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conversione misure telai
la giusta distanza sul rovescio
+3
john mc edberg
oedem
malcolmx82
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Pagina 1 di 1
la giusta distanza sul rovescio
ho un problemino da sottoporvi...
il mio rovescio!
il problema è sostanzialmente questo: faccio molta, molta fatica a trovare la giusta distanza laterale dalla palla...
mi spiego meglio...
quando mi è capitato di farmi le mie orette contro il muro, sarà per via del fatto che colpisco per minuti e minuti solo di rovescio, sarà perchè la pallina arriva praticamente sempre nella stessa posizione, ma colpisco dei rovesci che non definirei eccellenti ma che di sicuro sono quasi degni di questo nome...mi metto alla giusta distanza laterale dalla palla, colpisco bene avanti al corpo e il tiro esce decente...
quando invece faccio l'ora col maestro mi capitano dei momenti di buio scandalosi...intendo dire che, soprattutto quando mi fa muovere dal dritto al rovescio spostandomi un po' succede qualcosa di catastrofico...
seguo la palla con gli occhi faccio i passi per avvicinarmi e, forse preso dalla fretta, forse perchè non sono abbastanza concentrato, forse per altri motivi, la metà delle volte va a finire che mi ritrovo con la palla che si fionda verso il mi petto..alchè faccio dei movimenti di adeguamento e va a finire che mi ritrovo a colpire troppo frontale con conseguente incazzatura mia ed ancorpiù del maestro...
quello che mi fa arrabbiare è che quando sono al muro mi sembra di essere più continuo e sicuro...
come posso fare per migliorare questa cosa?
col dritto so che il "trucco" sarebbe quello di puntare la palla con la mano libera (nel mio caso la sinisra dato che sono destro) ma sul rovescio sembra che non riesco a trovare il bandolo della matassa...
l'altra cosa che mi fa arrabbiare è che settimana scorsa a lezione sembravo un fenomeno..non ne ho sbagliato uno..quindi immagino che in me il potenziale ci sia...
perdonatemi la lungaggine ma ieri sera ero disperato...
P.S.: gioco il rovescio ad una mano
il mio rovescio!
il problema è sostanzialmente questo: faccio molta, molta fatica a trovare la giusta distanza laterale dalla palla...
mi spiego meglio...
quando mi è capitato di farmi le mie orette contro il muro, sarà per via del fatto che colpisco per minuti e minuti solo di rovescio, sarà perchè la pallina arriva praticamente sempre nella stessa posizione, ma colpisco dei rovesci che non definirei eccellenti ma che di sicuro sono quasi degni di questo nome...mi metto alla giusta distanza laterale dalla palla, colpisco bene avanti al corpo e il tiro esce decente...
quando invece faccio l'ora col maestro mi capitano dei momenti di buio scandalosi...intendo dire che, soprattutto quando mi fa muovere dal dritto al rovescio spostandomi un po' succede qualcosa di catastrofico...
seguo la palla con gli occhi faccio i passi per avvicinarmi e, forse preso dalla fretta, forse perchè non sono abbastanza concentrato, forse per altri motivi, la metà delle volte va a finire che mi ritrovo con la palla che si fionda verso il mi petto..alchè faccio dei movimenti di adeguamento e va a finire che mi ritrovo a colpire troppo frontale con conseguente incazzatura mia ed ancorpiù del maestro...
quello che mi fa arrabbiare è che quando sono al muro mi sembra di essere più continuo e sicuro...
come posso fare per migliorare questa cosa?
col dritto so che il "trucco" sarebbe quello di puntare la palla con la mano libera (nel mio caso la sinisra dato che sono destro) ma sul rovescio sembra che non riesco a trovare il bandolo della matassa...
l'altra cosa che mi fa arrabbiare è che settimana scorsa a lezione sembravo un fenomeno..non ne ho sbagliato uno..quindi immagino che in me il potenziale ci sia...
perdonatemi la lungaggine ma ieri sera ero disperato...
P.S.: gioco il rovescio ad una mano
La particolarità di Federer è che è Mozart e i Metallica allo stesso tempo, e l'armonia è sopraffina.
David Foster Wallace
Re: la giusta distanza sul rovescio
malcom, secondo me, essendo ancora in fase di crescita, è normale che tu possa avere tali problemi di distanza laterale.
purtroppo il tennis è uno sport fetente, complesso da imparare.
secondo me non ci sono trucchi o segreti ma si tratta solo di colpire quante più palle possibili in modo anche di imparare a leggere la traiettoria della palla e posizionarsi bene.
per esempio, un colpo lungolinea avversario sul tuo rovescio potrebbe causarti meno problemi perché la traiettoria della palla, essendo diritta, ti da da subito un'idea di qualche debba essere la tua distanza laterale mentre su un incrociato avversario (sempre sul tuo rovescio), devi capire meglio dove andrà la palla perché questa, vista la traiettoria, tenderà ad allontanarsi sempre da te.
Forse anche per questo col muro sei più regolare perché, se come dici fai più rovesci consecutivi, deduco che tu li giochi lungolinea per cui potresti trovare più agevole capire la distanza da avere.
la mano sinistra punta verso l'esterno (ossia verso il corridoio alla tua destra) per aumentare la rotazione del tronco il che implica maggiore spinta sulla palla.
però, ripeto, può essere che come primo step si faccia come dici tu
purtroppo il tennis è uno sport fetente, complesso da imparare.
secondo me non ci sono trucchi o segreti ma si tratta solo di colpire quante più palle possibili in modo anche di imparare a leggere la traiettoria della palla e posizionarsi bene.
per esempio, un colpo lungolinea avversario sul tuo rovescio potrebbe causarti meno problemi perché la traiettoria della palla, essendo diritta, ti da da subito un'idea di qualche debba essere la tua distanza laterale mentre su un incrociato avversario (sempre sul tuo rovescio), devi capire meglio dove andrà la palla perché questa, vista la traiettoria, tenderà ad allontanarsi sempre da te.
Forse anche per questo col muro sei più regolare perché, se come dici fai più rovesci consecutivi, deduco che tu li giochi lungolinea per cui potresti trovare più agevole capire la distanza da avere.
non so se all'inizio viene effettivamente insegnato questo (vediamo un po' i maestri cosa dicono) però, almeno quando si sa giocare discretamente, ciò non è corretto.malcolmx82 ha scritto:...
col dritto so che il "trucco" sarebbe quello di puntare la palla con la mano libera (nel mio caso la sinisra dato che sono destro) ...
la mano sinistra punta verso l'esterno (ossia verso il corridoio alla tua destra) per aumentare la rotazione del tronco il che implica maggiore spinta sulla palla.
però, ripeto, può essere che come primo step si faccia come dici tu
ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!
(cit. by Satrapo)
oedem- Messaggi : 6053
Data d'iscrizione : 01.12.09
Re: la giusta distanza sul rovescio
Guarda che il timing/posizione sui colpi non è che ti svegli la mattina e ce l'hai, anzi, in genere è una cosa sulla quale bisogna lavorare molto. Se non ricordo male sei poco più che principiante, dai tempo al tempo e fai passare ore ed ore di tennis.
Al muro non ti trovi in difficoltà semplicemente perchè sei a pochi metri ed il cervello/occhio ha poco da valutare. Quando arriva un colpo da 25 metri c'è tutta un'elaborazione mentale di tempo/spazio che acquisisci solo giocando
Io stesso, da superpippa quale sono, ma che gioco da qualche anno, talvolta ho ancora il tuo tipo di problema. Quasi mai sul diritto, spesso sul rovescio. Mai la palla è troppo lontana, se errore di valutazione c'è, me la trovo troppo vicino al corpo, con conseguente, obbligata, modifica/contrazione dello swing e ... punto dell'avversario
Al muro non ti trovi in difficoltà semplicemente perchè sei a pochi metri ed il cervello/occhio ha poco da valutare. Quando arriva un colpo da 25 metri c'è tutta un'elaborazione mentale di tempo/spazio che acquisisci solo giocando
Io stesso, da superpippa quale sono, ma che gioco da qualche anno, talvolta ho ancora il tuo tipo di problema. Quasi mai sul diritto, spesso sul rovescio. Mai la palla è troppo lontana, se errore di valutazione c'è, me la trovo troppo vicino al corpo, con conseguente, obbligata, modifica/contrazione dello swing e ... punto dell'avversario
john mc edberg- Messaggi : 2136
Data d'iscrizione : 16.10.11
Località : Roma (ora finalmente provincia)
Re: la giusta distanza sul rovescio
vedi che sono anche più pippa di te perché a volte sbaglio la distanza anche sul diritto?john mc edberg ha scritto:Io stesso, da superpippa quale sono, ma che gioco da qualche anno, talvolta ho ancora il tuo tipo di problema. Quasi mai sul diritto, spesso sul rovescio.
ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!
(cit. by Satrapo)
oedem- Messaggi : 6053
Data d'iscrizione : 01.12.09
Re: la giusta distanza sul rovescio
nel rovescio un punto di riferimento utile è la spalla destra (se sei destro): prova a "puntare" la palla con la spalla destra quando cerchi la posizione per colpirla. ovviamente devi arrivarci bene con i piedi. la sequenza corretta è appoggiare prima il piede sinistro, poi il destro, poi si colpisce la palla, quindi tra te e la palla deve esserci un adeguato spazio per posizionare i due piedi in appoggio...
gp- Messaggi : 1956
Data d'iscrizione : 11.12.09
Età : 62
Località : roma
Re: la giusta distanza sul rovescio
gp ha scritto:nel rovescio un punto di riferimento utile è la spalla destra (se sei destro): prova a "puntare" la palla con la spalla destra quando cerchi la posizione per colpirla. ovviamente devi arrivarci bene con i piedi. la sequenza corretta è appoggiare prima il piede sinistro, poi il destro, poi si colpisce la palla, quindi tra te e la palla deve esserci un adeguato spazio per posizionare i due piedi in appoggio...
..e mentre punti con la spalla destra (sinistra nel tuo caso) il mento dovrebbe sfiorarla. Come ti hanno già detto comunque la ricerca della giusta distanza dalla palla è una attitudine che si siviluppa con molta pratica, non è cosa che si possa ottenere dall'oggi al domani: ci vuole un po' di pazienza.
Satrapo- Moderatore
- Messaggi : 1524
Data d'iscrizione : 02.12.09
Re: la giusta distanza sul rovescio
Satrapo ha scritto:
..e mentre punti con la spalla destra (sinistra nel tuo caso) il mento dovrebbe sfiorarla.
... mi pare che lui sia un destro, non un mancino...
gp- Messaggi : 1956
Data d'iscrizione : 11.12.09
Età : 62
Località : roma
Re: la giusta distanza sul rovescio
innanzitutto grazie a tutti...
effettivamente ho sicuramente più problemi quando il maestro tira incrociato mentre sui colpi che arrivano dritti fatico molto meno...
poi un'altra cosa che fa il maestro quando mi vede in difficoltà (almeno a me sembra che lo faccia apposta) è tirarmi una palla un pochino più corta..questo mi obbliga a schiodarmi da dove sono e tendenzialmente colpisco meglio...
quindi, nella mia mente malata, ho dedotto che sicuramente uno dei problemi è la "pigrizia" di gambe...non so come spiegarmi...
comunque gira e rigira la questione è sempre quella: giù il testone e non demoralizzarsi mai...
effettivamente ho sicuramente più problemi quando il maestro tira incrociato mentre sui colpi che arrivano dritti fatico molto meno...
poi un'altra cosa che fa il maestro quando mi vede in difficoltà (almeno a me sembra che lo faccia apposta) è tirarmi una palla un pochino più corta..questo mi obbliga a schiodarmi da dove sono e tendenzialmente colpisco meglio...
quindi, nella mia mente malata, ho dedotto che sicuramente uno dei problemi è la "pigrizia" di gambe...non so come spiegarmi...
comunque gira e rigira la questione è sempre quella: giù il testone e non demoralizzarsi mai...
La particolarità di Federer è che è Mozart e i Metallica allo stesso tempo, e l'armonia è sopraffina.
David Foster Wallace
Re: la giusta distanza sul rovescio
malcolmx82 ha scritto:innanzitutto grazie a tutti...
effettivamente ho sicuramente più problemi quando il maestro tira incrociato mentre sui colpi che arrivano dritti fatico molto meno...
poi un'altra cosa che fa il maestro quando mi vede in difficoltà (almeno a me sembra che lo faccia apposta) è tirarmi una palla un pochino più corta..questo mi obbliga a schiodarmi da dove sono e tendenzialmente colpisco meglio...
quindi, nella mia mente malata, ho dedotto che sicuramente uno dei problemi è la "pigrizia" di gambe...non so come spiegarmi...
comunque gira e rigira la questione è sempre quella: giù il testone e non demoralizzarsi mai...
a questo servono gli "amici virtuali": mi sento moooolto meno solo adesso!!! Stessissimo (non so se si dica, ma il superlativo era d'obbligo) problema, la distanza dalla palla specie col rovescio e anch'io sono destro... l'unica cosa che a volte mi riesce è non fermarmi mai sulle gambe in attesa del colpo dell'avversario e quando ci riesco (quando...) mi sembra di approcciare meglio... ma ammazza quanto lavoro c'è ancora da fare.....
“L'esercizio fisico, anche quando è imposto, non fa male al corpo, anzi lo migliora; invece, le nozioni acquisite per forza non giovano per niente alla mente”. Platone
Frank Ottobre- Messaggi : 293
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Località : Ciampino
Re: la giusta distanza sul rovescio
Frank Ottobre ha scritto:
a questo servono gli "amici virtuali": mi sento moooolto meno solo adesso!!! Stessissimo (non so se si dica, ma il superlativo era d'obbligo) problema, la distanza dalla palla specie col rovescio e anch'io sono destro
per la serie "mal comune mezzo gaudio"
sicuramente la pratica, l'ostinazione, la determinazione, la passione e la voglia di migliorare aiuteranno...facciamoci forza che il circuito ATP ha bisogno di noi
La particolarità di Federer è che è Mozart e i Metallica allo stesso tempo, e l'armonia è sopraffina.
David Foster Wallace
Re: la giusta distanza sul rovescio
ma per ATP intendi ovviamente la famosa Associazione di Tennisti Pippe vero?
“L'esercizio fisico, anche quando è imposto, non fa male al corpo, anzi lo migliora; invece, le nozioni acquisite per forza non giovano per niente alla mente”. Platone
Frank Ottobre- Messaggi : 293
Data d'iscrizione : 12.10.11
Età : 55
Località : Ciampino
Re: la giusta distanza sul rovescio
esatto...
tra l'altro..giusto per rimanere sull'ironico...
ieri dopo un rovescio non ridicolo, oltre il ridicolo che mi sono tirato praticamente sui piedi..mi sono fermato ho appoggiato la racchetta in terra, ho guardato il maestro con sguardo serissimo e gli ho detto: "ci terrei ad osservare un minuto di silenzio per la morte del tennis"...
il maestro sta ancora ridendo
tra l'altro..giusto per rimanere sull'ironico...
ieri dopo un rovescio non ridicolo, oltre il ridicolo che mi sono tirato praticamente sui piedi..mi sono fermato ho appoggiato la racchetta in terra, ho guardato il maestro con sguardo serissimo e gli ho detto: "ci terrei ad osservare un minuto di silenzio per la morte del tennis"...
il maestro sta ancora ridendo
La particolarità di Federer è che è Mozart e i Metallica allo stesso tempo, e l'armonia è sopraffina.
David Foster Wallace
Re: la giusta distanza sul rovescio
ahahahahahahahah e come vedi non solo lui!
“L'esercizio fisico, anche quando è imposto, non fa male al corpo, anzi lo migliora; invece, le nozioni acquisite per forza non giovano per niente alla mente”. Platone
Frank Ottobre- Messaggi : 293
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Età : 55
Località : Ciampino
Re: la giusta distanza sul rovescio
malcolmx82 ha scritto:..effettivamente ho sicuramente più problemi quando il maestro tira incrociato mentre sui colpi che arrivano dritti fatico molto meno......
ti accade perchè la distanza varia in relazione alla traiettoria di entrata e quella di uscita... non esiste una distanza buona qualunque siano le direzioni di arrivo e di uscita.
Ad esempio, se ti arriva una palla lungolinea e vuoi "stringerla" in diagonale, la linea della palla in arrivo
quasi ti sfiora a fianco e prendi la palla ben avanti per presentare la faccia della racchetta orientata verso l'angolo.
Se invece ti arriva un incrociato e vuoi "allargarlo" lungolinea ( cosa ben piu' difficile ), la linea della palla in arrivo ti sfila di fianco un po' piu distante, e la palla la colpisci ben piu' indietro rispetto al colpo precedente, per presentare la faccia della racchetta orientata verso il lungolinea.
Insomma, non puoi pensare alla distanza in termini assoluti, ma devi pensare alla giusta distanza per il colpo
che vuoi eseguire. Riassumendo, per come l'ho capita io, se devi stringere stai piu' vicino come allineamento, se devi allargare stai piu' lontano, se la rispedisci indietro senza cambiare angolo, avrai una distanza intermedia. Il tutto, a patto di mettere
i piedi sempre con lo stesso identico orientamento.
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