Risveglio

Quello che per me é impagabile é il sorgere del sole.
Quando ero una persona seria il periodo migliore per lavorare era dalle 4 di mattina alle 8, nessuno telefona, nessuno ti rompe le scatole, nessuno ti viene a chiedere qualcosa. Tutti dormono e io lavoravo in pace.
Ora che lo sono meno il mio orologio biologico non ha cambiato abitudini, qui alle 4 é alvorada, le primissime luci e a rimanere a rigirarmi nel letto proprio non ci riesco, é automatico, sveglia e alzarsi é un tutt'uno. Questa é l'ora in cui normalmente incordo.
Ma qui sono nel bel mezzo di una zona di mata atlantica, il che significa che i bagordi mattutini dei pennuti é assordante. Comincia sempre il sabiá che é il corrispondente del merlo italiano, poi inizia un gran vociare, arrivano delle sorte di galline selvatiche che fanno suoni assordanti e strazianti, passano i pappagallini in gruppo e cosí via. Il mondo si risveglia a quest'ora insomma, e pure io. Visto che la zona é turistica il resto dell'abitato invece vá a dormire a quest'ora dopo ettolitri di bevande ingurgitate, forse fan bene o loro o forse io, boh, questo non si sá, a ognuno il suo.
Stamattina facevo due considerazioni montando l'ultimo spezzone di xcell che possiedo da tempo immemorabile che dovrebbe preservarmi il braccio in condizioni ormai da lungodegenti di ortopedia. Si perché ovviamente é l'ora perfetta anche per la filosofia.

Oggi ho una macchina incordatrice, conosco corde a piú non posso, ho non só quante racchette di ogni genere e tipo. Ma cosa mi serve tutta stá roba ?
Nei bei tempi che furono (furono ormai in abbondante passato remoto) manco sapevo se me lo chiedevano che corda avevo su, se la racchetta che avevo spinnava o no, al massimo riconoscevo un nylon da un budello giusto perché quando andavo dallo sponsor mi voleva riflare nylon da pesca al posto del budello pattuito. Ma tiravo, ragassuoli se tiravo, e non ne avevo mai abbastanza, quando la sera tutti se n'erano giá andati io ero lí con la scarpa vecchia piantata con un chiodo a provar servizi senza muovere il piede sinistro. Me ne partivo solo soletto a prender mazzolate dai piú grandi nei tornei importanti sapendo che quelle mazzolate sarebbe state utili in futuro. Ogni tanto c'era qualcuno che mi chiedeva, ma te che corda usi ? perché sai io ho.....tirata a.... ecc. ecc., e io bohhhhh ecché ne só, io tiro e basta, e tiravo forte, e le mettevo dentro, cacchien se le mettevo dentro.
Si vabbé e a noi che ce frega direte voi, forse niente o forse qualcosa, ma la considerazione filosofica a cui stamattina sono arrivato é che tutti i miei marchingegni servono, sevono per caritá, ma quello che conta ancora é quante ore stó in campo ad allenarmi, quanta fluiditá ho nel mio movimento, quanto i miei piedi cercano e ricercano la palla freneticamente, quanto le mie gambe corrono e quanto le mie ginocchia si piegano, quanta volgia di vincere ho, quanta umiltá ci metto nel riconoscere i miei errori e le mie pecche, quanta testa ci metto nel gestire tatticamente la partita e quanto evito i famosi colpi di Halley (quelli che tornano ogni sette anni di Satrapiana memoria).
Il resto son particolari, dettagli, son pure divertenti, é divertente cercare quel materiale che.....quella tensione che......., ma contano per quel che che contano.
Girando ogni tanto per i futures mi sono accorto di essere un po' diventato come quelli che mi chiedevano, ma te che corda usi ? a che tensione, perché sai io..... e magari sentirmi rispondere bohhhhhhhh, é la matassa che mi ha regalato lo sponsor e accorgermi che stá usando un syngut di quelli che piú duri e cessi di cosí non si puó, o magari sentirmi dire, la racchetta ? me l'ha prestata quello lá perché le mie le ho dimenticate a casa. E poi vedere che sti tizi tirano, startirano e fanno i buchi per terra che ormai io mi sogno. Li invidio.

Ma si vá poi penso, peró anch'io sono ancora un po cosí, ho ancora quello che vale davvero nel tennis in testa.
Su sei racchette uguali ho sei corde diverse , le tensioni a volte me le scrivo a volte no, poi son lí a scervellarmi per capire a cosa ho montato , attualmente stó giocando con un multi a brandelli che stá in piedi per miracolo , e oggi me lo porto indietro ancora eh !, l'ultimo torneo che ho vinto ( é passato ormai piú di un anno ) ho giocato la finale con una x-one che era tutto meno che ancora integra , e quando poi ho preso in mano la racchetta del mio avversario mi sono accorto che aveva delle sorte di stelle filanti penzolanti al posto delle guaine del syngut, oh roba da 5 6 centimetri eh !! .
Perché alla fine quello che conta é quanto ci dai dentro, questo é quello che conta davvero.

caro wik...
ho letto più volte questo tuo "racconto di vita"..e devo dire che sei riuscito a farmi immaginare molto bene il luogo in cui vivi e ciò che ti circonda..ma non solo dal punto vista prettamente "fotografico" bensì nelle abitudini, ritmi..dei pensieri..della vita che ognuno di noi conduce..

ci si ferma a riflettere nei momenti di calma che cerchiamo di sottrarre al tempo che scorre..e per un pò sembra fermarsi abbracciato dai nostri pensieri

la tua riflessione, nel mio piccolo, mi ha fatto ritornare indietro alla mia attività agonistica, in cui era predominante, sin da piccolo piccolo, la mia forza e convinzione mentale più che la forza e tecnica vera e propria..non certo eccelsa ne da buttar via..
ma ti quoto in tutto e per tutto sul fatto dell'impegno e della volontà, è quella che fa giocare, allenare, migliorare noi stessi..
poi anche sul fatto dei "marchingegni" che ci circondano è proprio così!
io anni fa mi vestivo con i calzoncini di anni prima ed andavo in campo con le mie psc senza sapere nemmeno che fossero 18x20 (l'ho scoperto solo quest'anno perchè mi sono "confrontanto" con altri telai) ne quali tipi di corde esistessero..ne quali altre racchette esistevano o erano state prodotte in questi ultimi anni..usavo le miller gut like pro..che si sfilacciavano come niente..alla stessa tensione da anni..senza nemmeno provarne altre..ma giocavo e giocavo senza mai chiedermi altro..ebbene ciò per dire che hai ragione..
certo io parlo nel mio piccolo, e forse questo mondo fatto di test/tensioni/corde..era ameno perchè la mia sensibilità tennistica era limitata..

penso comunque che è questa "modernità" che ci "costringe" alla rincorsa al provare/cercare nuove tecnologie che promettono miglioramenti significativi nel gioco..anche se non vogliamo farlo..siamo quasi costretti..anche se non lo pensiamo ne ne siamo convinti..ma ci attira ecco, e quindi siamo attratti da questo mondo, almeno per me, che per anni abbiamo pensato non esistesse..

certo conoscere bene materiali/corde ecc, ci aiuta a non farci male e sicuramente a favorire dei migliormenti tecnici..che poi non sempre arrivano..
ma come hai detto bene tu, quello che conta è essere li sul campo!
..con le scarpe logore e slacciate e una racchetta in mano!
ore ed ore..e con l'unico scopo di giocare concentrati nel nostro obiettivo..
il resto sono particolari..dettagli...più o meno visibili in proporzione all nostra convinzione o velleità di migliorare variando queste condizioni al contorno..

almeno secondo me..

ciao,
Stefano.

p.s.: se ho scritto baggianate..perdonatemi

Vedi, il bellissimo intervento di Wik anche se risveglia nel sottoscritto ricordi degni della migliore saudagi in realtà non è una finestra sul tennis che fu, ma una finestra sul tennis che E' e sempre sarà, una finestra dalla quale l'amatore può affacciarsi e buttare un occhio sul quel circo di cui purtroppo normalmente vede solo i salotti buoni nelle dirette Sky o Eurosport.

Perchè ora tu vedi Federer cambiare telaio ogni cambio di palle, e giustamente dici beh ci sarà una differenza. E la differenza c'è ma non risiede nelle prestazioni di una corda che ha giocato 7 game rispetto alla stessa nuova di pacca, bensì nel contratto che ha firmato Federer con il suo sponsor.

Perchè poi parli con lo sparring di Nadal al foro italico e ti racconta che lo zio Tony aveva portato ad incordare tutte le racchette e Rafa si è allenato con quelle prestate da non si sa bene chi. E bastonava come al solito senza dire ne A ne B.

Quello che racconta Wik nei circuiti minori accade quotidianamente da sempre, è normale che i ragazzi al terzo turno non abbiano più telai incordati e se li facciano prestare da amici-colleghi magari conquistandosi un punto ATP giocando con una racchetta che non hanno mai usato, incordata a chissà quale tensione. E' normale, nessuno si stupisce e guardate che tutti i top-player sono passati dal circuito minore, quindi lo stesso Federer che ora cambia corde ogni 7 game ne ha rosicchiate di racchette fino all'osso e se non avesse uno sponsor miliardario continuerebbe a farlo senza per questo giocare peggio.

Questo non vuol dire che i materiali non abbiano un peso, per carità, ma la realtà è che se mi sto giocando un turno slam con magari 30-40 mila dollari di differenza tra vittoria e sconfitta allora può aver senso cambiare una corda se ci appare segnata o rovinata perchè mi dico magari mi va a saltare proprio sulla palla break e mi gioco l'unica occasione della partita, ma se sto remando nei Futures e mi sto giocando un prize money con il quale al massimo mi ci ripago il treno per casa, prima di cambiare telaio aspetto che mi salti l'incordatura perchè con 6 telai ci devo fare tutta la settimana.

E questo perchè una corda che si segna dopo un paio di ore va tale e quale ad una nuova di pacca, o comunque la differenza non è detto che valga in termini di euro il guadagno che se ne ricava, e se sono un professionista i conti li devo fare in termini di guadagno visto che le differenze prestazionali non sono rilevanti.

Se invece sono un amatore ed ho piacere e possibilità di incordare ogni giorno bene, meglio, ma sicuramente non ne trarrò chissà quale beneficio.

Poi è chiaro anche io come Wik oggi chiedo all'incordatore un aiutino in più e sperimento armeggi tensioni e set-up differenti mentre prima le mie corde erano come per tutti il matassone Kangaroo da 300 metri che ti forniva la Bradford, un multifilo spesso come un cannellone la cui unica caratteristica positiva era riassunta nella parola GRATIS. E il matassone lo trovavi e lo lasciavi ovunque, buttato negli spogliatoi, dimenticato sui treni, lasciato per ore sul cruscotto nella macchina bene esposto al sole cocente tanto di certo non poteva peggiorare. Una volta per sbaglio me lo sono ritrovato anche in spiaggia nella borsa del mare!

Allora cosa è cambiato? Come dice Wik per noi è cambiato che non siamo più giocatori e non abbiamo più nè le gambe nè la testa per mangiarci la palla in arrivo, probabilmente vecchio mio (wik) se ci mandassero un FAX con le coordinate del colpo in arrivo faremmo finta di nulla e resteremmo fermi aspettando situazioni più comode. Allora ecco che il kg di tensione in meno, il mono che spinge di più, la corda che spinna meglio posso eserci utili, prima l'aiuto non lo chiedevamo ai materiali ma ce lo davamo da soli andando a correre un'ora sotto la pioggia, restando un giorno intero a tirare lo stesso dritto, dalla stessa posizione, nello stesso settore che alla fine c'era la buca sia sotto i tuoi piedi che nella zona dove miravi ed il custode ti veniva a chiamare negli spogliatoi con il rastrello e ti diceva ora mi rifai il campo razza di imbecille! Io ricordo che quando ti portavano a giocare i primi tornei il maestro chiedeva al giudice arbitro se ti potevano mettere contro una testa di serie, in modo che avresti preso una valanga di legnate ma almeno sarebbe stato chiaro da subito chi era il tennista che il giorno dopo si presentava agli allenamenti bello pettinato e chi il ragazzino piagnone che mandava i genitori a chiedere spiegazioni sul come mai il loro "campioncino" avesse pizzicato proprio l'unico C1 in tabellone. Oggi se un NC al primo turno pizzica un 4.4 tutt'altro che ingiocabile si appella ai regolamenti dicendo che è una tremenda ingiustizia! Ma questo continuo porre l'attenzione sui tuoi limiti e non su fattori esterni ti faceva crescere con la mentalità che quando vedevi uno forte davvero la tua reazione non poteva che essere quella di andare in campo a lavorare con l'ossessione di trascinarlo in campo e batterlo, e non ti veniva in mente di certo di andargli a chiedere scusa, con che corde giochi e a quanto le tiri? Vi confesso che anche io come Wik oggi mi sorprendo a chiedere in giro a qualche giocatore quale corda usa, se è buona per lo spin, per il controllo.. e spesso sti ragazzetti mi guardano come fossi un dinosauro e mi dicono "boh chiedi a Silvano non so neanche a quanto me le tira" (l'incordatore)..

Quindi il senso dell'articolo non è "i materiali contano, zero è il braccio che fa la differenza" perchè sarebbe ingiusto, ma bensì ogni realtà ha le sue priorità quindi è piacevole testare materiali e set-up differenti ma state pur certi che non sarà la corda a farvi migliorare di livello, perchè una onesta racchetta ed una corda decente da 10 euro incordata ad una tensione media consentono di imparare qualsiasi cosa e di farla nel migliore dei modi, poi è chiaro le Alu Power vanno meglio delle Kangaroo e una corda non potete tenerla per due mesi che diventa un retino da pesca, ma anche mettersi li a dire con questa corda non sbaglio mai mentre con questa non la tengo in campo, oppure dopo due ore mi è diventata ingiocabile.. beh, ecco questo è esagerare e soprattutto è distogliere l'attenzione dal vero problema.

Ripeto, io e Wik non stiamo qui a dire che i materiali non fanno nessuna differenza, ma che non fanno LA differenza e che se la palla non vi sta in campo non dipende dalle corde o dalla racchetta perchè con un telaio adeguato al vostro livello ed un onesto sintetico da 10 euro incordato alla tensione consigliata dalla casa potete esprimere tutto il vostro potenziale per almeno 10 -15 ore senza nessun problema di materiali, e se poi rompete prima meglio ancora vuol dire che forse state iniziando a spingere un po' di più..

Chiaro che se io oggi andassi in campo con il mio set-up di quando giocavo, ovvero con una Prince Graphite Midplus incordata a 32 avrei le mie belle difficoltà ma sarebbero da imputare ai materiali o ai 20kg di sovrappeso, alle gambe bollite, alla testa da massaia più che da tennista e agli ormai più di 10 anni passati si sempre in campo ma senza più fare nessun allenamento specifico?

wik ha scritto:
Perché alla fine quello che conta é quanto ci dai dentro, questo é quello che conta davvero.

Come spesso mi accade quando leggo qualcosa che mi colpisce, devo prendermi un po' di tempo per riflettere prima di rispondere.
Ricordi quando scrissi che ciò che rende davvero appassionante il nostro sport è la continua sfida con sè stessi?
Purtroppo col tempo ci si rende conto che la sfida da vincere diventa sempre più impegnativa, tanto da costringerci ad accettare dei compromessi.
Anch'io fino a non molto tempo fa scorazzavo per il campo con la mia Prince Graphite (oversize però), tirata a 30 chili, convinto che un telaio se non pesa non è un telaio. Per passare subito dopo alla RDS 002 TOUR (quanto rimpiango quel periodo), perchè l'oversize non mi dava precisione, e se c'è qualche grammo in più è ancora meglio.
Poi improvvisamente ti accorgi che qualcosa è cambiato, che non ce la fai più. Gli infortuni sono sempre di più, e ad una certa età non si recupera sempre. Però vuoi stare ancora lì, non vuoi mollare.
Allora cominci a togliere qualche grammo, poi qualcun altro ancora, e ti accorgi che un 300, adesso, va meglio che un 330.
Meglio con un bel budellino, così anche il braccio è contento.
Eh si Wik, siamo praticamente coetanei. Se prima i materiali ci servivano per giocare meglio, adesso ci devono far sentire meglio. E questo proprio perchè, come dici tu, ciò che conta è quanto ci dai dentro.
Il problema è che ciò che prima sembrava facile, adesso diventa impossibile. E allora la tecnologia ci viene incontro, proprio per metterci in condizione di dare tutto sè stessi.
E' che il tutto di adesso, è molto meno del tutto di prima.
In definitiva, ogni cosa ha la sua stagione. Ciò che conta davvero siamo noi, tutto il resto è contorno.
Però dobbiamo saperci adeguare. Se una corda ha un'ora di gioco oppure dieci, cambia proprio poco. Però con quella dobbiamo giocare. E allora per poter sempre dare tutto, un'occhiata in giro è sempre meglio buttarcela. Non è sempre uguale, ciò che va bene oggi può non andar bene domani. Solo se sapremo scegliere, sapremo metterci in condizione di dare il massimo.

condivido tuttoquanto scritto da wik e coach S
a me è sempre piaciuto discutere di materiali (racchette soprattutto) in quanto appassionato ma come giocatore non c'è stata una sola volta in vita mia in cui ho pensato di aver perso perchè il mio avversario aveva dei materiali migliori dei miei.
proprio in questi giorni sto riprendendo a giocare con un telaio che avrà almeno 10 anni incordato con un semplice syngut e dieci giorni fa ho battuto un 3.2 in torneo a squadre usando una racchetta che non adoperavo da mesi.
quindi giochiamo, sperimentiamo,divertiamoci ma non diamo mai la colpa delle nostre disfatte tennistiche o dei nostri mancati migliramenti a queste povere racchette .

SCoach ha scritto:Vedi, il bellissimo intervento di Wik anche se risveglia nel sottoscritto ricordi degni della migliore saudagi in realtà non è una finestra sul tennis che fu, ma una finestra sul tennis che E' e sempre sarà, una finestra dalla quale l'amatore può affacciarsi e buttare un occhio sul quel circo di cui purtroppo normalmente vede solo i salotti buoni nelle dirette Sky o Eurosport.

Perchè ora tu vedi Federer cambiare telaio ogni cambio di palle, e giustamente dici beh ci sarà una differenza. E la differenza c'è ma non risiede nelle prestazioni di una corda che ha giocato 7 game rispetto alla stessa nuova di pacca, bensì nel contratto che ha firmato Federer con il suo sponsor.

Perchè poi parli con lo sparring di Nadal al foro italico e ti racconta che lo zio Tony aveva portato ad incordare tutte le racchette e Rafa si è allenato con quelle prestate da non si sa bene chi. E bastonava come al solito senza dire ne A ne B.

Quello che racconta Wik nei circuiti minori accade quotidianamente da sempre, è normale che i ragazzi al terzo turno non abbiano più telai incordati e se li facciano prestare da amici-colleghi magari conquistandosi un punto ATP giocando con una racchetta che non hanno mai usato, incordata a chissà quale tensione. E' normale, nessuno si stupisce e guardate che tutti i top-player sono passati dal circuito minore, quindi lo stesso Federer che ora cambia corde ogni 7 game ne ha rosicchiate di racchette fino all'osso e se non avesse uno sponsor miliardario continuerebbe a farlo senza per questo giocare peggio.

Questo non vuol dire che i materiali non abbiano un peso, per carità, ma la realtà è che se mi sto giocando un turno slam con magari 30-40 mila dollari di differenza tra vittoria e sconfitta allora può aver senso cambiare una corda se ci appare segnata o rovinata perchè mi dico magari mi va a saltare proprio sulla palla break e mi gioco l'unica occasione della partita, ma se sto remando nei Futures e mi sto giocando un prize money con il quale al massimo mi ci ripago il treno per casa, prima di cambiare telaio aspetto che mi salti l'incordatura perchè con 6 telai ci devo fare tutta la settimana.

E questo perchè una corda che si segna dopo un paio di ore va tale e quale ad una nuova di pacca, o comunque la differenza non è detto che valga in termini di euro il guadagno che se ne ricava, e se sono un professionista i conti li devo fare in termini di guadagno visto che le differenze prestazionali non sono rilevanti.

Se invece sono un amatore ed ho piacere e possibilità di incordare ogni giorno bene, meglio, ma sicuramente non ne trarrò chissà quale beneficio.

Poi è chiaro anche io come Wik oggi chiedo all'incordatore un aiutino in più e sperimento armeggi tensioni e set-up differenti mentre prima le mie corde erano come per tutti il matassone Kangaroo da 300 metri che ti forniva la Bradford, un multifilo spesso come un cannellone la cui unica caratteristica positiva era riassunta nella parola GRATIS. E il matassone lo trovavi e lo lasciavi ovunque, buttato negli spogliatoi, dimenticato sui treni, lasciato per ore sul cruscotto nella macchina bene esposto al sole cocente tanto di certo non poteva peggiorare. Una volta per sbaglio me lo sono ritrovato anche in spiaggia nella borsa del mare!

Allora cosa è cambiato? Come dice Wik per noi è cambiato che non siamo più giocatori e non abbiamo più nè le gambe nè la testa per mangiarci la palla in arrivo, probabilmente vecchio mio (wik) se ci mandassero un FAX con le coordinate del colpo in arrivo faremmo finta di nulla e resteremmo fermi aspettando situazioni più comode. Allora ecco che il kg di tensione in meno, il mono che spinge di più, la corda che spinna meglio posso eserci utili, prima l'aiuto non lo chiedevamo ai materiali ma ce lo davamo da soli andando a correre un'ora sotto la pioggia, restando un giorno intero a tirare lo stesso dritto, dalla stessa posizione, nello stesso settore che alla fine c'era la buca sia sotto i tuoi piedi che nella zona dove miravi ed il custode ti veniva a chiamare negli spogliatoi con il rastrello e ti diceva ora mi rifai il campo razza di imbecille! Io ricordo che quando ti portavano a giocare i primi tornei il maestro chiedeva al giudice arbitro se ti potevano mettere contro una testa di serie, in modo che avresti preso una valanga di legnate ma almeno sarebbe stato chiaro da subito chi era il tennista che il giorno dopo si presentava agli allenamenti bello pettinato e chi il ragazzino piagnone che mandava i genitori a chiedere spiegazioni sul come mai il loro "campioncino" avesse pizzicato proprio l'unico C1 in tabellone. Oggi se un NC al primo turno pizzica un 4.4 tutt'altro che ingiocabile si appella ai regolamenti dicendo che è una tremenda ingiustizia! Ma questo continuo porre l'attenzione sui tuoi limiti e non su fattori esterni ti faceva crescere con la mentalità che quando vedevi uno forte davvero la tua reazione non poteva che essere quella di andare in campo a lavorare con l'ossessione di trascinarlo in campo e batterlo, e non ti veniva in mente di certo di andargli a chiedere scusa, con che corde giochi e a quanto le tiri? Vi confesso che anche io come Wik oggi mi sorprendo a chiedere in giro a qualche giocatore quale corda usa, se è buona per lo spin, per il controllo.. e spesso sti ragazzetti mi guardano come fossi un dinosauro e mi dicono "boh chiedi a Silvano non so neanche a quanto me le tira" (l'incordatore)..

Quindi il senso dell'articolo non è "i materiali contano, zero è il braccio che fa la differenza" perchè sarebbe ingiusto, ma bensì ogni realtà ha le sue priorità quindi è piacevole testare materiali e set-up differenti ma state pur certi che non sarà la corda a farvi migliorare di livello, perchè una onesta racchetta ed una corda decente da 10 euro incordata ad una tensione media consentono di imparare qualsiasi cosa e di farla nel migliore dei modi, poi è chiaro le Alu Power vanno meglio delle Kangaroo e una corda non potete tenerla per due mesi che diventa un retino da pesca, ma anche mettersi li a dire con questa corda non sbaglio mai mentre con questa non la tengo in campo, oppure dopo due ore mi è diventata ingiocabile.. beh, ecco questo è esagerare e soprattutto è distogliere l'attenzione dal vero problema.

Ripeto, io e Wik non stiamo qui a dire che i materiali non fanno nessuna differenza, ma che non fanno LA differenza e che se la palla non vi sta in campo non dipende dalle corde o dalla racchetta perchè con un telaio adeguato al vostro livello ed un onesto sintetico da 10 euro incordato alla tensione consigliata dalla casa potete esprimere tutto il vostro potenziale per almeno 10 -15 ore senza nessun problema di materiali, e se poi rompete prima meglio ancora vuol dire che forse state iniziando a spingere un po' di più..

Chiaro che se io oggi andassi in campo con il mio set-up di quando giocavo, ovvero con una Prince Graphite Midplus incordata a 32 avrei le mie belle difficoltà ma sarebbero da imputare ai materiali o ai 20kg di sovrappeso, alle gambe bollite, alla testa da massaia più che da tennista e agli ormai più di 10 anni passati si sempre in campo ma senza più fare nessun allenamento specifico?

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Posologia: RILEGGERE NEI MOMENTI DI SCONFORTO

e bravi ragazzi, bellissime parole... mi sono anche un po' emozionato...
io ho sempre giocato ad un livello molto basso, da amatore scarso, e ho avuto problemi diversi dei vostri d affrontare: anche io non sapevo che corde avevo, di solito chiedevo le più economiche, e che racchette esistessero oltre a quella con cui giocavo, ma mi divertivo un sacco e perdevo sempre... ora che ho riniziato gioco tecnicamente un pelino meglio, ma non tanto, di 20 anni fa, mi faccio male tutte le volte che gioco, ma finalmente ho iniziato a vincere qualche partita contro i cosiddetti giocatori "più scarsi", probabilmente solo perchè sto più lì con la testa, non vedo altri motivi. forse ho capito che non sono così scarso come pensavo, ma forse invece si, forse gli altri non sono più abituati a trovarsi di fronte qualcuno che attacca così spesso (se poi attaccassi anche bene sarebbe meglio, ma questo è un altro discorso), però ora tutti giocano il rovescio a due mani quindi non so più da che parte attaccare, accipicchia!
però, come voi, mi diverto ancora come quando avevo 16 anni, e anche di più, dopo tanti anni senza giocare, perchè quando entro in campo tutti i problemi della vita passano in secondo piano perchè il rovescio... non devo sbagliarlo, il diritto... devo fare punti se no è un casino, il servizio... se sbaglio la prima cavolo rischio il doppio fallo, però se non la forzo come scendo a rete, il gomito... speriamo che non faccia male, il ginocchio... chissà quanto durerà, la spalla... se non mi scaldo bene sono dolori... penso a talmente tante cose che poi non ci capisco più nulla, però non vorrei mai andare a fare la doccia perchè stare sul campo è proprio bello.
visto dalla parte degli scarsoni!

dimenticavo: forse vinco un po' di più anche perchè c'è mia moglie a guardarmi e voglio farle vedere che anche io sono capace di vincere ogni tanto, così può essere orgogliosa di me, come io lo ero di lei (lo sono tutt'ora) quando nuotava!

ragazzi . dovrei quotarvi tutti - forse non vi siete resi conto di quanto bene venga descritto il nostro sport e le sue sfaccettature mentali e fisiche nei vostri post - con tutte le problematiche che il passare del tempo moltiplica - indipendentemente dal livello di gioco -grazie di cuore per i vostri racconti

mannaggia raga è proprio vero ho passata i 5 ultimi anni ad allenarmi tantissimo corsa ,palestra cesti nonostante l'età la passione è tutt'ora enorme. ma arriva il momento che il tuo fisico ti chede il conto, zzzzooooo adesso devo fare preparazione in palestra anche per farmi una spremutaa!!!!! ahhhh .
di marco ti ricordi alla pinetina 5,5 ore di tennis fra singolo e doppio !! che orgia !
la schiena è quasi a posto ancora un po di lombosciatalgia ,ma con gli esercizi quotidiani va meglio non la sento quasi piu.
si ricomincia , corsa lenta questa settimana e settimana prossima si inizia la palestra ... se non mi rompo ancora!
mi dovranno portare fuori in barella dal campo per farmi smettere di giocare zzzoooo!!!!
siete grandi!!!

p.s. wik sarebbe bellissimo che tu potessi fare una breve registrazione dei suoni,versi notturni del tuo brasile di notte.
sarebbe fantastico!!!
ciaoooo

clemclem ha scritto:
di marco ti ricordi alla pinetina 5,5 ore di tennis fra singolo e doppio !! che orgia !

E come non mi ricordo? Anzi, esiste la testimonianza del mio stato di forma subito prima di giocare la finale. Che bei tempi ragazzi!!: https://www.youtube.com/watch?v=ntcyrcVVhow

Un paio di anni fa uno zelante presidente costrinse alcuni vecchi rottami a giocare una "amichevole natalizia", una di quelle proposte che "non si possono rifiutare" ma che faresti di tutto per evitarti.. beh c'era una registrazione video del sottoscritto che scaldandosi su un campo defilato in attesa di giocare il suo set esternava le sue perplessità in merito, se riesco a rintracciare chi dovrebbe avere il video e se il linguaggio è compatibile con i termini di Youtube vi faccio fare due risate!!

dai scoach posta,posta

grande marco me l'ero scordatooooooooo! madonna come eravamo stravolti !!!! se non sbaglio persi in semifinale da nicki e tu sempre da nicki ma in finale . invece il doppio l'abbiamo vinto io e te , vero?
contro matteo e .. e....e... boh!

clemclem ha scritto:grande marco me l'ero scordatooooooooo! madonna come eravamo stravolti !!!! se non sbaglio persi in semifinale da nicki e tu sempre da nicki ma in finale . invece il doppio l'abbiamo vinto io e te , vero?
contro matteo e .. e....e... boh!

Oh ma stai proprio invecchiando
Io avevo vinto contro Niki, mentre il doppio l'avevamo vinto contro Matteo e Carlo.
O era Diego?
Forse Ivan?
Mi sa che sto invecchiando anch'io

che sagome che siete ragazzi...

spero di arrivare anche io a essere distrutto, ma sempre potendo giocare!