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Recensione BABOLAT AEROPRO DRIVE WIMBLEDON

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Messaggio Da spalama Lun 22 Dic 2014, 11:53

Recensione BABOLAT AEROPRO DRIVE WIMBLEDON

Ciao a tutti
per Natale ho deciso di scrivere la recensione della mia racchetta oramai nelle mie mani da 6 mesi e regalarvela.
Come sempre devo fare una premessa.
Esattamente un anno fa vincevo il torneo sociale di 4 categoria del mio circolo con la AeroPro Drive Plus, racchetta che avevo adottato dopo tre anni di Prince Exo3 Pro Room + Luxilon Original che alla fine mi avevano procurato un fastidiosissimo mal di spalla tanto da non poter quasi più giocare.
Dopo qualche mese di AeroPro, purtroppo e sottolineo purtroppo, mi ero imbattuto in un annuncio in cui si vendevano 3 HEAD TGT 269.1 ad un prezzo irrisorio, in pratica Head MG Radical Pro con Paint Job Istinct.
Bellissime, terribilmente incisive ed anche pesanti, tanto pesanti da doverle decustomizzare, ed una volta decustomizzate erano talmente diverse che mi ci trovavo solo col custom pieno.
Ma, il custom pieno significava 370 grammi…….
Belle partite, ottime sensazioni, soprattutto per i miei avversari quando mi portavano al terzo set, ma già a metà del secondo ero pressochè cotto!!!
Quando ho iniziato ad avvertire nuovamente qualche dolorino alla spalla ho deciso di smetterla con le Pro Room, e con le pesantone, sottili e flessibili, e tornare a qualcosa di più gestibile anche se più rigido.
La AeroPro mi aveva lasciato in testa delle sensazioni molto positive e quindi sono tornato sulla Rive Gauche.
Ero curioso di provare la Babolat Pure Drive Plus di cui si parlava un gran bene, ma c’erano due cose che stonavano: il PLUS che forse sulla AeroPro era l’unica cosa che non mi aveva convinto fino in fondo, pur riconoscendone i vantaggi enormi, ed un peso di partenza un po’ limitante per un custom necessario per me.
Ed infatti l’altra cosa che mi aveva lasciato perplesso sulla APD PLUS era stata proprio l’efficacia del custom.
Dunque opto per una lunghezza classica e trovo in offerta la APD WIMBLEDON che vista al FORO ITALICO allo stand Babolat, mi aveva fatto innamorare per i suoi colori nuovi.
Come sapete la Wimbledon è una TEAM da 280 grammi, e questo mi avrebbe consentito di customizzarla a piacimento senza avere paura di trovarmi in mano un attrezzo poco gestibile.
La prima scelta che ho fatto è stata drastica, cioè ho adottato come corda definitiva la Tecnifibre Black Code in versione 1,24 a 22 kili e mi sono detto di non provare nulla altro.
La seconda scelta immediata è stata quella di vestirla con un overgrip pesante, da 10 grammi (della Discho).
La prima prova sul campo con questo set up è stata entusiasmante, ho immediatamente ritrovato il piacere di giocare a tennis con una facilità disarmante e senza troppa fatica fisica.
Dopo un test di un mesetto in questa configurazione, dopo aver confermato che le sensazioni iniziali erano giuste anche dopo qualche altro match, ho approfondito il custom.
Chiaramente si polarizza.
Ho aperto il tappo sotto il manico e con mio stupore non ho trovato il setto divisore che c’era nella APD PLUS.
Le prime sensazioni erano state buonissime anche perché la racchetta colpiva solida e controllosa con un sound quasi pieno, diverso da quello della APD PLUS, e senza alcuna vibrazione, tanto è che ho pensato che queste Wimbledon fossero delle versioni un po’ speciali.
Di contro credo che siano la stessa identica racchetta della versione Nadal da 300 grammi solo senza il setto divisore all’interno del manico, quindi il manico della Wimbledon è vuoto e questo giustifica lo sbilanciamento in testa rispetto alla Nadal.
Mi sono detto: ok meglio è più facile da riempire, ma con cosa?
Visto che il silicone mi piace poco proprio perché non è semplice tornare indietro, e visto che è quasi impossibile metterci un pezzo di legno o del sughero a meno di non lavorarci su dei giorni, ho optato per della gommapiuma, o meglio……..o meglio mi è venuto un colpo di genio!!!
Cosa assorbe le vibrazioni?
Semplice, materiale spugnoso con cui si costruiscono i pannelli fonoassorbenti per isolamento acustico, o anche le impugnature delle Mountain Bike.
Quindi vado da Decathlon acquisto due grip da Mountain Bike per bicicletta, a pochissimo prezzo (ma ce ne sono anche di professionali volendo), ognuno pesa 25 grammi, ne taglio un pezzo da 12 grammi e lo infilo nel manico della mia AeroPro.
Per completare il custom aggiungo 5 grammi di piombo ad ore 12, ed il gioco è fatto.
Alla fine del lavoro avevo tre racchette identiche dal peso di 310 grammi, mantenendo l’overgrip pesante da 10 grammi, senza corde ed antivibrazione.
Alla fine mi ritrovo in mano una racchetta finita da 330 grammi col bilanciamento più arretrato che era quello che volevo.
A quel punto la racchetta è diventata molto cattiva in ogni angolo del campo, e molto più gestibile e meno traumatica della sorella maggiore APD PLUS che avevo avuto.
Mi sono continuato a divertire molto giocando con questo set up e poi ho deciso un altro cambiamento per favorire ancora di più il comfort di gioco, cioè abbassare il calibro delle corde.
Non è che con il custom si cambia la rigidità dell’attrezzo infatti, e le Black Code, dopo qualche ora diventano rigide pure loro, quindi l’accoppiata, se mal gestita può far male al gomito, ma la soluzione era dietro l’angolo, montare le Black Code 1,18 e vedere come vanno.
E vanno alla grande, pure meglio delle 1,24, si perde poco in controllo, si acquista sensibilità, sono più veloci e definitive, sono più confortevoli, e si rompono quando si devono rompere, senza restare inutilmente sane.
Dopo 6 mesi posso ritenermi pienamente soddisfatto, e sono tornato a giocare a tennis con più serenità, meno difficoltà, e più incisività soprattutto nelle giornate peggiori, in cui, proprio grazie alla facilità dell’attrezzo ed a tutti i vantaggi di Santa Babolat, riesco a portare a casa match che in passato avrei perso.
Quando sto bene invece gioco meglio del 30% rispetto a prima, non c’è niente da fare, questa racchetta è doping legale e se ti abitui non torni più indietro.
Come da tradizione passo alla pagella.

ESTETICA voto 10/10
Per me è bellissima, con questo verde quasi Kawasaki mi piace molto ma molto di più che in versione giallona, molto originale con quel baffo viola con la scritta Wimbledon sul ponte, e chiaramente indicata per giocare solo sulla terra battuta….. Recensione BABOLAT AEROPRO DRIVE WIMBLEDON 786556
I materiali e la verniciatura sembrano di qualità superiore, e i tre esemplari che ho preso differivano tra di loro al massimo per 1 grammo di peso!!!!!

IMPUGNATURA voto 7/10
Il manico 3 è sempre un po’ eccessivo, soprattutto usando un overgrip pesante, ma il voto un po’ basso è per il grip di base che non mi è mai piaciuto e che non ho voluto sostituire con il cuoio per non irrigidire ancora di più l’attrezzo. Apprezzo molto invece la forma abbastanza regolare e rotonda del manico, odiando per altro quella rettangolare tipo Head.

MANEGEVOLEZZA voto 10/10
In versione standard da 280 grammi è imbarazzante per facilità di gioco, in versione custom rimane veramente ottima, ed in questo la lunghezza tradizionale aiuta molto.

CONTROLLO voto 8/10
E’ una AeroPro, non è la Wilson PS RF né una Prestige, quindi, senza dare false indicazioni, è una racchetta agonistica che va gestita sapientemente con l’uso del braccio e del polso in termini di controllo. Più la testa va veloce e più diventa mortifera. Se imposti male il colpo e/o non velocizzi la testa della racchetta o rimani corto se ti stai difendendo, o prendi la siepe di fondo campo se stai attaccando. Se invece ci dai dentro di gambe, corpo e braccio, vale le due racchette che ho citato sopra più il 30%!!!

POTENZA voto 10/10
Colpi veloci e molto pesanti, in una parola colpi “complessi” per il tuo avversario, lascia perdere la sensazione d’impatto che con la RF o con la Prestige sono da orgasmo, picchia come un fabbro comunque e vedrai smadonnare chi hai di fronte con grande gusto per la difficoltà che avrà nel gestire i tuoi colpi e rimandarteli nel tuo campo in modo efficace.

GIOCO DA FONDO voto 11/10
Anche se col nome Wimbledon rimane il suo terreno preferito. Le rotazioni sono ai massimi livelli, sia in versione top spin che back spin. Le traiettorie sono diverse da quelle ottenibili con tutte le altre racchette, il piatto corde è stabilissimo ed a volte escono dei top pazzeschi arcuati che cadono vicino alla linea di fondo improvvisamente, anche se li tiri in condizioni estreme di recupero, e sospiri dentro di te “Santa Babolat!!!”.
Mi sono ritrovato diverse volte a baciarla dopo colpi di questo tipo.
Comunque sia digersice molto bene anche la botta piatta, anche se consiglio sempre di dargli sue o tre giri di top spin, ed il back di rovescio è di altissimo livello rimanendo bassissimo dopo il rimbalzo ed acquisendo grande pesantezza.
E’ talmente efficace da fondo che mai come con questa racchetta vado spesso a rete.
Direte: ma come???
Invece si, mi apro il campo molto facilmente da fondo, oppure riesco a mettere in grande difficoltà il mio avversario che inevitabilmente accorcia e mi consente di entrare nel campo e scendere con il colpo da metà campo e chiudere facilmente con la volèè o lo smash.
Fermo restando che più spesso di quanto possiate pensare avrete la possibilità di chiudere anche da fondo campo, soprattutto spingendo palle facili ed innocue del vostro avversario.
Rovescio in top ad una mano senza problemi, sfatando tutti i miti che circondano questa racchetta (ma la Schiavone non ci ha vinto il Roland Garros?)

GIOCO A RETE voto 9/10
Certo se fossi Edberg avrei scelto un altro telaio, ma la racchetta è talmente stabile che se vai a rete seguendo un buon servizio puoi tranquillamente fare anche Serve And Volley.
Tralascio il discorso volè tradizionali perché si giocano benissimo purchè portate con piglio agonisitico, anche a rete non ama esitazioni questa racchetta che garantisce una grande direzionalità.
Ottima la resa sulla volè bassa sia di dritto che di rovescio, e super sulla volè alta a schiacciare.
Straordinaria in un colpo che non avevo mai tirato prima in vita mia, cioè lo schiaffo di dritto in top al volo da metà campo, mi sento molto Sharapova….. :queen: !!!
Il voto in meno se lo prende per la straordinaria difficoltà nel giocare la demivolè, dove la rigidità non aiuta molto nella gestione del colpo che spesso scappa velocemente dalle corde con extra potenza lasciandoti incolume di fronte al facile passante successivo dell’avversario ameno della classica botta di cu…. per cui ti esce la demivolè morta dopo la rete o quel carciofo del tuo avversario sbaglia il passante.
Lo smash è sempre facile e di ottimo livello, occhio solo a non esagerare con la direzionalità perché il telaio già la garantisce in abbondanza di suo, si rischia di rimanere larghi.

COLPI SPECIALI voto 8/10
Ci vuole mano e non basta, palla corta e pallonetto vanno giocati col “CUORE”, cioè bisogna sentire bene la palla prima di entrare in confidenza con questi due colpi e renderli efficaci.
Vanno esercitati in entrambi i casi per dosare la giusta lunghezza del colpo.

SERVIZIO VOTO 11/10
Velocizza la testa e fai come ti pare, piatto, dritto per dritto, kick, slice, prima e seconda palla, davvero shockante servire con questa racchetta, anche perché molto maneggevole. Grande feeling e grande ritmo sul servizio, il rimbalzo del kick è imbarazzante a volte.
Non è che lo fa da sola, però se hai buona tecnica ti fa divertire davvero tanto e ti consente di impostare sempre il colpo successivo con grande vantaggio.
Se il tuo schema è SERVIZIO E DRITTO hai trovato il tuo attrezzo, non si gioca più.
L’unico punto di attenzione è di non rallentare mai il braccio altrimenti esce un top spin lento, tipo lob, e non è quello che vorresti tirare al tuo avversario.
Difficile che con questa racchetta qualcuno possa aumentare la percentuale di doppi falli, io l’ho diminuita drasticamente e non ho più avuto fastidi alla spalla.

RISPOSTA AL SERVIZIO voto 9/10
Ottima sempre e comunque, sia di offesa che di difesa, grande direzionalità e profondità, ma va sempre tirata con decisione, altrimenti di rimane corti e poi sono dolori, soprattutto sul lato del rovescio.
Un voto in meno perché questo è uno dei colpi che si gioca molto d’istinto e d’impatto e se lo giochi fuori equilibrio con corpo e gambe di rischia di perderne il controllo a differenza di altre racchette che ti garantiscono precisione anche in condizioni estreme come quella della risposta al servizio contro un buon battitore.

CONCLUSIONE voto 9,5/10

Nel tirare le conclusioni devo essere obiettivo, la APD non è racchetta per tutti, per gestirla a dovere e sfruttarla bene bisogna essere dei buoni giocatori dotati di ottima tecnica di base e di fisico allenato.
Chi pensa di spadellarla di là in qualche modo meglio che lasci perdere, come anche la lasci perdere chi ha tecnica precaria, chi non ha buone gambe, il tennista della domenica, chi non vuole cambiare corde spesso, e chi non ha apertura mentale per cui snobba il marchio Babolat ed i suoi prodotti.

Per tutti gli altri: bisogna lavorarci per trovare un equilibrio sostenibile tra le sue caratteristiche, bisogna assolutamente non sbagliare le corde, e le Black Code sono la sua sintesi, bisogna non temere la sua extra power e la sua rigidità, anzi bisogna sfruttarle a dovere, bisogna accettare qualche stecca in più ed un impatto diverso, bisogna velocizzare la testa della racchetta su ogni colpo, al volo ed al rimbalzo, e come tutte le racchette agonistiche va accompagnata con le gambe.
Insomma devi cedere a qualche compromesso e lei ti ripaga di tutto aggiungendoci di suo un 30% in più di potenza, di velocità, di direzionalità dei colpi, di pesantezza, di colpi vincenti, di traiettorie inespolorate, di rimbalzi incredibili, di sweetspot ampio, di puro divertimento e facilità di esecuzione.

Se vieni da altri tipi di telai il cambio sarà sofferto ma come per tutte le cose, belle e brutte della vita, ci si abitua e dopo non sarà difficile tornare indietro.

BUON TENNIS E BUON NATALE A TUTTI Recensione BABOLAT AEROPRO DRIVE WIMBLEDON 925962 santa

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Messaggio Da Chiros Lun 22 Dic 2014, 12:00

Appena ho letto l'indice, sapevo che avrei trovato un manifesto. Ma questo è un lenzuolone!
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Messaggio Da spalama Lun 22 Dic 2014, 12:04

Nell'ultima frase volevo scrive che "non sarà facile tornare indietro"
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Messaggio Da Ospite Lun 22 Dic 2014, 12:05

Simone recensore #1 dei Forum.

Ottima rece.

Confermata bontà attrezzo dopo averci giocato un set da un'ora e mezza (perso da me al Tie break Evil or Very Mad )

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Messaggio Da spalama Lun 22 Dic 2014, 12:08

Appunto, per come hai giocato quella sera, se avessi avuto un altra racchetta in mano avrei perso facile.
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Messaggio Da Ospite Lun 22 Dic 2014, 12:19

spalama ha scritto:Appunto, per come hai giocato quella sera, se avessi avuto un altra racchetta in mano avrei perso facile.

In effetti abbiamo giocato davvero forse il nostro migliore set, da quando giochiamo insieme.

Il livello era stato alto.

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Messaggio Da spalama Lun 22 Dic 2014, 12:20

12:12:59
Chiros ha scritto:Appena ho letto l'indice, sapevo che avrei trovato un manifesto. Ma questo è un lenzuolone!

Ciao

il tutto è sempre rapportato al mio livello di gioco ed alle mie esperienze in campo.

Non la consiglio a tutti, il suo essere molto EASY può trarre in inganno più di un appassionato e da qui la sua fama discussa in molti forum.

Quando in più di un punto scrivo che bisogna velocizzare la testa della racchetta mi rivolgo a giocatori agonisti già strutturati, sia fisicamente che tecnicamente.

Ottima anche per buoni giocatori che hanno superato gli anta e vogliono compensare legalmente l'avanzare dell'età.



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Messaggio Da Ospite Lun 22 Dic 2014, 12:21

Simo: so che non vuoi perovare altre corde rispetto alle Black Code...

Ma, se ti capita, PROVA le Lynx 1,25.

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