racchette e distanza laterale dalla palla

Ho il maledetto vizio di colpire con la palla attaccata al corpo, con poca distanza laterale.
Esistono racchette con cui si può colpire un po' più vicino? Ho l'impressione che con le racchette bilanciate molto al manico, il punto di impatto laterale ideale sia più distante. Con le racchette bilanciate in testa mi trovo meglio a colpire un po' più vicino o almeno questa è la mia impressione.

Chiros ha scritto:Ho il maledetto vizio di colpire con la palla attaccata al corpo, con poca distanza laterale.
Esistono racchette con cui si può colpire un po' più vicino? Ho l'impressione che con le racchette bilanciate molto al manico, il punto di impatto laterale ideale sia più distante. Con le racchette bilanciate in testa mi trovo meglio a colpire un po' più vicino o almeno questa è la mia impressione.

Perdonami Chiros, ma cercare di correggere una carenza tecnica con il meteriale non mi sembra corretta come scelta, io non la farei.
Lavorerei sul footwork per riuscire a creare quello spazio necessario a colpire correttamente....

A volte ho l'impressione che si cerchi nei materiali il miracolo che invece solo l'allenamento può dare... ovviamente imho...

Certo Matteo.
Solo che sicuramente non ci sarà una racchetta che produrrà il miracolo ma magari mi aiuta.
Per capirci meglio correggere 7 cm che 10 cm, se esiste questa racchetta. Anche perché ormai sono vecchietto

Chiros ha scritto:Certo Matteo.
Solo che sicuramente non ci sarà una racchetta che produrrà il miracolo ma magari mi aiuta.
Per capirci meglio correggere 7 cm che 10 cm, se esiste questa racchetta. Anche perché ormai sono vecchietto

ma se hai 5 anni meno di me...sei un pischello!!!!

Io su certi colpi ho lo stesso problema, sto lavorando sui piedi però, la racchetta non la considero un elemento variabile della tecnica. Trovata la recchetta che più mi da sensazioni positive, così come l'incordatura, tutto il resto per me è lavoro tecnico. La racchetta non è più in dubbio. Infatti uso la stessa racchetta con la stessa incordatura alla stessa tensione da oltre 20 mesi se non erro...

La racchetta magica non esiste...e neppure la BACCHETTA.

La distanza dalla palla è un problema davvero facilmente risolvibile… l'ideale sarebbe in primis capire se parliamo di tutti i colpi o di qualcuno in particolare. Ad esempio, giocare il diritto in semiopen aiuta ad avere una distanza dalla palla costante (rispetto alla closed dove spesso il piede destro scappa avanti nell'esecuzione avvicinando inesorabilmente la palla…)… ecc.

dicci di più...

Chiros ha scritto:Ho il maledetto vizio di colpire con la palla attaccata al corpo, con poca distanza laterale.
Esistono racchette con cui si può colpire un po' più vicino? Ho l'impressione che con le racchette bilanciate molto al manico, il punto di impatto laterale ideale sia più distante. Con le racchette bilanciate in testa mi trovo meglio a colpire un po' più vicino o almeno questa è la mia impressione.

Considerando che la soluzione ottimale è affrontare il problema della distanza laterale, ci sono comunque delle soluzioni più comode.

Devi cercare quelle racchette che hanno uno sweetspot tendenzialmente basso, come ad esempio molte delle Wilson della serie pro staff.
Non saprei come filtrare le racchette per questo parametro, non so se su tw univeristy esiste qualche filtro che possa identificare le racchette di questa tipologia.

In genere punta leggermente vuota per forza di cosa vuol dire che la massa sta più in basso.

AL massimo puoi provare a mettere piombo a ore 6 per abbassare lo sweetspot della tua racca

P.s. anche la mia yonex gioca abbastanza bene in basso, pur essendo lo sweetspot al centro, quindi forse potresti cercare anche tra le giapponesi

E comunque il problema della distanza laterale è dovuto al fatto che tieni il gomito troppo vicino al corpo.

Se vuoi un "trucchetto" che funziona molto bene è , dando per scontato che usi la mano sinistra per aiutarti ad aprire (altrimenti il trucco non funziona) è quello di tenere la mano sinistra molto vicina all'inizio del manico , quasi come se dovessi impugnare a due mani di dritto.

In questo modo quando apri e spingi indietro con la mano sinistra , l'escursione della racchetta sarà maggiore e di fatto ti troverai con il gomito più distante dal busto.

taglia64 ha scritto:La racchetta magica non esiste...e neppure la BACCHETTA.

La distanza dalla palla è un problema davvero facilmente risolvibile… l'ideale sarebbe in primis capire se parliamo di tutti i colpi o di qualcuno in particolare. Ad esempio, giocare il diritto in semiopen aiuta ad avere una distanza dalla palla costante (rispetto alla closed dove spesso il piede destro scappa avanti nell'esecuzione avvicinando inesorabilmente la palla…)… ecc.

dicci di più...

Quoto.

Open , semiopen stance ogni qual volta si deve effettuare un movimento laterale e si risolvono gran parte dei problemi di distanza dalla palla.

Senza vedere la situazione è difficile dare una risposta perché i problemi possono essere differenti:incorretta lettura della traiettoria, apertura sbagliata, swing con movimento strano
Molto spesso il portare la racchetta dietro con il solo braccio dominante comporta una unit turn inefficiente e scorretta che si evidenzia in un punto di contatto errato
Primo consiglio quindi è quello di controllare e in caso modificare la unit turn

Tecnicamente il mio maestro dice che, per il dritto, è il braccio sinistro a dare la giusta distanza mentre per il rovescio monomano è la gamba destra in posizione closed.
Purtroppo il mio primo maestro mi ha impostato a colpire  con la palla molto vicino (può anche darsi che io abbia capito male i suoi insegnamenti) e quindi mi risulta difficile cambiare.

Cmq vedo che non siete d'accordo sulla correlazione tra bilanciamento della racchetta e la distanza laterale del punto di impatto.
Sarà una impressione solo mia.

Matteo1970 ha scritto:

Chiros ha scritto:Certo Matteo.
Solo che sicuramente non ci sarà una racchetta che produrrà il miracolo ma magari mi aiuta.
Per capirci meglio correggere 7 cm che 10 cm, se esiste questa racchetta. Anche perché ormai sono vecchietto

ma se hai 5 anni meno di me...sei un pischello!!!!

Io su certi colpi ho lo stesso problema, sto lavorando sui piedi però, la racchetta non la considero un elemento variabile della tecnica. Trovata la recchetta che più mi da sensazioni positive, così come l'incordatura, tutto il resto per me è lavoro tecnico. La racchetta non è più in dubbio. Infatti uso la stessa racchetta con la stessa incordatura alla stessa tensione da oltre 20 mesi se non erro...

Sono un po' in crisi senile. Non tanto fisicamente quanto tecnicamente.
Vedo che è veramente difficile cambiare movimenti incancreniti. Al momento più difficile della partita, ritornano fuori!

Chiros ha scritto:

Matteo1970 ha scritto:

Chiros ha scritto:Certo Matteo.
Solo che sicuramente non ci sarà una racchetta che produrrà il miracolo ma magari mi aiuta.
Per capirci meglio correggere 7 cm che 10 cm, se esiste questa racchetta. Anche perché ormai sono vecchietto

ma se hai 5 anni meno di me...sei un pischello!!!!

Io su certi colpi ho lo stesso problema, sto lavorando sui piedi però, la racchetta non la considero un elemento variabile della tecnica. Trovata la recchetta che più mi da sensazioni positive, così come l'incordatura, tutto il resto per me è lavoro tecnico. La racchetta non è più in dubbio. Infatti uso la stessa racchetta con la stessa incordatura alla stessa tensione da oltre 20 mesi se non erro...

Sono un po' in crisi senile. Non tanto fisicamente quanto tecnicamente.
Vedo che è veramente difficile cambiare movimenti incancreniti. Al momento più difficile della partita, ritornano fuori!

Ribellati.... io ho cambiato il rovescio e la seconda di servizio nell'ultimo anno... il rovescio che avevo era incorreggibile, perché la piccola variazione faceva riemergere l'errore in fase di tensione. Meglio rivoluzionarlo, diventa un altro gesto, quindi con meno "vizi" che possono riemergere... secondo me funziona!

Chiros ha scritto:Tecnicamente il mio maestro dice che, per il dritto, è il braccio sinistro a dare la giusta distanza mentre per il rovescio monomano è la gamba destra in posizione closed.
Purtroppo il mio primo maestro mi ha impostato a colpire  con la palla molto vicino (può anche darsi che io abbia capito male i suoi insegnamenti) e quindi mi risulta difficile cambiare.

Cmq vedo che non siete d'accordo sulla correlazione tra bilanciamento della racchetta e la distanza laterale del punto di impatto.
Sarà una impressione solo mia.

Tu ti soffermi sulla parte alta del corpo quando molto probabilmente è una questione di piedi.

Io non so che tipo di stance usi, ma uno degli errori più comuni di chi usa sempre la neutral stance è quello di cercare la palla con il piede sinistro.
Succede quindi che si arriva alla giusta distanza con il destro MA si fa l'ultimo passo con il sinistro verso la palla e non dentro il campo.

Quel passo fatto con il sinistro riduce la distanza dalla palla e ce la si trova addosso.

"L'errore" per così dire sta nel giocare in closed/neutral palle che richiedono movimenti laterali verso destra, di dritto.
La neutral stance (la close non si deve usare mai di dritto) sarebbe meglio se usata quando sei già vicino al punto di impatto, mentre ogni qual volta devi spostarti verso l'esterno dovresti sare la open o la semiopen.
Con queste stance è con il piede destro che si cerca la distanza poiché è con il piede destro che si fa perno.

Quindi prova a farci caso a come metti i piedi: è molto probabile che stia li la questione.

Wacos ha scritto:

Chiros ha scritto:Ho il maledetto vizio di colpire con la palla attaccata al corpo, con poca distanza laterale.
Esistono racchette con cui si può colpire un po' più vicino? Ho l'impressione che con le racchette bilanciate molto al manico, il punto di impatto laterale ideale sia più distante. Con le racchette bilanciate in testa mi trovo meglio a colpire un po' più vicino o almeno questa è la mia impressione.

Considerando che la soluzione ottimale è affrontare il problema della distanza laterale, ci sono comunque delle soluzioni più comode.

Devi cercare quelle racchette che hanno uno sweetspot tendenzialmente basso, come ad esempio molte delle Wilson della serie pro staff.
Non saprei come filtrare le racchette per questo parametro, non so se su tw univeristy esiste qualche filtro che possa identificare le racchette di questa tipologia.

In genere punta leggermente vuota per forza di cosa vuol dire che la massa sta più in basso.

AL massimo puoi provare a mettere piombo a ore 6 per abbassare lo sweetspot della tua racca

P.s. anche la mia yonex gioca abbastanza bene in basso, pur essendo lo sweetspot al centro, quindi forse potresti cercare anche tra le giapponesi

Mah non credo sia il mio problema ma vedrò di farci caso.

Matteo1970 ha scritto:

Chiros ha scritto:

Matteo1970 ha scritto:

Chiros ha scritto:Certo Matteo.
Solo che sicuramente non ci sarà una racchetta che produrrà il miracolo ma magari mi aiuta.
Per capirci meglio correggere 7 cm che 10 cm, se esiste questa racchetta. Anche perché ormai sono vecchietto

ma se hai 5 anni meno di me...sei un pischello!!!!

Io su certi colpi ho lo stesso problema, sto lavorando sui piedi però, la racchetta non la considero un elemento variabile della tecnica. Trovata la recchetta che più mi da sensazioni positive, così come l'incordatura, tutto il resto per me è lavoro tecnico. La racchetta non è più in dubbio. Infatti uso la stessa racchetta con la stessa incordatura alla stessa tensione da oltre 20 mesi se non erro...

Sono un po' in crisi senile. Non tanto fisicamente quanto tecnicamente.
Vedo che è veramente difficile cambiare movimenti incancreniti. Al momento più difficile della partita, ritornano fuori!

Ribellati.... io ho cambiato il rovescio e la seconda di servizio nell'ultimo anno... il rovescio che avevo era incorreggibile, perché la piccola variazione faceva riemergere l'errore in fase di tensione. Meglio rivoluzionarlo, diventa un altro gesto, quindi con meno "vizi" che possono riemergere... secondo me funziona!

Passo al 2 mani!

Sono invidioso di quello di mio figlio