Diritto in back

ieri, in una esercitazione (palleggio, uno doveva fare solo back, l'altro solo top), ho avuto conferma di quanta difficoltà abbia nel fare il back di diritto

praticamente non riesco ad avere sicurezza: o affosso la palla in rete o tiro una rasoiata fortissima (che praticamente non rimbalza) di cui però non ho controllo.

presumo che queste difficoltà non le abbia col rovescio perché su quel lato si è un po' "obbligati" come posizione e spinta del corpo in avanti, visto che per colpire sono "costretto" a ruotare il busto e puntare la spalla destra verso la rete.

sul lato del diritto inizialmente facevo il back con una eastern per poi essere corretto verso una continental. l'impugnatura errata potrebbe essere dovuta al colpire in open, cosa che forse è sbagliato per questo colpo

mi delucidate un po'?

p.s.: ci può essere concomitanza anche col fatto di avere difficoltà nella voleé di diritto?

p.s.2: poi voglio anche un'analisi fisica dimensionale di tutto il gesto....albesca docet

diritto in back ?
dimenticalo

a parte che tanto non lo farò mai però ora sono curioso di capire il perché di quei miei errori

il problema credo nasca dalla posizione: se lo gioco in ope, una eastern mi da una faccia della racchetta più chiusa mentre con la continental è più aperta e, se non mi posiziono bene, la palla facilmente o la affosso o vola via

....una cosa che però mi piacerebbe fare sono quelle frustate in back che vedo fare in recupero

Col diritto in back ho un controllo totale di quello che faccio (lunghezza, rotazione, altezza sulla rete, etc) mentre col rovescio in back decisamente no.
Ovviamente il primo è un colpo inutile, il secondo fondamentale, bravo Filippo

oedem ha scritto:

a parte che tanto non lo farò mai però ora sono curioso di capire il perché di quei miei errori

il problema credo nasca dalla posizione: se lo gioco in ope, una eastern mi da una faccia della racchetta più chiusa mentre con la continental è più aperta e, se non mi posiziono bene, la palla facilmente o la affosso o vola via

....una cosa che però mi piacerebbe fare sono quelle frustate in back che vedo fare in recupero

Il dritto in back tecnicamente non esiste, le frustate che vedi fare in recupero sono puro frutto della bontà del braccio di chi le esegue quindi cercare di sviluppare questa abilità definendone parametri esecutivi lascia il tempo che trova: se più o meno naturalmente ti viene lo fai e magari ci perdi un po' di tempo per cercare di migliorarlo ma non è che ci si possano fare sessioni tecniche apposite perchè non è legato ad una tecnica esecutiva definita ma si basa di più sulle doti di controllo che si hanno, chiaro che allenandosi anche la sensibilità di braccio migliorerà e col tempo magari ci scopriremo capaci di disimpagnarci con soluzioni tipo appunto la frustata in back di dritto in recupero.

In linea di massima è un colpo "ultima spiaggia" che si gioca quando si è veramente in ritardo e non si può fare nulla di più che tentare di agganciare la palla che ci ha quasi superato con una frustata in allungo, dato che gli appoggi sono belli che andati e ben poco ci rimane da fare; di solito infatti si entra "derapando lateralmente" in posizione totalmente open, col peso indietro e si frusta la palla di braccio e a volte anche di polso proprio per cercare di sporcarla il più possibile sperando di trovare profondità sufficiente per mantenere vivo uno scambio ormai praticamente perso.

Però sicuramente non è un colpo che puoi eseguire in eastern e date le circostanze in cui ti troverai a giocarlo (ultima spiaggia appunto!) posizionarsi bene è una utopia, per capirci ci arrivi come ci arrivi e ci metti quello che hai. Tieni conto che di solito si arriva scivolando lateralmente e in allungo quindi spesso si colpisce una palla in posizione molto ma molto arretrata rispetto alla zona ideale, quindi la continental è obbligatoria ma ti dirò di più, quando si arriva proprio all'ultimo momento (e ripeto ancora il senso del colpo è proprio questo: ultima spiaggia!!) a volte la palla che ci ha proprio già leggermente superato, e in questi casi estremi si sposta la continental leggermente verso una presa da rovescio monomane per riuscire ad "agganciare" la pallina.

ok, capito, praticamente è stato un esercizio inutile

ed io che invece mi ponevo i problemi (pensando però "ma chi me lo fa fare, tanto il diritto lo gioco bene in top, che me ne frega del back")

...che bello aver perso tempo

Perso tempo no, in generale qualsiasi cosa fai in campo con una racchetta e una pallina ti torna utile, anche palleggiare con bordo del telaio, contro i pali della luce, contro la spalliera di una sedia..

Diciamo che non è opportuno fare sessioni tecniche dedicate al back di dritto ecco, ma non hai perso tempo su!

Aiuta la manovrabilità e la sensibilità sulla palla, lo scopo dell'esercizio è quello, non di imparare il back di dritto.

beh puo essere interessante per la smorzata di dritto, a me capita di farla quando sono in recupero fuori dal campo o contro un servizio un po scrauso, serve per variare un po. uno non se l'aspetta sulla seconda di servizio.

Si vabbè ogni tanto si fa, ma è un'emergenza, se viene viene da sola non è che ci si mette lì a studiarla e impararla.

oedem ha scritto:ok, capito, praticamente è stato un esercizio inutile

Da fondo campo, praticamente si.
Nell'approccio a rete può avere una sua utilità; molto spesso ti arrivano delle palle mosce e basse su cui tornare indietro non è più possibile, e se giochi con una impugnatura un po' chiusa, arpionarle bene in top non è facile; a quel punto un bel chop di approccio, lungo e in sicurezza, può tornare comodo... oltretutto ti aiuta anche a nascondere un eventuale palla corta, perchè il movimento è completamente identico e puoi cambiare idea giusto all'ultimo, con il "guizzo" finale dell'avambraccio/polso.

Per il movimento, immagina di eseguirlo come se facessi una voleè profonda su passante lento, e non ci vai tanto lontano.

io quest'autunno ho giocato (e vinto per la cronaca ) contro gianni marchetti (ex campione assoluto di doppio) in una competizione a squadre. e devo dire che mentre di rovescio faceva quel che voleva di dritto,memore delle racche in legno, giocava spesso in back. colpo ormai anacronistico con le velocità odierne anche solo a livello di terza a meno di chiamarsi santoro di cognome.