Utilità delle partite tra due giocatori di basso livello

per voi tra due giocatori di livello basso (livello ITR 3.0 o inferiore) la partita ha una reale utilità?

Io esprimo la mia opinione:per me no,anzi non solo è inutile,ma in partita anzichè concentrarsi sugli aspetti tecnici (piedi,gambe ecc.) si cerca di fare il punto,ma senza concentrarsi su quelli aspetti (che a questo livello non sono ancora assimilati) si commettono errori e basta.
In palleggio (o ancora meglio allenamento specifico) si gioca tranquilli,e ci si può concentrare molto meglio.
Purtroppo però nei circoli gente disposta a giocare per fare allenamento non ce n'è proprio,ci sono solo maniaci della sfida.Io mi chiedo che divertimento c'è nel fare partita se poi non ci sono nemmeno le basi...Personalmente purtroppo sono costretto a fare partita per colpa degli altri..anzi già troppo se trovo qualcuno al mio circolo:angry: 

Ovviamente tra i giocatori di livello più alto il discorso cambia,si dovrebbero giocare molte partite per allenare gli aspetti tattico e mentale,ma prima di questi aspetti viene quello tecnico...
Voi che ne pensate?

Da pippa DOP la mia risposta é SI e NO.

Da un punto di vista tecnico devo darti ragione peró dal punto di vista puramente ludico, la partita ha il suo fascino e quindi bisogna farne.

Crescere tecnicamente e non essere abituati alle sfide comporta parecchi problemi. C'é gente brava in palleggio che quando i punti contano diventa peggio di una pippa.

Secondo me bisognerebbe fare entrambe le cose perché entrambe le cose fanno parte del giusto metodo da seguire per crescere.
Allenamento per migliorarsi e partita per consolidare ed automatizzare quanto appreso in allenamento.

E se si é molto pippe si inventano le partite/allenamento per unire l'utile al dilettevole. (es. solo diagonale di rovescio nel quadrato di battuta si vince ai 10, oppure cercare di tenere la palla dentro al corridoio in lungolinea)

Parere personalissimo (e sicuramente non condiviso da molti):

- Non ho mai fatto un'ora di palleggio o allenamento specifico in vita mia.
- Non ho mai fatto corsi privati o collettivi di tennis.
- Ho solo giocato partite. Sempre. E tornei.

Ovviamente, man mano che progredivo (facendo partite) cercavo avversari sempre (poco) più forti... fino a che li battevo, per poi cercarne altri.

Il risultato è che, da autodidatta, sono diventato C4 a 30 anni (cominciando a 20, e non toccando racchetta dai 22 ai 26).

Ed ora, a 51 anni, gioco (e spesso vinco) con i 4.1 (e qualche volta pure con i terza scarsi).

Ti scrivo questo, non certo per vantarmi (ritengo il mio livello da 4.1/3.5 ridicolmente basso, in assoluto) ma per testimoniare che si può progredire, e parecchio, anche facendo solo partite.

L'importante è evitare avversari "bombardieri da anno bisestile"... ossia quelli che tiarno una palla dentro e 3 fuori...

...e giocare, possibilmente, con dei "cagnacci" che cercano di non mollare mai un punto, e ti costringono a colpire molte palle e a soffrire in campo.

Comincia a giocare tornei, dove il punto è importante, e CHIEDI (umilmente) a quelli più bravi di giocare con te (non TROPPO più bravi)...

...lotta su ogni punto, rimanda loro molte palle, e vedrai che giocheranno volentieri contro di te.

EVITA di tirare forte, per impressionarli... e vedrai che non ci sarannop problemi a trovare nuovi avversari.

devi combinare le due cose, l'ideale sarebbe poter fare qualche ora con un maestro in modo da avere bene chiare le basi e poi soprattutto all'inizio cercare di giocare con chiunque in modo da mettere in pratica quello che il maestro ti ha spiegato. il tennis é molto meccanico quindi più volte ripeti il medesimo gesto meglio lo imparerai. ad un certo punto pero' dovrai applicare questi colpi in partita e questo é uno step differente dal precedente perché come ti hanno già scritto un conto é palleggiare ed un altro giocare dei punti. come ha scritto corre evita chi tira tutto a 2000 all'ora contro i teloni perché quello non serve a nulla

miguel ha scritto:devi combinare le due cose, l'ideale sarebbe poter fare qualche ora con un maestro in modo da avere bene chiare le basi e poi soprattutto all'inizio cercare di giocare con chiunque in modo da mettere in pratica quello che il maestro ti ha spiegato.

Ovviamente questa è la soluzione più "sensata".

Il mio approccio, chiaramente, è "hard": ma l'ho spiegato solo per confutare l'idea che non si possa migliorare solo giocando partite...

ma anche io sono autodidatta ma grazie ad un corso di una decina di lezioni quando ero ragazzino appresi dettagli fondamentali come ad esempio cambiare impugnatura e quali usare a seconda dei colpi cose che mi aiutarono molto ad apprendere la meccanica del colpo.
adesso con internet hai molte più informazioni a disposizione ma questo non toglie che fare le cose con un bravo maestro accorcia i tempi di apprendimento.
comunque le partite le devi fare, se proprio dovessi scegliere tra partite e palleggio direi le prime. anche attualmente a me piacerebbe allenarmi decentemente facendo qualche sessione tecnica ben fatta ma avendo poco tempo a disposizione preferisco applicare al meglio in partita quello che so già fare o al limite provare direttamente in partita eventuali modifiche tecniche

Io invece ritengo fondamentale fare la partita.
Per il semplice motivo che si da il massimo.
E poi un conto è la palla tirata dal cesto dal maestro e un'altro quella che ti arriva dal proprio avversario.
Sempre diversa (altezza spin velocità) e in posizione diversa.

Poi hai perfettamente ragione nel dire che ci vuole l'allenamento. Ma per capire se l'allenamento funziona o no bisogna giocare la partita.
Alla fine tutto viene fatto in funzione di questa

la partita serve, eccome! stabilisce l'effettiva efficacia del tuo gioco e ne evidenzia i punti deboli,
segui i consigli che ti hanno dato qui sopra e te ne gioverai

Servono partite ed allenamenti.
Nessuno ha mai imparato un servizio come si deve senza allenarsi. Pero' a un certo punto devi mettere in pratica quello che pensi di saper fare e ti assicuro che non e' facile. Scoprirai un altro mondo in partita.