Italia oggi - vita e lavoro

Giorno a tutti - e' da un mese all'incirca che non lavoro. L'azienda per la quale lavoravo mi ha proposto/imposto una potenziale promozione a "regional director" con spostamento o negli Stati Uniti o in Qatar che ho rifiutato, cosi' m'hanno pagato in anticipo un po di mesi di lavoro e me me sono andato.

Adesso sto considerando cosa fare - cosa non facile non avendo una preparazione specialistica particolare (nel senso che non sono un ingegnere meccanico o un commercialista); ho qualche richiesta nel settore consulenza grazie al fatto che le mie conoscenze nel campo aziendale sono vicine ai 360 gradi avendo piu' o meno lavorato in tutti i settori (operations, marketing, vendite, ragioneria ecc) e avendo una conoscenza piu' o meno profonda di quello che al giorno d'oggi si chiama "change management".

Comunque inaspettatamente dall'Italia mi hanno chiesto se sarei interessato ad assumere una posizione dirigenziale in una ditta medio grande (sui 300m plus di fatturato, credo sul migliaio di dipendenti), praticamente facendo il vice dell'amministratore delegato e guidando la loro ricerca di crescita di mercato. Lo stipendio sarebbe buono, non so quanto di preciso ma forse con cinque zeri.
Ma la cosa mi spaventa - onestamente credo che mon succedera' nulla, ma se succedesse

Non vivo piu' in Italia dal '99, che credetemi e' un periodo lungo. Voi che ci vivete magari non vene siete accorti, ma io che vengo da turista 2/3 volte l'anno mi rendo conto di cambiamenti profondi. Io anche se italiano son sempre stato un anglosassone dentro; mi piace l'ordine, fare le code, lo humour sempre e comunque, la capacita' di socializzare con tutti, la gentilezza anche se a volte superficiale con i rappresentanti dello stato, dal ministro a cui telefono (e parlo con la segretaria) perche' un tombino a 10m da casa mia si e' un po infossato e se ci si finisce sopra si potrebbe rovinare le sospensioni (telefonata di ritorno dalla segretaria "il ministro se me sta interessando"...5 giorni dopo l'aggiustano), alla polizia che ti tratta come un cliente (non mi vogliano a male i rappresentanti delle forze dell'ordine, ma in Italia non e' cosi') e in generale l'atteggiamento che uno e' sempre innocente fino a che non si prova il contrario. In Italia mi sembra che uno e' sempre colpevole fino a che mon prova la sua innocenza.

E quindi, se poi mi offrissero il lavoro, che faccio? L'Italia e' e rimarra' sempre il mio paese natio, ma ritornare (per non parlare di dover trasferire mia moglie ecc) mi spaventa con Equitalia che insegue i disgraziati, la TV di merda, lo stato che niente ha a che fare col cittadino, i politici magnaccioni....e dall'altro lato un clima invidiabile, la gente piacevole, il cibo ed altre cose che qui non esistono che in Italia son nettamente migliori.

Ma le cose migliori in Italia le posso apprezzare da turista, e una parte di me sa che tutto quello che non va finirebbe con buttarmi giu' cosi' tanto che forse forse e' meglio stare dove sto.


PS: ogni volta che penso all'Italia mi viene in mente la canzone di Fossati " una notte in Italia" e un po di malinconia mi viene....

Mi costa tanto doverlo dire, ma io la vedo così. Vista la soddisfazione che provi dove risiedi ora, se trovi un lavoro decoroso, resta dove sei.
Oltre al sistema di vita che come tu stesso rilevi è profondamente diverso, qui è in atto una crisi profonda per la quale non si intravede la fine.
Lo stato ha bisogno di soldi e continua a pretendere senza dare. Ci sono aziende costrette a chiudere perchè, avendo acquistato beni non ancora rivenduti (i quali comunque concorrono a formare il reddito), vengono strozzate da cartelle esattoriali che richiedono pagamenti di IVA o tasse pregresse. E i contributi che un imprenditore è costretto a pagare sono tra i più alti in Europa.
La crisi è presente in tutti i settori: edilizia, commercio, artigianato. La gente è spaventata, i licenziamenti si sprecano. Chi ha qualche soldo da parte, se lo tiene ben stretto temendo il peggio.
Ma ti dirò di più: le misure adottate per combattere l'evasione rischiano di creare ulteriori danni. I pagamenti superiori a 1000 euro non possono più essere effettuati in contanti, e se hai un'attività non puoi più versare direttamente fondi su conti non inerenti l'attività stessa, e tutto questo non permette di spendere il famoso "nero" che, (chi più chi meno) professionisti, commercianti, artigiani facevano prima e continueranno a fare. Chi avrà la possibilità porterà il denaro verso lidi più sicuri, chi non potrà terrà i soldi sotto il materasso (ne conosco più di uno).
Vero, il gettito fiscale è aumentato, ma i negozi continuano a chiudere. Se prima, l'avvocato che si ritrovava qualche migliaio di euro in più regalava una bella pelliccia alla moglie (o all'amante), ora non può più farlo. Si paga con assegni, e il denaro deve transitare sul conto della ditta.
Scusami Lupo, ho preso spunto dal tuo post per fare una disamina di ciò che sta succedendo. Tutto questo per dirti che, se pensi di accettare lavoro in Italia, prima assicurati di ciò a cui vai incontro. Ma se trovi lo stesso lavoro lì, resta dove sei.

Avendo vissuto 2 anni all'estero ed essendo rientrato da poco in Italia non posso che concordare con Marco quando ti consiglia di rimanere fuori. Anche con una situazione lavorativa meno appagante ne guadagneresti sicuramente in qualità della vita. Specialmente poi se la tua famiglia è già abituata a vivere all'estero.

Laddove non concordo con Marco é invece la critica alle normative, a mio avviso sacrosante, sulla tracciabilità del denaro che sono una delle poche cose che ci avvicina ai paesi civili.

Lupo65 ha scritto:...mi piace l'ordine, fare le code, lo humour sempre e comunque, la capacita' di socializzare con tutti, la gentilezza anche se a volte superficiale con i rappresentanti dello stato, dal ministro a cui telefono (e parlo con la segretaria) perche' un tombino a 10m da casa mia si e' un po infossato e se ci si finisce sopra si potrebbe rovinare le sospensioni (telefonata di ritorno dalla segretaria "il ministro se me sta interessando"...5 giorni dopo l'aggiustano), alla polizia che ti tratta come un cliente (non mi vogliano a male i rappresentanti delle forze dell'ordine, ma in Italia non e' cosi') e in generale l'atteggiamento che uno e' sempre innocente fino a che non si prova il contrario. In Italia mi sembra che uno e' sempre colpevole fino a che mon prova la sua innocenza.
....

Mauro, la risposta te la sei data da solo.

Tornare in Italia sarebbe traumatico per te e la tua famiglia e, ormai da scozzese, ti faresti il fegato amaro e saresti indignato per tutte le cose che non vanno, soprattutto avendo un metro di paragone di quale dovrebbe essere la norma.

tutto ciò che ho quotato qui non accade, non è mai accaduto e dubito accadrà.

butta un occhio ai siti dei quotidiani italiani per capire in che paese viviamo, dove per esempio nella regione Lazio ci sono persone che non si accontentano di 12mila euro mensili netti (http://www.repubblica.it/politica/2012/09/22/news/delibere_scandalo-43009664/), dove c'è chi non spende un euro facendo favori ad "amici" (http://www.repubblica.it/politica/2012/09/22/news/verita_nascosta_formigoni-43009666/), dove un tizio che gestisce l'azienda automobilistica italiana su cui la nazione ha puntato tutto anni fa, puntualmente se ne sbatte altamente valutando di portare tutto fuori, dimenticando tutti i favori che lo stato (e quindi noi) ha concesso all'industria per evitare che fallisse (http://www.repubblica.it/economia/2012/09/22/news/fiat_marchionne-43015660/)

resta in GB, (http://www.repubblica.it/esteri/2012/09/22/foto/nudi_al_tramonto-43023267/1/) o spostati altrove ma senza tornare qui.

....certo che in america non sarebbe stato male
http://video.repubblica.it/sport/il-touchdown-da-manuale-della-giocatrice-in-lingerie/105632?video

Lupo, ho provato più di una volta a mettere giù una risposta che possa spiegare lo sfacelo che regna in Italia ma non ci sono riuscito perchè tutte le volte usciva un poema, tanto sarebbe il marcio da menzionare.
Comunque basta andare on-line sui siti dei maggiori quotidiani per vedere come funziona.
Se, come capisco, il posto che ti offrono ti mette ben al sicuro da problemi economici, puoi anche tentare, non dovrai pensare a tasse, fine mese, ecc. però comunque non sfuggirai all'imbarbarimento che ha subito il paese ormai in mano a furbetti, corrotti, raccomandati ecc.
Se sei abituato alla meritocrazia, alla serietà, alla parola data, per te sarà molto dura adattarti a questa realtà.

Ursus ha scritto:Se sei abituato alla meritocrazia, alla serietà, alla parola data, per te sarà molto dura adattarti a questa realtà.

Lupo io fossi in te rimarrei fuori, io sono stato prima a Los Angeles e poi a Londra, per rientrare in Italia nel 2008. Oggi farei scelte diverse. Gli altri hanno già spiegato i motivi principali di malcontento, ma la cosa che a me distrugge, abitando in centro a Roma, è la totale mancanza di senso ed educazione civica che vedo intorno a me.
Fossi nei tuoi panni vedrei se il posto in USA è ancora disponibile :-)

Personalmente, vivo all'estero ormai da parecchi anni con una pausa italiana.
Dal 2002 al 2004 negli USA, dal 2004 al 2005 in Inghilterra, dal 2007 a tutt'oggi in Australia.

So che in Italia, ma in Europa in generale, non e' tutto rose e fiori, ma non crediate che all'estero si stia meglio.
L'Australia concede molto senza dubbio, gli stipendi sono fra i piu' alti al mondo.

Qui il salario medio annuo e' di circa 98mila dollari annui, tolte le tasse rimangono circa 65mila dollari. Ovvero circa 52mila euro. Moltissimi, vero? Vero!
Ma poi andiamo a vedere il resto: l'affitto di un appartamento, in un sobborgo di Melbourne, costa dai 400 ai 500 dollari la settimana. Con meta' di quei soldi si affitta a Roma in zona Monteverde, che non e' proprio robaccia...

Volete invece una casa? Guardate qui: http://www.realestate.com.au/property-house-vic-pascoe+vale-111641579

Questa casa e' a poche centinaia di metri da dove abito io, andra' all'asta e' verra' venduta ad almeno 600mila dollari. Le case hanno la struttura in legno e i muri di cartongesso! Le chiamate case? Io le chiamo baracche!
Con gli stessi soldi si puo' acquistare un appartamento a Roma delle stesse dimensioni.

Vogliamo andare al ristorante? Un piatto di pasta (fatta male!) nel ristorante piu' umile costa dai 25 ai 30 dollari! Per due portate - un antipasto e un piatto cosiddetto principale - e una bottiglia di vino scadente si paga dai 60 dollari in su. E si mangia male! In Italia ci si puo' strafogare con la meta'.

Qui la gente esce di casa alle 8.30 del mattino, alle 9 comincia a lavorare, niente pausa pranzo, caffe' e roba simile. Finiscono alle 5, alle 6 sono a casa. Cenano, alle 7.30-8 vanno a letto. Voi la chiamate vita???

In Australia vivono 22 milioni di persone SOLE! Vi garantisco che vi viene una tristezza che non vi immaginate. L'altro giorno sono venuti da me un signore con la moglie a portare la racchetta del figlio. Italiani, di Catanzaro, sono qui da 50 anni. Parlavamo italiano naturalmente. Alla signora sono venute le lacrime agli occhi.
"Sono qui da 50 anni, ma il mio cuore e' sempre la'. Non mi ci abituero' mai".

Membri dei consigli comunali corrotti, polizia corrotta, proprio come in Italia (o anche peggio!). Andrea/LaRana parla di senso civico...Dove ho il negozio io ci sono molti ristoranti e disco-bar. Ogni lunedi mattina rimuovo le bottiglie di birra davanti all'ingresso. Qualcuni mi ha pisciato sulla vetrina. Senso civico???

In Italia si fa sicuramente fatica se si lavora come operai, ma si fa fatica dovunque e mica solo in Italia.
Se avete qualche soldino (mica tanti, solo un po'), la vita in Italia non ha paragoni nel mondo.

Non posso purtroppo che concordare con tutto quello che avete scritto..

Aggiungerei altre due cose: io ho due figli ancora piccoli e farli crescere in una societa' simile e' forse la mia piu' grossa preoccupazione, un'altra cosa e' il pensiero di come saremo (se ci arriveremo) tra vent 'anni e dovremmo prendere una qualche pensione..Quando vedo in giro quelli che si affacciano al lavoro ora (che dovrebbero essere quelli che ce la garantiscono) mi crollano le braccia..

Lupo, sono stato un periodo in Irlanda e, (so che non se la passano benissimo nemmeno la'..) ma se potessi trasferirmi lo farei subito..

Stefano ha scritto:
Ma poi andiamo a vedere il resto: l'affitto di un appartamento, in un sobborgo di Melbourne, costa dai 400 ai 500 dollari la settimana. Con meta' di quei soldi si affitta a Roma in zona Monteverde, che non e' proprio robaccia...

Stefano è da un po' che non passi da Monteverde, vero? Io ci ho appena preso casa, mi trasferisco, da Trastevere, i primi di Novembre. Sotto i 1500 Euro al mese non c'è nulla, nemmeno a Monteverde Nuovo, e per trovare delle case decorose devi andare almeno sui 2000 mese.
A londra stavo in High Street Kensigton, a tre isolati da Hyde Park, e pagavo 500 Sterline a settimana. Non siamo, purtroppo, lontani dai prezzi romani ormai.
A Londra la vita era allora sensibilmente più cara che a Roma, ora il gap si è assottigliato. Los Angeles ad esempio è ancora oggi in generale più economica di Roma, e con 3000 Dollari prendi una signora casa anche verso Mullholland o Beverly Hills, e anche qualche cosa verso Palisades.
La vera differenza però è nel clima sociale che si respira oggi da queste parti...

Ciao
A

Ah Stefano dimenticavo, le bottiglie le trovo anche al mattino davanti al portone

Comunque da quello che scrivi mi sembra che gli Australiani, con cui ho avuto contatti solo sporadici, siano più inglesi che americani :-) E che tu stia provando una crisi di rigetto da abitudini inglesi, ti capisco, l'ho avuta anche io a Londra Il problema che ora sto vivendo la stessa cosa, in forma peggiore per i miei concittadini

Probabilmente le cose sono migliori fuori da Roma o dalle altre grandi città

Stefano ha scritto:In Italia si fa sicuramente fatica se si lavora come operai, ma si fa fatica dovunque e mica solo in Italia.
Se avete qualche soldino (mica tanti, solo un po'), la vita in Italia non ha paragoni nel mondo.

Beh insomma, in Germania per dire il costo della vita è lo stesso del nostro ma vuoi paragonare gli stipendi??

squalo714 ha scritto:Non posso purtroppo che concordare con tutto quello che avete scritto..

Aggiungerei altre due cose: io ho due figli ancora piccoli e farli crescere in una societa' simile e' forse la mia piu' grossa preoccupazione, un'altra cosa e' il pensiero di come saremo (se ci arriveremo) tra vent 'anni e dovremmo prendere una qualche pensione..Quando vedo in giro quelli che si affacciano al lavoro ora (che dovrebbero essere quelli che ce la garantiscono) mi crollano le braccia..

Lupo, sono stato un periodo in Irlanda e, (so che non se la passano benissimo nemmeno la'..) ma se potessi trasferirmi lo farei subito..

Il Trentino e l'Alto Adige sono ancora un'isola felice però rispetto al resto dell'Italia.

Il Trentino e l'Alto Adige sono ancora un'isola felice però rispetto al resto dell'Italia.

Quoto, penso che sia la regione più vivibile. Ci vado spesso per lavoro e si respira decisamente un'altra aria.

RenaTheWiz ha scritto:Laddove non concordo con Marco é invece la critica alle normative, a mio avviso sacrosante, sulla tracciabilità del denaro che sono una delle poche cose che ci avvicina ai paesi civili.

Renato, non ho scritto che non sono necessarie. Ho scritto che, purtroppo, queste misure, pur andando ad incrementare il gettito fiscale, finiscono per rallentare l'economia. E' un gatto che si morde la coda. Ci sarà sempre chi evade, con la differenza che spenderà meno.
Ti porto un esempio: il Casinò di Sanremo sta attraversando una brutta crisi. Conosco molte persone che ci lavorano e mi hanno confermato che limitare a 1000 euro i pagamenti in contanti ha dato la botta finale. Mi hanno raccontato di un imprenditore molto noto non solo in territorio ligure: era solito giocarsi anche 200.000 euro a sera, tutti in contanti. Ora se ne va tranquillo a Montecarlo, dove se porti soldi non si fanno troppi problemi a prenderli.
La mia riflessione era questa: le misure necessarie a combattere l'evasione (sacrosante) non risolvono il problema ma rischiano di peggiorare le cose.

Nostradamis ha scritto:Beh insomma, in Germania per dire il costo della vita è lo stesso del nostro ma vuoi paragonare gli stipendi??

Giusto, a Londra il mio stipendio era circa 3.5x rispetto a quello italiano in posizione analoga

Ursus ha scritto:

Il Trentino e l'Alto Adige sono ancora un'isola felice però rispetto al resto dell'Italia.

Quoto, penso che sia la regione più vivibile. Ci vado spesso per lavoro e si respira decisamente un'altra aria.

d'accordissimo ,ci vado in vacanza in trentino e in alto adige e in quei pochi giorni si capisce che l'aria è davvero migliore in tutti i sensi ,anche se si ostinano a parlare il "crucco" come quando ho fatto il militare

marco61 ha scritto:

RenaTheWiz ha scritto:Laddove non concordo con Marco é invece la critica alle normative, a mio avviso sacrosante, sulla tracciabilità del denaro che sono una delle poche cose che ci avvicina ai paesi civili.

Renato, non ho scritto che non sono necessarie. Ho scritto che, purtroppo, queste misure, pur andando ad incrementare il gettito fiscale, finiscono per rallentare l'economia. E' un gatto che si morde la coda. Ci sarà sempre chi evade, con la differenza che spenderà meno.
Ti porto un esempio: il Casinò di Sanremo sta attraversando una brutta crisi. Conosco molte persone che ci lavorano e mi hanno confermato che limitare a 1000 euro i pagamenti in contanti ha dato la botta finale. Mi hanno raccontato di un imprenditore molto noto non solo in territorio ligure: era solito giocarsi anche 200.000 euro a sera, tutti in contanti. Ora se ne va tranquillo a Montecarlo, dove se porti soldi non si fanno troppi problemi a prenderli.
La mia riflessione era questa: le misure necessarie a combattere l'evasione (sacrosante) non risolvono il problema ma rischiano di peggiorare le cose.

Ho capito quello che intendi Marco, prima mi era meno chiaro

Ora devo uscire, mi riprometto di scrivere piu' tardi, ma piu' o meno tutti salvo Stefano che mi sembra abbia una crisi di rigetto australiana (che comprendo) mi state dicendo quello che la mia mente pensava ma che le mie orecchie non volevano sentire.

E a proposito di affitti, un appartamento a Edinburgo 2 camere in centro siamo sulle mille sterline al mese. Nei pub giusti le pinte di birre sono £2.80, quindi volendo qui vivi anche con non troppi soldi.

LaRana ha scritto:
Stefano è da un po' che non passi da Monteverde, vero? Io ci ho appena preso casa, mi trasferisco, da Trastevere, i primi di Novembre. Sotto i 1500 Euro al mese non c'è nulla, nemmeno a Monteverde Nuovo, e per trovare delle case decorose devi andare almeno sui 2000 mese.
A londra stavo in High Street Kensigton, a tre isolati da Hyde Park, e pagavo 500 Sterline a settimana. Non siamo, purtroppo, lontani dai prezzi romani ormai.
A Londra la vita era allora sensibilmente più cara che a Roma, ora il gap si è assottigliato. Los Angeles ad esempio è ancora oggi in generale più economica di Roma, e con 3000 Dollari prendi una signora casa anche verso Mullholland o Beverly Hills, e anche qualche cosa verso Palisades.
La vera differenza però è nel clima sociale che si respira oggi da queste parti...

Ciao
A

Andrea, non passo da Monteverde, da quanto mi ricordi, dal 1981...hahahahaha

Comunque 2000 euro al mese sono tanto quanto si paga qui in un sobborgo. Cosa intendo per sobborgo? E' come dire che sei di Roma e vivi a Tivoli o Frascati. Ma paghi tanto quanto a Trastevere o Monteverde, che con tutto il rispetto sono meglio. O sbaglio?

Riguardo Londra, parlavo con un amico proprio la settimana scorsa. Appartamentino di due camere, zona Wimbledon, 1600 sterline la settimana! Mica baubau-miciomicio!

Ma attenzione pero'! Stiamo parlando di Roma e Londra. Mi rendo conto che la mia povera Vercelli e' un paesone, ma si affittano alloggi 3 stanze piu' servizi da 90 mq. con 350 euro al mese. Non serve essere milionari per poterseli permettere.

Quando sono venuto la' a dicembre-gennaio scorso, sono andato a cena 4 sere a Scanzorosciate, una sera a Vercelli piu' un pranzo sempre a Vercelli. Ristoranti PIENI! Ed era durante la settimana, mica sabato o domenica.
Se ci fosse tutta questa crisi, la gente starebbe a casa. Ma si permette ancora di uscire, magari non tutte le sere ma esce. La crisi in Italia funziona cosi': invece della Mercedes, ci si compra l'Alfa Romeo!

Mauro, 2.80 sterline corrispondono a 4.10 dollari australiani. Qui un caffe' costa dai 3.50 dollari in su! Per una birra (in bottiglia, quelle piccole! La birretta!) ci vogliono almeno 10 dollari, cioe' 8 euro. Le sigarette costano 17 dollari al pacchetto! In Italia costano circa 6 (5 euro).

Dipende da dove si risiede, dal lavoro che si fa e soprattutto dal tenore di vita che si vuole avere, ma in Italia si puo' ancora riuscire a vivere in modo decente.

Stefano ha scritto:Personalmente, vivo all'estero ormai da parecchi anni con una pausa italiana.
Dal 2002 al 2004 negli USA, dal 2004 al 2005 in Inghilterra, dal 2007 a tutt'oggi in Australia.

So che in Italia, ma in Europa in generale, non e' tutto rose e fiori, ma non crediate che all'estero si stia meglio.
L'Australia concede molto senza dubbio, gli stipendi sono fra i piu' alti al mondo.

Qui il salario medio annuo e' di circa 98mila dollari annui, tolte le tasse rimangono circa 65mila dollari. Ovvero circa 52mila euro. Moltissimi, vero? Vero!
Ma poi andiamo a vedere il resto: l'affitto di un appartamento, in un sobborgo di Melbourne, costa dai 400 ai 500 dollari la settimana. Con meta' di quei soldi si affitta a Roma in zona Monteverde, che non e' proprio robaccia...

Volete invece una casa? Guardate qui: http://www.realestate.com.au/property-house-vic-pascoe+vale-111641579

Questa casa e' a poche centinaia di metri da dove abito io, andra' all'asta e' verra' venduta ad almeno 600mila dollari. Le case hanno la struttura in legno e i muri di cartongesso! Le chiamate case? Io le chiamo baracche!
Con gli stessi soldi si puo' acquistare un appartamento a Roma delle stesse dimensioni.

Vogliamo andare al ristorante? Un piatto di pasta (fatta male!) nel ristorante piu' umile costa dai 25 ai 30 dollari! Per due portate - un antipasto e un piatto cosiddetto principale - e una bottiglia di vino scadente si paga dai 60 dollari in su. E si mangia male! In Italia ci si puo' strafogare con la meta'.

Qui la gente esce di casa alle 8.30 del mattino, alle 9 comincia a lavorare, niente pausa pranzo, caffe' e roba simile. Finiscono alle 5, alle 6 sono a casa. Cenano, alle 7.30-8 vanno a letto. Voi la chiamate vita???

In Australia vivono 22 milioni di persone SOLE! Vi garantisco che vi viene una tristezza che non vi immaginate. L'altro giorno sono venuti da me un signore con la moglie a portare la racchetta del figlio. Italiani, di Catanzaro, sono qui da 50 anni. Parlavamo italiano naturalmente. Alla signora sono venute le lacrime agli occhi.
"Sono qui da 50 anni, ma il mio cuore e' sempre la'. Non mi ci abituero' mai".

Membri dei consigli comunali corrotti, polizia corrotta, proprio come in Italia (o anche peggio!). Andrea/LaRana parla di senso civico...Dove ho il negozio io ci sono molti ristoranti e disco-bar. Ogni lunedi mattina rimuovo le bottiglie di birra davanti all'ingresso. Qualcuni mi ha pisciato sulla vetrina. Senso civico???

In Italia si fa sicuramente fatica se si lavora come operai, ma si fa fatica dovunque e mica solo in Italia.
Se avete qualche soldino (mica tanti, solo un po'), la vita in Italia non ha paragoni nel mondo.

ciao ,scusa Stefano cosa è successo? solo pochi mesi fà dicevi: fate due valige e venite in australia , si vive benissimo, la gente è rilassata , in pausa pranzo vanno a fare windsurf sull'oceano , mentre in italia stanno in ufficio a sparlarsi dietro , lavoro e tenore di vita tutto fantastico ecc. e adesso ? cosa è cambiato in poco tempo?

Ma confermo!

Pero' la vita non e' solo fare windsurf in pausa pranzo, cosa che peraltro succede solo in Queensland (e non certo a Melbourne o Sydney!).

Non si vive male, si guadagna bene. Ma i soldi non sono tutto! Saro' scemo, ma se devo scegliere tra 5000 euro al mese qui o 1500 in Italia, prendo i 1500 in Italia senza pensarci due volte! Ed e' proprio quello che gli australiani fanno, passano la vita a lavorare, a comprare proprieta' per fare piu' soldi, a risparmiare fino all'osso. Dei veri morti di fame! Come se potessero portarsi le loro ricchezze nella tomba!

Un tipo dal barbiere (italiano, 65 anni circa, emigrato qui quasi 50 anni fa) ha detto di avere 15 milioni di dollari e non sapere come spenderli. POVERO! Dai a me il 10% di quella cifra e ti insegno io come si vive!

L'aperitivo con gli amici dopo il lavoro, o la cenetta dopo la partita di tennis, non hanno prezzo!

Qui, se non avessi il negozio, vedrei solo la gente che lavora con me. Vita sociale, ZERO!

Sono queste le cose che non mi piacciono e che mi fanno rimpiangere l'Italia.

io lavoro per l'unione europea ed il 70% dei miei colleghi sono stranieri provenienti da tutta europa. oltre a loro settimanalmente riceviamo persone da ogni dove e tutti sia chi ci risiede sia chi viene sporadicamente si dicono entusiasti di come si vive in italia.
stiamo pero' parlando di gente con un lavoro sicuro ed un reddito medio alto. se si hanno queste basi in italia si vive bene, purtroppo è un privilegio che riguarda sempre meno persone.
mia moglie è svizzera e dopo quasi 10 anni di italia ci sono cose del nostro paese che non le vanno giù (vorrei vedere) pero' allo stesso tempo vivendo qui vede con un altro occhio anche il suo paese un tempo da lei considerato l'eden. io sono dell'idea che bisogna sempre cambiare in meglio quindi se stai bene in scozia io ci penserei due volte ma questo è un discorso generale e non legato strettamente all'italia

Nostradamis ha scritto:

squalo714 ha scritto:Non posso purtroppo che concordare con tutto quello che avete scritto..

Aggiungerei altre due cose: io ho due figli ancora piccoli e farli crescere in una societa' simile e' forse la mia piu' grossa preoccupazione, un'altra cosa e' il pensiero di come saremo (se ci arriveremo) tra vent 'anni e dovremmo prendere una qualche pensione..Quando vedo in giro quelli che si affacciano al lavoro ora (che dovrebbero essere quelli che ce la garantiscono) mi crollano le braccia..

Lupo, sono stato un periodo in Irlanda e, (so che non se la passano benissimo nemmeno la'..) ma se potessi trasferirmi lo farei subito..

Il Trentino e l'Alto Adige sono ancora un'isola felice però rispetto al resto dell'Italia.

Non posso che darti ragione, purtroppo l'onda lunga della mal gestione politico-italiana sta arrivando lentamente anche qua nonostante l'autonomia..

Grazie a tutti per i vostri contributi - come dicevo sopra mi confermate le idee che mi ero fatto ogni volta che tornavo in Italia.

Rispetto a Stefano ho un vantaggio: se parto alle 7 di mattina da casa mia arrivo a casa dei miei per pranzo. Vantaggio non da poco, da un lato rende la cosa piu' pratica, dall'altro psicologicamente per quanto l'Italia mi manchi so che in 3 ore di aereo sono li'.

Il mio problema non sarebbe relativo agli aspetti economici, ma proprio alle frustrazioni derivanti da un governo dove la maggior parte dei parlamentari non e' rappresentativa del popolo che li ha eletti.

E so che anche se potessi permettermi di pagare un commercialista ed un avvocato a tempo pieno per occuparsi di tutto, il solo discutere in bar con gli amici mi roderebbe il fegato. Ad un giorno dai 10 anni della prescrizione un mio amico si e' visto recapitare una lettera da Equitalia a riguardo di una multa presa 10 anni prima del valore di 1200 lire della quale non trovavano prova del pagamento. Come se il problema della prova mancante fosse suo - tra l'altro chissa' come ma aveva tenuto la ricevuta, ma non glie l'ha mandata, gli ha mandato una lettera di un avvocato e le cose son finite li'. Ma che vergogna.

Vedo mio padre che con la sua misera pensione spende una vita con la dichiarazione dei redditi e tutte le varie leggine e leggette che ti obbligano a presentare questo, a mandare con lettera raccomandata quello, a pagare l'ennesimo balzello. Mah, ma e' vita quella.

Forse mi sto rispondendo da solo; forse preferisco prendere un aereo e quando vengo assaporare tutto cio' che fa dell'Italia un paese meraviglioso per poi andarmene prima che mi renda un po troppo conto di come sia la realta' quotidiana di un cittadino qualunque.