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Il monofilo più durevole
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TENNISTEAM :: Area Tecnica :: Corde
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Il monofilo più durevole
Pongo questa domanda a chiunque voglia contribuire, in particolare agli esperti del settore:
Qual è il monofilo che (a prescindere dalle sue caratteristiche) mantiene PIU' A LUNGO la propria giocabilità?
Esistono delle statistiche, in proposito?
Se si, dove le potrei trovare?
Qual è il monofilo che (a prescindere dalle sue caratteristiche) mantiene PIU' A LUNGO la propria giocabilità?
Esistono delle statistiche, in proposito?
Se si, dove le potrei trovare?
Ospite- Ospite
Re: Il monofilo più durevole
Per meglio comprendere le risposte, puoi.definire il significato di "giocabilità"?
Tnx
Tnx
Nessuno- Messaggi : 3431
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Re: Il monofilo più durevole
Bertu ha scritto:Per meglio comprendere le risposte, puoi.definire il significato di "giocabilità"?
Tnx
Bertu...
qual è il mono che dura di più...
che mantenga più a lungo le proprie caratteristiche!
Ospite- Ospite
Re: Il monofilo più durevole
correnelvento ha scritto:Bertu ha scritto:Per meglio comprendere le risposte, puoi.definire il significato di "giocabilità"?
Tnx
Bertu...
qual è il mono che dura di più...
che mantenga più a lungo le proprie caratteristiche!
Grazie Corre, limpido come l'acqua del Tevere.
Intendevo..........considerando che una corda inizia a cambiare immediatamente, perdendo progressivamente tensione mano a mano che si gioca, e che anche la sua elasticità cambia.........mi chiedevo quale fosse un parametro oggettivo per definire il momento in cui una corda non é piú giocabile. Da cosa lo potrei capire.......rottura a parte!
É suffuciente parlare di una perdita di tensione o DTin percentuale rispetto al valore iniziale o ci sono altri fattori?
Nessuno- Messaggi : 3431
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Re: Il monofilo più durevole
Non conosco le luxilon ma forse troppa differenza tra i mono non esiste. Io incordo a bassa tensione anche per farli durare a lungo.
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Il monofilo più durevole
Chiros ha scritto:Non conosco le luxilon ma forse troppa differenza tra i mono non esiste. Io incordo a bassa tensione anche per farli durare a lungo.
Eccome se esiste:
Un mono Pro's Pro mi si SBRAGA in 2 ore
Con una Red Code, ne faccio 8 senza problemi....
Ospite- Ospite
Re: Il monofilo più durevole
Mai usati i pro`s pro. Non sapevo. Io uso solo mono da circa 90- 100 euro a matassa e la durata varia poco.
Se red code ti dura 8 ore, io ne faccio 16 buono a sapersi
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Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Il monofilo più durevole
La tenuta dipende dalla "resistenza a fatica" della corda, misurabile attraverso cicli di carico e scarico (isteresi).
(Per fare pubblicità a me stesso vi rimando al test della Luxilon Soft 125 sul Tennis Italiano di questo mese.... scusate ma era inevitabile se non altro per chiarezza.)
In buona sostanza, una corda, sottoposta a sollecitazioni dinamiche tende a plasticizzare ed in contemporanea a perdere tensione in modo più o meno marcato in base alle caratteristiche del materiale ma pure in funzione della temperatura, dell'umidità e dell'invecchiamento della stringa.
Con la plasticizzazione, inevitabile per tutte le corde ma in particolare per i mono base poliestere e co-poliestere, aumenta in modo inevitabile anche la rigidezza della corda che perde le sue caratteristiche iniziali e va a morire..... con una durata che è dipendente dalle sue caratteristiche fisiche e può andare dalle 0-2 ore alle 12 ore in maniera del tutto indicativa. (Morte non vuole dire rottura!!!!!)
Il problema qual'è? Che la morte di una corda non la misuri....
Quindi?
Una corda morta per me può essere buona per te e sopratutto esistono corde che una volta montate hanno subito una plasticizzazione tale da rendere il modulo elastico il doppio e anche più di quello iniziale con una resa resiliente praticamente azzerata.....
Nomi?
Neanche per idea..... fateli voi!
(Per fare pubblicità a me stesso vi rimando al test della Luxilon Soft 125 sul Tennis Italiano di questo mese.... scusate ma era inevitabile se non altro per chiarezza.)
In buona sostanza, una corda, sottoposta a sollecitazioni dinamiche tende a plasticizzare ed in contemporanea a perdere tensione in modo più o meno marcato in base alle caratteristiche del materiale ma pure in funzione della temperatura, dell'umidità e dell'invecchiamento della stringa.
Con la plasticizzazione, inevitabile per tutte le corde ma in particolare per i mono base poliestere e co-poliestere, aumenta in modo inevitabile anche la rigidezza della corda che perde le sue caratteristiche iniziali e va a morire..... con una durata che è dipendente dalle sue caratteristiche fisiche e può andare dalle 0-2 ore alle 12 ore in maniera del tutto indicativa. (Morte non vuole dire rottura!!!!!)
Il problema qual'è? Che la morte di una corda non la misuri....
Quindi?
Una corda morta per me può essere buona per te e sopratutto esistono corde che una volta montate hanno subito una plasticizzazione tale da rendere il modulo elastico il doppio e anche più di quello iniziale con una resa resiliente praticamente azzerata.....
Nomi?
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Re: Il monofilo più durevole
Scusate ma permettetemi una domanda provocatoria ma esente da alcuna critica
Se per vari motivi Nomi e soprattutto liste comparative sulle caratteristiche delle corde non si possono fare, allora tutte queste nozioni su moduli elastici i moduli plastici alla fine a che cosa servono?
Qual è ricaduta anno sull'utente finale?
Premesso che ritengo legittimo che pro t one, custodisca i frutti del proprio impegno , se non ci sono strumenti divulgativi per fruirne ( piattaforma anche on line magari su abbonamento come credo faccia usrsa) ampiamente, trovo questo elemento fortemente limitante.
In altre parole, in questa fase forse il possesso di informazioni riservate rappresenta un plus
Ma per la crescita di un settore , quello degli incordatori professionali e certificati, credo non rappresenti (almeno in questa maniera molto limitata) un valore aggiunto mentre invece organizzato e formulato in maniera diversa potrebbe avvicinare, facendo comprendere determinate cose in maniera oggettiva, 1+ vasta e potenziale utenza alla figura dell'incordatore professionale che attualmente subisce forte concorrenza da operatori acdc all'interno dei circoli
Mentre invece l'utente Internet medio in grado di reperire una notevole quantità di informazioni però incomplete e parziali e spesso non oggettive, si allontanerà sempre più dalle riconoscere il valore dell'incordatore professionale convinto di essere gia lui in possesso delle info necessarie.
E il fatto che dopo tanti anni, credo una quindicina, siamo ancora a livello del (pur gentile) Guru di turno, credo chiarisca cosa intendo
Se per vari motivi Nomi e soprattutto liste comparative sulle caratteristiche delle corde non si possono fare, allora tutte queste nozioni su moduli elastici i moduli plastici alla fine a che cosa servono?
Qual è ricaduta anno sull'utente finale?
Premesso che ritengo legittimo che pro t one, custodisca i frutti del proprio impegno , se non ci sono strumenti divulgativi per fruirne ( piattaforma anche on line magari su abbonamento come credo faccia usrsa) ampiamente, trovo questo elemento fortemente limitante.
In altre parole, in questa fase forse il possesso di informazioni riservate rappresenta un plus
Ma per la crescita di un settore , quello degli incordatori professionali e certificati, credo non rappresenti (almeno in questa maniera molto limitata) un valore aggiunto mentre invece organizzato e formulato in maniera diversa potrebbe avvicinare, facendo comprendere determinate cose in maniera oggettiva, 1+ vasta e potenziale utenza alla figura dell'incordatore professionale che attualmente subisce forte concorrenza da operatori acdc all'interno dei circoli
Mentre invece l'utente Internet medio in grado di reperire una notevole quantità di informazioni però incomplete e parziali e spesso non oggettive, si allontanerà sempre più dalle riconoscere il valore dell'incordatore professionale convinto di essere gia lui in possesso delle info necessarie.
E il fatto che dopo tanti anni, credo una quindicina, siamo ancora a livello del (pur gentile) Guru di turno, credo chiarisca cosa intendo
MSport- Messaggi : 2477
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Re: Il monofilo più durevole
MSport ha scritto:Scusate ma permettetemi una domanda provocatoria ma esente da alcuna critica
Se per vari motivi Nomi e soprattutto liste comparative sulle caratteristiche delle corde non si possono fare, allora tutte queste nozioni su moduli elastici i moduli plastici alla fine a che cosa servono?
Qual è ricaduta anno sull'utente finale?
Premesso che ritengo legittimo che pro t one, custodisca i frutti del proprio impegno , se non ci sono strumenti divulgativi per fruirne ( piattaforma anche on line magari su abbonamento come credo faccia usrsa) ampiamente, trovo questo elemento fortemente limitante.
In altre parole, in questa fase forse il possesso di informazioni riservate rappresenta un plus
Ma per la crescita di un settore , quello degli incordatori professionali e certificati, credo non rappresenti (almeno in questa maniera molto limitata) un valore aggiunto mentre invece organizzato e formulato in maniera diversa potrebbe avvicinare, facendo comprendere determinate cose in maniera oggettiva, 1+ vasta e potenziale utenza alla figura dell'incordatore professionale che attualmente subisce forte concorrenza da operatori acdc all'interno dei circoli
Mentre invece l'utente Internet medio in grado di reperire una notevole quantità di informazioni però incomplete e parziali e spesso non oggettive, si allontanerà sempre più dalle riconoscere il valore dell'incordatore professionale convinto di essere gia lui in possesso delle info necessarie.
E il fatto che dopo tanti anni, credo una quindicina, siamo ancora a livello del (pur gentile) Guru di turno, credo chiarisca cosa intendo
Premettendo che i dati ci sono e sono attendibili.
Che non sono soggettivi e assolutamente confrontabili.
Quale sarebbe la formula per proporli in modo corretto?
Proposte in questo senso?
Cosa pensi possa funzionare e in che modo?
Quale sarebbe una modalità di accesso ai dati appetibile?
..... e quanto giusto fare pagare un eventuale abbonamento?
Mi interessa molto questo argomento
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Re: Il monofilo più durevole
Gabriele
il fatto che a una mia domanda (da utente) riceva come riscontro ulteriori domande da parte del professional, evidenzia, a mio avviso quella mancanza di collegamento tra i vari attori in gioco.
Ovvero il patrimonio di conoscenze, per rappresentare un passo avanti, dovrebbe essere reso fruibile al maggior numero di persone e messo in pratica in maniera corretta per non essere disperso
in altre parole, Pro t one (come organizzazione) è disponibile a creare e mettere a disposizione un database sui test condotti sulle corde ?
l'utente, accedendo a tale database , è in grado di rispondere alla domanda di correnelvento, ovvero quali corde mantengono più a lungo il comportamento manifestato all'inizio ?
oppure ha bisogno di un professional, che interpreti per lui tali dati dandogli le indicazioni e mettendole in atto (corretto montaggio a regola d'arte)?
il fatto che a una mia domanda (da utente) riceva come riscontro ulteriori domande da parte del professional, evidenzia, a mio avviso quella mancanza di collegamento tra i vari attori in gioco.
Ovvero il patrimonio di conoscenze, per rappresentare un passo avanti, dovrebbe essere reso fruibile al maggior numero di persone e messo in pratica in maniera corretta per non essere disperso
in altre parole, Pro t one (come organizzazione) è disponibile a creare e mettere a disposizione un database sui test condotti sulle corde ?
l'utente, accedendo a tale database , è in grado di rispondere alla domanda di correnelvento, ovvero quali corde mantengono più a lungo il comportamento manifestato all'inizio ?
oppure ha bisogno di un professional, che interpreti per lui tali dati dandogli le indicazioni e mettendole in atto (corretto montaggio a regola d'arte)?
Meglio un giorno da Vanni che 100 da Fognini.
MSport- Messaggi : 2477
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Re: Il monofilo più durevole
Ha bisogno di un professional perchè pur avendo in mano i dati li dovrebbe usare con un certo criterio per poterli personalizzare non soltanto al proprio modo di giocare ma anche alla tipologia del telaio impiegato. Per inciso non esiste una corda che vada bene o male su di un telaio perchè si scontrerebbe comunque con i gusti personali. Anche qui i dati tecnici si confonderebbero e a maggior ragione necessita l'intervento di un professional che funga da " filtro" per l'utilizzatore finale.
USRSA MRT
Simba- Messaggi : 3971
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Re: Il monofilo più durevole
Io vedrei bene un database che fornisca per ogni corda una recensione interpretativa dei dati restituiti dalla macchina e con le indicazioni dei range di utilizzo della corda,questo come minimo, poi per gente che vuole approfondire gli argomenti un altro database più corposo con grafici, misurazioni ecc ...
questo buttando li una proposta generale.
Riguardo al fatto che per avere un servizio di questo tipo si debba pagare un abbonamento mi sembra fuori discussione, a quanto ... decideranno i titolari di pro t one
C
questo buttando li una proposta generale.
Riguardo al fatto che per avere un servizio di questo tipo si debba pagare un abbonamento mi sembra fuori discussione, a quanto ... decideranno i titolari di pro t one
C
swing- Messaggi : 212
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Re: Il monofilo più durevole
MSport ha scritto:Gabriele
il fatto che a una mia domanda (da utente) riceva come riscontro ulteriori domande da parte del professional, evidenzia, a mio avviso quella mancanza di collegamento tra i vari attori in gioco.
Ovvero il patrimonio di conoscenze, per rappresentare un passo avanti, dovrebbe essere reso fruibile al maggior numero di persone e messo in pratica in maniera corretta per non essere disperso
in altre parole, Pro t one (come organizzazione) è disponibile a creare e mettere a disposizione un database sui test condotti sulle corde ?
l'utente, accedendo a tale database , è in grado di rispondere alla domanda di correnelvento, ovvero quali corde mantengono più a lungo il comportamento manifestato all'inizio ?
oppure ha bisogno di un professional, che interpreti per lui tali dati dandogli le indicazioni e mettendole in atto (corretto montaggio a regola d'arte)?
La risposta è positiva.
I dati sono semplicemente interpretabili ma.... e c'è un ma..... grosso.....!
- Se la corda che comunque buona viene montata male ed in modo inappropriato?
- Se non adatta al giocatore o al gioco?
Come vedete è vero.... serve occhio, passione e professionalità!
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Re: Il monofilo più durevole
pro-t-one ha scritto:La tenuta dipende dalla "resistenza a fatica" della corda, misurabile attraverso cicli di carico e scarico (isteresi).
(Per fare pubblicità a me stesso vi rimando al test della Luxilon Soft 125 sul Tennis Italiano di questo mese.... scusate ma era inevitabile se non altro per chiarezza.)
In buona sostanza, una corda, sottoposta a sollecitazioni dinamiche tende a plasticizzare ed in contemporanea a perdere tensione in modo più o meno marcato in base alle caratteristiche del materiale ma pure in funzione della temperatura, dell'umidità e dell'invecchiamento della stringa.
Con la plasticizzazione, inevitabile per tutte le corde ma in particolare per i mono base poliestere e co-poliestere, aumenta in modo inevitabile anche la rigidezza della corda che perde le sue caratteristiche iniziali e va a morire..... con una durata che è dipendente dalle sue caratteristiche fisiche e può andare dalle 0-2 ore alle 12 ore in maniera del tutto indicativa. (Morte non vuole dire rottura!!!!!)
Il problema qual'è? Che la morte di una corda non la misuri....
Quindi?
Una corda morta per me può essere buona per te e sopratutto esistono corde che una volta montate hanno subito una plasticizzazione tale da rendere il modulo elastico il doppio e anche più di quello iniziale con una resa resiliente praticamente azzerata.....
Nomi?
Neanche per idea..... fateli voi!
Ecco, tali informazioni sarebbero utilissime per i non tecnici.
Che poi derivino da prove effettuate da te, con le tue macchine e che quindi siano a pagamento, non lo trovo scandaloso. Nulla di male.
Certo, scrivere numeretti sulla elasticità maggiore o minore di certe corde potrebbe metterti in contrasto con le case produttrici. Attenzione.
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Il monofilo più durevole
pro-t-one ha scritto:MSport ha scritto:Gabriele
il fatto che a una mia domanda (da utente) riceva come riscontro ulteriori domande da parte del professional, evidenzia, a mio avviso quella mancanza di collegamento tra i vari attori in gioco.
Ovvero il patrimonio di conoscenze, per rappresentare un passo avanti, dovrebbe essere reso fruibile al maggior numero di persone e messo in pratica in maniera corretta per non essere disperso
in altre parole, Pro t one (come organizzazione) è disponibile a creare e mettere a disposizione un database sui test condotti sulle corde ?
l'utente, accedendo a tale database , è in grado di rispondere alla domanda di correnelvento, ovvero quali corde mantengono più a lungo il comportamento manifestato all'inizio ?
oppure ha bisogno di un professional, che interpreti per lui tali dati dandogli le indicazioni e mettendole in atto (corretto montaggio a regola d'arte)?
La risposta è positiva.
I dati sono semplicemente interpretabili ma.... e c'è un ma..... grosso.....!
- Se la corda che comunque buona viene montata male ed in modo inappropriato?
- Se non adatta al giocatore o al gioco?
Come vedete è vero.... serve occhio, passione e professionalità!
Questa è esattamente l'essenza del problema che andrebbe , se ben organizzata, a sublimare la sinegia tra i tre attori in gioco ( laboratorio, tecnico,utente finale), dove la figura del tecnico diventerebbe centrale per la sua importante funzione di:
- capire l'esigenza specifica del giocatore utente
- ricercare, individuare e interpretare i dati correttamente
- procedere al corretto montaggio dell'armeggio
dal lato Laboratorio, tanto più viene capito quali sono i dati significativi da evidenziare e tanto più li si sintetizzano, maggiore sarà la qualità di un rapporto di vera e propria partnership con il tecnico, il cui beneficiario principale è l'utente finale
MSport- Messaggi : 2477
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Re: Il monofilo più durevole
Chiros ha scritto:pro-t-one ha scritto:La tenuta dipende dalla "resistenza a fatica" della corda, misurabile attraverso cicli di carico e scarico (isteresi).
(Per fare pubblicità a me stesso vi rimando al test della Luxilon Soft 125 sul Tennis Italiano di questo mese.... scusate ma era inevitabile se non altro per chiarezza.)
In buona sostanza, una corda, sottoposta a sollecitazioni dinamiche tende a plasticizzare ed in contemporanea a perdere tensione in modo più o meno marcato in base alle caratteristiche del materiale ma pure in funzione della temperatura, dell'umidità e dell'invecchiamento della stringa.
Con la plasticizzazione, inevitabile per tutte le corde ma in particolare per i mono base poliestere e co-poliestere, aumenta in modo inevitabile anche la rigidezza della corda che perde le sue caratteristiche iniziali e va a morire..... con una durata che è dipendente dalle sue caratteristiche fisiche e può andare dalle 0-2 ore alle 12 ore in maniera del tutto indicativa. (Morte non vuole dire rottura!!!!!)
Il problema qual'è? Che la morte di una corda non la misuri....
Quindi?
Una corda morta per me può essere buona per te e sopratutto esistono corde che una volta montate hanno subito una plasticizzazione tale da rendere il modulo elastico il doppio e anche più di quello iniziale con una resa resiliente praticamente azzerata.....
Nomi?
Neanche per idea..... fateli voi!
Ecco, tali informazioni sarebbero utilissime per i non tecnici.
Che poi derivino da prove effettuate da te, con le tue macchine e che quindi siano a pagamento, non lo trovo scandaloso. Nulla di male.
Certo, scrivere numeretti sulla elasticità maggiore o minore di certe corde potrebbe metterti in contrasto con le case produttrici. Attenzione.
Chiros
non vedo problemi
anzi vedo solo opportunità per una casa che voglia affermare e sottolineare il proprio patrimonio tecnologico e posizonarsi diversamente e distintivamente rispetto alla pletora di corde "ri-brandizzate" ma in realtà di medesima provenienza che affollano attualmente il mercato
e più tardi lo fai, sempre più farai fatica a "giustificare" il posizionamento ( e relativo prezzo) rispetto prodotti più economici e che tutto sommato il loro mestiere lo fanno , con un rapporto prezzo qualità non disprezzabile
e chi ha provato un signum pro poli plasma spendendo 5 euro sa cosa intendo....
MSport- Messaggi : 2477
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Re: Il monofilo più durevole
Son d' accordo con tutti gli interventi di Carlo..
in più a mio avviso se ne vedrebbero delle belle se venissero pubblicati i dati..
e poi vorrei capire meglio il legame col tennis giocato ..perchè ho la sensazione che qualche corda che ai test di resilienza viene bocciata già appena montata, in realtà riscuota molto i favori dell' utente, dal quarta al seconda, che ci gioca benissimo per ore..
se è così perchè secondo voi? una mia idea ce l' avrei..
in più a mio avviso se ne vedrebbero delle belle se venissero pubblicati i dati..
e poi vorrei capire meglio il legame col tennis giocato ..perchè ho la sensazione che qualche corda che ai test di resilienza viene bocciata già appena montata, in realtà riscuota molto i favori dell' utente, dal quarta al seconda, che ci gioca benissimo per ore..
se è così perchè secondo voi? una mia idea ce l' avrei..
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Re: Il monofilo più durevole
correnelvento ha scritto:Pongo questa domanda a chiunque voglia contribuire, in particolare agli esperti del settore:
Qual è il monofilo che (a prescindere dalle sue caratteristiche) mantiene PIU' A LUNGO la propria giocabilità?
Esistono delle statistiche, in proposito?
Se si, dove le potrei trovare?
per esperienza personale , tra tutte le corde da me provate grazie anche al fatto che incordo da solo quindi costo incordatura zero..... quelle che hanno resistito di più senza comunque mai portarle alla rottura , quindi per resistenza intendo mantenimento della giocabilità , elasticità , perdita di tensione ecc ecc ...sono
klip powerplay 1,27 - unico calibro disponibile
signum pro poly plasma 1,23
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Re: Il monofilo più durevole
Io mi riferivo alle corde che potrebbero risultare in fondo alla classifica pur essendo rinomate. Sicuramente chi scrive il database dovrà difendere la posizione presa, tutto qua.MSport ha scritto:Chiros ha scritto:pro-t-one ha scritto:La tenuta dipende dalla "resistenza a fatica" della corda, misurabile attraverso cicli di carico e scarico (isteresi).
(Per fare pubblicità a me stesso vi rimando al test della Luxilon Soft 125 sul Tennis Italiano di questo mese.... scusate ma era inevitabile se non altro per chiarezza.)
In buona sostanza, una corda, sottoposta a sollecitazioni dinamiche tende a plasticizzare ed in contemporanea a perdere tensione in modo più o meno marcato in base alle caratteristiche del materiale ma pure in funzione della temperatura, dell'umidità e dell'invecchiamento della stringa.
Con la plasticizzazione, inevitabile per tutte le corde ma in particolare per i mono base poliestere e co-poliestere, aumenta in modo inevitabile anche la rigidezza della corda che perde le sue caratteristiche iniziali e va a morire..... con una durata che è dipendente dalle sue caratteristiche fisiche e può andare dalle 0-2 ore alle 12 ore in maniera del tutto indicativa. (Morte non vuole dire rottura!!!!!)
Il problema qual'è? Che la morte di una corda non la misuri....
Quindi?
Una corda morta per me può essere buona per te e sopratutto esistono corde che una volta montate hanno subito una plasticizzazione tale da rendere il modulo elastico il doppio e anche più di quello iniziale con una resa resiliente praticamente azzerata.....
Nomi?
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Ecco, tali informazioni sarebbero utilissime per i non tecnici.
Che poi derivino da prove effettuate da te, con le tue macchine e che quindi siano a pagamento, non lo trovo scandaloso. Nulla di male.
Certo, scrivere numeretti sulla elasticità maggiore o minore di certe corde potrebbe metterti in contrasto con le case produttrici. Attenzione.
Chiros
non vedo problemi
anzi vedo solo opportunità per una casa che voglia affermare e sottolineare il proprio patrimonio tecnologico e posizonarsi diversamente e distintivamente rispetto alla pletora di corde "ri-brandizzate" ma in realtà di medesima provenienza che affollano attualmente il mercato
e più tardi lo fai, sempre più farai fatica a "giustificare" il posizionamento ( e relativo prezzo) rispetto prodotti più economici e che tutto sommato il loro mestiere lo fanno , con un rapporto prezzo qualità non disprezzabile
e chi ha provato un signum pro poli plasma spendendo 5 euro sa cosa intendo....
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Il monofilo più durevole
https://tennisteam.forumattivo.com/t9324-mono-con-minore-perdita-di-tensione
Qua ci sono i link per un minimo di database.
Il luxilon 4G si piazza molto bene come tenuta di tensione.
Qua ci sono i link per un minimo di database.
Il luxilon 4G si piazza molto bene come tenuta di tensione.
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Il monofilo più durevole
Caro Chiros, quando si testa qualche cosa non si deve difendere nessuna posizione.
L'unica cosa da difendere sono i risultati dei test in termini di riproducibilitá, ripetitibilitá e tracciabilitá dei valori ottenuti, cosa che avviene stabilendo e certificando una metodologia di test.
Che poi i risultati piacciano o no, la cosa a chi fa i test non deve interessare
L'unica cosa da difendere sono i risultati dei test in termini di riproducibilitá, ripetitibilitá e tracciabilitá dei valori ottenuti, cosa che avviene stabilendo e certificando una metodologia di test.
Che poi i risultati piacciano o no, la cosa a chi fa i test non deve interessare
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Re: Il monofilo più durevole
Hai detto niente! Un lavoretto veloce veloce e magari poi da spiegare agli studi legali della Luxilon per una attivita` fatta gratis o quasi.
Soprattutto manca l`esattezza dei risultati tra i termini che che hai citato ma che c`entra che i risultati piacciano o meno a chi fa i test con quello che ho scritto prima.
Boh.
Come al solito finisco per ripetermi. Amen.
Soprattutto manca l`esattezza dei risultati tra i termini che che hai citato ma che c`entra che i risultati piacciano o meno a chi fa i test con quello che ho scritto prima.
Boh.
Come al solito finisco per ripetermi. Amen.
Chiros- Messaggi : 5757
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Re: Il monofilo più durevole
Cosa vuol dire "manca l`esattezza dei risultati tra i termini che che hai citato....." ?
Che poi i risultati piacciano o no AI PRODUTTORI DELLE CORDE, la cosa a chi fa i test non deve interessare
Che poi i risultati piacciano o no AI PRODUTTORI DELLE CORDE, la cosa a chi fa i test non deve interessare
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