Addio profilate

Promemoria primo messaggio :

Ormai il mio avambraccio si ribella. Pensavo fosse la fatica e così ho cercato racchette com inerzia sempre minore, fino a ieri con la pro open. Reincordata revole a 20 kg e palle dunlop fort. Dopo una bellisima mezz'ora, con dritti molto forti, mi sembrava pesante pure la pro open, cioè faticavo ad arrotare il rovescio e perdevo sensibilità al servizio.
Alla fine della partita ho sempre dolori ai muscoli superiori dell'avambraccio, che passano in poche ore.
Con la prince response non mi accade. Ci posso giocare 2 ore senza problemi. Solo il giorno dopo, se rigioco, mi accorgo di muoverla con meno semplicità.
Mi dispiace perdere la facilità e le rotazioni di una profilata.

Non capisco perché mi succeda solo ora. Forse perché tiro più forte?

Succede anche a voi? Che ne pensate?

Chiros ha scritto:Esperimento bocciato.

Oggi l'avambraccio ha iniziato a lamentarsi e ad non avere più forza.
Risultato, una marea di palle non controllate.

è obbligatorio il ritorno alla Response e magari un po' di esercizi fisici.

Ehmm non per ripetermi .. ma prima di escludere o adottare l'attrezzo che appunto completa quello che la biomacchina inizia con i piedi , non sarebbe il caso di allenare un po' la biomacchina per l'appunto ?

Allenarsi fa sempre bene.
Non ho tutta questa spinta emotiva all'allenamento fuori dal campo.
Diventerebbe un altro lavoro.

Chiros ha scritto:Allenarsi fa sempre bene.
Non ho tutta questa spinta emotiva all'allenamento  fuori dal campo.
Diventerebbe un altro lavoro.

Scusami se mi permetto, ma mi dai l'impressione di quello che vorrebbe migliorare senza.fare nessuna fatica, pensi che basti trovare la racchetta giusta per avere un vantaggio, se vedi l'impegno di migliorare.come un lavoro mi sa che sei sulla strada sbagliata...

Squalo, esco di casa alle 8 e ritorno alle 20.30.
La domenica faccio "volontariato".
Finché le cose non cambiano, non posso fare altro.
Sfrutto la pausa pranzo.

Chiros ha scritto:

cut...

Sfrutto la pausa pranzo.

e beato te che puoi farlo.

Io non posso. Esco alle 7.30, faccio minimo 130 km, esco alle 19-19.30 se va bene, faccio minimo 130 km per tornare a casa. In pausa pranzo spesso lavoro tra analisi, progetti, call, pranzi con clienti o fornitori. Gioco se va bene un'ora a settimana, ripeto, se va bene.
Beh, sfrutto quell'ora per cercare di curare i miei difetti, migliorare anche i colpi che già vanno discretamente, mettere dentro un po' di logica nel gioco, tattica se vogliamo...
Ognuno di noi hai suoi tempi , il suo tempo libero, poco o tanto che sia. Sta a noi sfruttarlo al meglio e ottenerne il massimo. Ma non lamentiamoci che è triste.... e soprattutto manchiamo di rispetto a chi sta peggio, ha meno tempo o meno possibilità.

Io la vedo così. Se ho un difetto magari lo correggerò in un anno, magari mai, magari latri che giocano 3 ore a week ci mettono un mese... non importa, ci metterò il tempo che devo metterci, ma lo correggerò.
E sempre secondo me, per chi gioca poco (magari mi sbaglio) , continuare a cambiare racchette toglie tempo al migliorare la tecnica, certo è divertente e pure una passione, ma occorre mettere in conto tutto.

my 2 cents

Matteo, non mi pare di essermi lamentato. Non ricordo di averlo scritto.

Ho semplicemente scritto che faccio quel che posso, mi diverto e mi tengo un minimo in forma.
Cerco la racchetta che mi penalizzi meno perchè, a differenza del passato, non credo di poter migliorare tecnicamente a meno di grossi sforzi.
Come non credo che possa migliorare tu con una sola ora a settimana.

Chiros ha scritto:Come non credo che possa migliorare tu con una sola ora a settimana.

Disse la volpe all'uva

a tennis tecnicamente si puo' sempre migliorare, a qualunque età, poi sicuramente in torneo si rende meno a 50 anni che a 30 per evidenti ragioni e quindi puo' sembrare che il miglioramento tecnico non sia servito a nulla, ma eseguire colpi bene (o comunque meglio di prima) è una bella soddisfazione

Chiros ha scritto:Matteo, non mi pare di essermi lamentato. Non ricordo di averlo scritto.

Ho semplicemente scritto che faccio quel che posso, mi diverto e mi tengo un minimo in forma.
Cerco la racchetta che mi penalizzi meno perchè, a differenza del passato,  non credo di poter migliorare tecnicamente a meno di grossi sforzi.
Come non credo che possa migliorare tu con una sola ora a settimana.

Ho interpretato male io probabilmente, mi pare un post aperto lamentando un problema, e poi lamentando orari di lavoro ed attività sociali che non ti fanno giocare quanto riterresti utile per allenarti e migliorare.

Mi sbaglierò. ma a me sembrano discorsi un po' da chi vuole tutto subito gratis, e non ottenendolo si crea alibi. Ma non ti conosco, quindi le mie sono interpretazioni prive di fondamento, forse.

Per quanto a me, io ho quelle possibilità e le sfrutto al massimo. Ho l'enorme vantaggio di essere talmente pippa che per fortuna miglioro esponenzialmente di anno in anno... sono soddisfatto di ciò che faccio e del risultato che mi sprona a continuare.
Il me di oggi farebbe fare 2 game al me dell'anno scorso, che a sua volta farebbe fare 2 game al me di 2 anni fa... lavoro di correzione tecnica su TUTTI i colpi, sui piedi, sulla tattica.

Wacos ha scritto:

Chiros ha scritto:Come non credo che possa migliorare tu con una sola ora a settimana.

Disse la volpe all'uva

ovviamente non sono la volpe perchè auguro a Matteo di migliorare tantissimo con tutto il cuore.

Spalama
ma una delle tue recensioni sulla Angell 105 l’hai mai postata , sono curioso

Ciao
se la volete la farò presto, è che con tutti i blogger che ci sono, le mie recensioni sono diventate vintage oramai, fermo restando che qualcuno si è ispirato a quelle recensioni per costruire un'attività on line devo dire molto ben fatta, utile e professionale e da dove si possono ricevere spunti veritieri sul feedback fornito dagli attrezzi.
E lo dico perchè l'ho verificato personalmente sulla mia pelle, provando attrezzi già recensiti e riscontrando le stesse sensazioni in termini di pregi e difetti.
Poi è un ragazzo che sa anche giocare bene, quindi come tester è sicuramente affidabile, non come tanti consiglieri che girano, che parlano molto e giocano poco e male.
Su questa racchetta ero un pò titubante a farla perchè non volevo sembrasse uno spot in favore di Angell, non sono il tipo che si presta a certe cose.
Abbiamo anche un vantaggio in più in questo caso, perchè Giovanni mi ha visto giocare con questo attrezzo, e da fuori vi può dire qualcosa in più di come ha visto viaggiare la palla in un contesto molto impegnativo.

Io ho avuto sia una coppia di TC95 che una singola TC100, prese usate (quindi con caratteristiche scelte dai vecchi proprietari), molto toste, con inerzia sopra i 330 punti, bellissime (meglio la 95 a mio parere), poi, in preda alla racchettite le ho rivendute. Comunque feeling assoluto, zero vibrazioni e impatto pastoso. Se le si provano, ci si affeziona subito al marchio.

Già. Io ho 5 TC e 2 K7, e per fortuna non guardo le altre marche, altrimenti...

Simone con le Angell 105 ci ha giocato alla grande.

Ed io lo conosco molto bene.

Recensione Angell TC 105 V3 CUSTOM
Introduzione
Nell’ultimo periodo, un persistente problema alla spalla generatosi con l’utilizzo intensivo delle Pure Aero normale, che per mie esigenze avevo anche leggermente piombato in testa portando forse il valore di inerzia un po’ troppo in alto, mi aveva convinto ad abbandonare il telaio con cui mi esprimevo meglio, e che senza piombo in testa però non sentivo proprio al top.
Dovendo abbassare l’inerzia e dovendo trovare una racchetta che non mi procurasse fastidi fisici ho cercato in giro una racchetta più permissiva.
Ho provato un paio di Pro Kennex, la Ki15 e la Q15 Pro.
Mi era piaciuta di più la Q15 Pro ma la sentivo un po’ troppo “amatoriale” e poi il fatto che fosse XL un po’ mi spaventava.
Così mi è venuto in mente che un Oversize più agonistico in giro qualcuno ancora lo faceva, la Angell, e la cosa perfetta era che lo faceva customizzabile ad un prezzo molto abbordabile.
Prima di acquistarlo però, scelta la mia configurazione, ho scritto direttamente a Paul Angell, per chi non lo sapesse ex progettista Dunlop e di una delle racchette che mi sono piaciute di più in assoluto la MW 200 G, chiedendogli il valore di inerzia, che sul sito non è riportato, e qualche lume sul valore di rigidità comunque molto alto.
Chiariti questi due aspetti, per cui si parla di valore di inerzia a 280 kg/cmq senza corde e di racchetta si rigida ma completamente schiumata, ho ordinato due Custom 105 da 300 grammi, bilanciate a 31 cm, manico in cuoio e lunghezza standard, in versione Black/Copper, cioè telaio nero con inserti in color rame, molto bello.
Più tardi ho trovato anche una coppia usata, identica, nella versione Octane, di color grigio cangiante, anch’essa molto particolare e davvero bella.
Estetica
Non parlerò di estetica in senso stretto, guardatevele sul sito, parlerò di qualità del prodotto che è davvero molto alta.
Le racchette sono perfette per specifiche e verniciatura, anche molto resistente nel normale utilizzo, la percezione è quella di una qualità costruttiva molto buona.
Il cuoio non è invasivo, nel senso che è abbastanza sottile da consentire una misura del manico corretta, e di buona fattura, io l’ho preso nero, ma si può scegliere anche color cuoio.
Il bumper è su tutta la lunghezza dell’ovale, tipo Prestige per capirci, e di plastica abbastanza resistente.
Quando ti arrivano e le sballi, hai subito la percezione di un prodotto molto curato e di nicchia.
Aprendo il tappo ci si ritrova di fronte la schiuma che sigilla la racchetta, quindi non è possibile siliconare le racchette.
Se si rimuove il grip, invece, sul pallet ci sono dei buchi preformati per alloggiare i piombi di diverse dimensioni e peso, per customizzare il telaio in peso e bilanciamento.
Dunque il telaio è unico per tutte le variazioni richieste, si customizza alloggiando questi pesi per arrivare al peso e bilanciamento richiesto in un pallet che può variare in dimensione e lunghezza in modo da realizzare anche telaio XL di varie dimensioni.
Tutto è chiaramente reversibile, nel senso che una volta scelta la propria configurazione, se poi non va bene, si rimandano le racchette alla Angell e te le modificano, chiaramente a tue spese.
Mi dicono sia lo stesso concetto di ZUS, che però non conosco personalmente come attrezzi.
Un’ultima indicazione di carattere particolare sulla racchetta in questione, è un ovale 105 ma non si vede in modo evidente, non è un padellone, ha una forma piuttosto allungata, se vogliamo fare un paragone con due attrezzi molto noti del passato è più una Prestige 660 che un POG.
Il profilo non è eccessivo e si stecca davvero pochissimo anche esasperando le rotazioni.
In campo
Racchetta universale, molto equilibrata, consente ogni tipo di rotazione e di velocità di gioco.
Ingombrante il giusto per essere un 105, non faticosa da muovere anche grazie alla bassa inerzia.
La rigidezza elevata non si sente assolutamente, sembra di giocare con una racchetta dalla rigidità medio-bassa ma che spinge come una racchetta rigida, come mi ha scritto Paul Angell, credo sia merito della schiuma poliuretanica iniettata all’interno del telaio.
E’ abbastanza onesta nella prestazione complessiva, nel senso che non c’è troppa extra potenza rispetto a quella che si da con il braccio e non c’è nemmeno troppa extra rotazione rispetto a quella che si vuole dare.
E’ abbastanza tutto modulabile e gestibile, per questo, rispetto alla Pro Kennex, questo Oversize è sicuramente più da giocatore che da amatore.
La prima impressione che hai di questa racchetta è quella di averci giocato da sempre, fin dai primi colpi.
L’unico difetto che ho avvertito da subito, ma non so se può valere per tutti, può darsi che sia un mio fatto personale di come colpisco la pallina, lo sweet spot è abbastanza basso, colpendo la pallina sulla parte alta del piatto corde i colpi sono un po’ vuoti, un po’ come le Yonex in questo senso.
Dopo qualche ora di gioco, accertatomi che non era un problema di corde, perché cambiando corde in marca, tipologia e calibro, permaneva questo difetto, l’ho corretto con un paio di grammi di piombo ad ore 10 ed ore 14 e la racchetta ha performato notevolmente meglio.
Tanto l’inerzia è così bassa che non c’è problema ad effettuare tale modifica.
Certo, il tocco non può essere quello di una Pro Staff Federer, ma anche in questo è onesta, nel senso che ti invoglia più a picchiare duro che a fare ricamini, il back però fischia e atterra spesso molto profondo.
Da fondo campo
E’ una bella bestia, niente da invidiare come resa complessiva, ad una Pure Aero.
Forse è meno definitiva ma è più piacevole da gestire, sia in attacco che in difesa.
In attacco i colpi vanno comunque coperti, perché è pur sempre un 105, ed il rischio di andare lunghi c’è.
In difesa invece è un bell’andare, sia di top che di back.
Si gestisce molto bene la direzionalità e la profondità dei colpi, per la prima il top lo da con corde sagomate, per la seconda invece va alla grande con corde lisce.
Ecco, questa è una caratteristica di questa racchetta, nel senso che risponde in maniera onesta alla tipologia di corda che gli si monta sopra.
Non è un telaio che gioca uguale indipendentemente dalle corde, è string sensitive ma non nel senso della Pure Aero, che richiede solo due o tre tipi di corde per ottenere il top dal telaio.
Da fondo campo, questa differenza si nota molto, cioè lascia alla corda il palcoscenico del gioco, supportandola proprio nel senso vero del telaio, cioè che la racchetta serve a reggere la corda e conserva le sue caratteristiche con tutte le tipologie di corde senza influenzarne il comportamento.
Secondo me è un telaio perfetto proprio per testare le corde, gli lascia fare il lavoro per cui sono state concepite, non alterandone la prestazione.
Io sono un giocatore completo a tutto campo che spinge da fondo e si appoggia molto bene sui colpi e sulla potenza degli avversari, e per questo stile di gioco la racchetta funziona alla grande.
L’ovale maggiorato aiuta parecchio, come naturale, anche in difesa, dove è difficile rimanere corti, in ogni situazione di rimessa.
Non è incisiva di suo in modo definitivo, nel senso che non è una racchetta cattivissima come può essere la Pure Aero, devi aiutarla con la tecnica e con la tua aggressività.
I colpi, comunque, a detta dei miei avversari di sempre, arrivano veloci e potenti, nel senso di “complessi” e pesanti.
Vibrazioni zero, impatto agonistico, non duro, di media pastosità.
Sul controllo, la racchetta non è una Pro Staff né una Prestige, come tutte le oversize non è chirurgica ma è sicuramente, di base, una buona dote della racchetta.
I colpi non svolazzano qua e la autonomamente, è meno facile prendere i teloni che con una Babolat, però un po’ di mano ci vuole per contenere la riserva di potenza che naturalmente un oversize possiede, ma niente di trascendentale, è un 105” che gioca come una 100”.
Io poi sto giocando con un multimono LXN Element 1,30 e tendo le corde a 22 kg, magari con una corda più tesa, o installando una corda di puro controllo si può ridurre facilmente questa sensazione di andare lunghi che ogni tanto i telai di questo tipo possono dare.
Il backspin è molto divertente, preciso e basso, il topspin lo prende alla grande ma non te lo regala come le Babolat, sul Top infatti somiglia più una Pure Drive che una Pure Aero.
I colpi piatti non è che siano proprio il suo pane quotidiano, però non gli sono indigesti, nel suo essere una racchetta di concezione moderna, garantisce una resa onesta anche sul colpo piatto, come una Pure Drive appunto.
E’ comunque un telaio da fondocampisti, non ho dubbio alcuno.
A rete
Come avete capito non è racchetta da Serve and Volley agonistico, forse da doppi amatoriali si, dove la velocità di palla è ridotta, perché comunque non è che sia manegevolissima da brandire a rete con velocità.
Qui si sente, più che da fondo, la potenza intrinseca della racchetta, nel senso che non è un bisturi nelle volèè e vanno tagliate per giocarle in sicurezza.
Per la stop volley ci vuole mano altrimenti si rimane lunghi, va meglio nella demi volèè piatta di incontro.
E’ un oversize e come tale si comporta d’altronde.
Sullo smash invece nessun problema, sia piatto che slice è abbastanza facile da gestire.
Servizio e risposta
Si comporta da racchetta universale, nel senso che fa molto bene tutto per quanto riguarda il servizio.
Se spingi spinge, se tagli taglia sia il kick che lo slice.
Sul servizio l’inerzia bassa si sente ed aiuta molto nel velocizzare il movimento e senza necessità di contrarre i muscoli per ricavare potenza.
Anzi più si è sciolti e più lavora bene.
Botta piatta di tutto rispetto ma se vi devo dire la verità, con questa racchetta ho ritrovato il piacere di servire in slice la prima palla.
La risposta al servizio è un capitolo a parte.
Su questo colpo non ama esitazioni, il mezzo colpo di rimessa rimane sempre un po’ a metà del guado.
Se impatti di incontro la palla fila bene via, se fai una risposta bloccata su una prima palla potente tieni sempre la palla lunga.
D’obbligo caricare molto sia il top che il back altrimenti si rischia in lunghezza, perché la facilità d’impatto del telaio invoglia a sbracciare troppo.
Il problema è la risposta a tenere la palla in campo su una seconda palla mezza velocità, tipica della media dei giocatori di quarta categoria, se non si è molto decisi si rischia di tirare un “cane morto” dall’altra parte.
Conclusioni
La Angell TC 105 è un telaio universale, come tutti gli oversize, ma votato all’agonismo.
La vedrei bene in mano a tanti quarta categoria, se non a tutti, ed a parecchi terza categoria.
E’ una valida alternativa a tutti coloro che giocavano bene con le Babolat, ma le hanno dovute abbandonare per problemi al braccio.
Rispetto ad una Pure Aero o Pure Drive si perde qualcosa in cattiveria pura ma si guadagna molto in feeling e piacevolezza di gioco sul lungo periodo.
Con queste in borsa ti devo solo preoccupare di scegliere la corda giusta per il tuo gioco, al telaio non ci pensi più.

Bella recensione. Spero di non farmi tentare.  

Grande ...mi hai preso in parola, bella recensione

elan ha scritto:Grande ...mi hai preso in parola, bella recensione

Be'...

Spalama è un recensore "ante litteram"

Dai tempi del primo stratennis

Quando le rece "vere" non le faceva nessuno!

Ciao, sono Giulio, vi leggo ma non scrivo quasi mai. Volevo dare il mio contributo segnalando il nuovo progetto di racchette custom YPF project. Ho acquistato la versione S con specifiche 300 g, 32 cm, inerzia 295 senza corde, lunghezza standard e mi sto trovando molto bene. Vengo da una Extreme touch mp . Con la YPF ho meno spin e un po' meno potenza ma più controllo, maneggevolezza, spinta cmq ottima e miglior comfort per la spalla. Non ho alcun interesse nel parlarne bene , scrivo solo perché mi sembra un bel progetto e mi sono trovato bene. Uso sempre multi, o syngut o raramente budello. La YPF monta infinite molecular feel gut, buon multi. Se cercate una profilata confortevole, di qualità, che potete modificare secondo le vostre esigenze consiglio di provarla.

Ciao Giulio, questo è un forum libero da ogni condizionamento commerciale, quindi ben venga il tuo contributo su YPF che tra l'altro nasce da pochissimo e sulla scia di quanto già fatto da Vantage, Angell, Zus ed ora anche dalle case ufficiali che mettono in vendita comunque dei telai pro stock, pro lab, già customizzati.
Segnalo anche l'iniziativa "simpatica" ma molto cara di Wilson che permette di customizzare l'estetica dei telai con un tool davvero carino.
Da quello che ho letto, YPF non da dei valori predefiniti di scelta, come nel caso di Angell che sono si customizzabili ma nei parametri che vengono indicati, ad YPF se ho ben capito, puoi indicare un peso qualsiasi, un bilanciamento qualsiasi e scegliere anche la rigidità.
Mi pare più ampio come sistema di customizzazione, e non se sia poi reversibile.
Non conosco il progetto.
Raccontaci meglio come va la tua racchetta.

Grazie. Non sono capace di fare una vera recensione ... :-) allora , ho una impostazione anni '90, dritto coperto, rovescio a una mano spesso in back, gioco vario e regolare, sbaglio poco ma non ho molta potenza nei colpi. Gioco poco, una o mssimo due ore a settimana, non faccio tornei, di solito gioco alla pari circa con 4.1 - 3.5 fit. Spalla che mi dà qualche problema, nessuna patologia ma dovrei rinforzare la muscolatura... Ho usato a lungo la pk ki15 315, poi sono passato alla head Extreme touch mp. Con la Extreme mi trovo bene ma la sento faticosa alla lunga e manca un po' di controllo considerando che uso multi/sungut a 22 kg circa. Questa YPF versione S è una profilata, abbastanza simile per certi aspetti alla extreme, ma più "equilibrata". Come dicevo offre meno spin gratuito però mi permette di fare meglio il mio gioco (spostare l'avversario, costruire il punto pian piano, sbagliare poco) garantendo un miglior comfort alla spalla. Zero dolori fino ad ora, però l'ho provata solo 3 ore. La racchetta offre un impatto pieno e pastoso, pur essendo una profilata ha un'ottima sensibilità, si può giocare di tocco, giocandoci ricorda una classica per qualche aspetto. Insomma mi sembra proprio una via di mezzo tra la vecchia pk ki 5 315 e la Extreme (più vicina alla extreme tra le due...).

Sicuramente quello di YPF è un buon contributo in questi termini, cioè quello di offrire un telaio moderno, customizzabile su specifiche degli utenti, ma confortevole come le racchette piene di una volta.
Sottolineo anche ad un prezzo più che onesto, visti i prezzi di listino delle racchette di oggi.
L'unica cosa che non mi convince è il colore che hanno scelto, richiama troppo le Pure Aero o le Yonex Ezone prima maniera, potevano anche osare di più per avere immediata riconoscibilità, avranno avuto i loro buoni motivi.
Certo utilizzando il monofilamento potresti ricavare più spin rispetto al multi/syngut.
Ma capisco il tuo timore, venendo dal dolore alla spalla.
Anche io oggi sulle Angell non mi sono ancora azzardato a giocare di nuovo col mono, ma utilizzo un multimono, e comunque dopo poche ore di utilizzo il dolore alla spalla era svanito.

Per la spalla invece, ti consiglio, come già fece Giovanni con me, di guardarti un pò di video su youtube oppure sul loro sito di questi due fisioterapisti:

www.almaphysio.com

Ne hanno fatti diversi proprio sulla spalla, sono esercizi che puoi fare comodamente a casa.

Su di me hanno funzionato alla grande.

Grazie. Ho provato una volta revolve/tgv sulla Extreme e proprio non mi sono trovato. Penso di avere un gioco più adatto ai multi, meglio così per le articolazioni... Sulla Extreme ho provato diverse volte multi/syngut e budello/syngut trovandomi molto bene, il syngut sulle orizzontali fa risparmiare, non toglie molto in comfort e mi dà un po' più di controllo

Ne approfitto, siccome ne ho 4 e sono troppe, se qualcuno vuole farsi una coppia ad un prezzo onesto mi contatti pure in privato.