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turborovescio con esitazione iniziale
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turborovescio con esitazione iniziale
Promemoria primo messaggio :
Ci ho messo una vita, ma l'ho capita, fiat lux.
Preso da sconforto dall'ennesimo ballo bimane-monomane causato da alternati problemi a ginocchia e braccio, mi son messo di buzzo buono a cercare di ottimizzare l'impugnatura e le spinte del rovescio monomane che è sempre stata causa delle mie rimostranze e sicuramente è stata la causa dell'ultimo stiramento al muscolo pronatore traverso.
La onde per cui almeno due ore tutti i santi giorni di sparapalle a studiare ogni piccolo particolare.
Sempre mi è stato difficile il passaggio da semiwestern di dritto a eastern di rovescio, tragitto troppo lungo, mano troppo piccola, impugnatura troppo grossa, blocco psicologico, paura di perdere meccanismo del mio dritto, le ho pensate tutte in questi anni, ma mai ho risolto il fatto che arrivare fino alla eastern di dritto non mi riusciva sempre, a volte mi fermavo un po' prima, a una quasi-eastern, il che mi creava due grandi problemi, insicurezza per l'impugnatura non voluta e una sollecitazione più marcata dei muscoli del braccio nonchè un timing ogni volta da adattare sentendo l'impugnatura non che avevo voluto, ma che avevo trovato. E nessuno, mi ha mai dato una spiegazione logica ed esaustiva della cosa.
Non sò dopo quante migliaia di palle e cento prove differenti la scintilla è scattata per caso, una volta partita la palla invece di colpirla la lascio sfilare e mi metto a guardare cosa succede visivamente sul mio cambio, e osservando e riosservando mi accorgo che l'impugnatura entra sempre senza difficoltà. Poi riprovo a colpire e di nuovo il problema si ripresenta. Lì mi viene in mente il video di Gasquet del post, quell'allungarsi in avanti delle braccia al cambio ed esitare un attimo in quel punto, quella era la differenza, osservandomi dovevo tenere le braccia leggermente avanti al cambio altrimenti mi sfuggiva alla vista.
Il segreto era lì, che combinavo ? Appena la palla partiva stringevo subito per andare a mettere il polso sinistro sul collo e quel movimento così stretto non mi lasciava spazio fisico sufficiente per completare il cambio. Allora comincio a tenermi un filo largo aprendo, non stringere immediatamente e tutto comincia a incastrarsi come si deve. L'uovo di colombo .
La sera mi metto lì a guardare il video, mi guardo i video di Henin e Kholi, fanno tuti così , chi più chi meno, Gasquet è solo il più evidente.
Il giorno dopo torno in campo con una titubante aspettativa, sia solo un'effimera soluzione come tante volte avevo incontrato ? Un po' di pratica per ottimizzare il movimento e dopo un paio di giorni tutto funziona a meraviglia. Per avere conferma mi compilo la tabella degli errori ad avvolarare la sensazione di sicurezza e controllo, sulla base di 2000 palle errori dimezzati di brutto.
Mi sento un altro tennista
Ci ho messo una vita, ma l'ho capita, fiat lux.
Preso da sconforto dall'ennesimo ballo bimane-monomane causato da alternati problemi a ginocchia e braccio, mi son messo di buzzo buono a cercare di ottimizzare l'impugnatura e le spinte del rovescio monomane che è sempre stata causa delle mie rimostranze e sicuramente è stata la causa dell'ultimo stiramento al muscolo pronatore traverso.
La onde per cui almeno due ore tutti i santi giorni di sparapalle a studiare ogni piccolo particolare.
Sempre mi è stato difficile il passaggio da semiwestern di dritto a eastern di rovescio, tragitto troppo lungo, mano troppo piccola, impugnatura troppo grossa, blocco psicologico, paura di perdere meccanismo del mio dritto, le ho pensate tutte in questi anni, ma mai ho risolto il fatto che arrivare fino alla eastern di dritto non mi riusciva sempre, a volte mi fermavo un po' prima, a una quasi-eastern, il che mi creava due grandi problemi, insicurezza per l'impugnatura non voluta e una sollecitazione più marcata dei muscoli del braccio nonchè un timing ogni volta da adattare sentendo l'impugnatura non che avevo voluto, ma che avevo trovato. E nessuno, mi ha mai dato una spiegazione logica ed esaustiva della cosa.
Non sò dopo quante migliaia di palle e cento prove differenti la scintilla è scattata per caso, una volta partita la palla invece di colpirla la lascio sfilare e mi metto a guardare cosa succede visivamente sul mio cambio, e osservando e riosservando mi accorgo che l'impugnatura entra sempre senza difficoltà. Poi riprovo a colpire e di nuovo il problema si ripresenta. Lì mi viene in mente il video di Gasquet del post, quell'allungarsi in avanti delle braccia al cambio ed esitare un attimo in quel punto, quella era la differenza, osservandomi dovevo tenere le braccia leggermente avanti al cambio altrimenti mi sfuggiva alla vista.
Il segreto era lì, che combinavo ? Appena la palla partiva stringevo subito per andare a mettere il polso sinistro sul collo e quel movimento così stretto non mi lasciava spazio fisico sufficiente per completare il cambio. Allora comincio a tenermi un filo largo aprendo, non stringere immediatamente e tutto comincia a incastrarsi come si deve. L'uovo di colombo .
La sera mi metto lì a guardare il video, mi guardo i video di Henin e Kholi, fanno tuti così , chi più chi meno, Gasquet è solo il più evidente.
Il giorno dopo torno in campo con una titubante aspettativa, sia solo un'effimera soluzione come tante volte avevo incontrato ? Un po' di pratica per ottimizzare il movimento e dopo un paio di giorni tutto funziona a meraviglia. Per avere conferma mi compilo la tabella degli errori ad avvolarare la sensazione di sicurezza e controllo, sulla base di 2000 palle errori dimezzati di brutto.
Mi sento un altro tennista
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Ho sempre sospettato del pollice... specialmente quando osservo quel calletto che mi si è formato sul pollice
nel lato interno, la parte rivolta verso l'indice, all'altezza della prima articolazione..
Per caso ...è proprio in corrispondenza della prima articolazione ( la prima nocca sotto l'unghia per capirci )..
che c'è il punto piu' stabile del pollice ?
Bisogna uncinarlo leggermente per sfruttarlo al meglio ?
Le altre dita vanno lasciate leggere sulla presa ?
Lo so che è presto...ma intanto mi porto avanti col programma...
nel lato interno, la parte rivolta verso l'indice, all'altezza della prima articolazione..
Per caso ...è proprio in corrispondenza della prima articolazione ( la prima nocca sotto l'unghia per capirci )..
che c'è il punto piu' stabile del pollice ?
Bisogna uncinarlo leggermente per sfruttarlo al meglio ?
Le altre dita vanno lasciate leggere sulla presa ?
Lo so che è presto...ma intanto mi porto avanti col programma...
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Leggera uncinatura si se si ha il police abbastanza lungo per farlo e si usa impugnatura adeguata.
Io uso l'incavatura fra pollice e indice e la prima falange per appoggiarmi, per fare barriera e la falange sotto l'unghia per dargli "la sicura". Se quest'ultima falange é esposta verso l'esterno o in posizione non di presa-apppoggio non vá bene.
Le altre dita non troppo leggere eh, perché altrimenti la racca ti ruota in mano dando dpin, nel dritto hai tutto il palmo a dare base di appogio al colpo, nel BH1 hai pollice e presa, che é ben meno solida dell'impugnatura del dritto.
Quel calletto mi lascia un po' perplesso, a meno che tu non abbia la pelle particolarmente delicata potrebbe indicare che c'é uno sfregamento.
Io uso l'incavatura fra pollice e indice e la prima falange per appoggiarmi, per fare barriera e la falange sotto l'unghia per dargli "la sicura". Se quest'ultima falange é esposta verso l'esterno o in posizione non di presa-apppoggio non vá bene.
Le altre dita non troppo leggere eh, perché altrimenti la racca ti ruota in mano dando dpin, nel dritto hai tutto il palmo a dare base di appogio al colpo, nel BH1 hai pollice e presa, che é ben meno solida dell'impugnatura del dritto.
Quel calletto mi lascia un po' perplesso, a meno che tu non abbia la pelle particolarmente delicata potrebbe indicare che c'é uno sfregamento.
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Chiarissimo, barriera con prima falange , fermo esterno con seconda falange, fermo interno con la "V" tra pollice e indice.
Queste parti del pollice, a quali parti del manico devono aderire ?
Queste parti del pollice, a quali parti del manico devono aderire ?
Re: turborovescio con esitazione iniziale
albe dipende da che impugnatura usi, da che mano hai, non puoi definire a priori dove come e perché valido per tutti, bisogna applicare il concetto espresso, non trovare dei punti specifici universalmente validi.
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Wik volevo soltanto capire se c'è(come mi sembra) una differenza tra i rovesci di Edberg e Blake e quelli di Almagro e Gasquet.Mentre i primi due partono basso e poi salgono(ovviamente eh non è che la apertura sia bassa!) i secondi due partono già alto con l'inizio del colpo(un po come sto provando a fare io sul mio rovescio)wik ha scritto:Ste,
non passano molto in alto, diciamo altezza media, ma sono comunque aperture da considerarsi corrette perchè non passano in basso e comunque la fine dell'apertura è alta, non finiscono in basso.
Sulla paragonabilità, son tutti abbastanza diversi l'uno dall'altro, ognuno ha caratteristiche personali come quasi ogni grande colpitore di rovescio 1 mano, Lendl escluso che lo giocava davvero male.
Con Albe parlamo in chat di questa sorta di "passaggio basso" della raccchetta in apertura di rovescio.
Stebroc- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 12.05.10
Età : 37
Re: turborovescio con esitazione iniziale
in questa ottica c'è una differenza minima, nessuno dei quattro passa basso, e nessuno dei quattro apre basso, il passaggio di Edberg e Black può considerarsi medio e più diretto rispetto alla rotazione di Gasquet e Almagro
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Riguardo al comportamento della gamba avanzata, dopo l'appoggio vedo spesso una azione di "pompaggio",
di estensione, di spinta verso l'alto durante il contatto. Puoi dirci qualcosa di piu' circa questo movimento ?
di estensione, di spinta verso l'alto durante il contatto. Puoi dirci qualcosa di piu' circa questo movimento ?
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Albe,passa al BI-turborovescio (bimane) senza esitazioni!!!
Becker- Messaggi : 220
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 51
Re: turborovescio con esitazione iniziale
dai Becker spiegacelo un po' ,
apri il topic con le tue indicazioni sul bi-turbo
apri il topic con le tue indicazioni sul bi-turbo
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
albesca ha scritto:Riguardo al comportamento della gamba avanzata, dopo l'appoggio vedo spesso una azione di "pompaggio",
di estensione, di spinta verso l'alto durante il contatto. Puoi dirci qualcosa di piu' circa questo movimento ?
Si, la gamba pompa, quando puo'.. ( fonte Wik )
Se arriviamo in ritardo la gamba si trovera' ancora impegnata a frenare per ammortizzare lo spostamento ..in quel caso bisognera' colpire senza aiuto di gambe.. e dovremo tenerne conto per la scelta del colpo ... magari alzando un po' la traettoria visto che non avremo grosse spinte...
Re: turborovescio con esitazione iniziale
wik ha scritto:dai Becker spiegacelo un po' ,
apri il topic con le tue indicazioni sul bi-turbo
La scorsa settimana mi si avvicina un bambino di 11 anni (passato quest'anno da NC a 4.3) e mi dice..."il tuo dritto è molto appariscente,ma il tuo colpo migliore è il rovescio...come Verdasco,di dritto fa male,ma di rovescio non sbaglia mai!!"
Gambe basse e gomiti alti ed ecco che si inizia a sentire il rombo del B-Turbo!!
Scusate OT...continuate pure
Becker- Messaggi : 220
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 51
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Aggiungiamoci un altro suggerimento, più che un suggerimento è un rimarcare meglio il già detto.
Il più frequente errore che vedo in giro, quell'errore che ti fà proprio sbagliare il colpo, te lo rende insicuro e vi fà preferire 1000 volte il back,
è proprio commesso all'inizio.
Bisogna creare una stabile linea fra le spalle verso la rete, per farlo è FONDAMENTALE caricare bene la spalla sinistra.
Caricare la spalla sinistra è girare il busto tirando la racchetta con la mano sinistra.
C'è una differenza fondamentale col girare il busto e basta. Se giriamo il busto e basta, la tendenza è spingere il caricamento con la spalla destra e di conseguenza anche aprire spingendo con la mano destra la racchetta.
E' sbagliato, molto sbagliato. Così facendo la tendenza è quella di caricare la spalla destra come una molla che poi tenderà sempre a scaricarsi facendosi accompagnare dal busto, ovvero in rotazione di busto.
No, non è così !
Concentratevi sul caricare la spalla sinistra e lasciare proprio libera la spalla destra. Aprendo la racchetta con la mano sinistra sentirete bene l'appoggio sul piede sinistro che nel frattempo cercate. E' una posizione che istintivamente non è naturale, ma fondamentale cerchiate.
Ricapitoliamo, usate la mano sinistra per aprire e caricate bene bene la spalla sinistra, lasciando la spalla destra libera da carichi di torsione-tensione. L'appoggio sinistro così lo sentirete ben piantato.
Fatta così la preparazione ti lascia spalla destra libera in maniera tale che quando il braccio destro esegue lo swing segue esttamente e liberamente la sua linea, senza torsioni e tensioni che tenderanno a farvi ruotare il busto e vi manterranno il piede sinistro bloccato senza la tendenza ad aprirlo.
Il più frequente errore che vedo in giro, quell'errore che ti fà proprio sbagliare il colpo, te lo rende insicuro e vi fà preferire 1000 volte il back,
è proprio commesso all'inizio.
Bisogna creare una stabile linea fra le spalle verso la rete, per farlo è FONDAMENTALE caricare bene la spalla sinistra.
Caricare la spalla sinistra è girare il busto tirando la racchetta con la mano sinistra.
C'è una differenza fondamentale col girare il busto e basta. Se giriamo il busto e basta, la tendenza è spingere il caricamento con la spalla destra e di conseguenza anche aprire spingendo con la mano destra la racchetta.
E' sbagliato, molto sbagliato. Così facendo la tendenza è quella di caricare la spalla destra come una molla che poi tenderà sempre a scaricarsi facendosi accompagnare dal busto, ovvero in rotazione di busto.
No, non è così !
Concentratevi sul caricare la spalla sinistra e lasciare proprio libera la spalla destra. Aprendo la racchetta con la mano sinistra sentirete bene l'appoggio sul piede sinistro che nel frattempo cercate. E' una posizione che istintivamente non è naturale, ma fondamentale cerchiate.
Ricapitoliamo, usate la mano sinistra per aprire e caricate bene bene la spalla sinistra, lasciando la spalla destra libera da carichi di torsione-tensione. L'appoggio sinistro così lo sentirete ben piantato.
Fatta così la preparazione ti lascia spalla destra libera in maniera tale che quando il braccio destro esegue lo swing segue esttamente e liberamente la sua linea, senza torsioni e tensioni che tenderanno a farvi ruotare il busto e vi manterranno il piede sinistro bloccato senza la tendenza ad aprirlo.
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
nel tentativo di ovalizzare maggiormente il movimento (come indicatomi da wik), credo di aver capito la causa.
swingando a vuoto davanti ad uno specchio, mi son reso conto di come la mia mano sinistra, da fine apertura con la racchetta alta, accompagna la discesa della testa fino ad altezza fianco e non fino a giù, impedendo quindi alla testa di scendere maggiormente sotto la palla.
posso averci indovinato?
swingando a vuoto davanti ad uno specchio, mi son reso conto di come la mia mano sinistra, da fine apertura con la racchetta alta, accompagna la discesa della testa fino ad altezza fianco e non fino a giù, impedendo quindi alla testa di scendere maggiormente sotto la palla.
posso averci indovinato?
ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!
(cit. by Satrapo)
oedem- Messaggi : 6053
Data d'iscrizione : 01.12.09
Re: turborovescio con esitazione iniziale
E' posibile
In realtà la sinistra lascia un attimo prima del punto più basso possibile, in quel momento è la punta che và giù, se non lasci quell'attimo prima perdi molto perchè in quello spazio la punta fà molta strada verso il basso
Datti un'occhiata ad Haas nelle primissime pagine che se non ricordo male bloccano proprio il fotogramma in quell'istante
In realtà la sinistra lascia un attimo prima del punto più basso possibile, in quel momento è la punta che và giù, se non lasci quell'attimo prima perdi molto perchè in quello spazio la punta fà molta strada verso il basso
Datti un'occhiata ad Haas nelle primissime pagine che se non ricordo male bloccano proprio il fotogramma in quell'istante
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
guardando il video sembra che non scenda molto oltre la distensione del braccio
ho l'occhio di pulcinella
Con il polibutilene ogni colpo riesce bene!
(cit. by Satrapo)
oedem- Messaggi : 6053
Data d'iscrizione : 01.12.09
Re: turborovescio con esitazione iniziale
questa è una bella misura di ovalizzazione, è importante la punta come riferimento, tu non l'abbassi, ma quando colpisci la racchetta è quasi parallela al terreno.
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
oh, a margine, quest'immagine è commovente per la bellezza del gesto.....
oltre alla misura dell'ovalizzazione date un'occhio a che razza di piegamento, come và proprio sotto a prendere la palla, come stà colpendo la palla ben in avanti, posizione perfetta del polso, occhio piantato sulla palla
la muscolatura in tensione è solo quella necessaria, il braccio destro è a pieno regime perchè è al momento d'impatto, del resto non si vede un muscolo in tensione
oltre alla misura dell'ovalizzazione date un'occhio a che razza di piegamento, come và proprio sotto a prendere la palla, come stà colpendo la palla ben in avanti, posizione perfetta del polso, occhio piantato sulla palla
la muscolatura in tensione è solo quella necessaria, il braccio destro è a pieno regime perchè è al momento d'impatto, del resto non si vede un muscolo in tensione
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Dopo aver letto e riletto il lenzuolo, ho provato e riprovato il movimento a vuoto e non mi è chiaro quale deve essere la posizione del polso durante la discesa della testa della racchetta sotto la palla e il momento dell'impatto; perchè se deve rimanere bloccato a 90° anche durante tale discesa io proprio non ce la faccio.... Spero di essermi capito
Pito- Messaggi : 150
Data d'iscrizione : 21.01.10
Re: turborovescio con esitazione iniziale
forse confondi con forzatamente bloccato a 90 che poi 90 pieno mai è, è sempre meno, con una posizione naturalmente a 90.
Per 90 si intende la posizione con angolo dorso della mano-avambraccio a mò di accellerare la moto.
Nessuna forzatura, prendi l'angolo che ti viene da solo, se è 30 è sufficiente anche quello, ma non tenerlo a 180
Per 90 si intende la posizione con angolo dorso della mano-avambraccio a mò di accellerare la moto.
Nessuna forzatura, prendi l'angolo che ti viene da solo, se è 30 è sufficiente anche quello, ma non tenerlo a 180
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Io con il rovescio in top sto impazzendo (chiedere A Filippo ieri sera dell'esercizio sulla diagonale di rovescio ...). E mi acconterei di uno normale, anche senza il turbo .
Per fortuna ho un back abbastanza efficace che mi pare il c*lo :-). Anzi (al mio misero livello) crea pure qualche grattacapo all'avversario. Certo è che in alcune situazioni non è adattissimo.
Il maestro mi ha segnalato due problemi essenziali: entrare maggiormente di spalla e, al momento esatto dell'impatto, evitare di formare un angolo accentuato tra polso e dorso della mano. Questo difetto fa si che non riesca a lasciare ad andare correttamente il braccio dopo l'impatto.
Ma il problema generale mi pare più la questione del timing e dello spostamento del peso in avanti entrando bene con la spalla (sono sempre sbilanciato all'indietro). Che incubo!!!!
E pensare che all'inizio (ho ricominciato 3 mesi va) il problema mi sembrava essere maggiormente il dritto (che invece sta andando a posto più rapidamente).
Sport diabolico se ce n'è uno.
Per fortuna ho un back abbastanza efficace che mi pare il c*lo :-). Anzi (al mio misero livello) crea pure qualche grattacapo all'avversario. Certo è che in alcune situazioni non è adattissimo.
Il maestro mi ha segnalato due problemi essenziali: entrare maggiormente di spalla e, al momento esatto dell'impatto, evitare di formare un angolo accentuato tra polso e dorso della mano. Questo difetto fa si che non riesca a lasciare ad andare correttamente il braccio dopo l'impatto.
Ma il problema generale mi pare più la questione del timing e dello spostamento del peso in avanti entrando bene con la spalla (sono sempre sbilanciato all'indietro). Che incubo!!!!
E pensare che all'inizio (ho ricominciato 3 mesi va) il problema mi sembrava essere maggiormente il dritto (che invece sta andando a posto più rapidamente).
Sport diabolico se ce n'è uno.
cit. Miguel "internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali"
zaphod- Messaggi : 1063
Data d'iscrizione : 08.10.10
Età : 44
Località : Italia
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Ancora una chicca dai miei video-coach preferiti: Mauro Marcos & Coach Kyril:
Re: turborovescio con esitazione iniziale
www.albertoponturo.it
www.albertoponturo.it/blog
http://www.flickr.com/photos/albertoponturo
Re: turborovescio con esitazione iniziale
In pratica si parla del cambio di impugnatura....albesca ha scritto:Ancora una chicca dai miei video-coach preferiti: Mauro Marcos & Coach Kyril:
Io comunque sono ancora indeciso,in fase di apertura, effettuare il tutto con il famoso "passaggio basso" o meno.
Stebroc- Messaggi : 140
Data d'iscrizione : 12.05.10
Età : 37
Re: turborovescio con esitazione iniziale
Il passaggio , piu' che basso o alto, io lo definirei "fuori" .
La cosa importante è farlo un po' staccato dal corpo proprio per avere lo spazio di manovra per il cambio mano come fa vedere benissimo il simpatico Marcos qui sopra.
Il rovescio in top è semplice come meccanica, non ci sono fronzoli... è tutto impugnatura e timing.
La cosa importante è farlo un po' staccato dal corpo proprio per avere lo spazio di manovra per il cambio mano come fa vedere benissimo il simpatico Marcos qui sopra.
Il rovescio in top è semplice come meccanica, non ci sono fronzoli... è tutto impugnatura e timing.
Re: turborovescio con esitazione iniziale
albesca ha scritto:
Il rovescio in top è semplice come meccanica, non ci sono fronzoli... è tutto impugnatura e timing.
Ospite- Ospite
Re: turborovescio con esitazione iniziale
AUuaua ma come facile a livello di meccanica? Io ci sto impazzendo!!!
cit. Miguel "internet é stata la rovina di noi pipparoli mentali"
zaphod- Messaggi : 1063
Data d'iscrizione : 08.10.10
Età : 44
Località : Italia
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