Corrado Erba: EGOTENNISTI

Da Ospite Lun 15 Ago 2011, 12:52

Promemoria primo messaggio :

"Rubo" questo bel pezzo di Corrado Erba dal sito

http://www.tennismagazineitalia.it/

Ok , lo dico. Faccio outing.

Quando l'ho anticipato agli amici qualcuno ha sorriso ; "lo sapevo, ti conosco troppo bene", ha sussurrato JP, altri sono caduti dalle nuvole," impossibile", ha stupito il teacher scuotendo la testa "no, tu no, ma dai" ciondolava la testa.
Ormai solo in Italia ci si stupisce, in altri paesi più avanzati è la norma, si cresce, si cambia, si cerca di capire dove tira il vento. Ebbene si, ho sfidato i benpensanti, ho fatto una scelata di vita, di campo e di pensiero.
Dopo anni di profili piccoli, sbandate per i box beam, eteree linee slanciate, ovali piccoli e affilati sono passato a una superleggera, superlunga, supergrande, apparentemente quanto più diverso ci sia dalle piccole, classiche midsize.
La ragazza in oggetto è 105 di piatto, 280 grammi, 70,5 di lunghezza. "Ma cosa c'entra con una pro staff original?" qualcuno si chiederà rabbioso.
C'entra poco.

Però.

E' chilometri piu facile, spinge di più (non tantissimo di più comunque) e in recupero la butti sempre di là, in ossequio al detto ; "tu buttala comunque di là, che magari l'altro sbaglia".
E cosi è stato. E' buffo ma in Italia l'amatore medio privilegia la racchetta del campione, (qualcuno te lo spaccia come il feeling sulla palla), maneggiare una Federer è più cool del padellone, se poi ne butti di là una su tre importa poco.
Chiamasi Egotennis.
L'italiano è fatto così.
Se al Club Med vedi, al torneo del villaggio, uno col calzoncino di Nadal, la maglia di Federer, le scarpe di Djoko e una Head Prestige che gioca contro uno col costume, le scarpe da calcio e un padellone, sappi che il primo è italiano, il secondo , probabilmente francese o nord europeo.
Lo straniero alzerà pallonetti ad oltranza che il nostro egotennista scaraventerà sulle reti di fondo, tanto poi a casa racconterà comunque che "al torneo del villaggio non l'ho fatta vedere a nessuno".
L'americano invece è il più pragmatico di tutti, sulle scarpe non fa sconti (anche perché gioca sempre sugli hard courts) tecniche e robuste, mentre per la racchetta impera il principio " se c'è un oggetto più facile, usalo".

Non per niente modelli come la Babolat Y vanno alla grande e anche i settantenni hanno la loro soddisfazione.
Io, in ossequio al mio mood usa, ho preso in mano il racchettone (della cui marca non faccio nomi) e ho vinto 6 partite di torneo su 6. D'accordo, erano tornei di pippe quarta categoria, però forse è meglio vincere o sentirsi dire " però , come mai hai perso che giochi cosi bene" ?
Qui lo dico, per ora proseguo nella mia opera di cancellare l'egotennista che sono, poi tra un mese.. chi può dirlo. A proposito. Sono riuscite le Pro Staff Original 85….

Benvenuto tra noi... Corrado! cheers

Da cobrama Dom 21 Ago 2011, 12:56

Frank non ti fidare, la ricerca del santo graal deve continuare(alme tu tu che puoi ancora)

Da Feliciano Dom 21 Ago 2011, 13:05

correnelvento ha scritto:
frank ha scritto: Comunque tornando in tema, non mi resta che provare un telaio sotto i 300g ed il dado è tratto..leggero ma rigido, sennò la palla di la non ci va

Ma che ti devi inventare?

BLX Pro Open.

Signora racchetta.

Ci giochi bene...ma che vai cercando?

Altrimenti non sarebbe più Frank. Wink

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