo. mi distraggo e perdo il set. la cosa si ripete sul secondo set quando ho la palla per andare sul 3 a 1. e ancora dopo quando due o tre palle si depositano lemmi lemmi sulla riga di fondocampo, mentre io le avevo pre-giudicate fuori e quindi ero andato ad intercettarle senza convinzione.
spero mi serva per il futuro...
gp- Messaggi : 1956
Data d'iscrizione : 11.12.09
Età : 62
Località : roma
Re: fortuna, quanto conta?
Ieri In Coppa Italia è successo una cosa analoga ad un mio compagno, ma la palla è stata una sola.
Il mio compagno aveva vinto il 1° per 6/4
Aveva perso il 2° per 6/3
Il 3° set erano 4/4 e vantaggio suo. Palla per andare 5/4.
Tira una gran bordata sul suo rovescio (tra l'altro il mio compagno è mancino, quindi il suo diritto incrociato è anche ad uscire) e segue l'attacco a rete.
L'avversario ci arriva come può, la stecca , la mette sul nasto e si deposita nel campo del mio compagno, che anche se era a rete non può far nulla su quella palla che si arrampica sul nastro per vomitarsi oltre la rete.
Gran culata, discussioni, si mandano un po' a quel paese e si ritrovano sul vantaggio pari. Perde i 2 successivi punti e va 4/5 per l'avversario.
Il game dopo lo perde a 0. Ormai l'onta di quella "palla rubata dal destino" l'aveva completamente ucciso.
Il mio compagno aveva vinto il 1° per 6/4
Aveva perso il 2° per 6/3
Il 3° set erano 4/4 e vantaggio suo. Palla per andare 5/4.
Tira una gran bordata sul suo rovescio (tra l'altro il mio compagno è mancino, quindi il suo diritto incrociato è anche ad uscire) e segue l'attacco a rete.
L'avversario ci arriva come può, la stecca , la mette sul nasto e si deposita nel campo del mio compagno, che anche se era a rete non può far nulla su quella palla che si arrampica sul nastro per vomitarsi oltre la rete.
Gran culata, discussioni, si mandano un po' a quel paese e si ritrovano sul vantaggio pari. Perde i 2 successivi punti e va 4/5 per l'avversario.
Il game dopo lo perde a 0. Ormai l'onta di quella "palla rubata dal destino" l'aveva completamente ucciso.
giannigas- Messaggi : 189
Data d'iscrizione : 31.03.14
Età : 54
Re: fortuna, quanto conta?
purtroppo nel tennis ci sta..... capisco molto gp. a volte troviamo avversari contro i quali il nostro gioco si "incastra" male ed ogni 15 vinto é una gran fatica perché dobbiamo farlo giocando un tennis che non é il nostro abituale. in questi casi se a questa frustazione si aggiunge qualche palla fortunata dell'avversario la voglia di mollare tutto e tirare quattro pallate é molto forte. i giocatori bravi lavorano molto sulla memoria breve cercando di cancellare immediatamente quello che é avvenuto 5 secondi prima. la giorgi é molto brava in questo... fognini no
capisco meno il compagno di gianni, la palla fortunata ci sta, per prendere righe e nastri biosgna comunque tirarci vicino, sicuramente subire un punto del genere non fa piacere ma farne una discussione non mi sembra molto sportivo anche perché il tipo sicuramente non l'ha fatto apposta
capisco meno il compagno di gianni, la palla fortunata ci sta, per prendere righe e nastri biosgna comunque tirarci vicino, sicuramente subire un punto del genere non fa piacere ma farne una discussione non mi sembra molto sportivo anche perché il tipo sicuramente non l'ha fatto apposta
miguel- Messaggi : 5951
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 57
Località : torino
Re: fortuna, quanto conta?
eh sì, nel tennis ci sta e bisognerebbe avere la forza di registrarlo mentalmente come un punto concluso indentico agli altri e ricominciare a giocare, solo che quando si sta a sudare col coltello tra i denti sul filo del rasoio non è sempre facile;
immaginate come si deve essere sentito Lendl dopo il famoso nastro sul match point di Becker ...
immaginate come si deve essere sentito Lendl dopo il famoso nastro sul match point di Becker ...
Maurizio- Messaggi : 1639
Data d'iscrizione : 18.01.11
Età : 63
Località : Roma
Re: fortuna, quanto conta?
Maurizio ha scritto:eh sì, nel tennis ci sta e bisognerebbe avere la forza di registrarlo mentalmente come un punto concluso indentico agli altri e ricominciare a giocare...
alla fine torna sempre fuori il discorso sulla forza mentale. bisognerebbe riuscire a crearsi una specie di "mantra" che si autoavvia quando accadono determinati episodi facendoteli catalogare come qualsiasi altro episodio che si considera normale. proverocci!
gp- Messaggi : 1956
Data d'iscrizione : 11.12.09
Età : 62
Località : roma
Re: fortuna, quanto conta?
La testa fa brutti scherzi, ed in particolare è molto "selettiva" nel mettere in evidenza episodi particolari, a discapito di altri magari analoghi ma meno eclattanti.gp ha scritto:alla fine torna sempre fuori il discorso sulla forza mentale. bisognerebbe riuscire a crearsi una specie di "mantra" che si autoavvia quando accadono determinati episodi facendoteli catalogare come qualsiasi altro episodio che si considera normale. proverocci!
Chissà quanti altri momenti di fortuna/sfortuna ci sono stati senza che nessuno se ne sia reso conto: quel servizio passato magari a 2mm dalla rete, poteva essere un 'let', è diventato un vincente, o quella palla che ha preso una mezza buchetta, non così evidente da rendersene conto e dire "che caxxo!" ma abbastanza da impattarla fuori centro, quel punto in cui ti è scivolata un po' la scarpa e sei arrivato mezzo passo in ritardo o quell'altro in cui la corda ti ha fatto un rumore strano e pensando di aver rotto hai perso per un attimo il focus sulla palla successiva.. ne succedono a iosa di queste piccolezze che si traducono inconsciamente in un "15", a volte anche decisivo.
Chiaro che un nastro così è un evento catalizzante, quindi è sempre difficile, con la tensione della gara, non accusare il colpo, ma bisognerebbe effettivamente provare ad archiviarlo con "evento random n. 37 della partita"
"I am not perfect and neither was my career. In the end tennis is like life, messy."
Marat Safin
Antaniserse- Admin
- Messaggi : 1078
Data d'iscrizione : 09.12.09
Età : 50
Località : Genova
Re: fortuna, quanto conta?
Antaniserse ha scritto: "evento random n. 37 della partita"
non so se sia corretto utilizzare il termine "evento random n.###", perchè in questo modo già lo identifichi come un evento particolare, casuale, a cui attribuisci anche un numero di classifica, rendendolo "mentalmente visibile"... invece, secondo me, è più corretto considerare che qualsiasi cosa accada in campo, ci può stare ed ogni evento ha lo stesso valore dell'altro, si possono confondere e, di conseguenza, dimenticare in fretta.
daje che j'a famo a trovà 'na soluzione!!
gp- Messaggi : 1956
Data d'iscrizione : 11.12.09
Età : 62
Località : roma
Re: fortuna, quanto conta?
Non ho detto che il mio compagno abbia ragione. Ho detto che per 1 sola palla si sia annullato quell'equilibrio che durava da più di 2 ora. Vuoi per la fatica, vuoi per la tensione, una sola palla ha decretato il vincitore
giannigas- Messaggi : 189
Data d'iscrizione : 31.03.14
Età : 54
Re: fortuna, quanto conta?
Secondo me, se il match è tirato, la fortuna in certi casi può anche arrivare a decretare il vincitore, soprattutto per il fatto che di fronte alla malasorte perdiamo facilmente il controllo.
Esempio: qualche giorno fa mi trovavo al terzo set sotto 3/1, servizio dell'avversario. Sul 30/40 attacco profondo sul suo rovescio, lui rimette di qua una palla qualunque alta sopra la rete che aspettava solo di essere chiusa. Mentre mi appresto a fare la volèe, dal campo a fianco un altro giocatore tira un urlo madornale che arriva quasi a spaventarmi. Mi irrigidisco e metto la volèe fuori di un metro.
Mi incazzo come un serpente, in un attimo il mio avversario si trova col vantaggio a favore e chiude il game con una palla che muore sul nastro.
Sia l'urlo avvenuto nel momento esatto in cui sto per colpire che il nastro sono eventi fortunati nei quali le capacità del mio avversario non hanno avuto nessun peso, ma dal trovarsi sul 2/3 all'1/4 con una buona dose di incazzatura addosso è stato l'evento che ha decretato la vittoria del mio avversario.
Non dico che avrei sicuramente vinto io, dico solo che il risultato finale è stato fortemente influenzato.
Avrei dovuto cercare di restare calmo per tentare di raddrizzare il match, ma dopo due ore di lotta non è così semplice rimanere lucidi e concentrati.
Esempio: qualche giorno fa mi trovavo al terzo set sotto 3/1, servizio dell'avversario. Sul 30/40 attacco profondo sul suo rovescio, lui rimette di qua una palla qualunque alta sopra la rete che aspettava solo di essere chiusa. Mentre mi appresto a fare la volèe, dal campo a fianco un altro giocatore tira un urlo madornale che arriva quasi a spaventarmi. Mi irrigidisco e metto la volèe fuori di un metro.
Mi incazzo come un serpente, in un attimo il mio avversario si trova col vantaggio a favore e chiude il game con una palla che muore sul nastro.
Sia l'urlo avvenuto nel momento esatto in cui sto per colpire che il nastro sono eventi fortunati nei quali le capacità del mio avversario non hanno avuto nessun peso, ma dal trovarsi sul 2/3 all'1/4 con una buona dose di incazzatura addosso è stato l'evento che ha decretato la vittoria del mio avversario.
Non dico che avrei sicuramente vinto io, dico solo che il risultato finale è stato fortemente influenzato.
Avrei dovuto cercare di restare calmo per tentare di raddrizzare il match, ma dopo due ore di lotta non è così semplice rimanere lucidi e concentrati.
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marco61- Messaggi : 11740
Data d'iscrizione : 01.12.09
Età : 62
Località : sanremo
Re: fortuna, quanto conta?
giannigas ha scritto:Ieri In Coppa Italia è successo una cosa analoga ad un mio compagno, ma la palla è stata una sola.
Il mio compagno aveva vinto il 1° per 6/4
Aveva perso il 2° per 6/3
Il 3° set erano 4/4 e vantaggio suo. Palla per andare 5/4.
Tira una gran bordata sul suo rovescio (tra l'altro il mio compagno è mancino, quindi il suo diritto incrociato è anche ad uscire) e segue l'attacco a rete.
L'avversario ci arriva come può, la stecca , la mette sul nasto e si deposita nel campo del mio compagno, che anche se era a rete non può far nulla su quella palla che si arrampica sul nastro per vomitarsi oltre la rete.
Gran culata, discussioni, si mandano un po' a quel paese e si ritrovano sul vantaggio pari. Perde i 2 successivi punti e va 4/5 per l'avversario.
Il game dopo lo perde a 0. Ormai l'onta di quella "palla rubata dal destino" l'aveva completamente ucciso.
Gas sei tu????
il suo compagno mancino ero io............
Roger66- Messaggi : 47
Data d'iscrizione : 15.01.15
Età : 57
Re: fortuna, quanto conta?
il mondo é piccolo
miguel- Messaggi : 5951
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 57
Località : torino
Re: fortuna, quanto conta?
miguel ha scritto:il mondo é piccolo
Gas è un pazzo scatenato...vive in un eremo
giocatore stranissimo con cui giocarci,io purtroppo lo metto sempre in palla.(anche se non ha visto i miei miglioramenti degli ultimi 6 mesi)
Roger66- Messaggi : 47
Data d'iscrizione : 15.01.15
Età : 57
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