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Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
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Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Promemoria primo messaggio :
Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria
Premessa:
- se siete persone che si allenano 1/2 volte a settimana
- se siete giocatori che fanno almeno una partitella a settimana (torneo o con amici)
Quando pensare e quando non pensare in partita
- pensare nella pausa fra un punto e l'altro a come voglio giocare il punto
- non pensare mentre si sta giocando. eseguire lo schema che vi siete prefissati.
Domanda:
- l'avete mai provato a fare per tutto un set?
- siete in grado di provarlo per almeno 2-3 game di fila?
attendo vostre risposte
buon divertimento
Marco
(Istruttore e allenatore mentale)
Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria
Premessa:
- se siete persone che si allenano 1/2 volte a settimana
- se siete giocatori che fanno almeno una partitella a settimana (torneo o con amici)
Quando pensare e quando non pensare in partita
- pensare nella pausa fra un punto e l'altro a come voglio giocare il punto
- non pensare mentre si sta giocando. eseguire lo schema che vi siete prefissati.
Domanda:
- l'avete mai provato a fare per tutto un set?
- siete in grado di provarlo per almeno 2-3 game di fila?
attendo vostre risposte
buon divertimento
Marco
(Istruttore e allenatore mentale)
mickfelagund- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 03.04.12
Località : Torino
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Sicuramente, un "mental coach" che magari possa insegnare delle piccole routine per restare concentrati ed eliminare i pensieri negativi può trovare la sua utilità, per chi ne ha bisogno.
Credo non abbia alcuna utilità nella scelta della tattica corretta: lì piuttosto serve un istruttore/maestro tecnico, non mentale.
Credo non abbia alcuna utilità nella scelta della tattica corretta: lì piuttosto serve un istruttore/maestro tecnico, non mentale.
Ospite- Ospite
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
il mental coaching è senza ombra di dubbio un aspetto importantissimo nel tennis e non solo nel tennis. una buona preparazione mentale serve a resistere di più alla fatica, a trovare motivazioni per continuare, e tanto altro. Nulla ha a che vedere con il mental coaching il dire: pensa tra un punto e l'altro come lo vuoi giocare. intanto perché vale solamente per quando si è al servizio. In risposta sarebbe una sequenza di if, than. L'allenamento nel tennis paga, il mental coaching vero aiuta ad affrontare pressione, braccino, timore al pari che nella vita di tutti i giorni.
Tutti noi guidiamo l'auto. Ebbene, in situazioni di guida normali, siamo attenti il giusto, pensiamo di essere reattivi e pronti. Nelle situazioni di emergenza emergono i difetti congeniti della nostra guida: frizione e freno insieme magari in curva, inchiodata in autostrada senza guardare il retrovisore: non siamo allenati all'emergenza che conosciamo in teoria ma non in pratica. l'allenamento rende automatiche le procedure di emergenza oltre che quelle di normale routine. Il mental coaching in tal senso non serve a nulla.
Tutti noi guidiamo l'auto. Ebbene, in situazioni di guida normali, siamo attenti il giusto, pensiamo di essere reattivi e pronti. Nelle situazioni di emergenza emergono i difetti congeniti della nostra guida: frizione e freno insieme magari in curva, inchiodata in autostrada senza guardare il retrovisore: non siamo allenati all'emergenza che conosciamo in teoria ma non in pratica. l'allenamento rende automatiche le procedure di emergenza oltre che quelle di normale routine. Il mental coaching in tal senso non serve a nulla.
Ospite- Ospite
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
correnelvento ha scritto:Sicuramente, un "mental coach" che magari possa insegnare delle piccole routine per restare concentrati ed eliminare i pensieri negativi può trovare la sua utilità, per chi ne ha bisogno.
Credo non abbia alcuna utilità nella scelta della tattica corretta: lì piuttosto serve un istruttore/maestro tecnico, non mentale.
Su questo concordo assolutamente.
Il mental coach è quella figura che può anche non capite di tennis, ma deve saperti insegnare la concentrazione se sei uno che la perde, a trovare la grinta se non la metti di tuo, a farti disinnescare i processi che ti portano a pensare male...
Ed in certi casi dovrebbe cercare di farci capire che Federer è Federe, e invece noi siamo pippe, quindi imitarlo non è una buona idea...
Matteo1970- Messaggi : 1887
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
"pensare a come imbastire un punto" io la chiamerei semplicemente strategia, senza scomodare il mental coach.
Già in quarta alta è assolutamente necessario avere qualche schema in testa e un 'idea del proprio gioco.
Giocare "a caso" non porta da nessuna parte.
Il problema è che per avere uno schema bisogna avere prima le capacità tecniche per poterlo eseguire, e la maggioranza degli amatori non ce le ha.
Già in quarta alta è assolutamente necessario avere qualche schema in testa e un 'idea del proprio gioco.
Giocare "a caso" non porta da nessuna parte.
Il problema è che per avere uno schema bisogna avere prima le capacità tecniche per poterlo eseguire, e la maggioranza degli amatori non ce le ha.
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
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Località : Mira
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Io vedo il mental coaching come l'allenamento a superare quell'emotivitá che non ti permette di rimanere concentrato e di fare quello che sai giá.
Es.
Uno studia tantissimo, é ben preparato eppure di fronte alla sessione esaminatrice fa scena muta o non riesce ad esprimere la sua conoscenza.
Stessa cosa avviene in ogni campo della vita (relazioni sentimentali in primis).
Puoi essere allenato quanto vuoi ma se non sei allenato ad affrontare la tua emotivitá tutto quello che sai fare si puó perdere proprio quando servirebbe.
Il tennis, secondo me, non é diverso.
Se hai di fronte un avversario difficile non é facile rimanere concentrati sul da farsi e si puó essere sopraffatti dalla paura.
Un tennista dovrebbe idealmente giocare come un robot e nei cambi campo effettuare un analisi oggettiva di come si sta sviluppando il gioco in modo da adottare le strategie piú opportune in quel momento.
Non importa se pippa o campione, il concetto é lo stesso.
Il campione penserá a strategie raffinate partendo dal servizio o dalla risposta.
La pippa magari si dirá semplicemente "buttala sempre di la lunga, fallo muovere e non forzare", ma sempre di strategie si tratta.
Insomma, secondo me la testa conta ma va interpretata come un fattore potenzialmente negativizzante della prestazione piuttosto che una cosa grazie alla quale puoi battere uno molto piú forte di te ed é per questo che va allenata, proprio per evitare di non riuscire a fare ció di cui si é capaci.
Es.
Uno studia tantissimo, é ben preparato eppure di fronte alla sessione esaminatrice fa scena muta o non riesce ad esprimere la sua conoscenza.
Stessa cosa avviene in ogni campo della vita (relazioni sentimentali in primis).
Puoi essere allenato quanto vuoi ma se non sei allenato ad affrontare la tua emotivitá tutto quello che sai fare si puó perdere proprio quando servirebbe.
Il tennis, secondo me, non é diverso.
Se hai di fronte un avversario difficile non é facile rimanere concentrati sul da farsi e si puó essere sopraffatti dalla paura.
Un tennista dovrebbe idealmente giocare come un robot e nei cambi campo effettuare un analisi oggettiva di come si sta sviluppando il gioco in modo da adottare le strategie piú opportune in quel momento.
Non importa se pippa o campione, il concetto é lo stesso.
Il campione penserá a strategie raffinate partendo dal servizio o dalla risposta.
La pippa magari si dirá semplicemente "buttala sempre di la lunga, fallo muovere e non forzare", ma sempre di strategie si tratta.
Insomma, secondo me la testa conta ma va interpretata come un fattore potenzialmente negativizzante della prestazione piuttosto che una cosa grazie alla quale puoi battere uno molto piú forte di te ed é per questo che va allenata, proprio per evitare di non riuscire a fare ció di cui si é capaci.
Nessuno- Messaggi : 3431
Data d'iscrizione : 06.07.11
Età : 102
Località : .
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
mickfelagund ha scritto:Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria
Premessa:
- se siete persone che si allenano 1/2 volte a settimana
- se siete giocatori che fanno almeno una partitella a settimana (torneo o con amici)
Quando pensare e quando non pensare in partita
- pensare nella pausa fra un punto e l'altro a come voglio giocare il punto
- non pensare mentre si sta giocando. eseguire lo schema che vi siete prefissati.
Domanda:
- l'avete mai provato a fare per tutto un set?
- siete in grado di provarlo per almeno 2-3 game di fila?
attendo vostre risposte
buon divertimento
Marco
(Istruttore e allenatore mentale)
Salve
rispondo alla domanda, visto che nessuno finora ha risposto direttamente ma ha circumnavigato l'argomento ampliandolo e portandolo ad un livello diverso di riflessione.
Si l'ho fatto, l'ho fatto per un set, l'ho fatto per due set, per tre set fino all'ultimo punto.
L'ho fatto nel periodo in cui partecipavo a competizioni a squadre e, lavoro permettendo, anche a qualche torneo FIT fino a diventare 4.1 e poi smettere con le competizioni per motivi esterni al tennis.
Sono oramai 7 anni che non faccio più tornei e nemmeno la tessera FIT.
E' stato di gran lunga il periodo di tennis più faticoso in assoluto, uscivo dal campo stravolto emotivamente, anche per un partita abbastanza semplice.
Pur vincendo qualche partita in più credo di aver giocato il peggior tennis della mai vita, perchè alla fine stavo più attento a quello che dovevo fare piuttosto che a come farlo.
Mi ero trasformato in un "partitaro", pur di fare punto valeva tutto, anche giocare col braccio rattrappito pur di metterla in campo.
Alla fine mi è venuta la nausea della partita.
Tutta quella fatica mentale, che si tramutava in fatica fisica, per cosa poi? Per rendere qualche punticino ed arrivare 4.1 o 3.5?
Ma per carità, divertiamoci, soprattutto quando ci si sfida tra amici.
Al nostro livello è molto ma molto più importante lavorare sulla tecnica in allenamento per rendere automatica l'intenzione di gioco in partita.
Della serie che in partita devi fare molto e pensare il minimo indispensabile.
Inutile star li a pensare adesso lo attacco sul rovescio se poi non si hanno i mezzi per farlo, oppure a boomerang rischi di metterti a giocare sulla tua diagonale più debole.
La sicurezza tecnica ti fa vincere l'emotività, il braccino, e ti fa anche diminuire le occasioni di distrazione mentale.
Certo se vai in campo con pensieri extra tennistici altro che mental coach ti serve, ma siamo già fuori tema, molti confondono il bisogno di un mental coach come risoluzione ai problemi extra campo che li affliggono mentre giocano, non è così.
Poi, non essendo professionisti, ti fai tutta la tattica, la strategia, pensi, sudi, ti impegni su quello schema, ed alla prima figa che passa a bordo campo, oppure ha prenotato il campo vicino e svanisce tutto di un colpo.
Lo scrivo perchè mi è capitato e sarà capitato un pò a tutti voi.
spalama- Messaggi : 2376
Data d'iscrizione : 04.06.10
Età : 56
Località : ROMA
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
spalama ha scritto:
La sicurezza tecnica ti fa vincere l'emotività, il braccino, e ti fa anche diminuire le occasioni di distrazione mentale.
E qui ci sta il nocciolo di quello che affermo io.
Ai nostri bassi livelli, i problemi tecnici/fisici sono così evidenti, che la sfera mentale è assolutamente secondaria.
Quando si gioca, meno si pensa, meglio si fa.
I colpi devono venire in automatico (come diceva Taglia) e le geometrie sono praticamente obbligate.
La mente, o l'allenamento mentale, deve semplicemente essere indirizzato a focalizzarsi sulla palla, e non distrarsi.
Non pensare ai punti giocati prima, ma a quelli che dovremo giocare.
Lasciarci alle spalle i punti giocati male o persi: il prossimo punto è quello importante, non quello passato.
15 su 15.
Ospite- Ospite
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Secondo me deve esserci un pò di pensiero, ma deve essere solamente di tipo tattico.
Non c'è cosa peggiore in partita di pensare a come fare le cose, ma il cosa fare e quando invece può essere determinante.
Ovviamente vale il discorso suddetto che devo avere una sicurezza tecnica di base su quello che voglio andare ad imbastire.
Ma nel momento in cui il tal colpo ti viene abbastanza naturale, c'è lo spazio mentale per valutare come giocare lo scambio.
L'anticipazione è fondamentale, e per vedere più in la del singolo colpo devi essere concentrato non solo sulla palla, ma sul tuo avversario: come si muove, se è in difficoltà, come arriva sulla palla, quali sono le sue "tendenze".
Caso classico è l'attacco in controtempo o lo schiaffo al volo: non puoi decidere a priori di fiondarti a rete o di fare due passi dentro e prenderla al volo senza aver letto i giusti segnali, devi quindi essere molto vigile per leggere la situazione.
Non c'è cosa peggiore in partita di pensare a come fare le cose, ma il cosa fare e quando invece può essere determinante.
Ovviamente vale il discorso suddetto che devo avere una sicurezza tecnica di base su quello che voglio andare ad imbastire.
Ma nel momento in cui il tal colpo ti viene abbastanza naturale, c'è lo spazio mentale per valutare come giocare lo scambio.
L'anticipazione è fondamentale, e per vedere più in la del singolo colpo devi essere concentrato non solo sulla palla, ma sul tuo avversario: come si muove, se è in difficoltà, come arriva sulla palla, quali sono le sue "tendenze".
Caso classico è l'attacco in controtempo o lo schiaffo al volo: non puoi decidere a priori di fiondarti a rete o di fare due passi dentro e prenderla al volo senza aver letto i giusti segnali, devi quindi essere molto vigile per leggere la situazione.
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
Età : 46
Località : Mira
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
correnelvento ha scritto:
E qui ci sta il nocciolo di quello che affermo io.
Ai nostri bassi livelli, i problemi tecnici/fisici sono così evidenti, che la sfera mentale è assolutamente secondaria.
Quando si gioca, meno si pensa, meglio si fa.
I colpi devono venire in automatico (come diceva Taglia) e le geometrie sono praticamente obbligate.
La mente, o l'allenamento mentale, deve semplicemente essere indirizzato a focalizzarsi sulla palla, e non distrarsi.
Non pensare ai punti giocati prima, ma a quelli che dovremo giocare.
Lasciarci alle spalle i punti giocati male o persi: il prossimo punto è quello importante, non quello passato.
15 su 15.
Completamente d'accordo, ma direi che vale anche a livelli più alti almeno fino a tutta la terza categoria.
Ospite- Ospite
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
ho detto più sopra che condivido al 100% il ragionamento di Giovanni e che in gioco non si dovrebbe pensare ma applicare quello che si sa fare .
un dubbio però mi viene per il servizio ….vale la stessa regola ?
non credo , o almeno per me non vale
quando gioco tento di giocare senza pensare al punto o al movimento ( la percentuale di errore sale considerevolmente quando penso !) , ma quando sono al servizio eccome se ci penso
penso a come servire
penso a dove servire
penso alla velocità
ecc
ma soprattutto mi porto dietro gli errori
io faccio una marea di doppi falli , anche qualche vincente per la verità ,ma mentre l'errore in fase di gioco non mi pesa più di tanto il doppio fallo lascia uno strascico
" cazzo sei il solito mona che esagera…..basta metterla di la …. perché vuoi prendere la riga ecc " il tutto condito da offese personali verso me stesso
un dubbio però mi viene per il servizio ….vale la stessa regola ?
non credo , o almeno per me non vale
quando gioco tento di giocare senza pensare al punto o al movimento ( la percentuale di errore sale considerevolmente quando penso !) , ma quando sono al servizio eccome se ci penso
penso a come servire
penso a dove servire
penso alla velocità
ecc
ma soprattutto mi porto dietro gli errori
io faccio una marea di doppi falli , anche qualche vincente per la verità ,ma mentre l'errore in fase di gioco non mi pesa più di tanto il doppio fallo lascia uno strascico
" cazzo sei il solito mona che esagera…..basta metterla di la …. perché vuoi prendere la riga ecc " il tutto condito da offese personali verso me stesso
Ospite- Ospite
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Non e' vero.....noi ti prendiamo in giro solo x la PADELLA!!!!!! NON TI ABBIAMO MAI OFFFESOace59 ha scritto:ho detto più sopra che condivido al 100% il ragionamento di Giovanni e che in gioco non si dovrebbe pensare ma applicare quello che si sa fare .
un dubbio però mi viene per il servizio ….vale la stessa regola ?
non credo , o almeno per me non vale
quando gioco tento di giocare senza pensare al punto o al movimento ( la percentuale di errore sale considerevolmente quando penso !) , ma quando sono al servizio eccome se ci penso
penso a come servire
penso a dove servire
penso alla velocità
ecc
ma soprattutto mi porto dietro gli errori
io faccio una marea di doppi falli , anche qualche vincente per la verità ,ma mentre l'errore in fase di gioco non mi pesa più di tanto il doppio fallo lascia uno strascico
" cazzo sei il solito mona che esagera…..basta metterla di la …. perché vuoi prendere la riga ecc " il tutto condito da offese personali verso me stesso
Fabio.
fabione65- Messaggi : 1341
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
ace59 ha scritto:ho detto più sopra che condivido al 100% il ragionamento di Giovanni e che in gioco non si dovrebbe pensare ma applicare quello che si sa fare .
un dubbio però mi viene per il servizio ….vale la stessa regola ?
non credo , o almeno per me non vale
quando gioco tento di giocare senza pensare al punto o al movimento ( la percentuale di errore sale considerevolmente quando penso !) , ma quando sono al servizio eccome se ci penso
penso a come servire
penso a dove servire
penso alla velocità
ecc
ma soprattutto mi porto dietro gli errori
io faccio una marea di doppi falli , anche qualche vincente per la verità ,ma mentre l'errore in fase di gioco non mi pesa più di tanto il doppio fallo lascia uno strascico
" cazzo sei il solito mona che esagera…..basta metterla di la …. perché vuoi prendere la riga ecc " il tutto condito da offese personali verso me stesso
Ale tu fai doppi falli perché non sai fare una seconda in kick, come del resto la stragrande maggioranza di noi.
Quelli che non fanno doppiofalli o giocano il kick, vedi per esempio Corre che di fatto lo fa sia come prima che seconda palla, oppure, nella maggioranza dei casi, la buttano semplicemente di la a due all'ora.
Ora: se è vero che buttarla semplicemente di la da un punto di vista del doppio fallo sarebbe la scelta migliore, da un punto di vista più ampio è invece la scelta peggiore.
Questo perchè basta che trovi uno come me , e come te, che tende ad aggredire le seconde (il fatto di riuscirci o meno è relativo e contestuale) che ti ritrovi subito sotto nello scambio.
Invece che dirti che esageri, dovresti semplicemente imparare a fare sto benedetto kick, perché è assurdo che uno come te che è dotato di un ottimo servizio debba castrarsi quando la cosa più logica da fare sarebbe invece imparare a sfruttare questa abilità per creare una seconda molto fastidiosa e non attaccabile.
Purtroppo servi a padella
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
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Località : Mira
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
correnelvento ha scritto:spalama ha scritto:
La sicurezza tecnica ti fa vincere l'emotività, il braccino, e ti fa anche diminuire le occasioni di distrazione mentale.
E qui ci sta il nocciolo di quello che affermo io.
Ai nostri bassi livelli, i problemi tecnici/fisici sono così evidenti, che la sfera mentale è assolutamente secondaria.
Quando si gioca, meno si pensa, meglio si fa.
I colpi devono venire in automatico (come diceva Taglia) e le geometrie sono praticamente obbligate.
La mente, o l'allenamento mentale, deve semplicemente essere indirizzato a focalizzarsi sulla palla, e non distrarsi.
Non pensare ai punti giocati prima, ma a quelli che dovremo giocare.
Lasciarci alle spalle i punti giocati male o persi: il prossimo punto è quello importante, non quello passato.
15 su 15.
Ecco, corretto.
Il problema di molti è il non riuscire a "non pensare". E' questo il problema mentale di taluni amatori. Ed è in questi casi che la sfera mentale è importante perchè fa più danni del resto.
E' sottile, ma non dobbiamo pensare alla sfera mentale come a una serie di decisioni/indicazioni che prendiamo necessarie a giocare.
No, la base del problema mentale nel tennis è proprio il fatto che non riusciamo a non farlo!
Ovviamente, chi più chi meno, chi per niente. Tipicamente chi riesce a mettere in campo il massimo di "garra", non ha problemi perchè la grinta crea uno stato di concentrazione che non permette fuoriuscite di testa.
Matteo1970- Messaggi : 1887
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
ace59 ha scritto:
io faccio una marea di doppi falli , anche qualche vincente per la verità ,ma mentre l'errore in fase di gioco non mi pesa più di tanto il doppio fallo lascia uno strascico
" cazzo sei il solito mona che esagera…..basta metterla di la …. perché vuoi prendere la riga ecc " il tutto condito da offese personali verso me stesso
Per quello che mi ricordo tu fai doppi falli perché tiri una seconda molto rischiosa, anche Federer se tirasse la seconda come la prima farebbe una marea di doppi falli. L'aspetto mentale però può influire anche sui doppi falli, soprattutto l'effetto "memorizzazione" nel senso che fai un doppio fallo e rischi di ripeterlo perché rifai il medesimo movimento/errore. Molto tempo fa eliminai questo problema imponendomi una soluzione che funzionò: dopo un doppio fallo, la successiva prima palla la tiravo in controllo, al massimo a 3/4 di velocità per non mettermi in condizione di tirare di nuovo una seconda.
Ospite- Ospite
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Quando gioco non penso mai ma dopo aver sbagliato il colpo penso alla causa dell'errore. Ci sono gli errori tattici e gli errori tecnici. Esempio: palla sul rovescio. abbastanza profonda e laterale, sparo una risposta in lungolinea piatta che colpisce la riga ma del campo seguente : errore tecnico, io non ho nelle corde questo colpo e mi riuscirà ogni S&V riuscito di Attila (lascio a voi le percentuali). Esempio 2 : ricevo un attacco ben piazzato sul dritto sul quale arrivo ma sono in difficoltà perché fuori dal campo e stavolta tento un passante incrociato (o lungolinea): errore tattico, acume impone una palla alta alta (lob alla Pippa) cosicché hai il tempo di riprendere posizione e passi all'avversario l'onere di fare il punto non certo facile.. Ovviamente mi arrabbio dopo ogni analisi .
La cosa bella è che questo pensiero analitico non mi migliora per il prosieguo del gioco, insomma so cosa fare ma soltanto dopo non averlo fatto con la certezza che continuerò a non farlo.
Conclusione: gioco a cazzo di cane ed accetto di giocare a cazzo di cane perché il mio pensiero di base è : ho 63 anni (splendidamente portati), ho la fortuna di poter ancora correre su un campo, di aver tanti amici con la stessa passione e quindi : cazzo di cane sia ....
La cosa bella è che questo pensiero analitico non mi migliora per il prosieguo del gioco, insomma so cosa fare ma soltanto dopo non averlo fatto con la certezza che continuerò a non farlo.
Conclusione: gioco a cazzo di cane ed accetto di giocare a cazzo di cane perché il mio pensiero di base è : ho 63 anni (splendidamente portati), ho la fortuna di poter ancora correre su un campo, di aver tanti amici con la stessa passione e quindi : cazzo di cane sia ....
Il vantaggio di essere scarsi è che non devi dimostrarlo a nessuno.
Incompetennis- Messaggi : 3106
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Località : ETNA
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Io sono uno splendio esempio di pippa di quarta.
Francamente non riesco a capire come si possa dire che la testa non conti.
Specie in quarta, i limiti sono così gravi che bisogna lavorare di testa per ridurre i danni. Contemporaneamente bisogna cercare di capire i limiti di chi ci sta davanti.
Se l'avversario si appoggia bene in risposta, tiro più piano il servizio. Vario la forza se non sono capace di variare la rotazione.
Ci sono mille soluzioni da pippa di quarta.
La tattica viene dalla testa.
Francamente non riesco a capire come si possa dire che la testa non conti.
Specie in quarta, i limiti sono così gravi che bisogna lavorare di testa per ridurre i danni. Contemporaneamente bisogna cercare di capire i limiti di chi ci sta davanti.
Se l'avversario si appoggia bene in risposta, tiro più piano il servizio. Vario la forza se non sono capace di variare la rotazione.
Ci sono mille soluzioni da pippa di quarta.
La tattica viene dalla testa.
Chiros- Messaggi : 5757
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Località : Mai una stabile.
Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
io condivido quanto scritto da bertu, il mental coaching aiutarti ad usare in campo quanto meglio possibile quello che sai fare e che in situazioni di stress emotivo tendi a fare peggio. sicuramente se uno ha limiti tecnici/tattici questi restano tutti ma riuscire ad esempio a giocare de-contratti perchè non si riesce a gestire la pressione della gara sarebbe già un gran bel risultato
miguel- Messaggi : 5951
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
@Chiros, credo che nessuno dica che la testa non conta, anzi, conta moltissimo ma non durante lo scambio, non durante il gioco. La testa ci deve far approcciare l'allenamento nel giusto modo, con la curiosità del nuovo, con la necessità del progresso tecnico. Durante lo scambio però, la testa deve solo servire a gestire lo sguardo che sia fisso sulla palla; non può, la testa, dirci di giocare un lungolinea se abbiamo deciso di incrociare sempre e comunque. La geometria non mente, chi incrocia corre meno e di solito vince. La testa serve a nulla se prende le decisioni sbagliate e tutte le decisioni prese durante uno scambio sono sbagliate perché non seguono lo schema. Le decisioni giuste sono quelle che si prendono quando la palla non è in gioco, quando ci si allena, quando si prova. In partita la testa deve solamente far si che quello che si è provato e deciso venga attuato.
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
taglia64 ha scritto:@Chiros, credo che nessuno dica che la testa non conta, anzi, conta moltissimo ma non durante lo scambio, non durante il gioco. La testa ci deve far approcciare l'allenamento nel giusto modo, con la curiosità del nuovo, con la necessità del progresso tecnico. Durante lo scambio però, la testa deve solo servire a gestire lo sguardo che sia fisso sulla palla; non può, la testa, dirci di giocare un lungolinea se abbiamo deciso di incrociare sempre e comunque. La geometria non mente, chi incrocia corre meno e di solito vince. La testa serve a nulla se prende le decisioni sbagliate e tutte le decisioni prese durante uno scambio sono sbagliate perché non seguono lo schema. Le decisioni giuste sono quelle che si prendono quando la palla non è in gioco, quando ci si allena, quando si prova. In partita la testa deve solamente far si che quello che si è provato e deciso venga attuato.
Se ho capito che intendi, bisogna pensare che in campo si è in due.
Oggi ho trovato uno che si è stufato di perdere con me giocando da fondocampo e quindi ha attaccato ogni palla possibile sul mio rovescio e diverse volte gli è andata bene.
Non sapevo che fosse bravo a rete.
Provavo palle basse sotto i piedi ma le prendeva bene tutte. Poi ho deciso per i pallonetti e qualche passante lungolinea se attaccava troppo stretto e mi buttava fuori dal campo.
Poi ho provato a non farmi attaccare e a girarmi di più sul dritto.
Tutte cose non pensate prima. Pensate al momento.
Poi c'erano amici a guardarci e ne ero in qualche modo condizionato.
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Per me la testa viaggia di pari passo con la tenuta atletica ,
finché recupero bene gli scambi ho la lucidità per pensare a fare le cose bel modo più proficuo cosa che non accade quando vado in affanno ( e più gli anni passano più volte accade).
In questo periodo gioco con due compagni entrambi 3.3, uno gioca più propositivo, lo scambio dura poco ma corre anche poco, l'altro invece é uno molto regolare, grande atleta e corre anche sulle palle impossibili, col primo vinco facile anche perché recupero subito lo scambio , la mente è lucida fino alla fine della partita, col secondo dopo 2/3 games ho il fiatone non riesco a recuperare , la mente è annebbiata per tutto il tempo giocato, alla fine ci vinco ma tirata.
Per questo, io dico, se non hai un fisico all'altezza non c'è mental coach che può aiutarti.
finché recupero bene gli scambi ho la lucidità per pensare a fare le cose bel modo più proficuo cosa che non accade quando vado in affanno ( e più gli anni passano più volte accade).
In questo periodo gioco con due compagni entrambi 3.3, uno gioca più propositivo, lo scambio dura poco ma corre anche poco, l'altro invece é uno molto regolare, grande atleta e corre anche sulle palle impossibili, col primo vinco facile anche perché recupero subito lo scambio , la mente è lucida fino alla fine della partita, col secondo dopo 2/3 games ho il fiatone non riesco a recuperare , la mente è annebbiata per tutto il tempo giocato, alla fine ci vinco ma tirata.
Per questo, io dico, se non hai un fisico all'altezza non c'è mental coach che può aiutarti.
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3038
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
squalo714 ha scritto:Per me la testa viaggia di pari passo con la tenuta atletica ,
finché recupero bene gli scambi ho la lucidità per pensare a fare le cose bel modo più proficuo cosa che non accade quando vado in affanno ( e più gli anni passano più volte accade).
In questo periodo gioco con due compagni entrambi 3.3, uno gioca più propositivo, lo scambio dura poco ma corre anche poco, l'altro invece é uno molto regolare, grande atleta e corre anche sulle palle impossibili, col primo vinco facile anche perché recupero subito lo scambio , la mente è lucida fino alla fine della partita, col secondo dopo 2/3 games ho il fiatone non riesco a recuperare , la mente è annebbiata per tutto il tempo giocato, alla fine ci vinco ma tirata.
Per questo, io dico, se non hai un fisico all'altezza non c'è mental coach che può aiutarti.
Anche questo è vero. Quando sono senza fiato, mi dico di respirare, di prendere tempo e che probabilmente perderò la partita
In ogni caso il tennis mi piace perchè ti mette a disposizione i tempi per pensare.
Altrimenti sarebbe come gareggiare sui 100 m o al lancio del giavellotto. Tutto fisico e tecnica e quasi niente tattica.
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
se riesco, preferisco che a pensare sia il mio avversario.. quando inizio a pensare io... sono alla frutta
a me il tennis piace proprio perché in genere dopo un quarto d' ora ho pulito completamente la testa e penso solo alla palla.. tranne quando gioco in doppio li mi riesce solo se "non pensiamo" alla stessa maniera, se il compagno ha gli stessi miei automatismi
a me il tennis piace proprio perché in genere dopo un quarto d' ora ho pulito completamente la testa e penso solo alla palla.. tranne quando gioco in doppio li mi riesce solo se "non pensiamo" alla stessa maniera, se il compagno ha gli stessi miei automatismi
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Riki66 ha scritto:se riesco, preferisco che a pensare sia il mio avversario.. quando inizio a pensare io... sono alla frutta
a me il tennis piace proprio perché in genere dopo un quarto d' ora ho pulito completamente la testa e penso solo alla palla.. tranne quando gioco in doppio li mi riesce solo se "non pensiamo" alla stessa maniera, se il compagno ha gli stessi miei automatismi
sono d'accordo, se devo pensare preferisco leggere un libro di filosofia
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Riki66 ha scritto:se riesco, preferisco che a pensare sia il mio avversario.. quando inizio a pensare io... sono alla frutta
a me il tennis piace proprio perché in genere dopo un quarto d' ora ho pulito completamente la testa e penso solo alla palla.. tranne quando gioco in doppio li mi riesce solo se "non pensiamo" alla stessa maniera, se il compagno ha gli stessi miei automatismi
Beato te...
Invece chi ha problemi è proprio chi pensa ...
Matteo1970- Messaggi : 1887
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Stesso discorso di Squalo vale per me.squalo714 ha scritto:Per me la testa viaggia di pari passo con la tenuta atletica ,
finché recupero bene gli scambi ho la lucidità per pensare a fare le cose bel modo più proficuo cosa che non accade quando vado in affanno ( e più gli anni passano più volte accade).
In questo periodo gioco con due compagni entrambi 3.3, uno gioca più propositivo, lo scambio dura poco ma corre anche poco, l'altro invece é uno molto regolare, grande atleta e corre anche sulle palle impossibili, col primo vinco facile anche perché recupero subito lo scambio , la mente è lucida fino alla fine della partita, col secondo dopo 2/3 games ho il fiatone non riesco a recuperare , la mente è annebbiata per tutto il tempo giocato, alla fine ci vinco ma tirata.
Per questo, io dico, se non hai un fisico all'altezza non c'è mental coach che può aiutarti.
Se il fisico non regge piu' la mente si annebbia' e piu' mi fa pensare.
Mi fa pensare a come poter accorciare lo scambio, e da li incominciano le cacchiate e gli errori.
Palla corta con i piedi fuori dal campo discesa a rete alla spero in dios etc eetc etc.
Si tende molto a confondre il pensare in campo al pensare a tutti gli aspetti del gioco tecnica inclusa.
Ma se penso alla tecnica vuol dire che non cono ancora in grado di mettere giu' un piano di gioco perche' la mente e' distratta da un elemento che non ha niente a che vedere con quello che significa usare la testa per giocare.
La testa va usata certamente ma bisogna sapere come usarla.
La mente deve stare attenta a seguire il gioco,nel senso che in una certa situazione di punteggio il punto sarebbe meglio giocarlo in un modo al posto che in un altro.
E che per quello che si dica non tutti i punti sono uguali,ci sono diverse situazioni di gioco che vanno affrontate in modo diverso.
Sempre usando quello che si ha a disposizione tecnicamente parlando.
Saluti e un gran abbraccio a tutti.
veterano- Messaggi : 1060
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Re: Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat
Hola Vet!!!!!! grande!!!
patillo- Messaggi : 1411
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