Forse non tutti sanno che... .

C'è stato un periodo, agli inizi degli anni 80,in cui si poteva scegliere, tasche permettendo, il materiale con cui giocare in base alle proprie caratteristiche di tennis... Fatto salvo che le corde erano di due tipi, o budello vero o budello sintetico come si chiamava allora.
Certo leggendo nelle descrizioni,
Il concetto di leggerezza (mediamente 360-370 grammi incordate) e di rigidezza (da 33 a 65 Ra) è molto lontano dai criteri di oggi, però era affascinante poter scegliere con quale materiale giocare, piuttosto che oggi tutti col carbonio e impazzire dietro a due mila proposte di corde.

Io lo so!

Anche perché ho giocato con tutti e 4 i modelli

certo il prezzo era una bella discriminante perchè se ricordo bene i prezzi da un modello all'altro variavano notevolmente

Beh a leggere i listini di oggi e convertirli nelle vecchie lire, i prezzi sono paragonabili.
Trovo affascinante che si potesse differenziare la performance utilizzando materiali così diversi ma che si potesse tranquillamente competere alla pari, grazie all'uso del budello che parificava l'efficacia degli attrezzi.
Volevi la velocità di palla andavi sull'alluminio, volevi il tocco andavi sul legno, volevi il controllo andavi sulla graphite.
Anche io ho giocato con tutte, ma in momenti diversi.
Negli anni 80 usavo la Prince Spirit, una Prince Classic in versione bronzo.
Ne avevo una sola, costava 150 mila lire, un enormità per le casse dei miei genitori.
La graphite, il pog, me lo sono concesso a metà degli anni 90 con i risparmi accumulati tra paghette settimanali, soldi che mi regalavano al compleanno e così via.
La woodie invece 6 anni fa, per sfizio, pagate 30 euro cadauna.
Tutte bellissime racchette che nel tennis moderno potrebbero ancora essere molto attuali se non fosse per il poliestere che le uccide.
Se è vero che in quarta puoi giocare con tutto, ed è vero, perché con le woodie ed il synth gut ho vinto e perso con gli stessi con cui vincevo e perdevo con la pure aero con le black code, è altresì vero che salendo di livello, qualsiasi Babolat con poliestere da la biada a questi gioielli con il budello.
Forse solo il Pog può ancora dire la sua con qualche poliestere specifico, Agassi con la sua Head Radical OS, fatta sulle specifiche del Pog, aumentò la sua efficacia montandoci le luxilon.
Ma senza arrivare ad una pure aero o una speed, una qualsiasi anonima, universale PD con un poliestere qualsiasi è molto più performante, tranne che nel feeling.

davvero belle

spalama ha scritto:Beh a leggere i listini di oggi e convertirli nelle vecchie lire, i prezzi sono paragonabili.

Secondo me rispetto ad oggi, negli anni '80, e anche nei primi anni '90, le racchette costavano molto di più!

Ho una rivista del Tennis Italiano del 1988 dove la POG sta di listino sulle 600.000 lire!

Prince Boron 110 addirittura quasi 1.200.000 lire! Infatti di Prince Boron nei mercatini nostrani non si trova nulla, manco a pagarle oro!

E quasi se oggi vendessero un'ottima racchetta a 600 euro, ma forse di più, bisognerebbe vedere quanto era lo stipendio medio dell'epoca.

Posso dire che nel 1992 comprai quella che sarà la mia unica racchetta per 15 anni, una Prince CTS Synergy DB 24 Midplus, prezzo di listino 310.000 lire.
Sarebbe come proporre oggi una racchetta a 300 euro, nemmeno la RF 97. Poi come detto bisognerebbe fare un raffronto sugli stipendi, perchè applicare l'equazione 1000 lire = 1 euro, non è proprio corretto.

600000 lire era un mezzo stipendio!!!

st13 ha scritto:600000 lire era un mezzo stipendio!!!

Esattamente.

Nel 1980 un operaio guadagnava 1milione e 100 mila lire

Quindi è corretto che la Prince Graphite valesse mezzo stipendio.

Oggi, se fosse quella vera (e non una cinesata) costerebbe 600€, ma era un costo estremamente più altro delle concorrenti, in quanto unico oversize in graphite.

Le altre racchette top, tipo Black Ace, Prestige o Pro staff 85 costavano intorno alle 350-400 mila lire: oggi sarebbero 350€.

Va considerato, pero' il costo delle materie prime di altissima qualità e mano d'opera NON cinese.

Tali racche erano di gran lunga superiori, come qualità costruttiva, al ciarpame odierno, che si sfibra dopo neppure due anni.

Per fare un paragone, oggi, per facilità, universalità di gioco e potenza, l'alter ego di un racchettone Prince dell'epoca è una Babolat Pure Drive o Pure Aero (per capacità di rotazione e cattiveria del Pog).
Bene, la nuova Pure Aero appena uscita sta di listino a 259 euro, cioè 500.000 lire del buon vecchio conio.
Ricordiamo anche che quando uscì il Pog negli anni 80, il tennis era ancora uno sport di élite per gente benestante, quindi certi prezzi erano anche giustificati.
Oggi il tennis è uno sport di massa diffuso in tutto mondo, con un bacino di consumatori almeno quintuplicato rispetto ad allora.
Dunque il prezzo è sproporzionato, anche in virtù di un costo di produzione cinese odierno di qualche decina di euro, ma credo che a 30 euro non ci arriviamo. Immagino che una woodie all'epoca non costasse poco produrla ed anche la graphite era sicuramente più costosa di oggi.

Tutto corretto Simo.

Costi produzione più elevati.
Materiali più costosi.
Sport all'epoca più "elitario".

Questi fattori contribuivano a rendere, in proporzione i costi più alti.

Voglio ricordare che le prime Prestige (quelle con bumper marrone) avevano 4 mani di vernice speciale traslucida/metallizzata.

Le Prestige di oggi si sbeccano solo a guardarle.

Una piccola Gabriela Sabatini che maneggia una racchettina leggera da 380 grammi, la Prince Woodie.
Questo per ricordarci che: se pesa di più di 290 grammi non si può più giocare a tennis e già 305 grammi è da seconda categoria