doppio=sport di squadra

I molti paragoni tra le caratteristiche tecniche dei giocatori di doppio e di singolo, mi lasciano sempre molto perplesso. Ho l'impressione che si perda di vista il nocciolo della questione, e si finisca per paragonare pere con cavoli. Mi spiego. Avendo praticato molti, sport, da quelli individuali (atletica leggera), a quelli di squadra (calcio, pallacanestro), trovo certe discussioni completamente fuori tema. Se sono un ottimo attaccante, non avrà importanza capitale se sono limitato in difesa. La squadra compensa con altri soggetti con caratteristiche opposte. Se pratico sport individuali, è la completezza ad essere fondamentale, perchè nessuno potrà integrare le mie mancanze. Quindi, le specificità,(smash, voleè, riflessi, piuttosto che dritto in corsa ecc..) sono caratteristiche performanti nei doppisti, non limitazioni. Lavorare sulla tattica piuttosto che sulla tecnica è quindi una precisa scelta, non è un ripiego...
Altrimenti non sarebbero i Bryan a vincere le olimpiadi !!!!

Non ho ben chiaro il significato del tuo post , cmq ti dico la mia .
Il doppista DEVE avere determinate caratteristiche per essere forte :
Servizio , risposta e gioco di volo , stop.
Tutto il resto ovviamente è bene accetto , ma non indispensabile , un giocatore con quelle tre caratteristiche ha tutto per rendere in doppio , molto di piú di un giocatore globalmente superiore a lui ma piú debole in quei tre punti.

Per i bryan beh , sono sempre esistiti i giocatori di doppio , ma quando i big si impegnano i rapporti di forza esistono sempre .
Mcenroe ha vinto una valanga di titoli in doppio , non posso credere che un federer che si mettesse a prepararsi per i tornei di doppio non dominerebbe .

Di base, per me, nel doppio ci vuole un grande affiatamento col proprio compagno.
Ho visto giocatori di classifica e livello ben superiore perdere miseramente con coppie equilibrate.
Va da se' che tecnicamente i colpi devi saperli fare tutti e non limitarti a incrociare da fondo.

Quello che intendo dire è che sport individuali e di squadra sono, le lo dico per esperienza personale, enormemente diversi. Non è pertartanto vero che un campione in una specialità lo sia nell'altra o viceversa. Sicuramente, lo straordinario talento e completezza di un Mcenroe, è l'eccezione che conferma la regola. Comunque ho il sospetto che hai ben compreso il senso del post, visto che ti sei affrettato a dire che Federer potrebbe (in teoria) fare altrettanto. Però stiamo parlando sempre di campioni che vanno oltre l'ordinario.. Per gli altri, è umano che vi siano persone che sanno rapportarsi al compagno nel modo migliore anche nei momenti più duri, e altri che non sanno farlo, e preferiscano prendersi in piena solitudine le proprie responsabilità ma anche i propri meriti (e giocare in singolo). Quindi dare per scontato che un gran singolarista, sia vincente anche in doppio è quanto mai errato. Pensa cosa significa allenarsi insieme, giocare insieme, perdere insieme, senza venirsi sulle scatole dopo 2-3 mesi !! Peggio che essere sposati !!!

In parte hai ragione ma forse esageri con l'aspetto umano.
Hai ragione quando sostieni che ci sono atleti più portati psicologicamente a giocare da soli , ma non quando dai troppo peso al gioco di squadra del doppio.
Escludendo i bryan per ovvi motivi famigliari , non credo proprio che le altre coppie al top del doppio passino necessariamente il loro tempo tennistico assieme :
Stepanek quando gioca il doppio nei tornei ( con Paes di solito ) fa anche il singolo .
In coppa davis con Berdych sono una coppia fortissima , ma anche li , si alleneranno assieme solo prima degli incontri di davis .
Ci vuole affiatamento nel doppio certo , ma la cosa fondamentale è saperlo giocare , due bravi doppisti messi assieme sicuramente faranno bene , a prescindere dal loro affiatamento.

A proposito di Mcenroe , Fleming suo compagno di doppio disse :

Il doppio più forte ? McEnroe assieme a qualsiasi altro tennista.

Probabilmente è vero che sopravvaluto l'aspetto umano, ma credo dipenda dalla mia esperienza personale. Io ho ripreso a giocare, da quando ho trovato un compagno, con cui, dalla prima volta, mi sono trovato completamente a mio agio. Oltre ad avere caratteristiche tecniche complementari, è stato come se ci conoscessimo da sempre. Sicuramente sono io ad essere un pò difficile, ma dovessi fare un torneo con un altro, non sò se me la sentirei. E' un pò quello che succede suonando; non è facile, trovare il giusto feeling con altri musicisti !!! ( però quando accade si sente !! )
Ad ogni modo, non intendevo certo dire che fuori del campo sia indispensabile frequentarsi, (cosa che a me, personalmente non capita, è già tanto ritagliarsi il tempo per giocare!), solo che facendo coppia fissa, anche con un solo allenamento in doppio e un turno di torneo a settimana, si finisce per collaborare circa 2 volte a settimana, da oltre un anno. Senza un buon affiatamento, non sò come in genere fanno altre coppie.
Certo con Stepanek sarei in difficoltà: deve avere un caratterino....