Qualcuno sa rispondere a questa curiosità?

Mi sono sempre chiesto come sia possibile che con l'attuale tecnologia l'uomo non sia ancora stato capace di costruire una corda che abbia le stesse identiche caratteristiche del budello naturale.
L'intestino animale non è certo stato creato con lo scopo di farlo diventare una corda da tennis, eppure ha caratteristiche di elasticità e morbidezza che non ritroviamo in nessun altro tipo di corda. Ci si può avvicinare, come è il caso dell'X-One Biphase, ma non è la stessa cosa.
Eppure una corda viene progettata proprio per fare la corda, e nient'altro.
O forse semplicemente non si vuole creare il vero budello sintetico perchè questo provocherebbe la fine del budello naturale?
Esistono risposte a questi quesiti?

La natura ci ha messo milioni (?) di anni per xreare un bue, l'uomo c'e ne puo' mettere qualche centinaio?

cobrama ha scritto:La natura ci ha messo milioni (?) di anni per xreare un bue, l'uomo c'e ne puo' mettere qualche centinaio?

eh sì..pensa ad esempio ai pavimenti in legno..ci sono un sacco di tipologie di laminati plastici anche molto belli....ma come il legno non ce n'è!!!!!!

marco61 ha scritto:Mi sono sempre chiesto come sia possibile che con l'attuale tecnologia l'uomo non sia ancora stato capace di costruire una corda che abbia le stesse identiche caratteristiche del budello naturale.

ritengo che attualmente la chimica e l'ingegneria biomedica sarebbero tranquillamente in grado di riprodurre fedelmente le caratteristiche del budello naturale.
mi viene in mente come per un tendine lacerato non sia più necessario l'autotrapianto, ma vengono utilizzati dei tendini artificiali realizzati da un bio-polimero e ottenuti "filando" delle nanofibre. questi tendini artificiale riproducono fedelmente la flessibilità e la resistenza di quelli veri.
immagino però che le case produttrici di corde non abbiamo la medesima spinta economica che possiede la lobby della chimica-farmaceutica, pertanto ricerche in questa direzione o anche l'utilizzo di tecniche e materiali già collaudati credo siano molto difficili da affrontare dal mero punto di vista economico, perlomeno per correre dietro a delle palline gialle ...

CiapaRat ha scritto:

marco61 ha scritto:Mi sono sempre chiesto come sia possibile che con l'attuale tecnologia l'uomo non sia ancora stato capace di costruire una corda che abbia le stesse identiche caratteristiche del budello naturale.

ritengo che attualmente la chimica e l'ingegneria biomedica sarebbero tranquillamente in grado di riprodurre fedelmente le caratteristiche del budello naturale.
mi viene in mente come per un tendine lacerato non sia più necessario l'autotrapianto, ma vengono utilizzati dei tendini artificiali realizzati da un bio-polimero e ottenuti "filando" delle nanofibre. questi tendini artificiale riproducono fedelmente la flessibilità e la resistenza di quelli veri.
immagino però che le case produttrici di corde non abbiamo la medesima spinta economica che possiede la lobby della chimica-farmaceutica, pertanto ricerche in questa direzione o anche l'utilizzo di tecniche e materiali già collaudati credo siano molto difficili da affrontare dal mero punto di vista economico, perlomeno per correre dietro a delle palline gialle ...

Io ho un'opinione un po' diversa.

Tutto quello che a livello di biotecnologie si è fatto in questi anni in campo medico ha contribuito a risolvere problemi clinici importanti con sostituti artificiali (protesi di anca e ginocchio, le stesse protesi dentarie e così via), ma quando ci si affaccia ai "tessuti molli", alle arterie, ai muscoli ed alla pelle, l'uso delle "protesi artificiali" diventa più complicato.
Infatti, se ci pensate, i by-pass coronarici sono ancora fatti prelevando tratti di vena dal polpaccio o dal braccio (dipende dalle scuole), la pelle degli ustionati viene riprodotta con prelievi di cellule epiteliali tenuti a lungo in cultura per permettere che si riproducano. Certo lo scopo prinicipale dell'auto-trapianto è dovuto ai rischi di rigetto che si debbono limitare al minimo; se il corpo riconosce come "amiche" le cellule impiantate non lo attacca con gli anticorpi e la prognosi post operatoria diventa molto più favorevole.
Questo per dire (scusate la divagazione precedente) che per riprodurre corde di budello naturale "sintetico", si dovrà forse arrivare a fare colture di cellule intestinali di bovino, che replicandosi "in vitro" possano essere utilizzate per creare fibre adatte alla trasformazione in corde da tennis.
Penso che il processo oggi potrebbe già essere utilizzato, ma i tempi ed i costi probabilmente farebbero diventare proibitiva la produzione su larga scala a prezzi contenuti (almeno un po' meno del budello preso dall'animale macellato) per poterne giustificare la produzione.
Comunque bel quesito Marco !

Il budello naturale ha una forza tensile e un'elasticita' che per ora nessuno e' riuscito ad eguagliare. Magari un giorno ci riusciranno. Le grandi aziende stanno investendo soldoni proprio in questa direzione. Ma per ora sono ancora molto lontani.

Putroppo, a causa della lunghezza limitata della "serosa" (la parte dell'intestino bovino utilizzata per produrre il budello), servono la bellezza di 8 mucche per produrre un set!
Aggiungiamoci gli altissimi costi di lavorazione ed ecco che ci ritroviamo di fronte ad una corda dal prezzo elevato.

Se poi andiamo a vedere, un set di buon multifilamento costa circa la meta' di un budello, ma dura molto meno. Il budello e' senza dubbio un investimento migliore.

Magari un bel giorno i tennisti medio-scarsi la smetteranno di comprare i mono per fare il verso ai campioni e capiranno finalmente che il budello e' la scelta migliore.