Tennis antipatico

mi è capitato qualche giorno fa di (ri)giocare con un ex maestro, che non brilla per simpatia dentro e fuori dal campo.
a parte la scarsa empatia a pelle, è un giocatore che in partita incassa i "bravo!" che mi sento di tributargli quando fa un bel punto, ma che quando i bei punti li faccio io , invece che riconoscermeli, si incazza ad alta voce con se stesso per aver giocato lui male (non io bene!) ed avermi così permesso di fare (un bel) punto. simpatia a mille.
ora: per voi chi c'è dall'altro lato della rete è indifferente, basta che giochi un bel tennis e sia onesto? oppure selezionate il compagno di gioco evitando quelli con cui non avete feeling, anche a costo di perdere occasioni di buon tennis? guardate solo la pallina in quei 60 minuti, e poi chi s'è visto s'è visto, oppure date importanza anche al rapporto interpersonale prima, durante e dopo l'ora di gioco?

giocando per puro divertimento io ritengo basilare il rapporto interpersonale. se poi mi mettessi in mente di fare qualcosa di più la "simpatia" diverrebbe meno importante

alain proust ha scritto:mi è capitato qualche giorno fa di (ri)giocare con un ex maestro, che non brilla per simpatia dentro e fuori dal campo.
a parte la scarsa empatia a pelle, è un giocatore che in partita incassa i "bravo!" che mi sento di tributargli quando fa un bel punto, ma che quando i bei punti li faccio io , invece che riconoscermeli, si incazza ad alta voce con se stesso per aver giocato lui male (non io bene!) ed avermi così permesso di fare (un bel) punto. simpatia a mille.
ora: per voi chi c'è dall'altro lato della rete è indifferente, basta che giochi un bel tennis e sia onesto? oppure selezionate il compagno di gioco evitando quelli con cui non avete feeling, anche a costo di perdere occasioni di buon tennis? guardate solo la pallina in quei 60 minuti, e poi chi s'è visto s'è visto, oppure date importanza anche al rapporto interpersonale prima, durante e dopo l'ora di gioco?

Ciao alain proust

Gioco esclusivamente per divertirmi,
figurati se scelgo ( o mi faccio scegliere ) da qualche spocchioso supponente e antipatico a mille

Rigorosamente compagni e compagne minimamente disponibili e con cui scambiare qualche parola simpatica, a costo di giocare meno bene e di perdere occasioni di buon tennis.

Di "strunz" purtroppo, ce' n'e' gia' pieno e strapieno l'ambiente Agonistico

Non sara' che con la scusa del "carattere" nello sport individuale e con l'emerita caz*a*ta della "cattiveria agonistica", diventa tutta una scusa per sfoderare maleducazione e frustrazione sul campo da gioco?

J

Io trovo che per giocatori del nostro livello, anche se qualcuno di noi si cimenta in qualche torneo, il tennis deve soprattutto rappresentare un momento di svago e di puro divertimento. E ottenere tutto questo non è così semplice come potrebbe sembrare. Nelle giornate storte, e capitano spesso, difficile riuscire a divertirsi quando la pallina non vuol sapere di obbedire ai nostri ordini.
Figuriamoci poi se dall'altra parte della rete ci fosse mister antipatia.
Non si discute nemmeno, i miei compagni di gioco diventano tali se con loro già di base esiste un buon rapporto, ed anche quando sono in periodo di tornei e mi preoccupo soprattutto di trovare una buona condizione, non giocherei mai con tizio antipatico anche se potessi trarne dei giovamenti.
Tra i miei abituali sparring esistono diverse tipologie di giocatori: c'è chi è più regolare, chi scende a rete, chi gioca a ritmi alti ecc. Giocando con loro a rotazione mi abituo ad affrontare diversi stili di gioco e a non fossilizzarmi solo con quello che mi da la palla più pulita, che sarebbe la cosa più sbagliata da fare se lo scopo è quello di prepararsi al torneo.
Ma con chiunque io possa giocare, ci sarà sempre un momento per scambiare qualche battuta. E comunque fortunatamente non sono molti quelli davvero antipatici. C'è la persona con cui ho più feeling, con altri magari meno ma passare un'ora insieme sarà sempre un piacere. In caso di profonda antipatia, di giocare a tennis non se ne parla nemmeno.

La selezione dei compagni di gioco è inevitabile. Al mio circolo siamo pochi agonisti e, facendo tutti parte della squadra di D3, in qualche modo siamo anche amici quindi quando giochiamo insieme abbiamo un buon feeling e rapporto, ci scambiamo i complimenti sui punti belli reciprocamente senza gelosia. Forse c'è un po' di sana competizione sulle classifiche, ma ci può stare se rimane il rispetto.
Capita a volte che qualcuno spesso più scarso, mi chieda di fare un'ora. Io per principio non dico di no a nessuno e, onde evitare equivoci, pago in anticipo la mia parte di campo. Poi, se la persona è piacevole la faccio rigiocare, se invece fa il fenomeno o si dimostra poco empatica le volte successive trovo 1- 2 scuse per non giocare finchè la capisce.

Considerando che quest'anno, in partite di torneo, mi sono ritrovata:
Genitori inopportuni che chiamavano le palline alle figlie, da fuori il campo;
Presa insulti perchè la mia avversaria "riteneva" che avessi sbagliato a chiamare un segno e che al punto successivo anzichè tacere se ne esce con un "ecco, questo è un segno, impara!". ( Per la cronaca quel giorno ho dato fondo a tutto il mio fair play *_* perchè altrimenti la massacravo di botte O_O )
Varie ed eventuali che non ricordo.

Diciamo che quest'anno ho collezionato un bel pò di avversarie del ..[bip].. e questo, per chi come me gioca perchè vuol vincere ma non certo col coltello tra i denti tipo "voglio ucciderti" è qualcosa di veramente asfissiante. Io odio, chi in campo, agisce così.

Partendo da questo presupposto e dal fatto che, come Oldblack, non dico mai di no neanche al più scarso/più scarsa del circolo quando non sto facendo un torneo desidero rilassarmi e divertirmi: non ho intenzione di giocare anche partite di allenamento/divertimento/relax con il coltello tra i denti o arrabbiarmi su ogni palla/punto. Di certo per due ore di svago, non posso tornare a casa con il sangue amaro ed il fegato che salta accanto a me xD