Racchette che spaventano

Premesso che nella mia lunga vita tennistica, sia agonistica che da ex, ho preso belle piallate dalle più svariate tipologie di giocatori armati di ogni tipologia di racchetta, nei miei ricordi ci sono però dei punti fermi:

era del legno: se mi si presentava un avversario con una Bancroft Professional in mano, sapevo già che erano dolori

era della grafite e fibra: se il mio avversario sfoderava la Prestige 600, dovevo tirare fuori scudo e casco

era della grafite evoluta: se il mio avversario sfoderava una Wilson Pro Staff 6.1 o una Prestige MP, dovevo farmi il segno della croce

era moderna (dalla PD in poi): ho perso ogni riferimento!!

Dite la vostra.

Probabilmente sbagliando, non ho mai guardato con che racchetta giocava il mio avversario, sarà che non sono mai stato granché ferrato in materia ...sicuramente almeno non mi sono fatto condizionare e magari questo può essere stato un vantaggio.

Anche io non ho mai badato granché alle racchette degli avversari, al limite mi ricordo di quelli con cui ho giocato che sfoggiavano telai particolari..ricordo uno con una ergonom ,un altro con la racchetta a due manici e un altro ancora con racchette in alluminio quando erano sparite già da 15 anni. Per capire se uno era forte io guardavo le scarpe, non tanto il modello ma come erano consumate, non un metodo particolarmente attendibile direi

Non riesco ad andare troppo indietro nel tempo come Spalama, perché quando giocavo da giovincello implume, non badavo alla racchetta del mio avversario. E comunque perdevo sempre, quindi cambiava poco  

Posso valutare gli ultimi 10/15 anni di agonismo e la cosa che accuso di più sono sempre le varie Pure Areo & Co. Ora forse un po' meno, ma soprattutto nei primi anni in cui avevo ripreso a giocare con una certa continuità, associavo questi telai ad una palla sempre piuttosto carica.

Ah, aggiungo una cosa dal punto di vista opposto: ora chi mi si presenta con completino perfetto appena uscito, tutto abbinato, borsone in tinta e Prostaff di Roger incordata con ibrido reverse... beh, di solito sono match facili facili già vinti in partenza. Mentre se mi arriva il ragazzotto dinoccolato, con tshirt di cotone a caso tinta unita, racchette nello zaino e overgrip disintegrato da 30 ore di gioco, lì invece di solito son dolori  

Tendenzialmente ciò che dice Simone ha un fondo di verità TRANNE gli esaltati che tirano fuori la pro staff 90 e steccano 2 palle su 3.

Certo: chi usava 30 anni fa la Prestige mid era uno che sapeva giocare a tennis!

Giusto anche quello che dice Johnny: completini in tinta con borsoni e racchette perfettamente abbinati , sono di solito sintomo di pippaggine assoluta.

Per lo più, ai tempi dei tornei, mi "preoccupavano" quelli cui vedevo racchette completamente grattate dagli impatti sul terreno (a prescindere dal tipo): di solito erano avversari tosti.

Ho iniziato a pagare le racchette nel 2018 dopo 30 anni di stop.
Non mi è mai fregato nulla delle racchette che per me erano equiparabili ad una pialla per un falegname, figurarsi se mi potevo accorgere della racchetta dell'avversario.
oggi è un po' diverso almeno per i colori che spesso sono davvero accattivanti.
L'unico aspetto che mi ha fatto riflettere nel tempo in cui ho giocato a livelli accettabili è stata la tensione che, dopo i primi anni di legno e 18-20 kg, è arrivata a sfiorare i 30 kg con le Graphite PRO 90 per poi ridiscendere a 22-23 con le Prostaff 6.1 95 classic e giungere ai 18-19 kg odierni con Blade 98 e Pure Aero 100/300.
non sopporto il suono dei multi (neppure negli avversari) e adoro i ricci di mare crudi!

nemmeno io non ho mai guardato la racchetta del mio avversario ma solo nel palleggio per trovare il punto debole .
se mai sono loro che guardano la mia e ridono sotto i baffi sono 5 anni che gioco con artengo.

correnelvento ha scritto:
Per lo più, ai tempi dei tornei, mi "preoccupavano" quelli cui vedevo racchette completamente grattate dagli impatti sul terreno (a prescindere dal tipo): di solito erano avversari tosti.

QUOTONE! Lì sono *azzi amari

muster ha scritto:nemmeno io non ho mai guardato la racchetta del mio avversario ma solo nel palleggio per trovare il punto debole .
se mai sono loro che guardano la mia e ridono sotto i baffi sono 5 anni che gioco con artengo.

Massimo rispetto per Artengo. Voglio provare da sacco di tempo la "Monfils".

johnnyyo ha scritto:

correnelvento ha scritto:
Per lo più, ai tempi dei tornei, mi "preoccupavano" quelli cui vedevo racchette completamente grattate dagli impatti sul terreno (a prescindere dal tipo): di solito erano avversari tosti.

QUOTONE! Lì sono *azzi amari  

muster ha scritto:nemmeno io non ho mai guardato la racchetta del mio avversario ma solo nel palleggio per trovare il punto debole .
se mai sono loro che guardano la mia e ridono sotto i baffi sono 5 anni che gioco con artengo.

Massimo rispetto per Artengo. Voglio provare da sacco di tempo la "Monfils".

Lo comprata settimana scorsa ho preso il 16/19 da 300 grammi che poi una volta pesata era sotto ed allora ho aggiunto 6 grammi negli steli .lo provata solo due volte, aspetto per un giudizio più serio perché giocando da tanto con la tr 960 precision mi ci devo abituare comunque rispetto a quella che uso ora la tr 960 control pro cambia di poco , le specifiche sono identiche .non ho preso la tour che pesa 5 grammi in più e cambia un pelo volevo stare sempre sui 300 nuda

johnnyyo ha scritto:
Ah, aggiungo una cosa dal punto di vista opposto: ora chi mi si presenta con completino perfetto appena uscito, tutto abbinato, borsone in tinta e Prostaff di Roger incordata con ibrido reverse... beh, di solito sono match facili facili già vinti in partenza. Mentre se mi arriva il ragazzotto dinoccolato, con tshirt di cotone a caso tinta unita, racchette nello zaino e overgrip disintegrato da 30 ore di gioco, lì invece di solito son dolori  

stai in campana..... un paio di volte mi è capitato anche di giocare con calzini spaiati

C'era un mio amico, ai bei tempi della Coppa Italia, che si presentava in campo con calzettoni spessi di spugna, pantaloncino quello che capitava e maglietta di cotone non stirata ed a volte nemmeno lavata ma semplicemente messa ad asciugare dopo il match precedente.
Lui diceva di giocare con la stessa maglia almeno due volte, poi la usava come scendiletto, ed infine come scendi doccia, prima di lavarla di nuovo.
Giocava con un guanto da golf sulla mano dominate e dico dominante perchè giocava dritto e rovescio a due mani.
Bene, questo tizio, che a vederlo sembrava più un barbone, entrava in campo ed era capace di non sbagliare una palla per tre ore di seguito e di rosolare giocatori di categoria C4 e C3 con facilità irrisoria.
Giocava con una prince CTS oversize tutta lisa, che aveva il grip tutto mangiato dal guanto senza sapere minimamente che corde utilizzava ed a che tensione gliele montavano.
Non era un pallettaro vecchia scuola, era semplicemente un muro, spesso invalicabile.
Della serie le apparenze ingannano.

A prescindere dal modello, a me preoccupano le racchette che fischiano.... Vuol dire che di là ho una con il braccio sciolto che la fa viaggiare parecchio