Prepariamoci a rimanere senza riviste di tennis.......

miguel ha scritto:oramai con internet non c'é nulla di più anacronistico di una rivista di tennis cartacea a meno che la qualità dei giornalisti non sia tale (ma non é il caso di TI) da giustificarne l'acquisto. trovo che in rete ci sia molta gente che scrive di tennis in maniera più competente di molte firme da rivista

Msport ha scritto:Eh sì perché chi ha avuto la sfortuna di comprare l'ultimo numero di tennis italiano in edicola avrà trovato sicuramente una sorpresa per niente bella
prezzo inalterato ma pagine dimezzate come i contenuti
Da una lettura veloce mi sono saltati all'occhio  quelli di test sulle racchette che in due pagine adesso ci fanno stare cappello introduttivo e tre test di racchette...

miguel ha scritto:oramai con internet non c'é nulla di più anacronistico di una rivista di tennis cartacea a meno che la qualità dei giornalisti non sia tale (ma non é il caso di TI) da giustificarne l'acquisto. trovo che in rete ci sia molta gente che scrive di tennis in maniera più competente di molte firme da rivista

Maurizio ha scritto:per gli editori di riviste sono sicuramente tempi duri e la via generalmente intrapresa da tutti è la riduzione dei costi, nessuno mai che tenti il salto di qualità: il risultato è la morte cerebrale della pubblicazione.
Mi ricorda quella avvenuta ad Airone di Mondadori che 10 anni fa da rivista interessante divenne ripetitiva e dozzinale (vuota di contenuti tanto che smisi di comprarla disgustato, dopo anni e anni), per poi trasformarsi in una pubblicazione addirittura ridicola

Simba ha scritto:

Maurizio ha scritto:per gli editori di riviste sono sicuramente tempi duri e la via generalmente intrapresa da tutti è la riduzione dei costi, nessuno mai che tenti il salto di qualità: il risultato è la morte cerebrale della pubblicazione.
Mi ricorda quella avvenuta ad Airone di Mondadori che 10 anni fa da rivista interessante divenne ripetitiva e dozzinale (vuota di contenuti tanto che smisi di comprarla disgustato, dopo anni e anni), per poi trasformarsi in una pubblicazione addirittura ridicola

Salto di qualità? e che cosa dovrebbero fare?

Msport ha scritto:

Simba ha scritto:

Maurizio ha scritto:per gli editori di riviste sono sicuramente tempi duri e la via generalmente intrapresa da tutti è la riduzione dei costi, nessuno mai che tenti il salto di qualità: il risultato è la morte cerebrale della pubblicazione.
Mi ricorda quella avvenuta ad Airone di Mondadori che 10 anni fa da rivista interessante divenne ripetitiva e dozzinale (vuota di contenuti tanto che smisi di comprarla disgustato, dopo anni e anni), per poi trasformarsi in una pubblicazione addirittura ridicola

Salto di qualità? e che cosa dovrebbero fare?

Nello specifico, se internet è il solo futuro possibile (e io qui non condivido totalmente, sorry se sono anacronistico) allora i minori costi di prodotto (stampa e distribuzione) dovrebbero portare benefici anche al consumatore, ovvero configurare un nuovo minor prezzo o a medesimo prezzo una maggiore qualitá e contenuti.
Qui si assiste all'opposto

Maurizio ha scritto:condivido alcune opinioni
ho scritto per alcuni anni su Matchball, si facevano cronache dei tornei e qualche, pochi, articoli di approfondimento, niente o quasi recensioni di materiali, ma erano gli anni 70/80!
oggigiorno un periodico i edicola non può puntare sulla cronaca, persino i quotidiani sono in ritardo, ormai.
e tutto questo si innesta su una situazione dove sempre meno la gente è disposta a spendere diversi euro per avere carta patinata tra le mani.
di sicuro l'editoria dovrà cambiare, come non lo so, ma non vedo un grande futuro per quella tradizionale