Futures di Roma con tanto di Sergio!

Sabato scorso ho avuto il piacere di conoscere di persona il nostro grande preparatore Sergio, venuto a Roma per seguire il suo allievo impegnato nel Futures.

Mi ha fatto molto piacere conoscerlo e apprezzare anche dal vivo la sua competenza. Il suo allievo ha giocato un match in sostanza positivo contro un avversario non certo facile che viaggia intorno al numero 800 ATP e con qualche anno di esperienza in più. Nonostante il sorteggio non sia stato dei più fortunati le possibilità di fare risultato c'erano, primi tre game non c'è stato match, il "nostro" Omar ha letteralmente preso a pallate l'avversario portandosi avanti 3-0 in pochi minuti chiudendo da ogni parte del campo. E decisamente prendere a pallate per 3 games il numero 800 del mondo non è cosa da tutti.

Poi un blackout nel quarto game regalato davvero male con ben 3 risposte buttate via proprio quando l'avversario era frastornato e si stava domandando cosa fare per raddrizzare il match: ecco purtroppo questo game è stato la chiave del primo set perchè ha dato ossigeno ad un avversario che non sapeva cosa fare per arginare il ciclone Omar che gli si era abbattuto contro nei primi tre giochi. Se siete 800 del mondo non siete abituati a non toccare palla per 3 game, ricevere un game praticamente in regalo a questo punto però vi rimette in partita perchè vi porta a dire ok ok, aspettiamo un po' e vediamo se la tempesta passa da sola.

E da qui l'esperienza e la diversa tipologia di colpi si è fatta sentire, una palla lavorata sicura ma sempre pesante e profonda ha consentito l'impostazione di uno scambio blindato che obbligava Omar a prendersi rischi consistenti per portare a casa il punto, cosa che in uno sport percentuale come il tennis porta inevitabilmente alla sconfitta. Perso quindi 3-6 il primo set con sei game di fila ceduti la situazione non era delle più facili ma qui il ragazzo ha mostrato carattere e soprattutto una preparazione fisica superiore (e qui complimenti a Sergio) mostrandosi molto più fresco di un avversario che iniziava a pagare un gap considerevole intermini di stanchezza. Da qui in poi si è giocato punto a punto, i due ragazzi sono rimasti sostanzialmente vicini fino al tieB anche se credo che Omar abbia avuto l'occasione di servire per il set prima del tieb, ma non ricordo esattamente. Comunque qualche occasione per chiudere il set prima del tieb c'è stata e non è stata sfruttata al meglio, complice anche una certa dose di sfortuna: ricordo un dritto tirato a chiudere finito lungo di un paio di cm.. certo si poteva giocare un approccio.. certo si poteva rischiare di meno.. però alla fine la palla è uscita di niente e se fosse rimasta dentro avremmo solo battuto le mani.

Poi nel tieb in definitiva onore all'avversario che ha saputo tenere quando c'era da tenere e prendersi i giusti rischi quando c'era da rischiare, piazzando un paio di belle chiusure e portando a casa un match che se fosse andato al terzo probabilmente non avrebbe avuto storia vista la freschezza fisica su cui poteva ancora contare Omar che, merito di Sergio, avrebbe potuto giocare per altre due ore.

Il ragazzo ha grandi colpi di chiusura, ha mano, dovrebbe sicuramente cercare di ottenere percentuali migliori di prime palle in campo (ad occhio non credo abbia servito più del 35% - 40% di prime se non anche meno!) ma paga sostanzialmente un tennis troppo rischioso che quando funziona è devastante (primi 3 game da numero 200 del mondo!) ma che può essere disinnescato dall'esperienza di giocatori come quello incontrato che hanno la possibilità di rallentare lo scambio mantenendo una pesantezza di palla notevole rischiando zero. Un'altra cosa evidente è stata la volontà dell'avversario di evitare lo scambio sulla diagonale di dritto, ecco forse anche qui si poteva sollecitarlo di più in questo senso uscendo rapidamente dalla diagonale di rovescio per contrare il dritto, cosa rischiosa perchè ci si esponeva sistematicamente al primo incrocio sulla diagonale maggiore ma faticando un po' di gambe (e le gambe ci sono!) si potevano ottenere molti punti cercando di riportare lo scambio sul drittto contro dritto.

Ripeto in definitiva un match da considerare positivo nel complesso e che può fornire grandi indicazioni su come lavorare: percentuali della prima d iservizio e capacità di fare gioco senza necessariamente tirare la chiusura, ovvero costruendosi una palla più lavorata con la quale poter manovrare lo scambio senza necessariamente rischiare troppo.

Bravo Omar e grande Sergio!

Sono sicuro che da questo incontro nascerà un confronto che potrebbe risultare molto produttivo per Omar.
Che Sergio sappia fare bene il suo lavoro è una cosa che sappiamo da tempo, e la freschezza atletica dimostrata da Omar ne è un ulteriore esempio, così come quanto scritto sopra da Satrapo dimostra la sua capacità di saper leggere un match anche se disputato da un giocatore che non aveva mai visto prima.
Sicuramente Sergio farà leggere tutto ad Omar, e il prossimo incontro che giocherà si ricorderà di queste parole e ne farà tesoro.
Sono certo che il ragazzo sarà ben seguito nel team con cui Sergio lavora, ma un parere in più ricevuto da una persona competente può sempre risultare utile.
Quando Satrapo ha visto il video di mio figlio Niki, mi ha fatto notare che cerca gli appoggi con leggero anticipo, cosa che nessun maestro gli aveva mai detto magari anche perchè nessuno aveva mai visto un suo video in slow motion.
Fatto sta che da quel giorno Niki sta lavorando anche su questo aspetto, cosa che non sarebbe mai successa se Sat non avesse visto il video.
Insomma, un piacevole incontro sicuramente positivo per tutti.

E stato un grande piacere conoscere Satrapo di persona - e spero che ci si possa rivedere presto in qualche altro torneo - conosciamo le sue competenze ma durante il match ho potuto constatare come in un certo senso già prevedesse cosa avrebbe fatto il giocatore di esperienza per arginare una situazione iniziale negativa - a dimostrazione di una conoscenza del nostro sport che và aldilà del solo aspetto tecnico ma anche delle implicazioni mentali che ha un match di livello - sono certo che se avesse potuto dire qualcosa al mio ragazzo quando -sul 5-3 sopra - ha servito per il set. saremmo andati al terzo e credo che avremmo portato a casa la partita - ma sono anche convinto che avremo occasione di essere ancora insieme in qualche torneo e prenderci insieme qualche bella soddisfazione.

Riapro questo topic perchè anch'io ho avuto la fortuna di poter assistere ad un incontro di Omar. In realtà qui racconto del secondo, ma il primo è insignificante in quanto ha incontrato un avversario ridicolo per il suo livello.
In questi giorni si gioca un Futures a Sanremo, Sergio mi ha chiesto di fargli la statistica dell'incontro. Non avendolo mai fatto prima, ho preso spunto da uno schema visto su T. I. ed ho marcato l'incontro punto su punto. Col permesso di Sergio riporto qui i tabellini convinto che possa nascerne una discussione interessante e che i vari Satrapo e Veterano (ma anche tanti altri) si ciberanno di questi dati per fornire degli spunti molto interessanti.
In pratica ho tracciato una linea trasversale che divide il cammino dei due giocatori. Ogni trattino tirato verso sinistra indica un punto fatto da Omar, a destra dall'avversario. I puntini a fianco della linea trasversale indicano quando è stata giocata la seconda palla di servizio, e i cerchi al centro delle due sezioni indicano chi serviva in quel momento. Ho poi scritto qua e là alcune note su aspetti che ho ritenuto importanti, accompagnandoli da asterisco.
Prima dei tabellini trovate il commento che ho scritto a Sergio, essendo presente all'incontro può essere utile per ricostruirne l'andamento.
Buon divertimento e buon lavoro a chi avrà voglia di proseguire nella lettura.

E' partito molto forte e convinto, mentre l'avversario all'inizio era piuttosto falloso. Si è trovato facilmente sul 3/0 e qui mi è sembrato rilassarsi, infatti l'ho scritto. Questo l'ha portato a trovarsi 4/3 e qui ha giocato un game molto lottato rischiando di trovarsi 4 pari. Sul 5/3 ha dovuto recuperare da 15/40 giocando molto bene.
All'inizio del secondo set ha abbassato il ritmo mentre l'altro ha iniziato a sbagliare meno. Sotto 1/3, ha provato a reagire ma non è bastato, anche se sul 2/4 l'avversario ha giocato un game straordinario senza commettere un solo errore. Comunque nel secondo Omar ha lottato ma i due game di svantaggio dall'1/3 si sono rivelati decisivi, e sul 3/5 non ci ha creduto ed ha giocato un pessimo game. Sono dell'idea che se avesse iniziato il set con la stessa rabbia del primo, poteva portarlo a casa pur lottando.
Nel terzo ha lasciato completamente l'iniziativa all'avversario e praticamente è stato un set speculare al primo invertendo le parti, ed era l'altro a dirigere la danza e lui era sempre in sofferenza. Anche qui, sul 3/5, ha giocato un game inguardabile.
Nel complesso il servizio non gli ha portato granchè. Pochi doppi falli ma molte seconde, e anche se gli entrava la prima doveva comunque giocarsi il 15.
Ha fatto troppe smorzate, molte prevedibili, ma la cosa che ho notato è che le fa improvvisamente senza prima prepararsi il terreno per far sì che la smorzata possa essere vincente. Quasi sempre l'avversario ci è arrivato anche se a volte gli ha poi regalato il punto con errori banali.
Gli va comunque riconosciuto che la voglia di lottare non gli manca, e in alcuni casi ha portato a casa un 15 pur giocandolo con la testa sott'acqua. Gli manca però forse ancora la convinzione di poter lottare con avversari di quella portata per tutto l'arco di un match, e il modo in cui ha buttato via i due games decisivi sotto 3/5 nel secondo e terzo set ne sono la prova evidente.
Nel contesto generale ha dimostrato di giocare molto bene quando è sopra, mentre se va sotto non ha sufficiente pazienza per stare lì anche quando è l'avversario a dettar legge, e spesso cerca di uscire dalla morsa con soluzioni poco probabili. Quando poi ha iniziato a commettere qualche errore in più, ha abbassato il ritmo e questo è stata la svolta del match, mentre in quel frangente avrebbe dovuto secondo me tenere il ritmo alto ma senza rischiare troppo, per costringere l'avversario a sudarsi ogni 15, che al contrario spesso si è trovato il game in mano senza aver fatto granchè.
Per quanto mi riguarda avrei tanto voluto dargli qualche consiglio che magari lui anche si aspettava, ma non era questo il mio compito e comunque è giusto che i ragazzi imparino a gestirsi da soli. Spero che rivedendo l'andamento del match possa farne tesoro e che gli torni utile in futuro.

Diciamo che si conferma uno specialista delle partenze lampo, però a livelli così alti sarebbe meglio partire più coperti per poi proseguire in progressione. All'inizio l'avversario può risultare frastornato dal gioco spumeggiante di Omar, l'ho visto con i miei occhi a Roma, ma gli avversari con i quali si misura sono giocatori che non si lasciano impressionare anzi, proprio nel momento in cui vengono messi sotto tirano fuori le loro doti migliori, o comunque hanno la tecnica se non altro per non lasciarsi travolgere.

Mi chiudi facile da fondo e ti porti avanti 3-0 in pochi minuti? Bene, bravo, ma non mi metto a fare a pallate con te, non mi metto a scendere a rete, non mi metto ad inventare nulla di rivoluzionario ma ti propogno una palla più lavorata, più profonda, più lenta, cerco di abbassare i miei errori in modo che se prima per vincere un game ti bastava un vincente da fondo ora te ne occorreranno 3 se non 4. E siccome nessuno fa 3-4 vincenti a game per tutto il match ecco che il punteggio tende a riallinearsi.

Diciamo che sparare subito le cartucce migliori può essere controproducente a qesti livelli: se i 3 game di fila li avesse messi a segno sul 3 pari del primo sempre 63 avrebbe chiuso ma sicuramente questi game vinti di fila avrebbero avuto più peso perchè perdere il primo set ed iniziare il secondo in "apnea" è sicuramente peggio che prendere una serie di mazzate in apertura e poi trovarsi sostanzialmente spalla a spalla già alla fine del primo.

Progressione, la parola d'ordine di Omar dovrebbe essere progressione. Ovviamente per far questo il servizio deve portargli più punti, non parlo di ace o di servizi vincenti ma di una bella prima tosta e con buone percentuali che possa davvero fargli iniziare lo scambio in controllo. Ecco che così si potranno portare a casa game "economici" riuscendo a tenere i primi 2-3 turni di servizio senza dover far nulla di straordinario, e poi si potrà rischiare maggiormente nei turni di risposta chiave del set.

Sono i punti vinti senza rischiare troppo che alla fine fanno la differenza, e siccome Omar ha i colpi per far girare qualsiasi game quando riuscirà a raccogliere questi game "economici" giocando solido diventerà un giocatore davvero temibile. Intendiamoci non che non sia già un ottimo giocatore, Omar è già molto forte ma le sue potenzialità sono ben maggiori.

Dagli appunti di Marco si evince un po' quello che avevo visto con i miei occhi a Roma, il ragazzo ha i colpi, a livello fisico è preparato ottimamente ma paga ancora in termini di solidità complessiva.

O fa il punto o lo perde, ma il tennis a livelli così alti non si gioca in questo modo, non si vincono partite a suon di chiusure, e i dati raccolti da Marco lo confermano in pieno. Se contiamo i vincenti scopriamo che nel primo set l'avversario di Marco ha addirittura chiuso più punti da fondo di quando abbia poi fatto poi in ciascuno dei set seguenti, eppure il primo l'ha perso e gli altri due li ha vinti. Forse visto come è andato il primo ha preferito rischiare di meno o comunque rischiare con più giudizio? Direi di si. Perchè non si tratta in effetti di rischiare e di tirare di meno, ma di rischiare MEGLIO, nei momenti più opportuni e soprattutto di aumentare i punti vinti senza rischiare troppo. Tutti i tennisti sanno che non tutti i punti a tennis hanno lo stesso valore, che si può vincere facendo meno punti dell'avverarsio e quello che bisogna aver presente è che i punti vinti senza rischiare valgono di più di quelli vinti con un vincente sulla riga, perchè in un match di vincenti sulla riga comunque me ne riusciranno pochi e invece il grosso dei punti si assegneranno proprio sul ritmo.

Lavorare sulle percentuali, far capire al ragazzo che non sono i 6-7-8 vincenti che fanno vincere un set, ma sono gli scambi in cui costringi l'avversario a tentare qualcosa di difficile prima di te che fanno la differenza.

Non si tatta banalmente di aspettare l'errore ma di provocarlo, di costringere l'avversasio a dover tentare qualcosa di diverso per primo.

Se poi si presenta l'occasione ghiotta i colpi per forzare il ragazzo ce l'ha e anche buoni, ma quello che ancora un pochino manca è la costruzione del punto.

ot: marco, compra un cellulare con android e installa Tennis Math così fai lo scounting in ugual maniera e ti da anche le statistiche finali

Tanto per capire con chi abbiamo a che fare, l'avversario con cui Omar ha perso si gioca oggi la semifinale contro il n° 285 del mondo dopo aver superato tre giocatori di livello assoluto (Satrapo docet).
Questo fa onore al pupillo di Sergio, e se consideriamo che a livello di colpi Omar non gli era assolutamente inferiore, si evince che per questo ragazzo si prospetta un futuro nel tennis pieno di soddisfazioni.

@oedem: cos'è android, qualcosa che si mangia?

marco, è un sistema operativo usato sugli smartphone, molto valido e con tante applicazioni gratis.
una sorta di iphone ma migliore

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fine OT

Chi volesse buttare un'occhiata, questo è il tabellone. L'avversario di Omar si chiama Lustenberger: http://www.tennissanremo.it/sanremo/images/stories/Singolo06.pdf