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Il calderone dello psicologo ...
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Il calderone dello psicologo ...
ciao ragazzi, mi scuso per non essere molto attivo sul forum e nel rispondere non troppo tempestivamente alle vostre richieste, così come nel creare nuove tematiche di appronfondimento, ed è proprio per questo che ho deciso di aprire questo nuovo topic in cui ognuno di voi potrà scrivere un argomento di interesse che volete io approfondisca (ad esempio, stress, attenzione, etc etc), quindi una sorta di ancore e parole chiave così da avere una lista ben definità, che come un vero e proprio calderone, mi daranno la possibilità di prendere spunto e di affrontare tematiche interessanti.
saluti
saluti
sergiocosta- Messaggi : 91
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: Il calderone dello psicologo ...
Prendendo spunto da altri topic che seguo con interesse, il primo argomento potrebbe essere:
La concentrazione/attenzione durante tutta la partita.
La concentrazione/attenzione durante tutta la partita.

Odio gli sprechi perché quando compro qualche cosa, non la compro con i soldi ma con il tempo della mia vita che é servito per guadagnarli (José Mujica)
Non si smette di giocare perché si diventa vecchi ma si diventa vecchi perché si smette di giocare!
Anyone who stops learning is old, whether at twenty or eighty. Anyone who keeps learning stays young. (Henry Ford)
Bertu- Messaggi : 3434
Data d'iscrizione : 06.07.11
Età : 56
Località : Monaco di Baviera
Re: Il calderone dello psicologo ...
Sergio, ho cambiato lo stato del topic postandolo come "avviso". In questo modo lo troverai sempre in evidenza nella prima pagina della tua sezione.


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"Il cervello finisce con l'adattarsi all'invecchiamento rassegnandosi a impartire ordini in linea con la mutata condizione fisica." Satrapo, li 05/07/2010
marco61- Messaggi : 11239
Data d'iscrizione : 01.12.09
Età : 59
Località : sanremo
Re: Il calderone dello psicologo ...
Rubo la citazione nella firma di Marco per farla diventare un argomento su cui discutere.
"il cervello finisce con l'adattarsi all'invecchiamento rassegnandosi a impartire ordini in linea con la mutata condizione fisica." Satrapo, li 05/07/2010
Io non condivido questa opinione anzi, sono di parere opposto ma mi interesserebbe approfondire per poi, magari, cambiare idea
"il cervello finisce con l'adattarsi all'invecchiamento rassegnandosi a impartire ordini in linea con la mutata condizione fisica." Satrapo, li 05/07/2010
Io non condivido questa opinione anzi, sono di parere opposto ma mi interesserebbe approfondire per poi, magari, cambiare idea


Odio gli sprechi perché quando compro qualche cosa, non la compro con i soldi ma con il tempo della mia vita che é servito per guadagnarli (José Mujica)
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Bertu- Messaggi : 3434
Data d'iscrizione : 06.07.11
Età : 56
Località : Monaco di Baviera
Re: Il calderone dello psicologo ...
Phuket ha scritto:Rubo la citazione nella firma di Marco per farla diventare un argomento su cui discutere.
"il cervello finisce con l'adattarsi all'invecchiamento rassegnandosi a impartire ordini in linea con la mutata condizione fisica." Satrapo, li 05/07/2010
Io non condivido questa opinione anzi, sono di parere opposto ma mi interesserebbe approfondire per poi, magari, cambiare idea![]()
Eppure credimi, almeno nel mio caso è proprio così, e molti "vecchi ragazzacci" hanno sensazioni simili. Ma non parlo della classica situazione che ne so della smorzata non letta che 15 anni fa si partiva comunque a tutta per andarla a rialzare ed ora si lascia andare a cuor leggero, quello oggi capita soprattutto perchè oggi non ci giochiamo più il turno pesante nel torneo importante e non c'è più quell'attaccamento maniacale ad ogni punto che ti porta a fare di ogni singolo 15 una questione personale tra te e la palla.
Parlo proprio di un approccio diverso alla gestione dello scambio in relazione a quanto siamo disposti a domandare al nostro fisico. Ora io mi accorgo di rispettare le mie caviglie, le mie articolazioni, le mie ginoccchia e ad esempio di valutare bene l'impatto di un cambio di direzione prima di decidere se dare pressione sull'appoggio oppure incassare il contropiede senza battere ciglio.
Mentre prima il cervello istintivamente ed istantaneamente ordinava: blocca l'appoggio, dai massima pressione e riparti nella direzione opposta, ora è molto ma molto più "cauto" nell'impartire ordini così perentori.
Non so come spiegarmi ma è come se tra il "leggere" la situazione e il tradurla in "adeguata reazione" ci sia ora una sorta di filtro che rende il tutto più "ovattato".
Mentre prima valeva la catena INPUT VISIVO -> REAZIONE, ora mi sembra più corretto descrivere il tutto in termini di INPUT VISIVO -> AZIONE, con tutte le differenze in termini di immediatezza ed efficacia che passano tra il concetto di REAGIRE e quello di AGIRE.
Ovvero oggi c'è una parte inconscia di me che lavora nell'ombra per impedirmi di farmi saltare una caviglia o un ginocchio in un folle cambio di direzione, mentre prima ragazzi c'era solo una maledetta palla che viaggiava e una dannatissima voglia di andarci sempre e comunque almeno a mettere la racchetta: intanto arrivarci SEMPRE, e poi vediamo cosa si può fare per rimandarla dall'altra parte.
Satrapo- Moderatore
- Messaggi : 1524
Data d'iscrizione : 02.12.09
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