Italia in crisi

Ne parlano sopratutto i media ma credo che la crisi in Italia sia al massimo fulgore. Ho un ristorante e fortunatamente lavoro principalmente con gli stranieri se lavorassi solo con gli italiani credo avrei gia' chiuso..
Ormai davvero siamo alla frutta...secondo voi come saranno i prossimi anni?

Ciao squalo, e ben ritrovato.
Per quanto riguarda la mia esperienza, siamo quasi colleghi perchè io ho una rosticceria. Però vendo anche prodotti crudi, quindi il discorso è un po' diverso.
Ho il negozio da 22 anni, e per la prima volta quest'anno ho subito una lieve flessione rispetto all'anno precedente. In realtà non si è trattato di una perdita di clienti, quanto di vendite. Il mio cliente non cambia il suo negoziante di fiducia, ma spende mediamente meno orientandosi sul prodotto di base e tralasciando i lavorati, sui quali ho un maggior ricarico e questo influisce anche sulle mie entrate.
Essendo una città di confine e di turismo (anche questo in forte flessione), anch'io lavoro con stranieri, francesi in particolare, e loro risentono molto meno dell'attuale crisi.
Facendo un discorso di larghe vedute, i giovani fanno sempre più fatica a trovar lavoro. A mio figlio ho aperto un pet shop e siamo soddisfatti della scelta, ma non tutti i giovani hanno questa possibilità e molti dei suoi conoscenti coetanei fanno davvero fatica a trovare la propria collocazione.
Purtroppo temo che sia solo l'inizio, le nostre imprese perdono sempre di più competitività e la situazione politica non promette niente di buono.

Devo dire che la crisi e' internazionale, ma la dove mancavano certi strumenti la crisi e' ancora maggiore.

In UK ci sono un sacco di negozie e grandi catene storiche che hanno chiuso (HMV l'ultima vittima) sia a causa dell'e-commerce che della crisi in generale.

Sento raccontare da chi vive a Torino e dintorni che la situazione é in costante peggioramento.
Le aziende chiudono una dopo l'altra e le piú fortunate trasferiscono all'estero la produzione.
I lavoratori stanno sopravvivendo grazie alla cassa integrazione che avrá comunque una fine.
I soldi ci sono cosí come c'erano 2-3 anni fa e solo che chi li ha non li vuole spendere. Con la paura e la mancanza di prospettive per il futuro, la gente rimanda il piú possibile le spese accessorie e l'economia, conseguentemente, ne soffre (vedi settore auto)
La radice della crisi é da ricercarsi nel sistema bancario che dal 2008 ha praticamente congelato l'erogazione dei finanziamenti ai piccoli soggetti.
Pochi mutui e contrazione del settore edilizio. Niente finanziamenti alle piccole e medie imprese che devono rinunciare ai nuovi ordini perché senza, non sono in grado di provvedere agli investimenti necessari a soddisfarli....e cosí via.
Le banche non si fidano piú di loro stesse ed hanno impegnato la maggior parte delle loro risorse per il riacquisto dei titoli pubblici e per i normali cittadini sono rimaste solo le briciole. È una cascata che si ripercuote sull'intero sistema economico.
In aggiunta l'attuale governo con tasse e balzelli vari in particolare sulle case, ha dato la mazzata finale in termini di fiducia.
Nel resto d'europa, in particolare oltre le alpi, la situazione é completamente diversa proprio in ragione del fatto che le banche sono ancora li a supportare l'economia reale.
I giovani sono i piú interessati dalla crisi perché é su di loro che si dovrebbe investire quando si pensa al futuro ma se non c'é futuro purtroppo, loro non servono.
......................vediamo cosa succede dopo le elezioni (credo nulla ma la speranza é l'ultima a morire)

Come giustamente scrive Marco, ho notato anch'io un calo della spesa. Si bada piu' al sodo rispetto a una volta.
In parte sono convinto che anche i media facciano la loro parte con tutti i servizi che parlano di crisi e di gente in difficolta', spaventano anche chi la capacita' di spesa ce l'avrebbe...ma preferisce aspettare gli eventi.

scusate...ieri ho letto su twitter un tipo che ha scritto una cosa geniale:

"noi italiani siamo come gli assorbenti: siamo in un posto bellissimo ma in un periodo di merda!"

marco61 ha scritto:Ciao squalo, e ben ritrovato.
Per quanto riguarda la mia esperienza, siamo quasi colleghi perchè io ho una rosticceria. Però vendo anche prodotti crudi, quindi il discorso è un po' diverso.
Ho il negozio da 22 anni, e per la prima volta quest'anno ho subito una lieve flessione rispetto all'anno precedente. In realtà non si è trattato di una perdita di clienti, quanto di vendite. Il mio cliente non cambia il suo negoziante di fiducia, ma spende mediamente meno orientandosi sul prodotto di base e tralasciando i lavorati, sui quali ho un maggior ricarico e questo influisce anche sulle mie entrate.
Essendo una città di confine e di turismo (anche questo in forte flessione), anch'io lavoro con stranieri, francesi in particolare, e loro risentono molto meno dell'attuale crisi.
Facendo un discorso di larghe vedute, i giovani fanno sempre più fatica a trovar lavoro. A mio figlio ho aperto un pet shop e siamo soddisfatti della scelta, ma non tutti i giovani hanno questa possibilità e molti dei suoi conoscenti coetanei fanno davvero fatica a trovare la propria collocazione.
Purtroppo temo che sia solo l'inizio, le nostre imprese perdono sempre di più competitività e la situazione politica non promette niente di buono.

Mi permetto uno spot "elettorale": visitate il sito di fermare il declino (si candidano in politica alle regionali e nazionali) e poi un blog estremamente lucido, anche se non da ottimisti: phastidio.net

Sono due strumenti molto utili che partendo dai numeri reali di economia, tasse, spesa ecc... Delineano il primo un progetto di intervento politico economico in italia, il secondo il perché la crisi perdura cosí fortemente in Europa e che cosa hanno fatto e stanno facendo gli altri paesi europei in crisi.

Capirete che quella italiana é una situazione per certi versi comune ai paesi in eurocrisi, ma con peculiarità che vanno risolte e possono essere risolte solo da noi come paese.

Questo video riflette perfettamente la situazione politica attuale.. ridiamoci sopra e' meglio...