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Messaggio Da marco61 Ven 23 Nov 2012, 21:16

Portando a passeggio Ronnie, mi capita spesso di imbattermi in qualche pallone "dimenticato" da qualche ragazzino.
E questa cosa mi fa riflettere, ripensando a quando ero bambino.
Il pallone, ai miei tempi, era una reliquia. C'era chi, scarso tecnicamente, si presentava col pallone più bello. Così era sicuro di giocare. E quando disgraziatamente se ne perdeva uno, non si riprendeva il gioco finchè il pallone non saltava fuori. Se si bucava, una tragedia! La domenica pomeriggio si partiva tutti insieme: padre, madre, figli, cani, nonni...e si andava a giocare a pallone. Chi correva, chi guardava, chi commentava. Non si spendeva una lira e ci si divertiva, tutti insieme.
Col tempo, poi, ci siamo "viziati": ricordo perfettamente il giorno dell'acquisto della nostra televisione. Era l'avvenimento dell'anno, o forse del decennio. Aveva tre pulsanti e due rotelline: accensione, primo, secondo, volume e luminosità. Rigorosamente in bianco e nero. E si accendeva solo la sera, dopo cena: telegiornale, carosello, Rischiatutto e tutti a nanna.
A tavola si beveva acqua del rubinetto. Non c'era il problema di sapere se è più buona la San Bernardo o la Levissima: Idrolitina o Frizzina, questo era il vero dilemma. Qualcuno non saprà nemmeno ci cosa sto parlando. Erano delle bustine che, sciolte nell'acqua, la rendevano effervescente. Ma forse esistono ancora, per qualche nostalgico.
Quando poi abbiamo acquistato la mitica Opel Kadett 1200! Non ci potevo credere: c'era anche l'autoradio!!

Vabbeh dai, il senso di questa discussione ormai l'avete capito. La mia domanda è: siamo tanto cambiati, ma l'abbiamo voluto noi, o ci hanno costretto a cambiare? Chissà però perchè mi sembra di ricordare che eravamo più felici allora.
Si parla tanto di crescita, che deve assolutamente ripartire. E se invece tornassimo indietro?


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Messaggio Da Stefano Ven 23 Nov 2012, 21:27

Non sai cosa darei per tornare indietro, Marco...

Purtroppo molti genitori di oggi hanno poco tempo o soprattutto poca voglia di spendere tempo con i propri figli. Molto piu' comodo "parcheggiarli" davanti alla TV o alla Playstation.

Ho sentito tanti genitori dire "Io tratto i miei figli come se fossi loro amico". Sbagliato!
I genitori devono imporre delle regole, i figli le seguono! Che piaccia a no!

E invece i figli fanno cio' che vogliono, nessuno dice loro nulla. Tornano a casa da scuola, si piazzano davanti a Facebook e ci spendono il resto della giornata, fino a notte fonda.

A Vercelli, la prima volta che mi e' stato concesso di uscire la sera il sabato (e rientro alle 11!) avevo 17 anni. Le altre sere, andando a scuola il giorno dopo, a letto alle 9! Adesso escono la sera gia' a 14 anni! E poi ci si lamenta se la ragazzina viene volentata, il ragazzino si imbottisce di droga e tutto il resto.

Il sabato era una festa quando guardavo "Gulp" in TV, poi sono passato a "UFO", "Star Trek" eccetera.

Se non avevamo soldi per comprare un pallone, giocavamo a calcio con una lattina di Coca Cola vuota per la strada (se avevamo la possibilita' di comprare la Coca Cola...), altrimenti si giocava a nascondino.

Siamo cresciuti con dei concetti diversi, ci divertivamo con niente. I ragazzini di oggi, senza computer, sono morti!

Tutto un altro mondo...E mi manca da morire... Sad


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Messaggio Da Nessuno Ven 23 Nov 2012, 22:08

I popoli piú felici sono quelli che hanno il minimo indispensabile per vivere.

Quando noi eravamo bambini, i valori morali erano i pilastri fondanti della societá.

Oggi le cose sono cambiate, a mio modesto parere soprattutto colpa della televisione che ci ha rincretiniti tutti facendoci desiderare ció che non ci spetta.

Una volta non si pensava di volere ció che non ci si poteva permettere. Si guardava ai ricchi con distacco semplicemente dicendo "beati loro".

Oggi invece vogliamo tutto e subito e non ci accontentiamo della vita che possiamo vivere; vogliamo di piú perché abbiamo visto che gli altri possono e vogliamo essere come loro.

Una volta la vita ruotava intorno al lavoro. Si studiava per trovare un buon lavoro, grazie al quale si poteva avere una vita decorosa e se non si voleva studiare ci si dava da fare lo stesso. Oggi molti pensano che la soluzione sia entrare ad Amici, X Factor e cosí via.

Quello che ho imparato dalla vita é che non importa cosa vuoi fare, l'importante e che tu lo faccia con il massimo impegno, perché l'impegno premia sempre. (Non ho figli ma se ne avessi credo che questo potrebbe essere il messaggio piú importante da trasmetter loro)

Ciliegina sulla torta, come sottolineava Mauro, i genitori non vogliono piú fare i genitori (per comoditá) ed i bambini crescono senza una guida che insegni loro le regole entro le quali muoversi e che li aiuti a diventare uomini.


..........buonanotte Sleep

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Messaggio Da Gabrilele Sab 24 Nov 2012, 00:16

buonasera a tutti...
volevo scrivervi cose intelligentissime, ... vi risparmio Smile.
la più bella partita di calcio l'ho giocata a 23 anni, nel piazzale di una comunità di disabili a l'una di notte dopo una festa fantastica!
un paio di birre addosso, le squadre piene di amici, alcuni dei quali vengono solitamente identificati dal resto del mondo solo con il nome di una malattia (un down, uno spastico, etc.), ma che per una notte erano (ve lo posso assicurare) più fighi di ronaldo in persona!!!
al solo pensarci non posso fare a meno di sentirmi leggero e felice!
non so spiegarvi il perchè.

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Messaggio Da magazzie Sab 24 Nov 2012, 08:56

marco61 ha scritto:Portando a passeggio Ronnie, mi capita spesso di imbattermi in qualche pallone "dimenticato" da qualche ragazzino.
E questa cosa mi fa riflettere, ripensando a quando ero bambino.
Il pallone, ai miei tempi, era una reliquia. C'era chi, scarso tecnicamente, si presentava col pallone più bello. Così era sicuro di giocare. E quando disgraziatamente se ne perdeva uno, non si riprendeva il gioco finchè il pallone non saltava fuori. Se si bucava, una tragedia! La domenica pomeriggio si partiva tutti insieme: padre, madre, figli, cani, nonni...e si andava a giocare a pallone. Chi correva, chi guardava, chi commentava. Non si spendeva una lira e ci si divertiva, tutti insieme.
Col tempo, poi, ci siamo "viziati": ricordo perfettamente il giorno dell'acquisto della nostra televisione. Era l'avvenimento dell'anno, o forse del decennio. Aveva tre pulsanti e due rotelline: accensione, primo, secondo, volume e luminosità. Rigorosamente in bianco e nero. E si accendeva solo la sera, dopo cena: telegiornale, carosello, Rischiatutto e tutti a nanna.
A tavola si beveva acqua del rubinetto. Non c'era il problema di sapere se è più buona la San Bernardo o la Levissima: Idrolitina o Frizzina, questo era il vero dilemma. Qualcuno non saprà nemmeno ci cosa sto parlando. Erano delle bustine che, sciolte nell'acqua, la rendevano effervescente. Ma forse esistono ancora, per qualche nostalgico.
Quando poi abbiamo acquistato la mitica Opel Kadett 1200! Non ci potevo credere: c'era anche l'autoradio!!

Vabbeh dai, il senso di questa discussione ormai l'avete capito. La mia domanda è: siamo tanto cambiati, ma l'abbiamo voluto noi, o ci hanno costretto a cambiare? Chissà però perchè mi sembra di ricordare che eravamo più felici allora.
Si parla tanto di crescita, che deve assolutamente ripartire. E se invece tornassimo indietro?

Hai ragione! Siamo nati nei cortili, a disegnare le caselle per terra rosse con un pezzo di mattone sull'asfalto o sul cemento,giocare ad alto e basso, nascondino, 1-2-3 stella, strega comanda colore........ed il mitico pallone.
Io sono ancora così, e devo dire grazie ai miei genitori perchè mi hanno sempre stimolato a provare tutto, ad essere curioso, a fare una marea di sport......tutto questo mi ha tenuto lontano dalle console, dal pc (fino ai 20 anni), dalle sale giochi, dalle cattive compagnie. Ed il top era la "vasca" in centro con gli amici dalle 18 alle 19.
Ancora oggi, a parte la passione per i forum e facebook, continua a piacermi stare in mezzo agli altri , chiacchierare, la partita a tennis o qualunque altro tipo di attività fisica......dalla pallavolo, al nuoto alla pallacanestro.
Continuo a bere l'acqua del rubinetto(anche se depurata), al posto dell'idrolitina(che uso ancora in montagna) uso il gasatore, non sono mai stato un tiratardi perchè mi piaceva essere attivo la domenica...............le mie macchine sono sempre modello base senza optional(a parte clima, radio e xeno) e la tv spesso è accesa ma non la guarda nessuno! lol!
Cosa rimpiango di allora? Il walkman con l'autoreverse(grande lusso!), le cassette(era bello farsele prestare e fare le compilation!)........ed il fatto che all'epoca mi bastava avere mamma e papà per essere il bambino più felice del mondo(se c'era anche un gelato al cioccolato ancora meglio Quel pallone abbandonato nel prato 786556 ).......rimpianto ancora più forte adesso, visto che sono diventato papà da poche settimane, ma la mia mamma non c'è più da poco più di 1 anno.....

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Messaggio Da Lupo65 Sab 24 Nov 2012, 09:19

Condivido tutto quanto scritto...ma vi ricordate quando i nostri genitori ci descrivevano la loro fanciullezza? Ogni generazione passa attraverso le tappe della crescita in maniera diversa, ogni generazione ha le sue cose belle e brutte.

Anch'io come molti di voi son passato dal non avere la televisione, ad avere un 14 pollici in bianco e nero e nel mio caso 4 tasti, alla tv a colori; a 18 anni dovevo rientrare alle 11 il sabato sera, durante la settimana non se ne parlava nemmeno, sport a parte.
E comunque mentre noi eravamo ragazzini e giocavamo a qualsiasi cosa con poco (il mio di sport era la pallacanestro e in assenza di pallone nel cesto si tirava qualsiasi cosa - ricordo un torneo improvvisato di tiri liberi col lancio delle scarpe Smile), nel mondo adulto c'era piazza Fontana, il rapimento di Aldo Moro, la strage di Bologna ecc. Ora la violenza e' piu' individuale e molto spesso non supportatata da una ideologia (e tanto per chiarire le ideologie potevano anche essere giuste ma i metodi senz'altro non lo erano).



I ragazzini di oggi hanno di piu', ma son stati educati da chi giocava col pallone bucato - la televisione ha una sua responsabilita' (la tv in Italia non riesco piu' a guardarla, e' oramai solo una questione di tette o culi e dibattiti che non portano a niente, davvero non so come facciate ad accenderla) ma l'educazione rimane all'interno della famiglia e non credo esista una tecnologia in grado di dissipare o sostituire il ruolo dei genitori o familiari. Ci si adegua a tutto, ma rimaniamo pur sempre sempre esseri umani.

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Messaggio Da MSport Sab 24 Nov 2012, 10:11

Lupo65 ha scritto:



I ragazzini di oggi hanno di piu', ma son stati educati da chi giocava col pallone bucato - la televisione ha una sua responsabilita' (la tv in Italia non riesco piu' a guardarla, e' oramai solo una questione di tette o culi e dibattiti che non portano a niente, davvero non so come facciate ad accenderla) ma l'educazione rimane all'interno della famiglia e non credo esista una tecnologia in grado di dissipare o sostituire il ruolo dei genitori o familiari. Ci si adegua a tutto, ma rimaniamo pur sempre sempre esseri umani.



Lupo,

si vede che non vivi sul territorio italico da tempo.
La prossima volta ti sfido a venire a Milano a fare due esperienze emblematiche a mio parere:
- salire in orario scuola su un autobus pieno di ragazzini (scuole medie e superiori) in modo che tu possa ascoltare con le tue orecchie l'educazione e il civismo che alberga nei giovani italiani milanesi e dell'hinterland
- andare ad assistere a un incontro genitori- insegnanti in modo che ti sia presente anche il grado di educazione e civismo dei genitori medesimi di cotanto figli.
Ovvero figli non educati a colpi di tv e playstation, in un panorama dove l'educazione e la corretta capacità relazionale sono ormai un segno distintivo e non più un elemento base del vivere civile.
cosi potrai condividere lo sconforto con cui scrivo queste parole.
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Messaggio Da Lupo65 Sab 24 Nov 2012, 10:26

Msport ha scritto:
Lupo,

si vede che non vivi sul territorio italico da tempo.
La prossima volta ti sfido a venire a Milano a fare due esperienze emblematiche a mio parere:
- salire in orario scuola su un autobus pieno di ragazzini (scuole medie e superiori) in modo che tu possa ascoltare con le tue orecchie l'educazione e il civismo che alberga nei giovani italiani milanesi e dell'hinterland
- andare ad assistere a un incontro genitori- insegnanti in modo che ti sia presente anche il grado di educazione e civismo dei genitori medesimi di cotanto figli.
Ovvero figli non educati a colpi di tv e playstation, in un panorama dove l'educazione e la corretta capacità relazionale sono ormai un segno distintivo e non più un elemento base del vivere civile.
cosi potrai condividere lo sconforto con cui scrivo queste parole.

Mon credere che qui le cose siano diverse - forse un po meno edonistiche che non in Italia. Qui di un 15 a volte devi aver paura...comunque quando avevo 28 anni fui attaccato a Vienna da probabilmente 40/50 enni solo perche' ero italiano - la mia fortuna era che a quel tempo praticavo seriamente il karate, la loro sfortuna...era che a quel tempo praticavo seriamente il karate. Ah, e tutto questo all'uscita di un ristorante di lusso.

Se quella gente aveva figli ti puoi immaginare come son cresciuti.

Certo, quando assieme a volte i ragazzini sono irriverenti...come lo eravamo noi allo loro eta'. Forse hai ragione a implicitamente sottolineare la mancanza di rispetto, ma qualcuno quel rispetto glie lo dovra' pure insegnare.

Non sono tempi piu' duri, solamente diversi e le risposte per quanto date in linguaggi differenti sono le stesse dei nostri genitori.
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Messaggio Da Stefano Sab 24 Nov 2012, 10:34

Tutte cose giustissime!

Non esiste piu' quel profondo senso dell'amicizia e della famiglia che esisteva una volta.
Un ragazzino che vive qui ha comprato 2 Pure Drive su Ebay, pagate un'inezia, ovviamente false. Quando lo ha scoperto, le ha vendute come VERE ad un suo compagno di squadra che e' mio cliente.

Rispetto ZERO! Ed e' proprio il rispetto che al giorno d'oggi e' venuto a mancare. L'importante e' andare avanti, alla faccia degli altri, senza ritegno.

Ricordo quando usavo un mangiadischi e ci infilavo i miei 45 giri. Sono poi diventato un deejay, ho lavorato in discoteca per oltre 25 anni, ma quel "senso del mangiadischi" ce l'ho ancora e non me lo togliera' mai nessuno!

Giocavo a calcio (anche se solo per 15 minuti, ho giocato in serie C), a basket e a mille altre cose. Sono diventato istruttore CAI di sci grazie a mio nonno che mi portava a sciare. Ma non ho mai avuto una sola lezione di tennis! I miei genitori non potevano permetterselo.
Ho comprato la mia prima macchina a 23 anni, una Fiat Uno bianca. Pagata tutta di tasca mia. Tra i 18 e i 23 guidavo la 850 Sport di mio papa'. Quando i miei me lo permettevano! Altrimenti, a piedi! Mai avuto un Ciao o una Vespa. Mio padre me l'avrebbe comprata a 14 anni, ma sono stato rimandato di matematica e addio Vespa!

Adesso i ragazzini di 14 anni comprano 3 Prestige e ne rompono 2 sui paletti della rete. Tanto i genitori ne compreranno altre 3...Ma stavolta compriamo le Babolat, cosi' possiamo rompere qualcosa di diverso...

Mi rendo conto che sono discorsi forse retorici, che ogni generazione ha cose belle e brutte, ma fino alla nostra generazione si riusciva a stare con i piedi per terra.

Adesso e' tutto diverso...e tutto molto triste...


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Messaggio Da Lupo65 Sab 24 Nov 2012, 10:52

A questo punto sarebbe bello sentire il parere dei ventenni che scrivono su TT.
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Messaggio Da janko60 Sab 24 Nov 2012, 11:57

Stefano ha scritto:
Rispetto ZERO! Ed e' proprio il rispetto che al giorno d'oggi e' venuto a mancare. L'importante e' andare avanti, alla faccia degli altri, senza ritegno.

Adesso e' tutto diverso...e tutto molto triste...

Non serve che aggiungo nulla a quanto avete gia' tutti molto ben scritto.

Mentre riflettevo e Condividevo le vostre parole , mi sono poi imbattuto in questo articolo :

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1070259/fuma-in-casa-e-i-genitori-la-schiaffeggianola-cassazione-risarcite-la-ragazzina.shtml

Non era tanto sul contendere in se', ma il fatto che e' stata portata in tribunale una tale faccenda e la soluzione , e' stata una multa.

Come se i soldi, come al solito, sono l'unico mezzo per mettere a posto le cose ( o a tacere le coscienze )

Spiegatemi che tipo di messaggio educativo puo' mai dare una sentenza del genere boh

Pilato sarebbe un dilettante ai giorni nostri

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Messaggio Da squalo714 Sab 24 Nov 2012, 12:06

Il nocciolo della questione e' "davvero si stava meglio quando si stava peggio"?, e la mia risposta e' : purtroppo si.. Quel pallone abbandonato nel prato 961853

Sara' anche perche' avevamo molti anni di meno per carita', ma l'evoluzione, la tecnologia ecc.. non porta automaticamente benessere e serenita'.
Spesso guardo i miei figli e mi dispiaccio di lasciarli in un mondo cosi'...


..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
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Messaggio Da Jimbo Sab 24 Nov 2012, 13:37

Tutto bello e condivisibile, però il brutto di oggi è fatto da quelli che da bambini non avevano niente e si divertivano con poco, sarà un caso? scratch


Ricordati Spitz non sono soltanto le mele marce a rovinare le squadre, ma anche le prime donne.
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Messaggio Da cobrama Sab 24 Nov 2012, 18:04

"In un angolo remoto dell'universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari, c'era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della «storia del mondo»: ma tutto ciò durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire."
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Messaggio Da Chiros Sab 24 Nov 2012, 20:33

Jimbo ha scritto:Tutto bello e condivisibile, però il brutto di oggi è fatto da quelli che da bambini non avevano niente e si divertivano con poco, sarà un caso? scratch

Ecco qua la verita'.
I bambini di ieri sono i cattivi genitori di oggi.
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Messaggio Da Stefano Sab 24 Nov 2012, 21:11

E' una cosa che ho sentito molto spesso...

"Voglio che mio figlio abbia tutto cio' che non ho avuto io". Encomiabile, ma sbagliato di fondo.

Non si deve dare ai figli cio' che noi non abbiamo avuto "a prescindere", ma se lo devono meritare proprio come succedeva a noi.
Mio padre lavorava e i miei mi compravano cio' che potevano permettersi. In questo modo, sono cresciuto apprezzando le piccole cose.
Quando a Natale ho ricevuto la mia prima bicicletta era festa grande! Oggi i bambini hanno tutto e subito, quando vogliono loro! E' li' l'errore!

E ci si riduce che a Natale o per il compleanno non si sa piu' cosa comprare loro, hanno gia' tutto.

"Vai bene a scuola? Ecco la Vespa". "Ti comporti sempre bene? Ecco la Playstation". Ma Vespa e Playstation arrivano sempre e comunque, quei ragazzini cresceranno con il concetto che tutto e' dovuto e non si impegneranno a migliorare i loro atteggiamenti e il loro comportamenti. Bambini di 10 anni con il telefonino..."Cosi' posso sempre sapere dov'e'..."
Ma scherziamo??? Un bambino di 10 anni sta a casa con i genitori! Per cui il telefonino NON SERVE!
"Ma ce l'hanno tutti!", stessa cosa che dicevo io ai miei. E la risposta era "Qui e' diverso. Se non ti sta bene, vai a vivere con qualcun altro". Duro ma conciso.

Almeno qui in Australia, ci sono genitori che fanno il doppio lavoro o si caricano di ore straordinarie, cosi' i figli possono giocare a tennis. Quegli stessi figli a scuola sono una pena, fanno quello che vogliono, maleducatissimi! E come farne loro una colpa? Non devono fare nessuno sforzo per ottenere qualcosa, lo ottengono comunque. Non apprezzano piu' nulla. E non apprezzano neppure gli sforzi fatti dai genitori, che un giorno si ritroveranno con figli che non sanno neppure di averceli i genitori...

I miei genitori hanno avuto a loro volta genitori severi, ma non hanno concesso TUTTO a me e a mio fratello. Non sono mai stati severissimi, ma c'erano delle regole da seguire. Ricordo che mio padre mi disse "Qui e' casa mia, per cui tu fai quello che ti dico io. Quando avrai 18 anni potrai scegliere: prendi la porta e te ne vai, se sei in grado di mantenerti, oppure rimani qui. E continui a seguire le mie regole. A te la scelta".

Oggi invece le regole non esistono piu', e' tutto "freestyle".


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Messaggio Da cobrama Sab 24 Nov 2012, 21:18

vabbe' infondo neache noi cattivi genitori di oggi abbiamo colpe: siamo figli dei cattivi genitori dell'altroieri.
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Messaggio Da Nessuno Sab 24 Nov 2012, 22:00

Stefano ha scritto:..................

E ci si riduce che a Natale o per il compleanno non si sa piu' cosa comprare loro, hanno gia' tutto.

..........................


Una volta, parlando con un collega a proposito del suo bambino, ci addentrammo proprio nel discorso di cosa regalargli per natale.
Il guaio era che aveva giá tutto ed il padre era in crisi.

A quel punto gli consigliai di regalare a suo figlio la cosa piú bella del mondo: del tempo da spendere con suo padre nel modo in cui voleva lui.

Il tempo é una delle cose piú preziose che abbiamo perché oggi esiste solo oggi; é unico, e domani sará troppo tardi, perché oggi non ci sará piú.

A.

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Messaggio Da marco61 Sab 24 Nov 2012, 22:36

Mah, la mia riflessione non voleva trasformarsi in un "j'accuse", nè nei confronti dei genitori, nè nei confronti dei figli.
Siamo profondamente cambiati, e questo è fuori discussione. Siamo cambiati noi genitori di oggi, e i figli di oggi sono molto diversi dai figli di allora, che poi siamo sempre noi.
E' vero che i ragazzi di oggi hanno tutto, ma mio figlio non ha più di quanto abbia io.
Ed anche i miei genitori, di tanto in tanto, qualche piccola voglia se la tolgono pure loro.
E' cambiato il modo di vivere, di pensare. Ci hanno messo tutto a disposizione, e ce lo siamo preso ben volentieri. Il superfluo è diventato indispensabile, l'indispensabile non ci accorgiamo nemmeno di averlo.
Abbiamo perso il piacere delle piccole cose. Mangiare una pizza insieme è diventata routine, mentre allora era un avvenimento. Ma la cosa vale per me come per mio figlio.
Ecco, forse se ci trovassimo a giocare a pallone in un prato, cosa che non facciamo mai, io mi preoccuperei di riportare il pallone a casa mentre lui probabilmente se lo dimenticherebbe. Questo "riflusso" dei tempi passati me lo porto ancora dietro, ma niente di più.
Qualcuno ha scritto che la televisione ci ha cambiati, e questo è senz'altro vero. E internet è stata la botta finale. Cos'altro ci possiamo aspettare ancora?
Siamo forse arrivati al punto di non ritorno?
Quando si produceva solo la "500", la Fiat andava a gonfie vele, nonostante ne vendesse pochissime per i tempi di oggi. Oggi produce decine di modelli, ne vende molti di più ed è perennemente in crisi.
Ma cosa diavolo stiamo combinando?


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Messaggio Da marco61 Mar 27 Nov 2012, 06:06

Casualmente ieri ho iniziato a leggere un libro che si intitola "Adesso basta", un'autobiografia scritta da Simone Perrotti, dove l'autore narra di come sia riuscito a cambiare radicalmente metodo di vita pur non avendo una situazione economica particolarmente agiata. In particolare, questo stralcio dovrebbe farci riflettere:

«Il sistema» ha dettato le sue regole, ma è inutile criticarlo dal punto di vista filosofico o politico. Il fatto sconvolgente è che noi le abbiamo accettate integralmente. Del resto, rifiutarle non sarebbe stata cosa semplice, almeno dopo aver patito guerra e privazioni.
Il sistema economico imperante ha infatti proposto le sue regole farcendole di giocattoli, elettrodomestici, automobili, abiti eleganti, cibi raffinati, buste di plastica, fibre ottiche. Un "regalo" dopo l’altro, abbiamo seguito il filo steso dal benefattore invisibile, lo abbiamo assecondato, innamorandoci del suo copione, imparandolo a memoria. A un certo punto, con la casa carica di doni, ci siamo trovati in trappola.


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Messaggio Da Maurizio Mar 27 Nov 2012, 09:26

Ho seguito questa discussione. L'argomento è molto complicato, difficile da dipanare. Anche perchè, andando a ritroso, alcune cose che co troviamo a dire e a pensare le avrebbero o le hanno, pensato i nostri padri e i nostri nonni. Credo che l'unica cosa che possiamo fare e cercare di non perdere di vista alcune cose che rimangono davvero importanti a prescindere dalle epoche, come la questione del "tempo" accennata da Phuket. per il resto si deve necessariamente essere duttili, il che non significa arrendevoli. Io cerco di fare il possibile per fornire ai miei figli cose che ritengo (e già qui sorge il dubbio: lo sono solo per me?) davvero importanti, per le quali sono disposto io a fare rinunce. Su altre impongo che siano loro a dover rinunciare perché penso (e anche qui...) che non lo siano. Al di là di questo, i miei sforzi sono sempre stati quelli di cercare di far conoscere loro la maggior parte delle realtà esistenti, in modo da metterli in grado di poter scegliere. Ma la scelta, inevitabilmente, la faranno loro. Io posso certo indirizzarli, ma anche qui: è davvero giusto farlo? Sono più i dubbi che le certezze...
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Messaggio Da Lupo65 Mar 27 Nov 2012, 09:31

Difatti Marco, come dicevo all'inizio, le cose non sono migliori o peggiori, solo diverse.
E' irrefutabile il fatto che la capacita' di acquisto e' aumentata, anni fa in America ci andava solo il riccone, ora con i voli low cost ci va chiunque, basta risparmiare un po.

Il problema secondo me e' etico - c'e' una perdita globale di moralita'. Non parlo di moralita' religiosa, ovvio, ma di quei concetti umanistici come il rispetto, la modestia, la voglia di condividere, il sentirsi parte di tutto e non a capo di tutto.

Niente di nuovo, anzi forse ora la "resistenza morale" e' piu' forte di quanto lo sia stata nei periodi precedenti - pensa a i no global, ai movimenti umanitari, a Greenpeace ecc, che con i mezzi moderni son riusciti ad avere un po piu' di attenzione che non in passato.
Ogni periodo storico ha avuto una fase di consolidamento di certi valori e di transizione verso interpretazioni nuove, piu' contemporanee, degli stessi valori. Secondo me storicamente stiam vivendo proprio questa transizione; e' una riprova di quanto l'uomo riesca sempre alla fine a riconoscere quale sia il sentiero da seguire.
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Messaggio Da MSport Mar 27 Nov 2012, 10:50

Lupo65 ha scritto: e' una riprova di quanto l'uomo riesca sempre alla fine a riconoscere quale sia il sentiero da seguire.

proprio qui ho dei seri dubbi.
da persone che determinano autonomamente di cosa (ritengono giustamente o meno) necessitano, le nuove generazioni vengono sempre più incanalate e omologate abituate a chiedere senza sforzarsi per ottenere.
Basta vedere la prigrizia mentale dei giovani di oggi, cui far fare le divisioni diventa sempre più un'impresa. Ricordarsi a memoria un numero di telefono? giammai!
Sembra una stupidaggine ma configura un sentiero che non mi piace, dove non ci si deve sforzare non solo economicamente ma soprattutto mentalmente per organizzarsi e trovare il sistema di ottenere le cose.
Accettare supinamente questa passività non ci porterà a niente di buono
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Messaggio Da tuborovescio Mar 27 Nov 2012, 17:15

Smile

«La nostra gioventù è maleducata, si prende gioco dell’autorità e non ha nessun tipo di rispetto per gli anziani. I nostri bambini di oggi non si alzano in piedi quando un anziano entra in un locale, rispondono ai loro genitori e chiacchierano invece di lavorare. Sono tutti semplicemente cattivi». Socrate -V° sec. A.C.-

«Non ho più nessuna speranza per l’avvenire del nostro Paese se la gioventù di oggi prenderà il comando domani, perché questa gioventù è insopportabile, senza ritegno, semplicemente terribile». Esiodo -VIII° sec. A.C.-

«Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I figli non ascoltano più i genitori. La fine del mondo non può essere molto lontana» Sacerdote egiziano -da un papiro del II°millennio A.C.-

«I giovani sono maligni e pigri. Non saranno mai come la gioventù di una volta. Quelli di oggi non saranno capaci di mantenere la nostra cultura». Da una tavoletta d'argilla ritrovata a Babilonia -III° millennio A.C.-

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Messaggio Da Chiros Mar 27 Nov 2012, 17:40

Very Happy
Ecco la fine delle discussioni Very Happy
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