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Come gestire le palle senza peso
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Come gestire le palle senza peso
Promemoria primo messaggio :
Croce di tutti i quarta, la palla senza peso è lo spauracchio di ogni tennista, anche a livelli più alti.
Molto spesso si sente dire: beh.. basta che impari a chiuderla.
Ma siamo davvero sicuri che sia la soluzione ideale?
Come per il discorso delle diagonali, ogni situazione richiede un diverso approcio.
E così come cambiare in lungolinea ha senso farlo quando ci sono le condizioni, così anche il cosiddetto colpo di chiusura richiede che la situazione permetta di farlo con buone % di succcesso...
Vi posto qui un filmato (è in inglese, se non lo sapete... peccato) di un circa 300 ATP che fa da sparring partner della Osaka, quindi uno che la palla la spacca come vuole, che affronta l'argomento in modo molto dettagliato.
Nel caso specifico egli distingue la "palla moscia" in più categorie, ognuna della quali richiede un approcio specifico.
Nel caso in questione tratta della "nothing ball" (ovvero "palla niente") , quella specifica palla che non ha alcun peso ma che comunque arriva sufficientemente profonda.
Quella palla per cui sei comunque coi piedi dentro il campo ma non in una posizione così avanzata... Ovvero il 70% delle palle che girano in quarta categoria.
Come si gestiscono? enjoy
Croce di tutti i quarta, la palla senza peso è lo spauracchio di ogni tennista, anche a livelli più alti.
Molto spesso si sente dire: beh.. basta che impari a chiuderla.
Ma siamo davvero sicuri che sia la soluzione ideale?
Come per il discorso delle diagonali, ogni situazione richiede un diverso approcio.
E così come cambiare in lungolinea ha senso farlo quando ci sono le condizioni, così anche il cosiddetto colpo di chiusura richiede che la situazione permetta di farlo con buone % di succcesso...
Vi posto qui un filmato (è in inglese, se non lo sapete... peccato) di un circa 300 ATP che fa da sparring partner della Osaka, quindi uno che la palla la spacca come vuole, che affronta l'argomento in modo molto dettagliato.
Nel caso specifico egli distingue la "palla moscia" in più categorie, ognuna della quali richiede un approcio specifico.
Nel caso in questione tratta della "nothing ball" (ovvero "palla niente") , quella specifica palla che non ha alcun peso ma che comunque arriva sufficientemente profonda.
Quella palla per cui sei comunque coi piedi dentro il campo ma non in una posizione così avanzata... Ovvero il 70% delle palle che girano in quarta categoria.
Come si gestiscono? enjoy

Nano da Battaglia
Wacos- Staff
- Messaggi : 1412
Data d'iscrizione : 06.02.13
Età : 43
Località : Mira
Re: Come gestire le palle senza peso
Il famoso "cane morto" o meglio lo "straccio bagnato" cioè la palla senza peso, al nostro livello ha fatto più vittime di ogni pandemia.
Anzi è il vero virus della quarta categoria.
Perchè nella coglionaggine che ci contraddistingue, nonchè nella sopravvalutazione del nostro tennis che il nostro ego squilibrato ci induce, nel 90% dei casi si pensa che sia una palla aggredibile.
Ma non siamo ne Nadal ne Federer, che se gli tiri una palla senza peso ti fanno i buchi per terra, siamo semplicemente delle inconsapevoli pippe che di fronte alla palla lenta e senza peso, caricano il braccio, contraggono il muscolo dell'avambraccio e pensano di spaccare la pallina colpendo a tutta forza.
Risultato: perfetta potatura delle siepi, palle incastrate in alto nella rete di recinzione, racchette sbattute a terra con tanto di smadonnamenti vari e recita del tutti i santi ad ogni punto perso.
Lo so perchè nella gestione delle palle lente non sono mai stato un fenomeno, proprio per i motivi di cui sopra.
Poi ci ho lavorato con un maestro, e ti rendi conto che per spingere una palla lenta ci vuole un braccione, e che più che il braccio va curato l'aspetto delle gambe per dargli un pò di peso.
In sintesi ad una palla lenta non si risponde con un colpo a tutta velocità e potenza a chiudere, ma si risponde con una palla in controllo, che sia abbastanza veloce ma non di chiusura, giocata ponendo al massima attenzione al movimento accompagnandolo molto, piegando bene le gambe, e cercando di dare solo profondità e direzionalità al colpo.
Direte: hai detto niente?
In pratica invece di giocare il vostro solito dritto o rovescio alla solita velocità, dovrete giocare un colpo, tecnicamente perfetto, rallentando tutta la catena cinematica del 20%, in tranquillità e controllo.
Vedrete che tenendo lo scambio in quel modo, cercando solo profondità e direzionalità, con meno forza e potenza, prenderete sempre più campo fino a che l'altro non accorcerà a tal punto che potete giocare il vincente di chiusura.
Anzi è il vero virus della quarta categoria.
Perchè nella coglionaggine che ci contraddistingue, nonchè nella sopravvalutazione del nostro tennis che il nostro ego squilibrato ci induce, nel 90% dei casi si pensa che sia una palla aggredibile.
Ma non siamo ne Nadal ne Federer, che se gli tiri una palla senza peso ti fanno i buchi per terra, siamo semplicemente delle inconsapevoli pippe che di fronte alla palla lenta e senza peso, caricano il braccio, contraggono il muscolo dell'avambraccio e pensano di spaccare la pallina colpendo a tutta forza.
Risultato: perfetta potatura delle siepi, palle incastrate in alto nella rete di recinzione, racchette sbattute a terra con tanto di smadonnamenti vari e recita del tutti i santi ad ogni punto perso.
Lo so perchè nella gestione delle palle lente non sono mai stato un fenomeno, proprio per i motivi di cui sopra.
Poi ci ho lavorato con un maestro, e ti rendi conto che per spingere una palla lenta ci vuole un braccione, e che più che il braccio va curato l'aspetto delle gambe per dargli un pò di peso.
In sintesi ad una palla lenta non si risponde con un colpo a tutta velocità e potenza a chiudere, ma si risponde con una palla in controllo, che sia abbastanza veloce ma non di chiusura, giocata ponendo al massima attenzione al movimento accompagnandolo molto, piegando bene le gambe, e cercando di dare solo profondità e direzionalità al colpo.
Direte: hai detto niente?
In pratica invece di giocare il vostro solito dritto o rovescio alla solita velocità, dovrete giocare un colpo, tecnicamente perfetto, rallentando tutta la catena cinematica del 20%, in tranquillità e controllo.
Vedrete che tenendo lo scambio in quel modo, cercando solo profondità e direzionalità, con meno forza e potenza, prenderete sempre più campo fino a che l'altro non accorcerà a tal punto che potete giocare il vincente di chiusura.
spalama- Messaggi : 1188
Data d'iscrizione : 04.06.10
Re: Come gestire le palle senza peso
si, mi son tenuto basso perchè mi son tenuto alto con l'atletica… compensazione!

taglia64- Messaggi : 346
Data d'iscrizione : 06.11.18
Età : 57
Località : milano
Re: Come gestire le palle senza peso
@taglia64 ha scritto:si, mi son tenuto basso perchè mi son tenuto alto con l'atletica… compensazione!![]()
È come nel sesso
Si va forte agli orali (nel senso di parlare) ma si zoppica agli scritti!
Ma tutto fa media!

Ospite- Ospite
Re: Come gestire le palle senza peso
Eh si, la palla senza peso soprattutto ai ( nostri) bassi livelli è un' arma vincente di certo e se lo scopo è vincere il match non vedo perché non vada usata.
Come indicato da Spalama la via giusta per contrastarla é quella che dice lui.
Mi é capitato spesso di farne uso su terra per venire a capo di giocatori che andavano a nozze giocando di ritmo.
Ricordo un match con un seconda che provai a mettere in difficoltà giocandogli alto, toppato e lento sul rovescio, a livelli più bassi di solito funzionava, non c'è stato verso lui anticipava col bimane tecnicamente ineccepibile non forzando assolutamente e cercando solo profondità finché prima o poi finivo per accorciare., dopo qualche games ho dovuto lasciar perdere e chiaramente ho perso per manifesta inferiorità..
Come indicato da Spalama la via giusta per contrastarla é quella che dice lui.
Mi é capitato spesso di farne uso su terra per venire a capo di giocatori che andavano a nozze giocando di ritmo.
Ricordo un match con un seconda che provai a mettere in difficoltà giocandogli alto, toppato e lento sul rovescio, a livelli più bassi di solito funzionava, non c'è stato verso lui anticipava col bimane tecnicamente ineccepibile non forzando assolutamente e cercando solo profondità finché prima o poi finivo per accorciare., dopo qualche games ho dovuto lasciar perdere e chiaramente ho perso per manifesta inferiorità..



..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 2600
Data d'iscrizione : 21.09.11
Località : trento
Re: Come gestire le palle senza peso
Allora se parliamo della palletta alta e senza peso che mi fa indietreggiare il problema e' ovviamente tecnico.
Che per la maggiorparte delle volte non ha nulla a che vedere con il movimento della racchetta.
Ma e' un problema di movimento.
Ovviamente e' piu' facile muoversi in avanti, essendo costretti ad arretrare saltano fuorii tutti i difetti.
A prescindere che sia una palla alta e molle o piu' pesante.
La palla molle e alta e profonda che ci fa arretrare la si gestisce facilmente se ci si muove bene ,ammesso che di base la catena cinetica funzioni bene.
E' una cosa congiunte nel senso che posso avere un ottimo swing e dei buoni appoggi andando avanti, ma che non mi servono a niente, arretrando.
Prima ci devo arrivare bene,poi trovo gli appoggi, facile vero...
IL problema di un professionista quando si viaggia come delle schegge con i piedi, e' il riuscire a trovare gli appoggi e caricarli.
Ma li sanno muoversi.
E la catena cinetica funziona a dovere.
Percio' per non avere problemi su questo tipo di palle bisogna crescere tecnicnamente,
Si fanno un mare di esercizi difensivi di movimento in arretramento ,e per trovare gli appoggi migliori,che in genere sono semi open o open stance.
IL tutto sta nel come ci arrivi e da come di piazzi per colpire.....
https://www.youtube.com/watch?v=UiUmLBZ6UtI
Questo e' un esempio.
https://www.youtube.com/watch?v=iweuUkTdZ1o
E questo e' un altro.
Che per la maggiorparte delle volte non ha nulla a che vedere con il movimento della racchetta.
Ma e' un problema di movimento.
Ovviamente e' piu' facile muoversi in avanti, essendo costretti ad arretrare saltano fuorii tutti i difetti.
A prescindere che sia una palla alta e molle o piu' pesante.
La palla molle e alta e profonda che ci fa arretrare la si gestisce facilmente se ci si muove bene ,ammesso che di base la catena cinetica funzioni bene.
E' una cosa congiunte nel senso che posso avere un ottimo swing e dei buoni appoggi andando avanti, ma che non mi servono a niente, arretrando.
Prima ci devo arrivare bene,poi trovo gli appoggi, facile vero...
IL problema di un professionista quando si viaggia come delle schegge con i piedi, e' il riuscire a trovare gli appoggi e caricarli.
Ma li sanno muoversi.
E la catena cinetica funziona a dovere.
Percio' per non avere problemi su questo tipo di palle bisogna crescere tecnicnamente,
Si fanno un mare di esercizi difensivi di movimento in arretramento ,e per trovare gli appoggi migliori,che in genere sono semi open o open stance.
IL tutto sta nel come ci arrivi e da come di piazzi per colpire.....
https://www.youtube.com/watch?v=UiUmLBZ6UtI
Questo e' un esempio.
https://www.youtube.com/watch?v=iweuUkTdZ1o
E questo e' un altro.
veterano- Messaggi : 955
Data d'iscrizione : 09.01.10
Re: Come gestire le palle senza peso
Albe, il video è chiaro, mi piace l'approccio del tipo e con una mentalità aperta lo si può facilmente portare al livello personale,
Chiaramente ci sono diversi tipi di palla morta, per esperienza personale ogni tipo ha delle problematiche simili ma con delle varianti nel tipo di errore.
Per me la rapidità nell'arrivare sulla palla in ogni direzione non è un grosso problema per fortuna, ma sbaglio tecnicamente chiari aspetti.
Ad esempio, la palla morta "corta", con i piedi in campo, io quando sbaglio al 99% è un problema di affiancamento.
Sulla palla morta lunga, invece, nel 99% dei casi in cui la sbaglio il problema è la distanza tra me e la palla, unita ad una rotazione anticipata di spalla e anca ... (cosa che mi capita anche quando gioco a chiudere nel palleggio normale).
Ci si lavora....
Chiaramente ci sono diversi tipi di palla morta, per esperienza personale ogni tipo ha delle problematiche simili ma con delle varianti nel tipo di errore.
Per me la rapidità nell'arrivare sulla palla in ogni direzione non è un grosso problema per fortuna, ma sbaglio tecnicamente chiari aspetti.
Ad esempio, la palla morta "corta", con i piedi in campo, io quando sbaglio al 99% è un problema di affiancamento.
Sulla palla morta lunga, invece, nel 99% dei casi in cui la sbaglio il problema è la distanza tra me e la palla, unita ad una rotazione anticipata di spalla e anca ... (cosa che mi capita anche quando gioco a chiudere nel palleggio normale).
Ci si lavora....
Matteo1970- Messaggi : 1768
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Come gestire le palle senza peso
Un espediente che si usa per trovare meglio la distanza e posizionarsi meglio e' quello di usare la mano senza racchetta come riferimento.
Praticamente faccio lo split step,giro le spalle e preparo,mettendo la mano senza racchetta con il palmo rivolto verso la rete come se dovessi fermare la palla con la mano nel punto d'impatto.
Infatti l'idea e'proprio quella, la mano mi da un riferimento di quanto devo accellerare per arrivare sulla palla , o di quanto debba frenarmi,e aiuta notevolmente a posizionarsi a dovere.
IL braccio va disteso e non piegato e deve formare una linea retta,pensando che quello sia il punto giusto per impattare,inoltre con la mano distesa come il braccio formando una linea, vi facilita0 anche il posizionamento se volete giocare lungo linea.
La mano o braccio che sia da il riferimento.
anche se ormai la tendenza e' puntare con il gomito alla palla che arriva, se cisono problemi di distanza sia in arrretramento che in avvanzamento si usa questo espediente.
Spero di essermi fatto capire,in campo e' facilisimo.
Sempre ammesso che cerchiate la palla per diagonali....
Praticamente faccio lo split step,giro le spalle e preparo,mettendo la mano senza racchetta con il palmo rivolto verso la rete come se dovessi fermare la palla con la mano nel punto d'impatto.
Infatti l'idea e'proprio quella, la mano mi da un riferimento di quanto devo accellerare per arrivare sulla palla , o di quanto debba frenarmi,e aiuta notevolmente a posizionarsi a dovere.
IL braccio va disteso e non piegato e deve formare una linea retta,pensando che quello sia il punto giusto per impattare,inoltre con la mano distesa come il braccio formando una linea, vi facilita0 anche il posizionamento se volete giocare lungo linea.
La mano o braccio che sia da il riferimento.
anche se ormai la tendenza e' puntare con il gomito alla palla che arriva, se cisono problemi di distanza sia in arrretramento che in avvanzamento si usa questo espediente.
Spero di essermi fatto capire,in campo e' facilisimo.
Sempre ammesso che cerchiate la palla per diagonali....
veterano- Messaggi : 955
Data d'iscrizione : 09.01.10
Re: Come gestire le palle senza peso
correnelvento ha scritto:@taglia64 ha scritto:si, mi son tenuto basso perchè mi son tenuto alto con l'atletica… compensazione!![]()
È come nel sesso
Si va forte agli orali (nel senso di parlare) ma si zoppica agli scritti!
Ma tutto fa media!![]()
Meno male che hai specificato " nel senso di parlare " !!!


Il vantaggio di essere scarsi è che non devi dimostrarlo a nessuno.
Incompetennis- Messaggi : 3033
Data d'iscrizione : 26.04.13
Località : ETNA
Re: Come gestire le palle senza peso
@veterano ha scritto:Un espediente che si usa per trovare meglio la distanza e posizionarsi meglio e' quello di usare la mano senza racchetta come riferimento.
Praticamente faccio lo split step,giro le spalle e preparo,mettendo la mano senza racchetta con il palmo rivolto verso la rete come se dovessi fermare la palla con la mano nel punto d'impatto.
Infatti l'idea e'proprio quella, la mano mi da un riferimento di quanto devo accellerare per arrivare sulla palla , o di quanto debba frenarmi,e aiuta notevolmente a posizionarsi a dovere.
IL braccio va disteso e non piegato e deve formare una linea retta,pensando che quello sia il punto giusto per impattare,inoltre con la mano distesa come il braccio formando una linea, vi facilita0 anche il posizionamento se volete giocare lungo linea.
La mano o braccio che sia da il riferimento.
anche se ormai la tendenza e' puntare con il gomito alla palla che arriva, se cisono problemi di distanza sia in arrretramento che in avvanzamento si usa questo espediente.
Spero di essermi fatto capire,in campo e' facilisimo.
Sempre ammesso che cerchiate la palla per diagonali....
Lo faccio...o meglio, provo a farlo...nel senso che parto facendolo, ma giocando poco non lo automatizzo, quindi come tutte le brutte abitudini riemerge con lo stresso o la fatica...
sistemerò anche questo con il giusto tempo...
Matteo1970- Messaggi : 1768
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Come gestire le palle senza peso
@Incompetennis ha scritto:correnelvento ha scritto:@taglia64 ha scritto:si, mi son tenuto basso perchè mi son tenuto alto con l'atletica… compensazione!![]()
È come nel sesso
Si va forte agli orali (nel senso di parlare) ma si zoppica agli scritti!
Ma tutto fa media!![]()
Meno male che hai specificato " nel senso di parlare " !!!![]()
Meglio non dare adito a dubbi, in questi argomenti...

Ospite- Ospite
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