Ennesima diatriba. Punto mio o suo?

Non se ne esce fuori: http://www.federtennis.it/TribunaApertaBlogCommenti.asp?IDPost=4259

non se ne esce fuori perché alcuni continuano ad insistere sul presupposto che sulla terra uno debba sempre mostrare il segno anche quando questo non c'é (e puo' succedere). Questo a causa del comma dell'articolo che dice il giocatore puo' (non deve) chiedere di controllare il segno. Basterebbe eliminarlo e non ci sarebbe discussione alcuna.
sul sintetico uno chiama l'out e l'altro deve accettare la sua chiamata. se é convinto che l'avversario sia un ladro chiama il GA, fa mettere un arbitro e fine della discussione

L'avevo gia' letto e non ti nascondo che dopo il 30° intervento non ho proseguito piu' a leggere gli sviluppi con i nuovi interventi. Il segno, anche sui campi in terra, alcune volte non resta (sia per la durezza del campo sia peche' magari il colpo non e' una fucilata) quindi io posso essere sicuro che la palla e' fuori ma non posso mostrare il segno perche' la palla non l'ha lasciato. Conclusione: sono sicuro che la palla e' fuori e chiamo l'out (arbitraggio senza arbitro) e nel mio campo vale cio' che dico io. Faccio un esempio breve, set amichevole con persona conosciuta sul campo: batto la prima e si nota chiaramente che la palla pulisce la riga di battuta (lasciando chiaramente il segno), l'avversario mi chiama l'out e mi mostra un segno lontano 30 cm dalla linea, io mi avvicino alla rete per essere sicuro prima di cominciare a discutere ed il segno era netto dove avevo visto atterrare la palla ..... lui insisteva ad indicare l'altro segno che non c'entrava un fico secco ed alla fine mi "concedeva" due palle che io ho rifiutato dicendogli che nel suo campo era lui arbitro ed ho battuto la seconda; morale nel suo campo decide lui ........ e non potendo chiedere un arbitro con questo tipo non gioco piu'

miguel ha scritto:non se ne esce fuori perché alcuni continuano ad insistere sul presupposto che sulla terra uno debba sempre mostrare il segno anche quando questo non c'é (e puo' succedere). Questo a causa del comma dell'articolo che dice il giocatore puo' (non deve) chiedere di controllare il segno. Basterebbe eliminarlo e non ci sarebbe discussione alcuna.
sul sintetico uno chiama l'out e l'altro deve accettare la sua chiamata. se é convinto che l'avversario sia un ladro chiama il GA, fa mettere un arbitro e fine della discussione

quoto in toto

Superpipp(a) ha scritto:L'avevo gia' letto e non ti nascondo che dopo il 30° intervento non ho proseguito piu' a leggere gli sviluppi con i nuovi interventi. Il segno, anche sui campi in terra, alcune volte non resta (sia per la durezza del campo sia peche' magari il colpo non e' una fucilata) quindi io posso essere sicuro che la palla e' fuori ma non posso mostrare il segno perche' la palla non l'ha lasciato. Conclusione: sono sicuro che la palla e' fuori e chiamo l'out (arbitraggio senza arbitro) e nel mio campo vale cio' che dico io. Faccio un esempio breve, set amichevole con persona conosciuta sul campo: batto la prima e si nota chiaramente che la palla pulisce la riga di battuta (lasciando chiaramente il segno), l'avversario mi chiama l'out e mi mostra un segno lontano 30 cm dalla linea, io mi avvicino alla rete per essere sicuro prima di cominciare a discutere ed il segno era netto dove avevo visto atterrare la palla ..... lui insisteva ad indicare l'altro segno che non c'entrava un fico secco ed alla fine mi "concedeva" due palle che io ho rifiutato dicendogli che nel suo campo era lui arbitro ed ho battuto la seconda; morale nel suo campo decide lui ........ e non potendo chiedere un arbitro con questo tipo non gioco piu'

grande superpipp(a)....

Ma che caspita di giudici arbitro girano? Non deve occuparsi dei segni per terra ma solo del regolamento.

"Il giudice arbitro è l’autorità finale sulle questioni di diritto"