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conversione misure telai
Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
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TENNISTEAM :: Area Tecnica :: Corde
Pagina 1 di 1
Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
Vorrei proporre una pausa di riflessione raccogliendo tutte le nostre informazioni e le nostre esperienze e, cercando di verificarle, esporle chiaramente e definitivamente una volta per tutte.
Parliamo di Monofilamenti e del problema della “ precoce” perdita di caratteristiche intrinseche di questi armeggi, il tutto conosciuto come “ morte della corda” e a cui e’ stato associato talvolta, forse a cuor leggero, il termine “polimerizzazione”
Non sono un’esperto di materiali compositi, quindi lascio ad altri la competenza sulla correttezza del termine usato nel frangente, citando Wikipedia :
Con il termine polimerizzazione si intende la reazione chimica che porta alla formazione di una catena polimerica, ovvero di una molecola costituita da molte parti uguali (detti monomeri" o "unità ripetitive") che si ripetono in sequenza.
Premetto che ho cercato in tutti gli appunti, in tutti i post che ho visionato nell’etere e su solito libro di R.Cross & soci, ma dell’argomento “ morte della corda”, trattato in maniera scientifica e con rigorose prove alla mano, non ho attualmente nessun riscontro.
Colgo l’occasione, per invitarvi a leggere i seguenti paragrafi tratti da “The Physics and Technology of Tennis”
Chapter 30 - Pag 279 – “ Do strings Ever Lose Power and Resilience? “
Chapter 30 - Pag 279 – “ Player Perception of Power “
Ma anche tutti i Capitoli successivi , dal 31 al 34 , specie quest’ultimo dal paragrafo:
“String Tension : Can Players Tell the difference “ di pag 315 fino alla fine.
A onor del vero, dato che il boom dei Monofili, e’cosa degli ultimi anni, mentre il saggio di cui sopra, risale alla fine degli anni ’90, gia’ al capitolo 27 “String Chemistry” , si accenna ai Copolimeri e ai Polimeri con una frase molto indicativa:
“Upon impact, polymer chains straighten in the amorphous regions and stretch in the crystalline regions. These are instantaneous and recoverable reactions, just like the behaviour of atoms in a completely crystalline metal structure.
But in a string that is under constant tension over time, chain slippage and disentanglement occour”
Per chi volesse approfondire l’argomento sui materiali, online trovate molta documentazione; per esempio :
- Tesi Camilletti.pdf . Universita’ di Camerino
- Degradazione dei Polimeri.pdf . Carlo Santulli – Univ. La Sapienza
Le premesse gia’ ci sono, ma cerchiamo una spiegazione esaustiva e possibilmente la pubblicazione di prove oggettive e argomenti scientifici riguardanti lo specifico del Tennis.
Nel mentre , ci basiamo sulle esperienze di Incordatori Pro, Incordatori in Erba, Giocatori Agonisti, Atleti di Club ecc. ecc.
Si e’ evidenziato pertanto un problema che si pone in questi termini:
il Monofilamento, dopo un certo numero di ore nell’uso tennistico , (non ancora ben precisate dal rigore accademico), perde le sue caratteristiche iniziali ( si rompono le catene molecolari ? ) e si trasforma in una sorta di pericoloso (per l’integrita’ delle ns braccia) e ingiocabile armeggio.
Ora: ingiocabile dovrebbe essere un giudizio dato sicuramente da atleta esperto, sensibile e oltremodo capace di discernere quando ci sono delle variazioni di risposta del piatto corde, non determinate esclusivamente da un calo di tensione dello stesso o da motivi emozionali del tutto soggettivi.
( o da motivi di opportunismo commerciale, alias : Fare soldi )
Per farci riflettere, confermo di conoscere giocatori che utilizzano la stessa incordatura in Monofilo anche per 3 o 6 mesi, senza alcun problema e senza accorgersi assolutamente di nulla.
Il loro filtro e’ assolutamente il “Si rompe/ Non si Rompe” o al max “mi sono stufato delle corde”
Si e’ cercato di introdurre , un metodo di “riconoscimento oggettivo” per determinare quando una corda costruita in Mono (polimero, copolimero o altro), sia effettivamente da sostituire, salvo l’evidente rottura precoce.
Si e’ arrivati a discernere che, quando il piatto corde ha un calo di tensione del 20 % , tale armeggio e’ arrivato al suo fine vita e andrebbe sostituito.
Dalle tabelle pubblicate da alcuni siti online , su tutti l’USRSA e TW USA, notiamo come ci sia un comportamento abbastanza omogeneo , riferito alla perdita di tensione totale dopo l’incordatura iniziale, che si attesta mediamente tra il 15 e il 19 % del valore di partenza
Tale valore e’ la somma di diverse perdite di tensione e nello specifico ( fonte TW USA) :
Static Tension Loss (lbs) :
Sixty seconds was waited after pulling to reference tension and before the first stabilization impact. This is the tension lost during that time.
Stabilization Tension Loss (lbs):
Each string was hit 20 times at high speed to 'stabilize' it before any test impact was conducted. This indicates the tension lost during those hits
Impact Tension Loss (lbs):
This is the tension lost during the test impact.
Quindi, alla luce di tutto cio’, mi sovvengono alcune domande :
1) Il metodo del 20 % e’ da ritenersi attendibile e soprattutto su quali basi ?
2) il 20 % e’corretto calcolarlo dopo che il piatto corde, senza giocarci su, si e’ stabilizzato alla sua tensione ottimale ( dopo quanto tempo? ), o dal momento che si toglie la racchetta dall’incordatrice ?
3) Un Monofilamento “Muore” in seguito allo stress per averlo sottoposto a allungamento forzato e legato sotto costante tensione , oppure perche’ la struttura del materiale si altera per i continui colpi da impattamento con la pallina ( o a entrambe le situazioni ? )
4) Giudicando da Incordatori , riteniamo che valutare la perdita di tensione con L’ERT 300 sia sufficiente e affidabile, o per dare un giudizio serio, dovremmo tutti munirci di ASPS – Babolat RDC o Pacific DC ?
J
Parliamo di Monofilamenti e del problema della “ precoce” perdita di caratteristiche intrinseche di questi armeggi, il tutto conosciuto come “ morte della corda” e a cui e’ stato associato talvolta, forse a cuor leggero, il termine “polimerizzazione”
Non sono un’esperto di materiali compositi, quindi lascio ad altri la competenza sulla correttezza del termine usato nel frangente, citando Wikipedia :
Con il termine polimerizzazione si intende la reazione chimica che porta alla formazione di una catena polimerica, ovvero di una molecola costituita da molte parti uguali (detti monomeri" o "unità ripetitive") che si ripetono in sequenza.
Premetto che ho cercato in tutti gli appunti, in tutti i post che ho visionato nell’etere e su solito libro di R.Cross & soci, ma dell’argomento “ morte della corda”, trattato in maniera scientifica e con rigorose prove alla mano, non ho attualmente nessun riscontro.
Colgo l’occasione, per invitarvi a leggere i seguenti paragrafi tratti da “The Physics and Technology of Tennis”
Chapter 30 - Pag 279 – “ Do strings Ever Lose Power and Resilience? “
Chapter 30 - Pag 279 – “ Player Perception of Power “
Ma anche tutti i Capitoli successivi , dal 31 al 34 , specie quest’ultimo dal paragrafo:
“String Tension : Can Players Tell the difference “ di pag 315 fino alla fine.
A onor del vero, dato che il boom dei Monofili, e’cosa degli ultimi anni, mentre il saggio di cui sopra, risale alla fine degli anni ’90, gia’ al capitolo 27 “String Chemistry” , si accenna ai Copolimeri e ai Polimeri con una frase molto indicativa:
“Upon impact, polymer chains straighten in the amorphous regions and stretch in the crystalline regions. These are instantaneous and recoverable reactions, just like the behaviour of atoms in a completely crystalline metal structure.
But in a string that is under constant tension over time, chain slippage and disentanglement occour”
Per chi volesse approfondire l’argomento sui materiali, online trovate molta documentazione; per esempio :
- Tesi Camilletti.pdf . Universita’ di Camerino
- Degradazione dei Polimeri.pdf . Carlo Santulli – Univ. La Sapienza
Le premesse gia’ ci sono, ma cerchiamo una spiegazione esaustiva e possibilmente la pubblicazione di prove oggettive e argomenti scientifici riguardanti lo specifico del Tennis.
Nel mentre , ci basiamo sulle esperienze di Incordatori Pro, Incordatori in Erba, Giocatori Agonisti, Atleti di Club ecc. ecc.
Si e’ evidenziato pertanto un problema che si pone in questi termini:
il Monofilamento, dopo un certo numero di ore nell’uso tennistico , (non ancora ben precisate dal rigore accademico), perde le sue caratteristiche iniziali ( si rompono le catene molecolari ? ) e si trasforma in una sorta di pericoloso (per l’integrita’ delle ns braccia) e ingiocabile armeggio.
Ora: ingiocabile dovrebbe essere un giudizio dato sicuramente da atleta esperto, sensibile e oltremodo capace di discernere quando ci sono delle variazioni di risposta del piatto corde, non determinate esclusivamente da un calo di tensione dello stesso o da motivi emozionali del tutto soggettivi.
( o da motivi di opportunismo commerciale, alias : Fare soldi )
Per farci riflettere, confermo di conoscere giocatori che utilizzano la stessa incordatura in Monofilo anche per 3 o 6 mesi, senza alcun problema e senza accorgersi assolutamente di nulla.
Il loro filtro e’ assolutamente il “Si rompe/ Non si Rompe” o al max “mi sono stufato delle corde”
Si e’ cercato di introdurre , un metodo di “riconoscimento oggettivo” per determinare quando una corda costruita in Mono (polimero, copolimero o altro), sia effettivamente da sostituire, salvo l’evidente rottura precoce.
Si e’ arrivati a discernere che, quando il piatto corde ha un calo di tensione del 20 % , tale armeggio e’ arrivato al suo fine vita e andrebbe sostituito.
Dalle tabelle pubblicate da alcuni siti online , su tutti l’USRSA e TW USA, notiamo come ci sia un comportamento abbastanza omogeneo , riferito alla perdita di tensione totale dopo l’incordatura iniziale, che si attesta mediamente tra il 15 e il 19 % del valore di partenza
Tale valore e’ la somma di diverse perdite di tensione e nello specifico ( fonte TW USA) :
Static Tension Loss (lbs) :
Sixty seconds was waited after pulling to reference tension and before the first stabilization impact. This is the tension lost during that time.
Stabilization Tension Loss (lbs):
Each string was hit 20 times at high speed to 'stabilize' it before any test impact was conducted. This indicates the tension lost during those hits
Impact Tension Loss (lbs):
This is the tension lost during the test impact.
Quindi, alla luce di tutto cio’, mi sovvengono alcune domande :
1) Il metodo del 20 % e’ da ritenersi attendibile e soprattutto su quali basi ?
2) il 20 % e’corretto calcolarlo dopo che il piatto corde, senza giocarci su, si e’ stabilizzato alla sua tensione ottimale ( dopo quanto tempo? ), o dal momento che si toglie la racchetta dall’incordatrice ?
3) Un Monofilamento “Muore” in seguito allo stress per averlo sottoposto a allungamento forzato e legato sotto costante tensione , oppure perche’ la struttura del materiale si altera per i continui colpi da impattamento con la pallina ( o a entrambe le situazioni ? )
4) Giudicando da Incordatori , riteniamo che valutare la perdita di tensione con L’ERT 300 sia sufficiente e affidabile, o per dare un giudizio serio, dovremmo tutti munirci di ASPS – Babolat RDC o Pacific DC ?
J
janko60- Messaggi : 2695
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : Di là da l'aghe
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
interessante disamina. il dubbio ha assalito anche me in fatto di monofilamenti.
fatto sta che io sono convinto che la perdita di qualità della corda, ai fini del gioco, non sia seriamente apprezzabile da un giocatore di quarta.
in fatto di problemi fisici derivanti dal decadimento, io non ne ho mai avuti col mono, tant'è che, un anno fa quando non sapevo della question del decadimento, ho tenuto un black code per mesi e mesi cambiandolo solo quando mi sono stufato, e senza avere mai problemi.
il caso ha voluto che l'epicondilite mi venisse proprio quando usavo una cordaccia multifilo della babolat (la magic force per la cronaca).
per completezza, aggiungo che il mio maestro mi ha confessato che gioca col monofilo sino a quando si rompe , che non ha mai avuto problemi e che, in fondo in fondo, non sente enormi differenze, quanto meno in ambito lavorativo, nei tornei non so come si comporti.
insomma, la teoria del 20% o delle n ore secondo me è per raffinati che vogliono avere una corda con performance sempre al 100% illudendosi di saperla apprezzare davvero. un pochettino come uno che, permettetemi, beve solo champagne millesimato ma che, con l'etichetta coperta, non saprebbe distinguere un moet da una spuma.
vorrei davvero provare ad "oscurare" il piatto corde della racchetta di questi puristi, e chiedere loro di fare un assaggio con diverse incordature, diverse tensioni e diverse ore di gioco alle spalle. penso che non ne azzeccherebbero una.
sui danni al fisico, non escludo che siano probabili, ma andrei cauti a generalizzarla. la sperimentazione è necessaria per testare la reazione del proprio fisico alle varie incordature.
tagliare appena la DT scende del 20%, secondo me è un buon metodo per gli agonisti di alto livello, ma per noi (per me almeno) è un ottimo metodo per ingrassare incordatori e produttori di corde.
fatto sta che io sono convinto che la perdita di qualità della corda, ai fini del gioco, non sia seriamente apprezzabile da un giocatore di quarta.
in fatto di problemi fisici derivanti dal decadimento, io non ne ho mai avuti col mono, tant'è che, un anno fa quando non sapevo della question del decadimento, ho tenuto un black code per mesi e mesi cambiandolo solo quando mi sono stufato, e senza avere mai problemi.
il caso ha voluto che l'epicondilite mi venisse proprio quando usavo una cordaccia multifilo della babolat (la magic force per la cronaca).
per completezza, aggiungo che il mio maestro mi ha confessato che gioca col monofilo sino a quando si rompe , che non ha mai avuto problemi e che, in fondo in fondo, non sente enormi differenze, quanto meno in ambito lavorativo, nei tornei non so come si comporti.
insomma, la teoria del 20% o delle n ore secondo me è per raffinati che vogliono avere una corda con performance sempre al 100% illudendosi di saperla apprezzare davvero. un pochettino come uno che, permettetemi, beve solo champagne millesimato ma che, con l'etichetta coperta, non saprebbe distinguere un moet da una spuma.
vorrei davvero provare ad "oscurare" il piatto corde della racchetta di questi puristi, e chiedere loro di fare un assaggio con diverse incordature, diverse tensioni e diverse ore di gioco alle spalle. penso che non ne azzeccherebbero una.
sui danni al fisico, non escludo che siano probabili, ma andrei cauti a generalizzarla. la sperimentazione è necessaria per testare la reazione del proprio fisico alle varie incordature.
tagliare appena la DT scende del 20%, secondo me è un buon metodo per gli agonisti di alto livello, ma per noi (per me almeno) è un ottimo metodo per ingrassare incordatori e produttori di corde.
alain proust- Messaggi : 619
Data d'iscrizione : 13.12.10
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
quoto al 100%, se penso alle corde che ho adoperato giocando le mie migliori partite a qualsiasi tecnico verrebbero i brividi... ricordo dei calibri 1,45 oppure la moda negli anni 90 di quelle incordature multicolori ce altro non era che semplice nylon.
prima le corde si dividevano in budello e tutto il resto, internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali
prima le corde si dividevano in budello e tutto il resto, internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali
miguel- Messaggi : 5955
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 57
Località : torino
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
Parlo solo della mia esperienza.
Incordo monofilo a 19 kg di varie marche.
Per la prima partita, la racchetta è una fionda. La seconda partita si gioca senza fare nessuna fatica perchè la palla esce benissimo dalla corda, praticamente da sola. Terza/quarta partita: ci gioco ancora bene ma inizio a spingere. Più vado avanti e più devo spingere ma il calo della corda ormai c'è stato e la situazione si stabilizza. Qualcuno a questo punto direbbe "è ora di cambiare corda" ma per problemi varivado avanti finchè non mi stufo della corda. Quando faccio il cambio mi accorgo però che la situazione cambia come il giorno dalla notte.
Poche volte rompo, normalmente rompo una corda vicino al telaio per un colpo decentrato.
Incordo monofilo a 19 kg di varie marche.
Per la prima partita, la racchetta è una fionda. La seconda partita si gioca senza fare nessuna fatica perchè la palla esce benissimo dalla corda, praticamente da sola. Terza/quarta partita: ci gioco ancora bene ma inizio a spingere. Più vado avanti e più devo spingere ma il calo della corda ormai c'è stato e la situazione si stabilizza. Qualcuno a questo punto direbbe "è ora di cambiare corda" ma per problemi varivado avanti finchè non mi stufo della corda. Quando faccio il cambio mi accorgo però che la situazione cambia come il giorno dalla notte.
Poche volte rompo, normalmente rompo una corda vicino al telaio per un colpo decentrato.
Chiros- Messaggi : 5757
Data d'iscrizione : 27.10.10
Età : 49
Località : Mai una stabile.
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
questa è l'essenza di tutto!miguel ha scritto:...internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali
io sono scarso e i mono li rompo difficilmente (più facilmente accade su mono delidati per una steccata), quindi mi capita usarli anche per più di 10-15 ore senza alcun problema.
Non mi faccio "pippe mentali" sul calo di tensione perché non ho un livello tale da poter capire quando una palla va fuori perché le corde hanno una tensione di 9kg oppure per un mio errore tecnico.
L'unico mio campanello di allarme sui mono è quando inizio ad avvertire fastidi al gomito, cosa che mi è capitato con le alu power ruvide dopo 7 ore di gioco e con altri mono. In questo caso ho tagliato prima della rottura.
ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!
(cit. by Satrapo)
oedem- Messaggi : 6053
Data d'iscrizione : 01.12.09
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
Giancarlo...e pensare che il libro di Cross, Brody & Lindsay te l'ho consigliato io...
Ho creato un mostro!
Allora, le cose stanno cosi': una corda, una volta tesa, perde per forza di cose buona parte della propria elasticita'. Il tensionamento provoca anche un calo della cosiddetta "resilienza".
Cos'e' la resilienza? La definizione e' questa:
"La capacità di un corpo di recuperare la sua dimensione e forma iniziale dopo una deformazione causata soprattutto da tensione e compressione".
In parole povere, una corda colpisce la palla e torna allo stato originale. Quando non ritorna piu', ha perso la resilienza.
I monofilamenti in poliestere hanno un livello di elasticita' e resilienza molto basso e che si esaurisce in fretta, di solito dopo poche ore a seconda del tipo di corda.
Quando il monofilamento perde completamente elasticita' e resilienza, ecco che si dice che la corda e' "morta". Non ha nulla a che vedere con la tensione. La Babolat RPM Blast, per esempio, perde un sacco di tensione in poche ore, ma non e' morta.
Amedeo ha detto tutto in poche parole:
Quando la corda muore, il gomito soffre. Poi c'e' chi e' cosi' fortunato da poter giocare anni con corde morte. Mi e' capitato proprio alcuni giorni fa, un cliente si e' presentato in negozio dicendo che aveva rotto le corde e doveva cambiarle. Aveva Babolat Pro Hurricane montate. Quando gli ho chiesto quando aveva incordato l'ultima volta, mi ha risposto "Tre anni fa, perche'?"
Ho avuto l'istinto di prenderlo a calci, ma mi sono limitato a dirgli "Sei fortunato, hai ancora il braccio attaccato al resto del corpo..."
Ho creato un mostro!
Allora, le cose stanno cosi': una corda, una volta tesa, perde per forza di cose buona parte della propria elasticita'. Il tensionamento provoca anche un calo della cosiddetta "resilienza".
Cos'e' la resilienza? La definizione e' questa:
"La capacità di un corpo di recuperare la sua dimensione e forma iniziale dopo una deformazione causata soprattutto da tensione e compressione".
In parole povere, una corda colpisce la palla e torna allo stato originale. Quando non ritorna piu', ha perso la resilienza.
I monofilamenti in poliestere hanno un livello di elasticita' e resilienza molto basso e che si esaurisce in fretta, di solito dopo poche ore a seconda del tipo di corda.
Quando il monofilamento perde completamente elasticita' e resilienza, ecco che si dice che la corda e' "morta". Non ha nulla a che vedere con la tensione. La Babolat RPM Blast, per esempio, perde un sacco di tensione in poche ore, ma non e' morta.
Amedeo ha detto tutto in poche parole:
oedem ha scritto:L'unico mio campanello di allarme sui mono è quando inizio ad avvertire fastidi al gomito, cosa che mi è capitato con le alu power ruvide dopo 7 ore di gioco e con altri mono. In questo caso ho tagliato prima della rottura.
Quando la corda muore, il gomito soffre. Poi c'e' chi e' cosi' fortunato da poter giocare anni con corde morte. Mi e' capitato proprio alcuni giorni fa, un cliente si e' presentato in negozio dicendo che aveva rotto le corde e doveva cambiarle. Aveva Babolat Pro Hurricane montate. Quando gli ho chiesto quando aveva incordato l'ultima volta, mi ha risposto "Tre anni fa, perche'?"
Ho avuto l'istinto di prenderlo a calci, ma mi sono limitato a dirgli "Sei fortunato, hai ancora il braccio attaccato al resto del corpo..."
Direttore Tecnico IRSA - USRSA MRT - ERSA Pro Tour Stringer - UKRSA Tournament Stringer - Membro onorario CRSA
La mia racchetta e' li' solo per tenere le corde.
Boris Becker
Stefano- Messaggi : 4584
Data d'iscrizione : 01.11.10
Età : 60
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Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
Stefano ha scritto:
Quando la corda muore, il gomito soffre. Poi c'e' chi e' cosi' fortunato da poter giocare anni con corde morte. Mi e' capitato proprio alcuni giorni fa, un cliente si e' presentato in negozio dicendo che aveva rotto le corde e doveva cambiarle. Aveva Babolat Pro Hurricane montate. Quando gli ho chiesto quando aveva incordato l'ultima volta, mi ha risposto "Tre anni fa, perche'?"
Chiros- Messaggi : 5757
Data d'iscrizione : 27.10.10
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Località : Mai una stabile.
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
Stefano ha scritto:
Giancarlo...e pensare che il libro di Cross, Brody & Lindsay te l'ho consigliato io...
Ho creato un mostro!
Beh, brutto so' brutto ........... ma ho sempre un certo fascino...............
Stefano ha scritto:
Quando il monofilamento perde completamente elasticita' e resilienza, ecco che si dice che la corda e' "morta".
Grazie DOC , finalmente la chiara spiegazione della faccenda
Pero' adesso arriviamo al punto dolente :
Qual'e' il metodo oggettivo per capire quando questo accade ?
Perche' se continuiamo con le sensazioni, non ne usciamo + fuori, e in fondo e' quello che purtroppo vuole il mercato, vedi le racchette
Se ci fidiamo dell' inizio del dolorino al gomito, direi che siamo sulla cattiva strada , specie se parliamo anche di giovani agonisti che devono intraprendere una carriera e tutto vorremmo tranne che comincino presto con dolori o inizi di qualcosa che potrebbe diventare una complicanza.
Se tagliamo cautelativamente le corde come fanno tutti i pro, ci sveniamo le tasche e non solo
Tentiamo la strada di creare una tabella seria in base alle esperienze e alle sensazioni affidabili di qualche atleta serio , o continuiamo a credere alla storiella del 20% della perdita di tensione ?
Oppure ?
J
janko60- Messaggi : 2695
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : Di là da l'aghe
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
anche perchè ci sono a mio avviso altri fattori che contribuiscono più delle corde alle sensazioni che si provano sul campo, vedi tipo di superficie ma soprattutto le palle.Perche' se continuiamo con le sensazioni, non ne usciamo + fuori, e in fondo e' quello che purtroppo vuole il mercato, vedi le racchette
Queste, vuoi per marca ma soprattutto per livello di usura, hanno un range di comportamento che supera di molto a mio avviso quello della corda.
Del resto non penso che tutti giochiamo ogni volta sempre con palle nuove e dello stesso tipo.
Ho speso un sacco di soldi in racchette, corde e palline; tutti gli altri li ho sperperati.
Ursus- Messaggi : 673
Data d'iscrizione : 05.02.11
Età : 57
Località : Modena
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
anche perchè se uno cambiasse le palline ogni volta che gioca.......... lo stipendio servirebbe solo per acquistare le palline (almeno il mio)
matty- Messaggi : 1438
Data d'iscrizione : 24.12.10
Età : 44
Località : perugia
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
miguel ha scritto:internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali
PAROLE DA SCOLPIRE NELLA PIETRA
"se fossi un po' più gay di quello che sono, mi piacerebbe essere accarezzato dalla volee di McEnroe".
Gianni Clerici
john mc edberg- Messaggi : 2144
Data d'iscrizione : 16.10.11
Località : Roma (ora finalmente provincia)
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
Io Andrea l'avevo fatto NOTARE già altre volte che con alle nuove e "discete" come qualità...va bene anche una corda che ha qualche ora sul "groppone"...Ursus ha scritto:anche perchè ci sono a mio avviso altri fattori che contribuiscono più delle corde alle sensazioni che si provano sul campo, vedi tipo di superficie ma soprattutto le palle.Perche' se continuiamo con le sensazioni, non ne usciamo + fuori, e in fondo e' quello che purtroppo vuole il mercato, vedi le racchette
Queste, vuoi per marca ma soprattutto per livello di usura, hanno un range di comportamento che supera di molto a mio avviso quello della corda.
Del resto non penso che tutti giochiamo ogni volta sempre con palle nuove e dello stesso tipo.
nw-t- Messaggi : 1163
Data d'iscrizione : 01.01.11
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
la durata della corda dipende sicuramente dalle ore/giorni dall'incordatura e dalle ore/ritmo di gioco effettuato con variabile delle differenze strutturali delle varie corde.
Da parte mia per tagliare la testa al toro mi trovo bene a cambiare corda dopo un paio di partite max e comunque corde con non più di un settimana.
Da parte mia per tagliare la testa al toro mi trovo bene a cambiare corda dopo un paio di partite max e comunque corde con non più di un settimana.
cobrama- Messaggi : 2250
Data d'iscrizione : 20.01.11
Età : 57
Località : toscana
Re: Monofilamenti : Quando avviene la "Morte della Corda?"
miguel ha scritto:quoto al 100%, se penso alle corde che ho adoperato giocando le mie migliori partite a qualsiasi tecnico verrebbero i brividi... ricordo dei calibri 1,45 oppure la moda negli anni 90 di quelle incordature multicolori ce altro non era che semplice nylon.
prima le corde si dividevano in budello e tutto il resto, internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali
Le mie partite le ho vinte con una bella kangaroo dal calibro imprecisato (dubito anche che fosse uguale da matassa a matassa )
E non ero io ad avere il braccio di ghisa eh, usavamo tutti quelle perchè quelle avevano una caratteristica fondamentale: erano GRATIS!
Satrapo- Moderatore
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