fanta torneo dei pro con racchette in legno

Promemoria primo messaggio :

Mentre cercavo di immaginare come giocherebbero i PRO di oggi con le racchette in legno ....


... se si organizzasse un mega torneo riservato ai pro con wild card per qualche vecchietto (Mcenroe, Wilander, Leconte, ...) del senior tour credo si avrebbero molti colpi di scena.

Naturalmente se entrano gli over tie-break al terzo set.

Qualche idea sui favoriti?

Tutto corretto quello che dice il "cagnaccio" Sanremese.

L'unica cosa che vorrei sottolineare che le racchettine di legno possono portare all'epicondilite nel rovescio... perchè è molto facile steccare la palla con un ovale così piccolo.

In questo caso, dopo reiterate e violente steccate... il gomito potrebbe urlare pietà!

Non oso pensare, per esempio, ai rovesci steccatissimi dell'amico Frank... con una racca di legno!

sarebbe abbonato all'Ortopedia Pontina!

Ah beh, se si stecca allora qualunque telaio può causare danni, ed effettivamente un piatto piccolo ne aumenta la possibilità.
A questo proposito, oggi ho sentito una battuta che mi ha fatto scoppiare la pancia dal ridere:
semifinale di un tabellone di selezione limitato 4.4, ad un certo punto uno dei due fa per eseguire uno smash devastante ma stecca in modo clamoroso e la palla gli rimbalza nei piedi. A questo punto, incazzatissimo, guarda la sua racchetta e fa: "E steccala beneeeeeee!!!!!"

Io ho sfoderato una volta la Maxima Torneo Deluxe durante il palleggio .. penso di aver tirato i migliori rovesci della mia vita con quel peso-bilanciamento al manico e corde lente.

Che feeling!

Il problema è che non sono cambiate solo le racchette, ma anche, e soprattutto, i metodi di allenamento e i giocatori. Di conseguenza, IMHO, la cosa più difficile sarebbe rispondere al servizio.
AFAIK, ci sono stati alcuni test con pro e racchette di legno.
Rcordo una esibizione Sampras - McEnroe, quando Sampras era il numero uno indiscusso. I due hanno giocato un set e ha vinto Sampras. Allora Mac ha tirato fuori due Dunlop Maxply e invitato Sampras a giocare con quelle. La cosa era sicuramente preparata quindi è possibile che Pete si fosse un po' allenato. Fatto sta che, dopo qualche game, Pete ha servito una valida a circa 190 Km/h.
Un altro test è ufficiale perché fatto da Dunlop su Mark Philippoussis, il bombarolo che aveva appena battuto Sampras all'Aus. Open.
In pratica, Philippoussis, che serviva stabilmente oltre i 200 km/h, ha provato a servire con una Maxply. Il risultato interessante è stato che la sua velocità di servizio cambiava di poco (era sempre vicina ai 200). Quello che cambiava era la percentuale di prime valide, che scendeva dal 60/70% al 30%.
Tuttavia Philippoussis si era dichiarato convinto che, con l'opportuno allenamento e un armeggio più studiato, sarebbe stato possibile portare la percentuale di prime a valori normali.
Tutto questo significa che, con racchette di legno, avremmo dei tipi in grado di servire a oltre 190 km/h. Con tali racchette, però, sarebbe quasi impossibile rispondere.

mgraz ha scritto:Il problema è che non sono cambiate solo le racchette, ma anche, e soprattutto, i metodi di allenamento e i giocatori.

Il cambio del modo di giocare a tennis e' soprattutto dovuto a questo e in minima parte alle racchette. Ma vi e' mai capitato di vedere la finale roland garros dell'81 borg lendl.
Imbarazzante e non certo per le racchette di legno.

Velocità da quarta categoria e non sto parlando della velocità della pallina( anche se imbarazzante anche quella). Del resto in tutti gli sport e' andata così come nel calcio che sembravano partite al rallentatore

Albytao ha scritto:Sicuramente hanno il braccio per rimandarla di là.
Ma rispondi alla questione che pone il maestro con cui ho parlato. Utilizzare la tecnica moderna, senza alcuna modifica, sulle racchette di legno può comportare o no, a medio-lungo termine, dei problemi al gomito ed alla spalla?

Ma non sono un esperto di problematiche fisiche, francamente non mi saprei pronunciare. Sicuramente l'incidenza degli infortuni alla spalla con le racchette moderne è calata di molto, mentre sono sorte nuove problematiche prima quasi assenti come i problemi alle anche e alle caviglie ma li imputerei più alle nuove stance che ai nuovi telai.

Diciamo che i telai hanno dato impulso al cambiamento della tecnica e i nuovi gesti tecnici hanno sollecitato punti diversi generando quindi tipologie di infortuni diverse, ora cosa succederebbe accoppiando tecnica moderna e telai "antichi" proprio non lo saprei dire.

Riguardo a quello che dice Corre sicuramente si avrebbe più varietà di gioco sulle superfici rapide, su questo concordo.

Ma ad esempio sulla terra con la preparazione atletica dei moderni top player rischieremmo di tornare a situazioni di stallo epocali come il match della noia mortale che vide opposti Vilas e Wilander al RG. 1982. Ecco di partite come quelle davvero non se ne sente la mancanza, mentre di tante altre sfide su erba e cemento si. Ma più che il periodo del legno direi che il periodo d'oro dei confronti di stile sia stato quello degli Edberg, dei Becker dei Lendl dei Wilander del McEnroe del dopo Borg etc. etc. dove comunque già si iniziava ad utilizzare attrezzi di concezione moderna.

Pur avendo sfiorato il legno da bimbetto (le mie prime lezioni di tennis le presi con una racchetta di legno perchè quella c'era in casa!) non sono mai stato un estimatore del tennis che si giocava con questa tipologia di telai, per i miei gusti sotto certi aspetti troppo lento.