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Re: Albesca's forehand
albesca, anche qui noto un difetto dell'azione delle spalle (poco precisa) che non hanno sufficiente indipendenza dal movimento del bacino. spesso porti contemporaneamente spalle e bacino ed i tuoi piedi non hanno sufficienti "radici a terra"
gp- Messaggi : 1956
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Re: Albesca's forehand
gp ha scritto:albesca, anche qui noto un difetto dell'azione delle spalle (poco precisa) che non hanno sufficiente indipendenza dal movimento del bacino. spesso porti contemporaneamente spalle e bacino ed i tuoi piedi non hanno sufficienti "radici a terra"
spe' spe' gp ... non mi dire sta cosa e poi mi molli li ! ... spiegami bene e dimmi secondo te come si puo' correggere.. che io infatti faccio una fatica della m. e la palla viaggia poco ...
Re: Albesca's forehand
devi semplicemente osservare il tuo movimento del bacino: lo devi disaccoppiare dal movimento di caricamento delle spalle. nel filmato appari troppo "dinoccolato" e dai la sensazione di non saper benissimo come gestire la tua posizione dei piedi.
se parti da una posizione "open stance", prova con dei movimenti a vuoto a caricare con le spalle cercando idealmente di portare la linea immaginaria che passa per esse perpendicolare (quasi) a quella che passa attraverso il tuo bacino. devi sentire tensione a livello lombare. a questo punto il tuo corpo è carico come una molla e la rotazione delle spalle per portare ad incontrare la palla sarà più efficace e farai meno fatica in proporzione ad un colpo in cui non carichi sufficientemente le spalle.
a mio avviso queste cose si correggono facilmente giocando (lentamente) contro un muro.
se parti da una posizione "open stance", prova con dei movimenti a vuoto a caricare con le spalle cercando idealmente di portare la linea immaginaria che passa per esse perpendicolare (quasi) a quella che passa attraverso il tuo bacino. devi sentire tensione a livello lombare. a questo punto il tuo corpo è carico come una molla e la rotazione delle spalle per portare ad incontrare la palla sarà più efficace e farai meno fatica in proporzione ad un colpo in cui non carichi sufficientemente le spalle.
a mio avviso queste cose si correggono facilmente giocando (lentamente) contro un muro.
gp- Messaggi : 1956
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Re: Albesca's forehand
gp ha scritto:devi semplicemente osservare il tuo movimento del bacino: lo devi disaccoppiare dal movimento di caricamento delle spalle. nel filmato appari troppo "dinoccolato" e dai la sensazione di non saper benissimo come gestire la tua posizione dei piedi.
se parti da una posizione "open stance", prova con dei movimenti a vuoto a caricare con le spalle cercando idealmente di portare la linea immaginaria che passa per esse perpendicolare (quasi) a quella che passa attraverso il tuo bacino. devi sentire tensione a livello lombare. a questo punto il tuo corpo è carico come una molla e la rotazione delle spalle per portare ad incontrare la palla sarà più efficace e farai meno fatica in proporzione ad un colpo in cui non carichi sufficientemente le spalle.
a mio avviso queste cose si correggono facilmente giocando (lentamente) contro un muro.
...cavolo...la separazione degli angoli ... ma quante volte devo farmelo dire !!! Addominali/obliqui/lombari= zero impegno ...e te credo che tiro caramelle...e chissa' che non mi scomponga sul finale anche per lo stesso identico motivo, cioè la pigrizia addominale....
E' una cosa che ho sempre saputo ma sulla quale non ho mai lavorato seriamente .... mi sa' che è arrivato il momento !!
grazie degli ottimi suggerimenti, ci lavorero' senz'altro.
Dal secondo 51 al sec. 1:10 circa mi pare ci siano 2 o 3 dritti con un po' di separazione ... vanno bene ? posso proseguire in questa direzione ?
E' una cosa che ho sempre saputo ma sulla quale non ho mai lavorato seriamente .... mi sa' che è arrivato il momento !!
grazie degli ottimi suggerimenti, ci lavorero' senz'altro.
Dal secondo 51 al sec. 1:10 circa mi pare ci siano 2 o 3 dritti con un po' di separazione ... vanno bene ? posso proseguire in questa direzione ?
Re: Albesca's forehand
no, albesca, mi dispiace, ma non c'è nessuna indipendenza spalle/bacino. prova intanto a sentire "a vuoto" la tensione che ho cercato di descriverti: il tuo corpo poi sarà più pronto a riprovare le stesse sensazioni durante il gioco. però ci devi mettere concentrazione e devi riuscire a "sentire" per poter applicare, anche a costo di fare un generale, solo momentaneo, regresso delle tue prestazioni.
gp- Messaggi : 1956
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Re: Albesca's forehand
albe non commmento!!!!! AHAHHAHAHA
smokingbs- Messaggi : 924
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Re: Albesca's forehand
smokingbs ha scritto:albe non commmento!!!!! AHAHHAHAHA
infatti avevo su le black code verticale 24 e dunlop m fil orizzontale 26 ... tutta colpa tua !!
Re: Albesca's forehand
gp ha scritto:albesca, anche qui noto un difetto dell'azione delle spalle (poco precisa) che non hanno sufficiente indipendenza dal movimento del bacino. spesso porti contemporaneamente spalle e bacino ed i tuoi piedi non hanno sufficienti "radici a terra"
Ho notato anch'io il movimento de3lle spalle assieme al bacino... anche a me capita, magari quando voglio tirare forte di trovarmi a girare come una trottola, il problema è come bloccare il bacino... anzi diciamo che:
se salto mi giro... come trottola...però carico molto sulle gambe!
se carico meno le gambe, i piedi stanno a contatto col terreno, e il bacino nn gira a vuoto...
Però io vorrei caricare al max ed essere stabile...
cristiano75- Messaggi : 163
Data d'iscrizione : 01.02.10
Re: Albesca's forehand
Io credo che di base andrebbe evitato il colpo "con salto".
Ok che si deve spingere (un po'!) di gambe, ma i movimenti risultano troppo scomposti se tra le tante cose ci mettiamo pure a perdere gli appoggi.
Soprattutto al nostro livello, andrebbero cercati degli appoggi ben solidi su cui basare l'esecuzione del colpo, a maggior ragione su un semplice palleggio in diagonale di allenamento.
Quindi arrivare bene sulla palla, piazzarsi solidamente sulle gambe e sui piedi, aprire con un certo anticipo e via con le rotazioni di bacino-tronco-spalle.
Ok che si deve spingere (un po'!) di gambe, ma i movimenti risultano troppo scomposti se tra le tante cose ci mettiamo pure a perdere gli appoggi.
Soprattutto al nostro livello, andrebbero cercati degli appoggi ben solidi su cui basare l'esecuzione del colpo, a maggior ragione su un semplice palleggio in diagonale di allenamento.
Quindi arrivare bene sulla palla, piazzarsi solidamente sulle gambe e sui piedi, aprire con un certo anticipo e via con le rotazioni di bacino-tronco-spalle.
Filippo- Messaggi : 762
Data d'iscrizione : 22.12.09
Località : esattamente qui, nel fiviggì
Re: Albesca's forehand
Cristiano, forse ho risolto l'enigma per tutti e due. E' vero che la fascia addominale va stirata ... ma attenzione perchè la fascia addominale viene coinvolta in due momenti consecutivi, ma in maniera differente.
Un primo momento dove c'è separazione degli angoli è alla fine del back swing, quando terminiamo la rotazione di spalle e di anche ed il braccio sinistro è disteso. In questo momento, l'angolo di separazione è tale da sentirsi ma non di creare grosse tensioni a livello addominale/lombare .
Quello che realmente deve creare un allungamento "ad elastico" della fascia addominale/lombare è l'anticipo d'anca. Ovvero .. in questa fase che è successiva a quella appena descritta, si lasciano le spalle sul posto e si fanno partire le anche per prime, il resto del tronco a seguire sostenuto dall'effetto trainante dell addome.
In questo modo Cristiano si ottiene proprio il risultato che cerchi tu e che devo trovare anch'io. Le anche, partendo prima fanno anche un'altra cosa: si portano dietro le gambe facendo appoggiare i piedi prima che lo swing sia terminato ... ovvero permettono di ri-appoggiarsi con i piedi immediatamente dopo il contatto, consentendo la frenata delle anche ed il recupero dell'equillibrio ... tutta un'altra storia rispetto alla oscenita' del mio video.
Nell "albesca's forehand" .. sono le spalle a trascinarsi dietro tutto .. percio' gli appoggi finali arrivano molto in ritardo, i piedi si appoggiano a terra che gia' ho terminato il finale e ci manca poco che finisca per terra... bleahhhhhh !!!
Un primo momento dove c'è separazione degli angoli è alla fine del back swing, quando terminiamo la rotazione di spalle e di anche ed il braccio sinistro è disteso. In questo momento, l'angolo di separazione è tale da sentirsi ma non di creare grosse tensioni a livello addominale/lombare .
Quello che realmente deve creare un allungamento "ad elastico" della fascia addominale/lombare è l'anticipo d'anca. Ovvero .. in questa fase che è successiva a quella appena descritta, si lasciano le spalle sul posto e si fanno partire le anche per prime, il resto del tronco a seguire sostenuto dall'effetto trainante dell addome.
In questo modo Cristiano si ottiene proprio il risultato che cerchi tu e che devo trovare anch'io. Le anche, partendo prima fanno anche un'altra cosa: si portano dietro le gambe facendo appoggiare i piedi prima che lo swing sia terminato ... ovvero permettono di ri-appoggiarsi con i piedi immediatamente dopo il contatto, consentendo la frenata delle anche ed il recupero dell'equillibrio ... tutta un'altra storia rispetto alla oscenita' del mio video.
Nell "albesca's forehand" .. sono le spalle a trascinarsi dietro tutto .. percio' gli appoggi finali arrivano molto in ritardo, i piedi si appoggiano a terra che gia' ho terminato il finale e ci manca poco che finisca per terra... bleahhhhhh !!!
...attendo cazziatoni e/o conferme..
Re: Albesca's forehand
Quello che dice Gp è corretto,
resta da verificare dov'è il problema di origine, ma la catena del colpo è evidentemente viziata da un scaricarsi del colpo vesro sinsitra.
Come anche ha ragione filippo quando dice che sei senza appoggi, i colpi infatti che ti vengono meglio son proprio quelli dove sei verso la neutral, neutral che non puoi fare senza appoggi e che non prevde il giro di busto.
La teoria che la colpa sia dell'anticipo d'anca penso sia conseguenziale anche quella.
Il problema primo secondo me è proprio negli appoggi ballerini, che se trovi solidi ti consentono di partire con la spinta in avanti e verso l'alto, e poi si tirano dietro tutto il resto.
Il busto ad esempio al momento di colpire ha già finito la sua corsa, non è a regime di piena spinta da mandare sulla palla, è chiaramente in anticipo e finisce per spostarti tutti i pesi verso sinistra
resta da verificare dov'è il problema di origine, ma la catena del colpo è evidentemente viziata da un scaricarsi del colpo vesro sinsitra.
Come anche ha ragione filippo quando dice che sei senza appoggi, i colpi infatti che ti vengono meglio son proprio quelli dove sei verso la neutral, neutral che non puoi fare senza appoggi e che non prevde il giro di busto.
La teoria che la colpa sia dell'anticipo d'anca penso sia conseguenziale anche quella.
Il problema primo secondo me è proprio negli appoggi ballerini, che se trovi solidi ti consentono di partire con la spinta in avanti e verso l'alto, e poi si tirano dietro tutto il resto.
Il busto ad esempio al momento di colpire ha già finito la sua corsa, non è a regime di piena spinta da mandare sulla palla, è chiaramente in anticipo e finisce per spostarti tutti i pesi verso sinistra
Ospite- Ospite
Re: Albesca's forehand
Si, effettivamente ho fatto un bel mix di stance e appoggi ... in open non faccio "gioco d'anca" .. in neutral non scarico sull'anteriore ... me co... mplimenti !!
la neutral non riesco proprio a farla, la palla si alza troppo dopo i rimbalzo, non ho l'istinto di "andare a fermarla prima che si alzi" . .. ne' quello di stare abbastanza dietro la riga .. che già so che dalll'altra parte mi arrivano palle con minimo 5 metri di differenza di profondita' una dall'altra.
Sbagliando la distanza degli appoggi..o meglio, avendo pigrizia nella ricerca di palla, il contatto lo prendo sempre ad altezze diverse ed improbabili, aggiusto il colpo alle varie altezze, cosa che a queste velocita' puo' sembrare semplice ma non lo è.. noi scarsi siamo scarsi proprio perchè imprecisi ... e gli amatori che amano il palleggio sono una rarita' .. mi toccherà pagare un istruttore per farlo seriamente.
Ho provato a "lasciarmi andare", ma evidentemente non ho automatizzato un bel niente... poi considerate che adesso che ho bloccato il polso, la palla viaggia decisamente meno, pertando eseguo improbabili "forzute" compensazioni...
Intanto ho trovato questo che dovrebbe aiutarmi a comprendere come funziona il gioco d'anca ..
Con calma, convinzione e determinazione, mettero' a posto tutto.
Grazie
la neutral non riesco proprio a farla, la palla si alza troppo dopo i rimbalzo, non ho l'istinto di "andare a fermarla prima che si alzi" . .. ne' quello di stare abbastanza dietro la riga .. che già so che dalll'altra parte mi arrivano palle con minimo 5 metri di differenza di profondita' una dall'altra.
Sbagliando la distanza degli appoggi..o meglio, avendo pigrizia nella ricerca di palla, il contatto lo prendo sempre ad altezze diverse ed improbabili, aggiusto il colpo alle varie altezze, cosa che a queste velocita' puo' sembrare semplice ma non lo è.. noi scarsi siamo scarsi proprio perchè imprecisi ... e gli amatori che amano il palleggio sono una rarita' .. mi toccherà pagare un istruttore per farlo seriamente.
Ho provato a "lasciarmi andare", ma evidentemente non ho automatizzato un bel niente... poi considerate che adesso che ho bloccato il polso, la palla viaggia decisamente meno, pertando eseguo improbabili "forzute" compensazioni...
Intanto ho trovato questo che dovrebbe aiutarmi a comprendere come funziona il gioco d'anca ..
Con calma, convinzione e determinazione, mettero' a posto tutto.
Grazie
Re: Albesca's forehand
Albe,
il gioco d'anca non é cosa semplice e forse c'é bisogno di altro prima.
Il tennis é un gioco ad imbuti dove se non risolvi il primo imbuto non puoi passare al secondo e cosí via e la correzione viene fatta affrontando uno o al massimo due problemi alla volta e il metodo migliore per non riuscire é mettere troppa carne al fuoco o affrontare il terzo o quarto imbuto.
Io cercherei per prima cosa dei validi e solidi appoggi, perché il braccio conta un picchio, quello che conta in questo gioco sono le gambe, la pulizia e la forza per giocare viene dal terreno. A volte quando sono bene in palla sento proprio la presa tipo artigli sul campo e la forza arrivare proprio da lí, senti fluire energia attraverso le gambe da scaraventare sulla palla
il gioco d'anca non é cosa semplice e forse c'é bisogno di altro prima.
Il tennis é un gioco ad imbuti dove se non risolvi il primo imbuto non puoi passare al secondo e cosí via e la correzione viene fatta affrontando uno o al massimo due problemi alla volta e il metodo migliore per non riuscire é mettere troppa carne al fuoco o affrontare il terzo o quarto imbuto.
Io cercherei per prima cosa dei validi e solidi appoggi, perché il braccio conta un picchio, quello che conta in questo gioco sono le gambe, la pulizia e la forza per giocare viene dal terreno. A volte quando sono bene in palla sento proprio la presa tipo artigli sul campo e la forza arrivare proprio da lí, senti fluire energia attraverso le gambe da scaraventare sulla palla
Ospite- Ospite
Re: Albesca's forehand
il_cavaliere_nero ha scritto:Albe, il gioco d'anca non é cosa semplice e forse c'é bisogno di altro prima....
Si vede che non mi hai visto ballare la lambada ....
Cavaliere, non riesco a tenere giu' gli appoggi anche perchè ho sempre sta palla da colpire alta... se il contatto è sufficientemente basso non ho motivo di perdere gli appoggi e fare il "fico" saltando ...
Se imparo la "lambada di dritto", la trasmissione dai piedi al tronco dovrebbe diventare piu' progressiva e quindi dovrei saltare molto meno .. cioè i piedi si spostano ma sollevandosi pochissimo da terra ...
Mi dovete dare una mano pero' su sta' benedetta altezza di palla ... ma come fate voi ??? Avete mai giocato contro un amatore ? sapete che i nostri tiri sono 90 percento frutto della casualita' ?? Sembrera' un paradosso, ma io comincio a credere che a livelli bassi è ancora piu' difficile trovare la palla all'altezza giusta ....
Cavaliere, non riesco a tenere giu' gli appoggi anche perchè ho sempre sta palla da colpire alta... se il contatto è sufficientemente basso non ho motivo di perdere gli appoggi e fare il "fico" saltando ...
Se imparo la "lambada di dritto", la trasmissione dai piedi al tronco dovrebbe diventare piu' progressiva e quindi dovrei saltare molto meno .. cioè i piedi si spostano ma sollevandosi pochissimo da terra ...
Mi dovete dare una mano pero' su sta' benedetta altezza di palla ... ma come fate voi ??? Avete mai giocato contro un amatore ? sapete che i nostri tiri sono 90 percento frutto della casualita' ?? Sembrera' un paradosso, ma io comincio a credere che a livelli bassi è ancora piu' difficile trovare la palla all'altezza giusta ....
Re: Albesca's forehand
non è un paradosso. l'ideale sarebbe palleggiare con qualcuno che sia in grado di dare uniformità di palla (un maestro, un palleggiatore ma anche un muro) in modo da mettere a punto i movimenti di base. poi, quando ti confronti con altri amatori, saranno le tue gambe a consentirti di colpire la palla dove vuoi tu: vuoi esercitarti a colpirla alta? anticipi e vai incontro alla palla. vuoi colpirla più bassa? ti allontani dal punto in cui la palla ha rimbalzato, indietreggiando ed aspettando il momento giusto per impattarla...albesca ha scritto: Sembrera' un paradosso, ma io comincio a credere che a livelli bassi è ancora piu' difficile trovare la palla all'altezza giusta .... [/justify]
gambe in spalla!
gp- Messaggi : 1956
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Re: Albesca's forehand
gp ha scritto:non è un paradosso. l'ideale sarebbe palleggiare con qualcuno che sia in grado di dare uniformità di palla (un maestro, un palleggiatore ma anche un muro) in modo da mettere a punto i movimenti di base. poi, quando ti confronti con altri amatori, saranno le tue gambe a consentirti di colpire la palla dove vuoi tu: vuoi esercitarti a colpirla alta? anticipi e vai incontro alla palla. vuoi colpirla più bassa? ti allontani dal punto in cui la palla ha rimbalzato, indietreggiando ed aspettando il momento giusto per impattarla...albesca ha scritto: Sembrera' un paradosso, ma io comincio a credere che a livelli bassi è ancora piu' difficile trovare la palla all'altezza giusta .... [/justify]
gambe in spalla!
Beh di solito quadno giochi col maestro ti sembra di essere un terza che spara palla e go go...
Poi ti arriva una scarso e vai in vacca totale... una palla corta, una luna sulla linea di fondo, una che rimbalza a7 mt di altezza...
Infatti il tennis è uno sport strano, più forte è l'avversario (fino ad un certo punto) e più fai bella figura!
cristiano75- Messaggi : 163
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Re: Albesca's forehand
L'altezza di palla ideale devi cercartela con le gambe.
Non c'è un trucco, una teoria particolare, o chissà che. Bisogna correre, scattare, muoversi, anticipare mentalmente la traiettoria della pallina per trovarsi al punto giusto nel momento giusto, ed andare a colpire la pallina col movimento adatto all'altezza adatta. Stare fermi sulla linea di fondo in attesa della palla buona non funziona, soprattutto quando anche chi gioca con te è in evidente difficoltà.
Senza voler essere polemico e senza nulla togliere al tuo compagno di palleggio, meglio trovarsi un muro per imparare a colpire la palla come si deve, piuttosto che passare le ore a raccogliere palline sul campo
Non c'è un trucco, una teoria particolare, o chissà che. Bisogna correre, scattare, muoversi, anticipare mentalmente la traiettoria della pallina per trovarsi al punto giusto nel momento giusto, ed andare a colpire la pallina col movimento adatto all'altezza adatta. Stare fermi sulla linea di fondo in attesa della palla buona non funziona, soprattutto quando anche chi gioca con te è in evidente difficoltà.
Senza voler essere polemico e senza nulla togliere al tuo compagno di palleggio, meglio trovarsi un muro per imparare a colpire la palla come si deve, piuttosto che passare le ore a raccogliere palline sul campo
Filippo- Messaggi : 762
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Re: Albesca's forehand
Albe sei fermo come una quercia di trecento anni, come diavolo fai a trovare palla, posizione e appoggi se sei impantanato cribbio ?
La palla e la posizione si cerca con un'attività frenetica di gambe che comincia dall'esatto istante in cui lascia la racchetta avversaria. Se tu guardi i tuoi video si vede che l'attività comincia irrimediabilmente in abbondantissimo ritardo.
E il problema principale è quello, non spalla, mignolo, racchetta, polso, anca, numero di piede, avversario, vento, buche, palle, San Gennaro e chi ne ha più ne metta.
Si parte da lì scordandosi tutto il resto che eventualmente verrà poi.
La palla e la posizione si cerca con un'attività frenetica di gambe che comincia dall'esatto istante in cui lascia la racchetta avversaria. Se tu guardi i tuoi video si vede che l'attività comincia irrimediabilmente in abbondantissimo ritardo.
E il problema principale è quello, non spalla, mignolo, racchetta, polso, anca, numero di piede, avversario, vento, buche, palle, San Gennaro e chi ne ha più ne metta.
Si parte da lì scordandosi tutto il resto che eventualmente verrà poi.
Ospite- Ospite
Re: Albesca's forehand
D'accordo ... cerchero' di lavorare sulla ricerca di palla ... comunque io in palleggio vedo gente tranquilla a fondo campo che gestisce le varie altezze senza il minimo problema .... e quando mi alleno con giocatori decenti riesco anch'io .. e vi diro' di piu' ... spesso vinco gli esercizi sulla consistenza. La prossima volta faro' video riprese in allenamento... tanto all'Alberto tutto è concesso...
Il mio socio purtroppo è un amico ... per convincerlo a trovare un altro compagno dovrei dargli 6-0 6-0 per qualche mese di fila... cosa che non mi riuscira' mai in questa vita terrena... anche se teoricamente è possibile, perchè lui tira solo righe e winner... ed io in un ora faro' un centinaio di colpi in tutto e non entro in palla neanche con un bonifico.
Re: Albesca's forehand
Allora quelli che gestiscono senza problemi l'altezza li mandi alla scuola del Sat e vedrai che si pigliano una serie di 6-0 peridodici dall'ultimo dei suoi allievi,
ma te.......no, te ci dovrai andare e tenere il campo anche con loro, per cui, muovere il culo a trovare altezza, distanza e posizione giusta.
Tempo concesso, fino agli internazionali di Roma.
ma te.......no, te ci dovrai andare e tenere il campo anche con loro, per cui, muovere il culo a trovare altezza, distanza e posizione giusta.
Tempo concesso, fino agli internazionali di Roma.
Ospite- Ospite
Re: Albesca's forehand
A me 'sto cavaliere incute un po' di timore.
Tecnico dei materiali Fitp
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"Il cervello finisce con l'adattarsi all'invecchiamento rassegnandosi a impartire ordini in linea con la mutata condizione fisica." Satrapo, li 05/07/2010
marco61- Messaggi : 11766
Data d'iscrizione : 01.12.09
Età : 62
Località : sanremo
Re: Albesca's forehand
Albe rispondo qui sul dritto ma ciò che sto per dire riguarda in generale la tua situazione tecnica.
Ho guardato con molta attenzione i tuoi colpi ed ho letto (sia qui che nel post del tuo rovescio) tante indicazioni giuste, ineccepibili, accompagnate da osservazioni sensate da parte di molti utenti, ovviamente anche da te. Questo per dire che in questo forum ci sono molti occhi sufficientemente esperti (compresi i tuoi) in grado di dirti cosa non va nei tuoi colpi. Tante osservazioni giuste insomma su cosa non va e su cosa dovrebbe invece essere fatto, ma il nocciolo dell questione nel tuo caso è un'altro.
Prendiamo come esempio il rovescio, il ritardo di apertura (perchè si, c'è un ritardo di apertura!) e l'eccessiva frontalizzazione del busto in uscita. Io potrei dirti apri prima e sbraccia con il sinistro verso dietro mentre porti il colpo, potrei linkarti il solito video in cui si vede Federer che sbraccia con il non dominante verso dietro per contrastare la naturale tendenza del busto a ruotare, potrei linkarti tanti video in cui tanti pro utilizzano questo elemento tecnico e potrei spiegarti che nel rovescio monomane mentre il braccio dominante porta il colpo il non dominante sbraccia verso dietro per contrastare e limitare la naturale rotazione del busto. (la famigerata "sbracciata negativa")
Tu VEDRESTI questa cosa, la capiresti subito perchè è logica e la introdurresti fiducioso nelle "cose da imparare a fare" iniziando subito a provarla come fai già per il polso a 90, per il busto, per l'anca, per le ginocchia, per la linea delle spalle, per il gomito etc. etc. insomma per ogni cosa che hai scoperto o che ti è stata suggerita e che ti è sembrata chiara, logica, lineare.
Purtroppo però così facendo il tuo tennis non progredirà, o comunque lo farà in maniera limitata. Magari la cosa ti darà molte soddisfazioni perchè a te piace sperimentare, capire, esplorare nuove situazioni ma il punto è: vogliamo migliorare il nostro tennis, o vogliamo semplicemente sperimentare cose nuove? Vogliamo diventare tennisti o ricercatori di scienze motorie?
Vedi Albe, il tennis non è un puzzle in cui in qualsiasi momento tu riesca a mettere a posto un tassello avrai fatto comunque un passo avanti perchè anche se ora non ti appare determinante te lo ritroverai comunque a posto in futuro: il tennis è invece una sorta di castello che si costruisce giorno per giorno partendo dalle basi. Se tu oggi credendo di aver trovato il modo per costruire la torre più alta ti dedicherai a farlo ma senza aver precedentemente consolidato le fondamenta, inesorabilmente la tua torre cadrà e continuerà a farlo fin quando non avrai sistemato le basi, indipendentemente dallo sforzo e dall'impegno con il quale ti dedicherai alla costruzione del tuo castello.
Ci sono delle tappe nell'apprendimento del tennis che non possono essere saltate o trascurate, e alcune di queste non sono così ovvie come un difetto di quelli che saltano subito agli occhi, ma spesso va ricercato in dettagli meno evidenti.
Che tu apra tardi nel rovescio, che ci sia una frontalizzazione del busto da evitare, che nel dritto ci sia una generale tendenza a strappare il movimento e che gli apoggi non siano gestiti adeguatamente, che il busto e l'anca non lavorino come dovrebbero.. insomma questo si vede, lo vediamo noi come lo vedi tu ma il vederlo di per se non ti può dare nessuna indicazione su come correggerlo perchè se così fosse tu domani andresti in campo mettendo in pratica tutte le correzioni e saresti di colpo un terza categoria. E non si tratta nemmeno di provare a sufficienza la correzione che oggi sembra non riuscirci perchè spesso il vero problema sta a monte.
Perchè apri tardi? Perchè perdi gli appoggi? Perchè busto ed anca non lavorano come dovrebbero?
La risposta a questi perchè è che stiamo lavorando su una torre che non ha solide basi Albe, perchè stiamo affrontando problemi complessi senza aver le basi tecniche per venirne a capo.
Io potrei dirti che il polso a 90, l'anticipo d'anca, l'arcobaleno, l'hand path, la linea delle spalle etc etc. sono tutti argomenti da affrontare solo quando avrai imparato a muoverti in campo in modo tale da poter gestire questi elementi tecnici, ma tu questo potresti non capirlo perchè io non te lo posso far vedere in un video come per la "sbracciata negativa" nel rovescio monomane e allora tu saresti forse portato a ribattere: "ma che c'entra il footwork con il polso a 90? Perchè non posso comunque lavorare su diversi aspetti contemporaneamente?"
E la mia risposta non potrebbe che essere un banale "Perchè il tennis amico mio non funziona così.." e tu dovresti crederlo anche se non esistono video che dimostrino che da un footwork carente non può nascere una corretta gestione dell'anticipo d'anca o una ottimale gestione degli angoli polso-avambraccio-gomito: il tutto si basa sulla esperienza del tecnico che ha imparato da giocatore prima e da coach dopo che le cose vanno fatte in un certo modo e secondo un certo ordine, e sulla volontà del giocatore di faticare e di applicarsi senza bruciare le tappe necessarie perchè altrimenti il castello crollerà inesorabilmente costringendoci ogni volta a ripartire da zero.
A differenza del discorso errore-correzione-miglioramento che ti appare logico, evidente, e che quindi sei disposto ad accettare senza riserve, l'apprendimento del tennis si basa su un metodo che prevde un approccio differente non sempre logico agli occhi dell'allievo ma che trova senso solo nel progetto a lungo termine del tecnico che ti segue. Mentre l'allievo vede e valuta il suo tennis attuale, il tecnico ha già davanti agli occhi il tennis che l'allievo giocherà in futuro e non si preoccupa se oggi l'anca non lavora come dovrebbe perchè sa che non è questo il momento per curare l'anca, ci sarà tempo e modo per farlo. Di contro il tecnico oggi si mette ad ululare come una bestia se l'allievo non si muove come un razzo per tutto il campo perchè sa che un tennista fermo non migliorerà mai, ed è questo il primo problema da affrontare perchè solo dopo averlo risolto si potrà passare ai successivi.
Tu potrai imparare a memoria tutti movimenti dei campioni, potrai diventare un fenomeno nel riconoscere a vista ogni minima deviazione dai canonici tecnici consigliati ma questo non farà di te un buon tennista, perchè vedere e riconoscere l'errore non equivale a capirne le cause (PROBLEMA TECNICO)
così come conoscere l'esecuzione corretta non equivale ad essere tecnicamente in grado di riprodurla (DIFFICOLTA' TECNICA) perchè magari dietro una difficoltà nel tenere il braccio nella giusta posizione c'è un problema di distanza dalla palla che a sua volta nasce da un ritardo nella ricerca che a sua volta trova origine da un mancato step che a sua volta è causato da un difetto di rientro in copertura che a sua volta va ricondotto ad una uscita sbilanciata dal colpo precedente.
Insomma tu non riesci a gestire correttamente gli angoli a livello del braccio nel dritto, e magari è la causa è da ricercarsi da come esci dal rovescio.
Mentre l'errore può essere evidente a molti e l'esecuzione corretta logica e facile da comprendere, per essere in grado di eseguirla spesso sono necessari dei pre-requisiti tecnici assolutamente insospettabili senza i quali non saremo mai in grado di padroneggiare il nostro tennis.
Per tornare a noi riprendendo per l'ennesima volta il tuo rovescio come esempio se io ti vedessi piombare sulla palla come un "piccolo" Davidenko, con buon dinamismo e vivacità di piedi adeguata, se ti vedessi steppare a tempo e coprire il campo attivamente allora si, potrei anche suggerirti il "trucco" della "sbracciata negativa" utilizzato dai PRO.
Ma visto come stanno le cose oggi, se fossi un mio allievo per i prossimi mesi ti assicuro che useremmo poco le racchette e molto le gambe, le scalette, i cerchi, la corda per saltare.. perchè io oggi non riesco a vedere altro che un ragazzo tremendamente piantato in mezzo al campo che cammina tra un colpo e l'altro, e fin quando non avrò cancellato questo difetto di base che mina gravemente le fondamenta non mi azzarderò di certo a costruire nemmeno le mura del castello, figuriamoci le torri più alte!
Se vuoi migliorare metti da parte (per lo meno quando ti alleni in campo!) le problematiche tecniche avanzate che tanto ti affascinano e dedicati alla costruzione delle fondamenta: ti assicuro che quando le riaffronterai dopo aver fatto tue le basi tecniche necessarie per risolverle, allora le piccole frustrazioni che oggi ti derivano dal "non riuscire" a fare ciò che hai in mente si tramuteranno in enormi soddisfazioni nel veder diventare fattibile quello che prima ti sembrava quasi impossibile.
Alla luce delle problematiche tecniche avanzate che ami affrontare (es. anticipo d'anca, gestione del busto etc. etc.) il vero problema è che sei fermo, non sto dicendo che ti muovi poco o male, sto dicendo che sei proprio piantanto Albe. Spero di riuscirmi a spiegare ora: se dovessi valutare il tuo footwork come quello di un NC che si diverte a giocare la partitella con il collega (cosa comunque bellissima che merita il massimo rispetto) allora ti direi comunque di muoverti un po' di di più, ma non ti evidenzierei questa situazione come assolutamente critica. Ma ripeto, se devo valutare i tuoi colpi nell'ottica di un giocatore che punta a padroneggiare elementi tecnici complessi come quelli che tu ami affrontare allora i pre-requisiti necessari cambiano, e torno a dirti Albe, il primo problema da risolvere è che sei assolutamente fermo nel campo.
Ho guardato con molta attenzione i tuoi colpi ed ho letto (sia qui che nel post del tuo rovescio) tante indicazioni giuste, ineccepibili, accompagnate da osservazioni sensate da parte di molti utenti, ovviamente anche da te. Questo per dire che in questo forum ci sono molti occhi sufficientemente esperti (compresi i tuoi) in grado di dirti cosa non va nei tuoi colpi. Tante osservazioni giuste insomma su cosa non va e su cosa dovrebbe invece essere fatto, ma il nocciolo dell questione nel tuo caso è un'altro.
Prendiamo come esempio il rovescio, il ritardo di apertura (perchè si, c'è un ritardo di apertura!) e l'eccessiva frontalizzazione del busto in uscita. Io potrei dirti apri prima e sbraccia con il sinistro verso dietro mentre porti il colpo, potrei linkarti il solito video in cui si vede Federer che sbraccia con il non dominante verso dietro per contrastare la naturale tendenza del busto a ruotare, potrei linkarti tanti video in cui tanti pro utilizzano questo elemento tecnico e potrei spiegarti che nel rovescio monomane mentre il braccio dominante porta il colpo il non dominante sbraccia verso dietro per contrastare e limitare la naturale rotazione del busto. (la famigerata "sbracciata negativa")
Tu VEDRESTI questa cosa, la capiresti subito perchè è logica e la introdurresti fiducioso nelle "cose da imparare a fare" iniziando subito a provarla come fai già per il polso a 90, per il busto, per l'anca, per le ginocchia, per la linea delle spalle, per il gomito etc. etc. insomma per ogni cosa che hai scoperto o che ti è stata suggerita e che ti è sembrata chiara, logica, lineare.
Purtroppo però così facendo il tuo tennis non progredirà, o comunque lo farà in maniera limitata. Magari la cosa ti darà molte soddisfazioni perchè a te piace sperimentare, capire, esplorare nuove situazioni ma il punto è: vogliamo migliorare il nostro tennis, o vogliamo semplicemente sperimentare cose nuove? Vogliamo diventare tennisti o ricercatori di scienze motorie?
Vedi Albe, il tennis non è un puzzle in cui in qualsiasi momento tu riesca a mettere a posto un tassello avrai fatto comunque un passo avanti perchè anche se ora non ti appare determinante te lo ritroverai comunque a posto in futuro: il tennis è invece una sorta di castello che si costruisce giorno per giorno partendo dalle basi. Se tu oggi credendo di aver trovato il modo per costruire la torre più alta ti dedicherai a farlo ma senza aver precedentemente consolidato le fondamenta, inesorabilmente la tua torre cadrà e continuerà a farlo fin quando non avrai sistemato le basi, indipendentemente dallo sforzo e dall'impegno con il quale ti dedicherai alla costruzione del tuo castello.
Ci sono delle tappe nell'apprendimento del tennis che non possono essere saltate o trascurate, e alcune di queste non sono così ovvie come un difetto di quelli che saltano subito agli occhi, ma spesso va ricercato in dettagli meno evidenti.
Che tu apra tardi nel rovescio, che ci sia una frontalizzazione del busto da evitare, che nel dritto ci sia una generale tendenza a strappare il movimento e che gli apoggi non siano gestiti adeguatamente, che il busto e l'anca non lavorino come dovrebbero.. insomma questo si vede, lo vediamo noi come lo vedi tu ma il vederlo di per se non ti può dare nessuna indicazione su come correggerlo perchè se così fosse tu domani andresti in campo mettendo in pratica tutte le correzioni e saresti di colpo un terza categoria. E non si tratta nemmeno di provare a sufficienza la correzione che oggi sembra non riuscirci perchè spesso il vero problema sta a monte.
Perchè apri tardi? Perchè perdi gli appoggi? Perchè busto ed anca non lavorano come dovrebbero?
La risposta a questi perchè è che stiamo lavorando su una torre che non ha solide basi Albe, perchè stiamo affrontando problemi complessi senza aver le basi tecniche per venirne a capo.
Io potrei dirti che il polso a 90, l'anticipo d'anca, l'arcobaleno, l'hand path, la linea delle spalle etc etc. sono tutti argomenti da affrontare solo quando avrai imparato a muoverti in campo in modo tale da poter gestire questi elementi tecnici, ma tu questo potresti non capirlo perchè io non te lo posso far vedere in un video come per la "sbracciata negativa" nel rovescio monomane e allora tu saresti forse portato a ribattere: "ma che c'entra il footwork con il polso a 90? Perchè non posso comunque lavorare su diversi aspetti contemporaneamente?"
E la mia risposta non potrebbe che essere un banale "Perchè il tennis amico mio non funziona così.." e tu dovresti crederlo anche se non esistono video che dimostrino che da un footwork carente non può nascere una corretta gestione dell'anticipo d'anca o una ottimale gestione degli angoli polso-avambraccio-gomito: il tutto si basa sulla esperienza del tecnico che ha imparato da giocatore prima e da coach dopo che le cose vanno fatte in un certo modo e secondo un certo ordine, e sulla volontà del giocatore di faticare e di applicarsi senza bruciare le tappe necessarie perchè altrimenti il castello crollerà inesorabilmente costringendoci ogni volta a ripartire da zero.
A differenza del discorso errore-correzione-miglioramento che ti appare logico, evidente, e che quindi sei disposto ad accettare senza riserve, l'apprendimento del tennis si basa su un metodo che prevde un approccio differente non sempre logico agli occhi dell'allievo ma che trova senso solo nel progetto a lungo termine del tecnico che ti segue. Mentre l'allievo vede e valuta il suo tennis attuale, il tecnico ha già davanti agli occhi il tennis che l'allievo giocherà in futuro e non si preoccupa se oggi l'anca non lavora come dovrebbe perchè sa che non è questo il momento per curare l'anca, ci sarà tempo e modo per farlo. Di contro il tecnico oggi si mette ad ululare come una bestia se l'allievo non si muove come un razzo per tutto il campo perchè sa che un tennista fermo non migliorerà mai, ed è questo il primo problema da affrontare perchè solo dopo averlo risolto si potrà passare ai successivi.
Tu potrai imparare a memoria tutti movimenti dei campioni, potrai diventare un fenomeno nel riconoscere a vista ogni minima deviazione dai canonici tecnici consigliati ma questo non farà di te un buon tennista, perchè vedere e riconoscere l'errore non equivale a capirne le cause (PROBLEMA TECNICO)
così come conoscere l'esecuzione corretta non equivale ad essere tecnicamente in grado di riprodurla (DIFFICOLTA' TECNICA) perchè magari dietro una difficoltà nel tenere il braccio nella giusta posizione c'è un problema di distanza dalla palla che a sua volta nasce da un ritardo nella ricerca che a sua volta trova origine da un mancato step che a sua volta è causato da un difetto di rientro in copertura che a sua volta va ricondotto ad una uscita sbilanciata dal colpo precedente.
Insomma tu non riesci a gestire correttamente gli angoli a livello del braccio nel dritto, e magari è la causa è da ricercarsi da come esci dal rovescio.
Mentre l'errore può essere evidente a molti e l'esecuzione corretta logica e facile da comprendere, per essere in grado di eseguirla spesso sono necessari dei pre-requisiti tecnici assolutamente insospettabili senza i quali non saremo mai in grado di padroneggiare il nostro tennis.
Per tornare a noi riprendendo per l'ennesima volta il tuo rovescio come esempio se io ti vedessi piombare sulla palla come un "piccolo" Davidenko, con buon dinamismo e vivacità di piedi adeguata, se ti vedessi steppare a tempo e coprire il campo attivamente allora si, potrei anche suggerirti il "trucco" della "sbracciata negativa" utilizzato dai PRO.
Ma visto come stanno le cose oggi, se fossi un mio allievo per i prossimi mesi ti assicuro che useremmo poco le racchette e molto le gambe, le scalette, i cerchi, la corda per saltare.. perchè io oggi non riesco a vedere altro che un ragazzo tremendamente piantato in mezzo al campo che cammina tra un colpo e l'altro, e fin quando non avrò cancellato questo difetto di base che mina gravemente le fondamenta non mi azzarderò di certo a costruire nemmeno le mura del castello, figuriamoci le torri più alte!
Se vuoi migliorare metti da parte (per lo meno quando ti alleni in campo!) le problematiche tecniche avanzate che tanto ti affascinano e dedicati alla costruzione delle fondamenta: ti assicuro che quando le riaffronterai dopo aver fatto tue le basi tecniche necessarie per risolverle, allora le piccole frustrazioni che oggi ti derivano dal "non riuscire" a fare ciò che hai in mente si tramuteranno in enormi soddisfazioni nel veder diventare fattibile quello che prima ti sembrava quasi impossibile.
Alla luce delle problematiche tecniche avanzate che ami affrontare (es. anticipo d'anca, gestione del busto etc. etc.) il vero problema è che sei fermo, non sto dicendo che ti muovi poco o male, sto dicendo che sei proprio piantanto Albe. Spero di riuscirmi a spiegare ora: se dovessi valutare il tuo footwork come quello di un NC che si diverte a giocare la partitella con il collega (cosa comunque bellissima che merita il massimo rispetto) allora ti direi comunque di muoverti un po' di di più, ma non ti evidenzierei questa situazione come assolutamente critica. Ma ripeto, se devo valutare i tuoi colpi nell'ottica di un giocatore che punta a padroneggiare elementi tecnici complessi come quelli che tu ami affrontare allora i pre-requisiti necessari cambiano, e torno a dirti Albe, il primo problema da risolvere è che sei assolutamente fermo nel campo.
Satrapo- Moderatore
- Messaggi : 1524
Data d'iscrizione : 02.12.09
Re: Albesca's forehand
dove vuoi che corra, se non so dove andare ?
continui a parlare di velocita' di gambe ... ma se sono in traettoria e la palla ci sta un quarto d'ora ad arrivare ... cosa faccio ? faccio il centometrista, arrivo prima e mi prendo un caffè in attesa della palla ?
Il problema è sempre di comprensione per me, non è di volonta' .. non mi mancano le gambe per correre ...ma devo sapere che cavolo fare, dove andare...arrivo in traettoria e poi che faccio ? Un paio di saltelli sul posto che senno' poi sembro fermo ? Il problema è sempre e solo di conoscenza di cosa devo fare...anche per quanto riguarda la velocita' di gambe. Quando capiro', faro' anche quello.
Grazie Satrapo.continui a parlare di velocita' di gambe ... ma se sono in traettoria e la palla ci sta un quarto d'ora ad arrivare ... cosa faccio ? faccio il centometrista, arrivo prima e mi prendo un caffè in attesa della palla ?
Il problema è sempre di comprensione per me, non è di volonta' .. non mi mancano le gambe per correre ...ma devo sapere che cavolo fare, dove andare...arrivo in traettoria e poi che faccio ? Un paio di saltelli sul posto che senno' poi sembro fermo ? Il problema è sempre e solo di conoscenza di cosa devo fare...anche per quanto riguarda la velocita' di gambe. Quando capiro', faro' anche quello.
Re: Albesca's forehand
albe non dar la colpa alle corde i primi tre dritti li hai proprio canati.... la palla deve passare sopra la rete tra i 50 cm e 1 metro per i colpi piatti e dal metro e al metro e mezzo se toppi come un pro passi intorno ai due metri sopra la rete
smokingbs- Messaggi : 924
Data d'iscrizione : 08.12.09
Età : 39
Località : brescia
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