tensione dinamica: quanto mi costi!!!

Promemoria primo messaggio :

ciao a tutti,

prendo spunto dal servizio pag 80 di tennis italiano di novembre, la nota rubrica "riprendiamo il filo" di un certo Stefano Prete ,
che finalmente ci da un parametro in base al quale cambiare le corde.
Ora, a parte il costo dell'ERT 300, ovvero poco meno di 200 euro, pensare di cambiare le corde nei range (di cui non ho motivo di dubitare) consigliati, mi sembra davvero impegnativo. Tralasciando pro ( cambio corda con perdita 10% tensione) e agonisti (cambio a -15%), cioè due categorie che di fatto non pagano le corde o le hanno per contratto, nel nostro caso di amatori, cambiare le corde a -20% di tensione mi appare un notevole impegno economico.
Senza andare lontano, per fare un esempio, solo tornando indietro di 2 pagine, se prendo i valori di tensione dinamica delle babolat hurricane feel, alla terza ora il calo rilevato è già del 15 %, poi ci viene detto che alla quarta si è stabilizzato. Ciononostante direi che a occhio, alla ottava/decima ora il -20% è bello e che raggiunto.
Quindi a meno di non dotarci tutti di matassoni e macchina incordatrice, la faccenda si fa alquanto onerosa.

Ultima riflessione sugli ibridi: hanno ancora senso per noi amatori, che non tagliamo frequentemente, considerato che adesso abbiamo i dati certi che dopo poche ore ci troviamo con un piatto corde tutt'altro che omogeneo?

Che ne pensate (Stefano in primis)?
Consigli o alternative, quali ad esempio:
-eliminare monofili, almeno quelli di marca che costano mediamente il 50% in più?
- privilegiare multifilo che perde meno tensione rispetto ai mono?

bye

Aerogel ha scritto:Simba, una domanda.
Ma se ci sono delle così marcate differenze anche tra matassa e matassa (o singoli set) di una stessa corda, nello stesso calibro e nella stessa colorazione, allora che senso ha "testare" gli armeggi?

In più, anche sul dato soggettivo, non si potrebbe prendere per buona nessuna impressione di gioco che non derivi da un utilizzo molto prolungato nel tempo, che consenta quindi provare le differenze tra una matassa e un'altra e poi fare una "media".
E' davvero possibile?

Non è una regola fissa per fortuna, maltrimenti non avrebbe senso testare le corde come dici tu. Ti faccio un esempio: ho testato alla loro prima uscita le TF black code e mi sono piaciute parecchio. Dopo un paio di matasse me ne ritrovo una con la corda marchiata mentre prima non lo era e in più la corda si è rivelata più morbita al tatto e anche in gioco, un dato rilevato da più persone che si aspettavano la "solita" corda e invece se ne trovano una un pò diversa. Motivo? Siccome le buone corde nella maggior parte dei casi le producono tutte a Taiwn (non Cina, eh) e quando magari cambiano ditta o formula di produzione perchè l'estrusore (la macchina per la produzione) usato per i monofili è uno solo per tutti, potrebbe capitare per mille motivi che nel cambio di produzione qualche bobina non esca perfetta come le altre.

Riprendo un po l'argomento iniziale - son d'accordo con Stefano che sarebbe meglio provare fino a che non si trova l'armeggio ideale. La cosa pero' puo' essere costosa ed e' qui che entra in campo l'incordatore, che puo' ridurre il processo e limitare i costi basandosi sull'esperienza.

In fatto di corde economiche con prestazioni decenti, beh, le mantis come multi sono buone e non costano una fortuna. Vorrei sottolineare che le Wilson NXT tour son grandi corde, comparabili alla X-One e costano un po di meno.

Io incordo da solo, e questo e' un lusso - ma quando mi facevo incordare montavo l'X-One 1.24 su una Dunlop 300 Tour e mi durava sulle 30 ore. Il mio gioco nel frattempo e' cambiato e la stessa corda ora mi dura sulle 6 ore a causa dello spin che ora metto nei colpi.

Ma un synth gut decente come il Gamma Asterisk va bene.

Personalmente mi trovo meglio con un ibrido con un poly, ma incordando da me la cosa ha un costo irrisorio anche per i prezzi ai quali a volte riesco ad ottenere le corde.

Lupo65 ha scritto:Riprendo un po l'argomento iniziale - son d'accordo con Stefano che sarebbe meglio provare fino a che non si trova l'armeggio ideale. La cosa pero' puo' essere costosa ed e' qui che entra in campo l'incordatore, che puo' ridurre il processo e limitare i costi basandosi sull'esperienza.

In fatto di corde economiche con prestazioni decenti, beh, le mantis come multi sono buone e non costano una fortuna. Vorrei sottolineare che le Wilson NXT tour son grandi corde, comparabili alla X-One e costano un po di meno.

Io incordo da solo, e questo e' un lusso - ma quando mi facevo incordare montavo l'X-One 1.24 su una Dunlop 300 Tour e mi durava sulle 30 ore. Il mio gioco nel frattempo e' cambiato e la stessa corda ora mi dura sulle 6 ore a causa dello spin che ora metto nei colpi.

Ma un synth gut decente come il Gamma Asterisk va bene.

Personalmente mi trovo meglio con un ibrido con un poly, ma incordando da me la cosa ha un costo irrisorio anche per i prezzi ai quali a volte riesco ad ottenere le corde.

Bravissimo Lupo!
Hai rilevato una notevole differenza soltanto cambiando il tipo di gioco!
Con...cordo anch'io con le NXT tour, gran corda.

Simba ha scritto:Non è una regola fissa per fortuna, maltrimenti non avrebbe senso testare le corde come dici tu. Ti faccio un esempio: ho testato alla loro prima uscita le TF black code e mi sono piaciute parecchio. Dopo un paio di matasse me ne ritrovo una con la corda marchiata mentre prima non lo era e in più la corda si è rivelata più morbita al tatto e anche in gioco, un dato rilevato da più persone che si aspettavano la "solita" corda e invece se ne trovano una un pò diversa. Motivo? Siccome le buone corde nella maggior parte dei casi le producono tutte a Taiwn (non Cina, eh) e quando magari cambiano ditta o formula di produzione perchè l'estrusore (la macchina per la produzione) usato per i monofili è uno solo per tutti, potrebbe capitare per mille motivi che nel cambio di produzione qualche bobina non esca perfetta come le altre.

Mi è capitata la stessa cosa con le blast, l'unica corda che ho usato durante un periodo di circa 9 mesi. Un paio di set che erano decisamente più morbidi del solito, e a me la blast piaceva proprio per la durezza.

jagui ha scritto:

Simba ha scritto:Non è una regola fissa per fortuna, maltrimenti non avrebbe senso testare le corde come dici tu. Ti faccio un esempio: ho testato alla loro prima uscita le TF black code e mi sono piaciute parecchio. Dopo un paio di matasse me ne ritrovo una con la corda marchiata mentre prima non lo era e in più la corda si è rivelata più morbita al tatto e anche in gioco, un dato rilevato da più persone che si aspettavano la "solita" corda e invece se ne trovano una un pò diversa. Motivo? Siccome le buone corde nella maggior parte dei casi le producono tutte a Taiwn (non Cina, eh) e quando magari cambiano ditta o formula di produzione perchè l'estrusore (la macchina per la produzione) usato per i monofili è uno solo per tutti, potrebbe capitare per mille motivi che nel cambio di produzione qualche bobina non esca perfetta come le altre.

Mi è capitata la stessa cosa con le blast, l'unica corda che ho usato durante un periodo di circa 9 mesi. Un paio di set che erano decisamente più morbidi del solito, e a me la blast piaceva proprio per la durezza.

Se ti piace la durezza ti conviene usare corde considerate "vecchie" tipo top spin cyber flash, signum pro poly plasma, babolat pro hurricane tour, pacific poly force. Mi viene spontaneo non consigliarti la babolat perchè non è una campionessa nella tenuta di tensione.

zaphod280380 ha scritto:@vichi 25- avrò a breve due matassine da provare di xone. Però il costo mi spaventa.

Le signum pro micronite? che differenze hanno rispetto alle signum pro fiber high tec consigliatemi dal buon Miguel?

Entrambe hanno valutazioni molto alte su stringforum.

Le Micronite sono corde superlative sotto quasi tutti i punti di vista! Rispetto alle fiber high tec tengono molto meglio la tensione, sono più morbide e assomigliano un pò alle TF TGV, diciamo un più che ottimo miglioramento delle wilson sensation. Si sposano molto bene con le Tornado o con le poly plasma extreme. La grossa differenza delle fiber high tec sta che assomigliano molto di più al budello sia in elasticità che in sensibilità e potenza. A mio avviso da provare entrambe.

zaphod280380 ha scritto:@vichi 25- avrò a breve due matassine da provare di xone. Però il costo mi spaventa.

Le signum pro micronite? che differenze hanno rispetto alle signum pro fiber high tec consigliatemi dal buon Miguel?

Entrambe hanno valutazioni molto alte su stringforum.

zap io ti ho consigliato le fiber force non le hi-tec, come ti ho scritto forse non le vedi nel sito di milo ma ti assicuro che le ha

azz miguel è vero certo che anche loro con sti nomi non hanno troppa fantasia 3 multifilo con la sigla fiber che confusione!

Simba ha scritto:Se ti piace la durezza ti conviene usare corde considerate "vecchie" tipo top spin cyber flash, signum pro poly plasma, babolat pro hurricane tour, pacific poly force. Mi viene spontaneo non consigliarti la babolat perchè non è una campionessa nella tenuta di tensione.

tks.