massima velocitá é massima potenza ?

Problemino complicato.
Si e no, ovvero velcocitá massima possibile non é velocitá massima di un buon impatto.
Perché ?
Perché esiste un aggiustamento-decellerazione preimpatto motivato dalla ricerca di precisione.
Se in un primo momento puó sembrare strano, se osserviamo attentamente dei buoni giocatori ci accorgiamo che é vero, tanto quanto se siamo un buon giocatore ci accorgiamo della nostra decellerazione. Un buon giocatore non si scarventa sulla palla, ma a seguito di una fase centrale di swing velocissima al momento di impattare la racchetta non viene lanciata a casaccio in massima velocitá, ma viene controllata a cercare la precisione d'impatto.
Provate per rendervene conto, fate un movimento di tipo scaraventato e fate poi un movimento reale per impattare ben forte.

La ricerca ha quantificato la cosa

picco di velocitá, velocitá d'impatto, riduzione

tennis 144kmh, 97kmh, 33%
calcio 112, 90, 20
boxe 41, 34, 17

Si Wik sono daccordo nel senso che io la decelerazione nell'imminenza dell'impatto la percepisco, ma attenzione qui dobbiamo farci capire bene perchè il fatto che ci sia, che sia misurabile in termini di percentuale e che prestandoci attenzione si possa anche percepire è sacrosanto.

La pecepisco vuol dire che si, mi posso rendere conto che accada ma non si tratta di una cosa volontaria, altrimenti dopo aver ululato ai 4 venti di lasciar andare il braccio in totale decontrazione per garantire un impatto fluido ed un finale il più ampio e decontratto possibile rischiamo di vedere i nostri amati forummisti tentare di rallentare il braccio prima dell'impatto, e poi ci tocca ucciderli a sediate sui denti!

Però è innegabilmente vero, in maniera del tutto involontaria quando si entra sulla palla si verifica una decelerazione dovuta proprio alla necessità di lavorare la palla stessa, chiaro che se il braccio parte e viene accellerato a tutta nel momento in cui ad esempio arriverò sulla palla e lavorerò di avambraccio per toppare nel complesso la velocità del braccio racchetta se la misuro risulterà diminuita, ma non per una mia volontaria decellerazione quanto per l'entrata in azione di altre dinamiche (ad esemio appunto la rotazione dell'avambraccio per spinnare la palla) che nel complesso ne altereranno la velocità. Come dire che nella fase iniziale dello swing la racchetta viaggia su una traiettoria semplice, lineare e discendente (il che aiuta) poi quando si entra sulla palla questa traiettoria subisce delle brusche variazioni dovute appunto alla necessità di lavorare la palla e ovviamente si potrà misurare un complessivo rallentamento. (da non dimenticare poi che nella fase iniziale la traiettoria è discendente ma in prossimità dell'impatto è gia diventata ascendente)

Però che fosse così marcato, arrivando addirittura intorno al 30% non l'avrei mai detto, ecco questo mi ha sorpreso.

A dire la verità è un pò che mi sono accorto di questa decellerazione,attribuendolo inizialmente ad una mia lacuna tecnica o biomeccanica scadente avendo iniziato da adulto,aggiungendoci poi che mi sembrava di non eseguire un finale tanto veloce.
Pensavo di sbagliare anche perchè questa decellerazione su palle lente in avanzamento dove mi ci buttavo da cinghialotto non l'avvertivo e quelle poche volte in cui ero pure fluido nel movimento mi sembrava di spaccare campo e palla.

Insomma travisavo un pò le cose,probabilmente per inesperienza...e con l'esperienza palla dopo palla,con l'aumentare della regolarità (cambiando meno racchette ) si iniziano a sentire tanti particolari.

Comunque è da pochi mesi che ho capito che è corretto il movimento che faccio e ho badato di più alla completa rotazione di busto e spalle che mi permette di accompagnare di più la palla e accellerare il finale.

Naturalmente ho voluto solo raccontare le mie sensazioni e non mi assumo la responsabilità nel caso siano forvianti per altri forumisti...onde evitare sediate nei denti!!