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Analisi di una (rara) vittoria.
+3
squalo714
superpipp(a)
Incompetennis
7 partecipanti
Pagina 1 di 1
Analisi di una (rara) vittoria.
Mi capita spesso di perdere e ogni tanto di vincere. Ci sta, a 63 anni (splendidamente portati ) la cosa più importante è stare in campo ed avere ancora la forza e la volontà di buttarla di là.
Quelle (poche) volte che vinco (anche per evitar insani gesti dello sconfitto) tendo, a fine partita, a parlar con l'avversario dell'andamento della partita. Riconosco con giusta onestà quando ha giocato al di sotto delle sue capacità e magari mi ha regalato punti importanti. Un esempio: ieri ho vinto facile contro un ragazzo (20 anni meno di me) contro il quale normalmente ce la giochiamo alla pari. Ha messo pochissime prime (ha un bel servizio) e già dopo mezz'ora boccheggiava dalla fatica. Insomma ero io a cercar i perché (confermati da lui) per la sua sconfitta netta in quanto so che sa giocar meglio.
Quando accade (spesso) il contrario e cioè IO gioco male e conseguentemente perdo anche netto, raramente l'avversario ammette i vantaggi che gli son venuti a causa dei miei frequenti errori. Si prende la vittoria per i suoi meriti che giustamente ci saranno ma se, bene o male ce la giochiamo sempre, e quel giorno vince 6/1 6/2 un motivo ci deve essere.
Insomma non è frequente vincere ed analizzare la partita capendo il limite tra i demeriti dell'avversario ed i meriti propri. Chiaramente parlo di demeriti non indotti .... la classica partita giocata al di sotto delle proprie possibilità senza alcun merito dell'avversario.
Credo che capire questa differenza sia molto importante sia per puro senso di sportività sia per capire quali siano i propri limiti effettivi e non presunti.
Ok, volevo dirlo !!! Ora fate voi
Quelle (poche) volte che vinco (anche per evitar insani gesti dello sconfitto) tendo, a fine partita, a parlar con l'avversario dell'andamento della partita. Riconosco con giusta onestà quando ha giocato al di sotto delle sue capacità e magari mi ha regalato punti importanti. Un esempio: ieri ho vinto facile contro un ragazzo (20 anni meno di me) contro il quale normalmente ce la giochiamo alla pari. Ha messo pochissime prime (ha un bel servizio) e già dopo mezz'ora boccheggiava dalla fatica. Insomma ero io a cercar i perché (confermati da lui) per la sua sconfitta netta in quanto so che sa giocar meglio.
Quando accade (spesso) il contrario e cioè IO gioco male e conseguentemente perdo anche netto, raramente l'avversario ammette i vantaggi che gli son venuti a causa dei miei frequenti errori. Si prende la vittoria per i suoi meriti che giustamente ci saranno ma se, bene o male ce la giochiamo sempre, e quel giorno vince 6/1 6/2 un motivo ci deve essere.
Insomma non è frequente vincere ed analizzare la partita capendo il limite tra i demeriti dell'avversario ed i meriti propri. Chiaramente parlo di demeriti non indotti .... la classica partita giocata al di sotto delle proprie possibilità senza alcun merito dell'avversario.
Credo che capire questa differenza sia molto importante sia per puro senso di sportività sia per capire quali siano i propri limiti effettivi e non presunti.
Ok, volevo dirlo !!! Ora fate voi
Il vantaggio di essere scarsi è che non devi dimostrarlo a nessuno.
Incompetennis- Messaggi : 3106
Data d'iscrizione : 26.04.13
Località : ETNA
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Non per dire sempre le stesse cose, ma se vinci cosi' non puoi essere il presidente del Club delle Pippe Tt
Lascio agli altri i commenti seri
ciao
SP
Lascio agli altri i commenti seri
ciao
SP
"Dove batte quando batto?" perche' non so dove la metto!!
superpipp(a)- Messaggi : 3916
Data d'iscrizione : 27.08.12
Età : 68
Località : Vesuvio
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Caro Toni: quello che tu descrivi altro non è (purtroppo) che la regola del nostro tennis di basso livello.
Succede anche a livelli superiori, ma meno frequentemente.
Il classico tennista di quarta è totalmente, graniticamente convinto di essere DA SOLO in campo.
Ovvero, se vince è perché LUI ha giocato bene, se perde è perché LUI ha giocato male.
Semplicemente, l'avversario non esiste.
Una enorme alibi con proprio "IO".
Ne ho sentiti talmente tanti, e per così tante volte, che ormai resto stupito quando succede il contrario.
Essere obbiettivi con sé stessi, nel tennis come nella vita, è un gesto che richiede grande onestà intellettuale, nonché una certa forza di personalità.
Succede anche a livelli superiori, ma meno frequentemente.
Il classico tennista di quarta è totalmente, graniticamente convinto di essere DA SOLO in campo.
Ovvero, se vince è perché LUI ha giocato bene, se perde è perché LUI ha giocato male.
Semplicemente, l'avversario non esiste.
Una enorme alibi con proprio "IO".
Ne ho sentiti talmente tanti, e per così tante volte, che ormai resto stupito quando succede il contrario.
Essere obbiettivi con sé stessi, nel tennis come nella vita, è un gesto che richiede grande onestà intellettuale, nonché una certa forza di personalità.
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Caro Inco, questa é la normalità, la scusa più semplice per non perdere morale. D'altronde é umano, l'obiettivita' a volte può far male. Poi credo che a chiunque darebbe fastidio perdere da uno con cui di solito vinci 61 62 e cercherebbe qualche giustificazione, poi se la cosa si ripete più e più volte magari ammetterebbe che qualcosa é cambiato.
Quindi vedi di mazzolarlo regolarmente..
Quindi vedi di mazzolarlo regolarmente..
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3062
Data d'iscrizione : 21.09.11
Località : trento
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Purtroppo nel tennis di basso livello quasi nessuno conosce il concetto di errore forzato, eppure è il cardine intorno al quale ruota questo sport. Le persone vedono solo errori o vincenti e giudicano ogni punto solo da queste due limitate categorie. Eppure persino nelle statistiche a fine match in TV danno il conto degli "unforced errors"... Com'è che nessuno si domanda mai che presi i punti totali, tolti i vincenti e gli errori non forzati ,restano la maggioranza assoluta dei punti, e cioè gli errori forzati? A nessuno viene il dubbio che non c'è la statistica degli errori forzati perché sono la prassi e non qualcosa per cui vale la pena tenere traccia?Fintanto che le persone si attribuiscono la colpa per ogni loro errore e non capiscono che per la maggior parte è invece merito dell'avversario, come potranno mai complimentarsi con esso per qualcosa che ritengono dipenda solo da loro stessi?
Ultima modifica di Wacos il Mar 13 Apr 2021, 22:52 - modificato 2 volte.
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
Età : 46
Località : Mira
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Tuttavia esiste anche il lato oscuro della faccenda. C'è tanta gente che si crede più forte di un avversario solo perché ci ha vinto una partita, salvo poi venir sculacciato tutte le volte successive e domandarsi come diavolo sia possibile...
Wacos- Messaggi : 1430
Data d'iscrizione : 06.02.13
Età : 46
Località : Mira
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Rispetto.....per Incompetennis e per Giovanni....Giovanni62 ha scritto:Caro Toni: quello che tu descrivi altro non è (purtroppo) che la regola del nostro tennis di basso livello.
Succede anche a livelli superiori, ma meno frequentemente.
Il classico tennista di quarta è totalmente, graniticamente convinto di essere DA SOLO in campo.
Ovvero, se vince è perché LUI ha giocato bene, se perde è perché LUI ha giocato male.
Semplicemente, l'avversario non esiste.
Una enorme alibi con proprio "IO".
Ne ho sentiti talmente tanti, e per così tante volte, che ormai resto stupito quando succede il contrario.
Essere obbiettivi con sé stessi, nel tennis come nella vita, è un gesto che richiede grande onestà intellettuale, nonché una certa forza di personalità.
Per fare un ragionamento del genere come gia' detto da Giovanni bisogna avere una grande consapevolezza dei propri limiti , meriti ,ed una grande onesta' intelletuale ed anche una buona conoscenza di come funziona il gioco.
Complimenti ragazzi......umilta' e consapevolezza.
Un abrazo.
veterano- Messaggi : 1060
Data d'iscrizione : 09.01.10
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
personalmente elargisco un'enorme quantità di "bravo" durante il march ed ancor di più quando perdo alla fine delle partite.
una cosa che mi è capitata di fare (e che non farò mai più), è di dire, alla fine di una partita vinta, che i games concessi all'avversario erano sì meritati ma anche derivanti da un mio approccio molto soft al match.
questo mi capita quando gioco con gente che so essere al di sotto del mio livello, e con cui so che non farei nessuna fatica a recuperare un games di svantaggio.
l'ho fatto un paio di volte in assoluta sincerità e trasparenza, ma so di esser sembrato presuntuoso ed antipatico, anche se non era mia intenzione.
una cosa che mi è capitata di fare (e che non farò mai più), è di dire, alla fine di una partita vinta, che i games concessi all'avversario erano sì meritati ma anche derivanti da un mio approccio molto soft al match.
questo mi capita quando gioco con gente che so essere al di sotto del mio livello, e con cui so che non farei nessuna fatica a recuperare un games di svantaggio.
l'ho fatto un paio di volte in assoluta sincerità e trasparenza, ma so di esser sembrato presuntuoso ed antipatico, anche se non era mia intenzione.
st13- Messaggi : 1959
Data d'iscrizione : 19.12.17
Età : 44
Località :
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
st13 ha scritto:
una cosa che mi è capitata di fare (e che non farò mai più), è di dire, alla fine di una partita vinta, che i games concessi all'avversario erano sì meritati ma anche derivanti da un mio approccio molto soft al match.
Ecco: questo NON si fa!
Lo si pensa, ma NON si dice!
Mai, mai e poi MAI! (Secondo me)
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Il mio approccio, quando gioco con uno di livello (ancora) più basso del mio, è quello di non lasciare adito a dubbi:
"IO MI IMPEGNO AL MASSIMO, CERCANDO, se posso, DI NON FARTI FARE NEPPURE UN GAME... PER CUI, TUTTO QUELLO CHE OTTIENI SARÀ PIENAMENTE MERITO TUO"
Questo approccio funziona sempre, e l'avversario sa di essere rispettato.
"IO MI IMPEGNO AL MASSIMO, CERCANDO, se posso, DI NON FARTI FARE NEPPURE UN GAME... PER CUI, TUTTO QUELLO CHE OTTIENI SARÀ PIENAMENTE MERITO TUO"
Questo approccio funziona sempre, e l'avversario sa di essere rispettato.
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
si ne sono consapevole Gio, ma giuro che non volevo essere strafottente. fra l'altro si trattava di partite giocate con gente con cui gioco a volte, e che sono ben consapevoli del diverso livello (basso per tutti).
ma ripeto, anche in queste occasioni mi complimento sempre anche per un singolo punto fatto dall'avversario.
fra l'altro io sono iper competitivo e critico verso me stesso, con gli avversari sono sempre molto rilassato e tranquillo
ma ripeto, anche in queste occasioni mi complimento sempre anche per un singolo punto fatto dall'avversario.
fra l'altro io sono iper competitivo e critico verso me stesso, con gli avversari sono sempre molto rilassato e tranquillo
st13- Messaggi : 1959
Data d'iscrizione : 19.12.17
Età : 44
Località :
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
st13 ha scritto:si ne sono consapevole Gio, ma giuro che non volevo essere strafottente. fra l'altro si trattava di partite giocate con gente con cui gioco a volte, e che sono ben consapevoli del diverso livello (basso per tutti).
ma ripeto, anche in queste occasioni mi complimento sempre anche per un singolo punto fatto dall'avversario.
fra l'altro io sono iper competitivo e critico verso me stesso, con gli avversari sono sempre molto rilassato e tranquillo
Lungi da me mettere in dubbio la tua buona fede, e onestà intellettuale.
Ma quello cui ti riferisci ad un avversario non lo si deve dire.
Perché, ANCHE SE NON È TUA INTENZIONE, OVVIAMENTE, è una sorta di mancanza di rispetto nei suoi confronti.
Imho
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
st13 ha scritto:si ne sono consapevole Gio, ma giuro che non volevo essere strafottente. fra l'altro si trattava di partite giocate con gente con cui gioco a volte, e che sono ben consapevoli del diverso livello (basso per tutti).
ma ripeto, anche in queste occasioni mi complimento sempre anche per un singolo punto fatto dall'avversario.
fra l'altro io sono iper competitivo e critico verso me stesso, con gli avversari sono sempre molto rilassato e tranquillo
allora dovresti venire alle nostre reunion
non serve essere competitivo e autocritico , in compenso
ti faremo diventare agitato e nervoso tutte le partite
e poi il gusto è proprio quello di criticare da fuori gli altri che stanno giocando quindi potresti dar libero sfogo ai commenti , ad alta voce ovvio
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
ace ha scritto:st13 ha scritto:si ne sono consapevole Gio, ma giuro che non volevo essere strafottente. fra l'altro si trattava di partite giocate con gente con cui gioco a volte, e che sono ben consapevoli del diverso livello (basso per tutti).
ma ripeto, anche in queste occasioni mi complimento sempre anche per un singolo punto fatto dall'avversario.
fra l'altro io sono iper competitivo e critico verso me stesso, con gli avversari sono sempre molto rilassato e tranquillo
allora dovresti venire alle nostre reunion
non serve essere competitivo e autocritico , in compenso
ti faremo diventare agitato e nervoso tutte le partite
e poi il gusto è proprio quello di criticare da fuori gli altri che stanno giocando quindi potresti dar libero sfogo ai commenti , ad alta voce ovvio
ah in questo sono bravissimo!!!
hey tu con le angurie al posto dei polpacci, vedi che lo scopo del gioco è colpire la pallina.... e cose del genere
st13- Messaggi : 1959
Data d'iscrizione : 19.12.17
Età : 44
Località :
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
ace ha scritto:
angurie .......
Avete invitato Karatsev alla prossima reunion?
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3062
Data d'iscrizione : 21.09.11
Località : trento
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
squalo714 ha scritto:ace ha scritto:
angurie .......
Avete invitato Karatsev alla prossima reunion?
No, perché litigherebbe con Ace per chi ha i polpacci più grandi!
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Beh a livello torneo ci sono volte che con gli avversari, magari per una sorta di affinità che si instaura, ci chiacchieri. Altre volte no.
Quando ci si chiacchiera, mi è capitato di parlare della partita, in trasparenza, di ciò che si è fatto bene o cosa si è fatto male, di cosa lui faceva che trovavo complesso da gestire, e cosa invece mi ha aiutato del suo gioco.
Ma è molto una questione di feeling che si instaura durante il match.
Fuori dal torneo gioco solo con persone che vogliono divertirsi/allenarsi, quindi ho una confidenza e chiedo sempre una disamina dal loro punto di vista della mia partita, offrendo così anche la mi adisamina della loro partita.
A volte quello che crediamo efficace non lo è, e viceversa. Inoltre ci sono un sacco di spunti nel punto di vista dell'avversario. Errori che non ti accorgi di aver fatto.
Quando ci si chiacchiera, mi è capitato di parlare della partita, in trasparenza, di ciò che si è fatto bene o cosa si è fatto male, di cosa lui faceva che trovavo complesso da gestire, e cosa invece mi ha aiutato del suo gioco.
Ma è molto una questione di feeling che si instaura durante il match.
Fuori dal torneo gioco solo con persone che vogliono divertirsi/allenarsi, quindi ho una confidenza e chiedo sempre una disamina dal loro punto di vista della mia partita, offrendo così anche la mi adisamina della loro partita.
A volte quello che crediamo efficace non lo è, e viceversa. Inoltre ci sono un sacco di spunti nel punto di vista dell'avversario. Errori che non ti accorgi di aver fatto.
Matteo1970- Messaggi : 1887
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Giovanni62 ha scritto:squalo714 ha scritto:ace ha scritto:
angurie .......
Avete invitato Karatsev alla prossima reunion?
No, perché litigherebbe con Ace per chi ha i polpacci più grandi!
Perderebbe....
Matteo1970- Messaggi : 1887
Data d'iscrizione : 16.06.17
Località : Trofarello
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
Giovanni62 ha scritto:squalo714 ha scritto:ace ha scritto:
angurie .......
Avete invitato Karatsev alla prossima reunion?
No, perché litigherebbe con Ace per chi ha i polpacci più grandi!
sei passibile di bodyshaming
chiamo l'agicom
Ospite- Ospite
Re: Analisi di una (rara) vittoria.
ace ha scritto:Giovanni62 ha scritto:squalo714 ha scritto:ace ha scritto:
angurie .......
Avete invitato Karatsev alla prossima reunion?
No, perché litigherebbe con Ace per chi ha i polpacci più grandi!
sei passibile di bodyshaming
chiamo l'agicom
Guarda che la mia è sana invidia!
Avessi i tuoi polpaccioni, userei i pantaloni corti anche a gennaio!
Ospite- Ospite
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