Il momento in cui avete detto 'addio' al legno

Il tennis è forse tra gli sport più seguiti (e praticati), quello in cui c'è stato un cambio di materiali particolarmente determinante nel gioco, quando si è passati dal legno alla grafite.
Sicuramente la cosa ha condizionato tantissimo il tennis professionistico, ma basandomi sulle immagini e i video trovati in rete, mi sembra che la cosa sia stata piuttosto netta, perché nel giro di un biennio quasi tutti fecero il salto verso la grafite, più o meno tra l'83 e l'84.
So che ci sono state eccezioni, come Borg che tenta il rientro molti anni dopo ostinandosi ad usare il legno, inoltre già ai tempi del legno erano in uso altri materiali come il metallo per la Wilson T2000 di Jimbo.

Però quella che mi interessa è un'altra storia.
Cos'è successo nel nostro tennis dilettantistico ed amatoriale in quegli anni?
Ci sono state persone che non si sono separate dal legno per lungo tempo?
Cosa capitava nelle sfide domenicali al circolo o nei tornei di classificati C?

Io non ho vissuto quei momenti, ho tirato i primi colpi da bambino a fine anni '80 con una Maxima di metallo, ma quando ho iniziato l'agonismo un filo più serio, eravamo già ad inizio anni '90 con le Wilson Prostaff o Head Prestige a farla da padrone, legno solo nelle teche.

Avete voglia di raccontarmi la vostra esperienza personale? Come avete vissuto la transizione e cosa avete visto negli incontri dell'epoca?

Una bella domanda, ed io sono la persona giusta per rispondere.

Ho cominciato a giocare negli ultimissimi anni 70, marinando il liceo, con un paio di compagni di classe.

La mattina, trovavamo i campi sempre liberi, e ci divertivamo come matti: tennis vs latino 60, 60!

All'epoca ci stavano solo racchette di legno, ed io giocavo con una maxima torneo usata regalatami da mio cugino, che aveva smesso subito.

Con la paghetta risparmiata passai ad una Donnay Alwood, per poi comprare, sempre usata una Head Vilas con grip 5 e 380 g nuda.
Vilas era il mio giocatore preferito ed io ero entusiasta di quella racchetta.

Nel frattempo cominciarono ad uscire le racchette in alluminio, soprattutto le head Master e Professional, ma poco usate in quanto i giocatori ritenevano vibrassero troppo e danneggiassero il braccio.

Dopo un paio di anni di Head Vilas, comprai la prima racchetta di fibra, ha Fischer powerglass, che scambiai dopo un mese: aveva un piatto più piccolo di quella di legno.

La scambiai con la racchetta che usai per il periodo più lungo della mia vita: ben 4 anni: la Head professional di alluminio con cuore rosso in plastica: una racchetta eccezionale.

Nel frattempo uscirono le prime racchette composite: la Kneissl bianca di Lendl (diventata poi Adidas), la Yamaha YF 30 di Amaya, le prime head Graphite pro (madre della Prestige, e tantissime altre, tra cui la Kennex Black Ace, prima racchetta 100% in grafite, e fece comparsa l'inarrivabile POG che costava nei primi anni 80 ben 550.000 lire (il mio sogno, che si avverò 10-12 anni dopo).

Per quanto riguarda i tornei, si vedevano ancora molte racchette in legno, con cui i giocatori esperti "sentivano" di più la palla.

Erano i meno esperti che, inizialmente passavano ai nuovi materiali.

In questa fase, dato i peso importante delle racchette sintetiche, e le corde non evolute, non si ravvedeva ancora molta differenza di gioco.

Personalmente provai alcune racchette in fibra, ma preferivo di gran lunga la mia head professional di alluminio (usata da Fiback).

Contrariamente a ciò che pensano molti, col legno ci stavano persone che usavano il top spin, molto meno accentuato ovviamente, il rovescio che andava per la maggiore era il back, e qualche rovescio piatto di ottima fattura.

Gli scambi erano più lunghi e variegati, ed esistevano i pallettari, che grazie ai piatti minuscoli facevano impazzire gli attaccanti ancora più di oggi.

Quindi, nei tornei, era facile vedere giocatori che usavano racchette di legno contro racchette di fibra, giocando ad armi pari, senza evidenti vantaggi.

Gli anni 90 furono quelli della svolta, dove uscirono una quantità di racchette innovative di qualità eccezionale, e di fatto sparirono le racchette di legno.

Con mio grande dispiacere, perché io preferivo nostalgicamente il tennis giocato con le piccole racchette di legno.

Con quelle era molto ma molto più difficile giocare, e nelle partite si potevano vedere degli stili molto più variegati di quelli, standardizzati, di oggi.
Soprattutto si vedeva molto gioco a rete: una volta fatto un buon back sul rovescio dell'avversario, fare un passante era difficile!

Ma questa è solo una mia visione nostalgica, dovuta all'età.

Poi, la grande differenza fu la comparsa delle tubolari e delle corde in poliestere, che hanno reso il tennis delle pippe fruibile a tutti con facilità e rendendo il gioco più semplice, ed omologandolo.

Nel tennis a amatoriale di oggi, un ex calciatore con buone gambe ed un padellone incordato in poliestere può fare impazzire uno molto più attrezzato tecnicamente...

Nei primi anni 80, avrebbe fatto giochi.

Preferivo quel tennis "poco democratico" dove il più forte tecnicamente aveva molte più possibilità di vittoria.

Ma è una idea mia, e capisco possa non essere condivisa.

Io ho iniziato a giocare x riempire ore libere dagli allenamenti del calcio. Mi piaceva Borg, quindi lo imitavo in tutto. Racchetta naturalmente Donnay e dopo la "dipartita" non voluta, 2 Bancroft Professional. Come Corre, poi anch'io ho usato x anni la Head in alluminio di Fibak davvero bellissima in gioco. Ho avuto molti poi anni di stacco giocando solo pochissime ore in estate, x dedicarmi solo esclusivamente al calcio. Ripreso con le Dunlop 200G max di Mc. Enroe e una Prestige 600 quella con grommet verde (BELLISSIMA!!!). Una cosa che mi ricordo delle partite con le racche di legno, a volte giocavo 6 ore a settimana su campi in cemento, è che riuscivo facilmente a fare aces. Mi ricordo molti game "perfetti" con i 4 aces. Anche se a quei tempi avrei potuto giocare 5 ore di fila senza la minima fatica.
i miei LEGNI
La bellissima Head Fibak in alluminio.

Luca, pure tu con la fantastica head professional in alluminio?

Che racca eccezionale!

Ci ho anche giocato recentemente, e va ancora benissimo!

http://tt.tennis-warehouse.com/index.php?threads/amf-head-professional-red-head-still-great-after-all-these-years.732644/

Che racca che era, BELLISSIMA. Ci usciva dei servizi e back incredibili con una facilità disarmante

anche io ho iniziato col legno, ma all'epoca non facevo tornei solo interminabili partite con gli amici. Ho avuto prima una donnay e poi, quasi come corre, la fischer però la versione in legno chiamata powerwood che però di power aveva molto poco e lo sweetspot di una racchetta da ping pong, però grazie a quella ho imparato a prendere sempre la palla al centro. la prima volta che ho provato una racchetta "moderna" , la rossignol f200 mi è sembrato un altro mondo , mi sembrava di tirare fortissimo senza nessuno sforzo quasi da giocatore vero. dopo questa ho usato per un po' di anni le alto in alluminio/titanio ma queste avevano già un piatto che si avvicinava ai 95 sq e quindi rispetto alle racchette di ora la differenza stava per lo più nel peso. all'epoca de legno non facevo ancora tornei quindi non saprei dire cosa usavano i giocatori, quando ho comiciato io (seconda metà anni 80 orai erano tutti convertiti alla grafite o all'alluminio (alto che andava molto forte in piemonte o le diverse versioni dei primi racchettoni prince)

correnelvento ha scritto:Luca, pure tu con la fantastica head professional in alluminio?

Che racca eccezionale!

Ci ho anche giocato recentemente, e va ancora benissimo!

http://tt.tennis-warehouse.com/index.php?threads/amf-head-professional-red-head-still-great-after-all-these-years.732644/

Anni fa, ci fu un 3D dedicato alle vecchie racchette usate nel tempo e cercai in giro se ne ritrovavo una. La trovai solo in USA ma ad un prezzo esagerato con le tasse doganali solo x poterla tenere come ricordo.

https://www.facebook.com/marketplace/item/248193541171848/?ref=search&referral_code=null&referral_story_type=post&tracking=browse_serp%3A72efdfd1-5a09-423b-9c03-ed811093ef49

è questa che cerchi ? marketplace su facebook penso sia il posto migliore per chi cerca telai veramente old, c'è un sacco di gente che svuota le cantine e mette in vendita i vecchi telai a niente

Si quella, ho visto che ce ne sono altre 2 anche su ebay. A quel prezzo si può prendere anche x farci 1 ora o 2 x divertirsi. Non feci un torneo anni fà con le racche di legno perchè se volevo comprarla x giocare con quella non era ammessa da chi l'organizzava.

nw-t ha scritto:Non feci un torneo anni fà con le racche di legno perchè se volevo comprarla x giocare con quella non era ammessa da chi l'organizzava.

Ovviamente, nei tornei vintage ammesso solo il legno, e piatto standard.

oltre a quelle citate, in alluminio ricordo una yonex verde acido che usavano in parecchi

Ma se quei disgraziati fecero giocare 2, uno con la Wilson T2000 di Connors e l'altro con una copia Lacoste identica alla T2000 con un funghetto di gomma sotto attaccato al tappo. La Head perchè no?

nw-t ha scritto:Ma se quei disgraziati fecero giocare 2, uno con la Wilson T2000 di Connors e l'altro con una copia Lacoste identica alla T2000 con un funghetto di gomma sotto attaccato al tappo. La Head perchè no?

Questo è scorretto.

In torneo vintage che si rispetti usa SOLO legno, e piatto standard.

Sarebbe troppo comodo, per dire, usare una Prince Woodie con piatto 102!

Mah, credo più che loro pensassero che Head fosse di appena l'era dopo il legno. Le T2000 erano considerate racchette d'epoca  legno. Ho perso poco...vedendo un paio di partite non mi sarei divertito. Steccavano fisso.

Prima di tutto, grazie per le vostre testimonianze, molto apprezzate soprattutto perché personali.

Proprio ieri sera ho avuto occasione di parlare con un socio del mio circolo, intervistandolo sullo stesso tema, uomo di 57/58 anni, un passato da istruttore ed un best ranking di C1 'falso', nel senso che fu spesso vittorioso nei tornei C dell'epoca con possibilità (e livello) per passare tranquillamente almeno B4, ma lui chiese di non passare e gli venne concesso, spiegandomi che ai suoi tempi la cosa era possibile grazie al fatto che le promozioni fossero gestite da commissioni regionali, in molto estremamente elastico.

Insomma, avrete capito che parliamo di un Tennista con la T maiuscola, ancora oggi un giocatore tostissimo per tutti al circolo, III cat inclusa.
Bene, lui mia ha detto di essere rimasto legato al legno per un sacco di tempo: non se ne voleva separare perché riteneva i nuovi materiali troppo leggeri e/o imprecisi. Mi ha anche parlato di problemi di deformazione con le prime racchette in metallo, insomma, conferma quanto scritto da Corre all’inizio: da un lato per gli agonisti del tempo è stato più difficile abbandonare il legno, dall’altro capisco che le primissime alternative non fossero tutte rose e fiori ed i vantaggi non così evidenti; insomma non si è passati dalla Maxima alla Pure Drive in due mesi =)

Però anch’io ho un ricordo personale; ho iniziato a frequentare con regolarità il circolo in cui gioco tutt’ora nel ’91, con i miei genitori: ricordo tantissime racchette particolari, mio padre usava una Rossignol con il ponte incurvato al contrario (concavo verso il centro dell’ovale), molto pesante; poi c’erano racchette Lacoste con un gommino che usciva dal tappo e altre che non cito, però non ricordo di aver MAI visto qualcuno giocare con il legno, cioè, già nel ’91 sembrava passato remoto, sbaglio? Può essere un ricordo impreciso ed in realtà circolava ancora il legno nel ’90?

no già tardi 80 se facevi agonismo il legno non circolava più, sarebbe stato troppo il vantaggio concesso ai tuoi avversari, oltretutto anche gli ovali erano più grandi e questo faceva ancor più la differenza, molti ovali 85-90 sq sino ad arrivare ai 100 e passa sq dei prince

Anch'io ho iniziato col legno, un mio zio a fine anni 70 mi regalò una racchetta vinta ad una lotteria a marca Carrera con corde in budello, poi ebbi un'evoluzione con una Snauwaert Gerulaitis, poi col cambio di materiali passai anch'io alla Rossignol F200 ed effettivamente sembrava un altro sport.
Non tantissimi anni fa ho giocato con piacere con la Prokennex quella misto legno e graphite di cui non ricordo il nome con buoni risultati.
La butto lì,  ma se diventa sta prossima reunion perché non la facciamo con il legno? Chiaramente bisogna dichiarare in anticipo l'attrezzo usato.

squalo714 ha scritto:


La butto lì,  ma se diventa sta prossima reunion perché non la facciamo con il legno? Chiaramente bisogna dichiarare in anticipo l'attrezzo usato.

Bella idea

johnnyyo ha scritto:
Però anch’io ho un ricordo personale; ho iniziato a frequentare con regolarità il circolo in cui gioco tutt’ora nel ’91, con i miei genitori: ricordo tantissime racchette particolari, mio padre usava una Rossignol con il ponte incurvato al contrario (concavo verso il centro dell’ovale), molto pesante; poi c’erano racchette Lacoste con un gommino che usciva dal tappo e altre che non cito, però non ricordo di aver MAI visto qualcuno giocare con il legno, cioè, già nel ’91 sembrava passato remoto, sbaglio? Può essere un ricordo impreciso ed in realtà circolava ancora il legno nel ’90?

Anche io ho iniziato nel '91... circolavano racchette in grafite, oppure quelle più economiche in metallo o allumunio con inserto di plastica che univa i due steli, ed il ponte era un componente separato non faceva parte del telaio, una chiavica!!!

All'epoca le più gettonate e impossibili (per le tasche comuni) erano la Wilson Pro Staff Classic 95 o la Head Prestige Classic 600, queste almeno sono quelle che trovavo da Cisalfa nel '92 insieme ad altre racchette...

Ho avuto da ragazzo una sola vera racchetta, una Prince CTS Synergy DB 24 Midplus, di listino nel 1992 stava a 310.000 lire!!! Ma è stata l'unica per 15 anni, iniziai solo con una Maxima junior in metallo... ho ancora entrambe queste racchette!

Nel 2008 riprendo una racchetta, una Head Microgel Extreme Midplus (che ancora ho) e poi dal 2009 circa posso dire di aver iniziato un vero collezionismo, non fine a se stesso, nel senso che ci ho anche giocato con le racchette, pure se non cambio spesso le corde.

Quest'anno ho fatto incordare per la prima volta una racchetta in legno da Bartoni, una Maxima Torneo Deluxe... mi serviva per un torneo vintage, mai fatti prima.

Il collezionismo si è fermato a dicembre dello scorso anno, il 2022, e ne sono anche contento. Ci stavo per ricascare quest'anno con una Wilson Stan Smith Autograph (modello usato nel 1977 da Gerulaitis) e la celebre Donnay Borg Pro.. ma poi non si è finalizzato.... meglio perchè forse non mi ci vedo più a farmi mandare pacchi di cartone riempiti di racchette!

Il momento in cui avete detto addio il legno per me significa il momento in cui i miei genitori hanno abbandonato la termocucina a legna

Ricordo però che mio papà ne aveva una in casa, ma non ci ho mai giocato e non ho mai visto nessuno giocare con racchette in legno, da adolescente c'erano già le ProStaff.

https://www.youtube.com/watch?v=2T8R5CRhpIs
sarebbe bello provarla.......

Dedicato a quelle EMERITE TESTE DI CAZZO che sostengono che con le racchette di legno di giocava al rallentatore, ed era più facile...

https://youtu.be/wYr9ZCmeLP0?feature=shared

Guardare, ed imparate.

correnelvento ha scritto:Dedicato a quelle EMERITE TESTE DI CAZZO che sostengono che con le racchette di legno di giocava al rallentatore, ed era più facile...

https://youtu.be/wYr9ZCmeLP0?feature=shared

Guardare, ed imparate.

Però qui giochi sporco: postare un match del genere è come se facessimo vedere ai posteri un Federer-Nadal o un Djokovic-Alcaraz      
Alieni rispetto alla media dei tennisti coevi.

Ci sono un paio di cose apparentemente marginali che mi colpiscono quando vedo questi video:
1. giocavano con scarpe che mi fanno venire 3 vesciche solo a guardarle, eppure volano in campo, notare durante le inquadrature dal basso...
2. anche se si scannavano con scambi da 30 colpi, poi si facevano dare 2 palline e iniziavano il punto successivo, senza tante storie, asciugamani o pause varie.

correnelvento ha scritto:Dedicato a quelle EMERITE TESTE DI CAZZO .

le stesse che criticano Connors sostenendo che non sapeva giocare.

johnnyyo ha scritto:

Ci sono un paio di cose apparentemente marginali che mi colpiscono quando vedo questi video:
1. giocavano con scarpe che mi fanno venire 3 vesciche solo a guardarle, eppure volano in campo, notare durante le inquadrature dal basso...
2. anche se si scannavano con scambi da 30 colpi, poi si facevano dare 2 palline e iniziavano il punto successivo, senza tante storie, asciugamani o pause varie.
 

io se giocassi con quelle racchette steccherei 3 volte su 2
che fenomeni!