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Lo scopo nel gioco del Tennis
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Lo scopo nel gioco del Tennis
Prendo spunto dalla discussione sull'aspetto mentale per proporre un nuovo argomento.
Qual'è lo scopo in una partita di tennis?
Complice la Televisione , dove tutto sembra semplice e dove tutto è molto spettacolarizzato, è diffusa l'idea che in una partita di tennis, lo scopo ultimo sia quello di giocare un colpo che risulti vincente.
Può essere una cannonata da fondo, può essere una volee, può essere un ace, può essere una smorzata...
La verità è che è questa visione è completamente errata e totalmente fuorviante, ed è la responsabile di sonore sconfitte e del diffuso disprezzo verso i cosiddetti pallettari.
Il tennis è piuttosto una gara a chi fa sbagliare l'avversario per primo.
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Il colpo vincente è infatti tale solamente perché l'avversario non è stato in grado di arrivarci, e questo dipende per il 90% dalle abilità dell'avversario, non dalle nostre.
Lo scopo ultimo quindi passa da "cercare di fare il punto" a : "cercare di far sbagliare l'avversario, mentre si evita di sbagliare a nostra volta"
Quindi chiedo a voi: come fate o come vorreste fare per soddisfare tale nuova esigenza?
Qual'è lo scopo in una partita di tennis?
Complice la Televisione , dove tutto sembra semplice e dove tutto è molto spettacolarizzato, è diffusa l'idea che in una partita di tennis, lo scopo ultimo sia quello di giocare un colpo che risulti vincente.
Può essere una cannonata da fondo, può essere una volee, può essere un ace, può essere una smorzata...
La verità è che è questa visione è completamente errata e totalmente fuorviante, ed è la responsabile di sonore sconfitte e del diffuso disprezzo verso i cosiddetti pallettari.
Il tennis è piuttosto una gara a chi fa sbagliare l'avversario per primo.
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Il colpo vincente è infatti tale solamente perché l'avversario non è stato in grado di arrivarci, e questo dipende per il 90% dalle abilità dell'avversario, non dalle nostre.
Lo scopo ultimo quindi passa da "cercare di fare il punto" a : "cercare di far sbagliare l'avversario, mentre si evita di sbagliare a nostra volta"
Quindi chiedo a voi: come fate o come vorreste fare per soddisfare tale nuova esigenza?
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
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Località : Mira
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
arrivare presto al campo, cospargere di chiodi il parcheggio, avvelenare le sorgenti d'acqua, piazzare trappole anti orso e munirsi di visore notturno ad infrarossi… e che guerra sia
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
sino ad un certo livello (diciamo terza categoria) direi che addirittura vince chi sbaglia meno.
spesso molti errori non sono dovuti alla consistenza del colpo giocato dall' avversario ma da gratuiti veri e propri senza che l'altro abbia fatto nulla di che per metterci in difficoltà
spesso molti errori non sono dovuti alla consistenza del colpo giocato dall' avversario ma da gratuiti veri e propri senza che l'altro abbia fatto nulla di che per metterci in difficoltà
miguel- Messaggi : 5955
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Località : torino
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Una partita di tennis (per me) tra livelli simili (al contrario non è una partita: è una farsa) è una "guerra di posizione".
Dove un giocatore deve sfruttare al meglio lo spazio, e conseguentemente il tempo che gli mette a disposizione l'avversario.
Come si ottiene ciò?
Sfruttando le geometrie di base del gioco, ovvero le diagonali, che rappresentano le fondamenta del tennis.
Si esce dalla diagonale "a percentuale": ovvero quando l'avversario ha perso spazio e/o tempo.
Un certo Borg diceva che la la tattica nel tennis è semplice, e diventa sempre più semplice man mano si progredisce.
Ovviamente aveva ragione.
Dove un giocatore deve sfruttare al meglio lo spazio, e conseguentemente il tempo che gli mette a disposizione l'avversario.
Come si ottiene ciò?
Sfruttando le geometrie di base del gioco, ovvero le diagonali, che rappresentano le fondamenta del tennis.
Si esce dalla diagonale "a percentuale": ovvero quando l'avversario ha perso spazio e/o tempo.
Un certo Borg diceva che la la tattica nel tennis è semplice, e diventa sempre più semplice man mano si progredisce.
Ovviamente aveva ragione.
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Wacos ha scritto:
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Non sono d'accordo. L'esempio più semplice sono gli ace. Se chi risponde non arriva sulla pallina non ha sbagliato niente.
Matusa- Messaggi : 1309
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Località : Nord-est
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Wacos ha scritto:Prendo spunto dalla discussione sull'aspetto mentale per proporre un nuovo argomento.
Qual'è lo scopo in una partita di tennis?
Complice la Televisione , dove tutto sembra semplice e dove tutto è molto spettacolarizzato, è diffusa l'idea che in una partita di tennis, lo scopo ultimo sia quello di giocare un colpo che risulti vincente.
Può essere una cannonata da fondo, può essere una volee, può essere un ace, può essere una smorzata...
La verità è che è questa visione è completamente errata e totalmente fuorviante, ed è la responsabile di sonore sconfitte e del diffuso disprezzo verso i cosiddetti pallettari.
Il tennis è piuttosto una gara a chi fa sbagliare l'avversario per primo.
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Il colpo vincente è infatti tale solamente perché l'avversario non è stato in grado di arrivarci, e questo dipende per il 90% dalle abilità dell'avversario, non dalle nostre.
Lo scopo ultimo quindi passa da "cercare di fare il punto" a : "cercare di far sbagliare l'avversario, mentre si evita di sbagliare a nostra volta"
Quindi chiedo a voi: come fate o come vorreste fare per soddisfare tale nuova esigenza?
alberto mi piace molto questo cambio di paradigma !!!
davvero un punto di vista che merita di ragionarci su
perfettamente logico per te che cerchi sempre il miglioramento continuo della tecnica e della tattica
ma , perché ovvio che c'è un ma , è sempre una questione relativa di cosa uno cerca nel tennis e naturalmente parliamo di amatori mica di professionisti
se per magia fosse vero che il vincente non esiste , io smetterei di giocare a tennis immediatamente
il mio scopo nel giocare una oretta di tennis è solo ed esclusivamente fare il vincente , se mi togli quello vado in depressione e mi do al golf
naturalmente ne accetto le conseguenza , perdo partite che avrei potuto vincere , vinco molto poco , indispettistisco gli avversari che non mi conoscono ecc
ma quello è il modo di intendere il tennis , all'opposto del tuo e forse per questo il tennis è cosi bello , consente a tutti di giocare come vuole
vincere è una altra cosa
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Matusa ha scritto:Wacos ha scritto:
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Non sono d'accordo. L'esempio più semplice sono gli ace. Se chi risponde non arriva sulla pallina non ha sbagliato niente.
Quoto. Anche ai nostri bassi livelli il vincente esiste, se poi lo é perche l'altro non corre o la vede male non è un nostro problema, oppure quandi ripensi dopo la partita a qualche bello scambio ricordi quando il tuo avversario ha tirato sui teloni o affossato in rete la seconda di servizio?
Ace ha ragione, se ci tolgono queste piccole soddisfazioni é meglio cambiare sport.
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3060
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Matusa ha scritto:Wacos ha scritto:
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Non sono d'accordo. L'esempio più semplice sono gli ace. Se chi risponde non arriva sulla pallina non ha sbagliato niente.
Ci sono innumerevoli cose da fare in risposta al servizio.
Dalla posizione corretta,alla distanza,allo split step fatto a tempo.
Non ti dico nemmeno quante di allenamentoore il maestro ci fa fare solo sulla risposta al servizio
Insieme al servizio sono i colpi più importanti del tennis.
Sai quanti in quarta fanno lo split step in risposta? praticamente nessuno,ed è fondamentale.
Prova a riflettere:Un tuo Ace è un vincente in quanto tale? indipendente da chi risponde? E se a rispondere fosse Djokovic lo faresti lo stesso Ace?
La questione è molto sottile.non esiste un colpo che è un vincente di per sé stesso. Un servizio viene chiamato Ace solo dopo che l'avversario non ci è arrivato,e questo non dipende da te. Tu puoi solo tirare il miglior servizio possibile,ma se dall'altra parte hai un buon risponditore l'ace non lo fai..
Wacos- Messaggi : 1430
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Il vincente, ai nostri livelli (infimi) esiste SOLO quando uno gioca contro un avversario molto più scarso.
Altrimenti sono pallate tirate a tutto braccio ad occhi chiusi alla "spera in Dio"...
con una percentuale di riuscita di una su dieci (se va bene).
Quindi non sono vincenti, sono "colpi kamikaze"
E, nel rarissimo caso in cui non lo fossero (colpi kamikaze) sono del tutto IRRILEVANTI nell'esito della partita, perché statisticamente tendenti allo zero.
Altrimenti sono pallate tirate a tutto braccio ad occhi chiusi alla "spera in Dio"...
con una percentuale di riuscita di una su dieci (se va bene).
Quindi non sono vincenti, sono "colpi kamikaze"
E, nel rarissimo caso in cui non lo fossero (colpi kamikaze) sono del tutto IRRILEVANTI nell'esito della partita, perché statisticamente tendenti allo zero.
Ultima modifica di correnelvento il Mar 26 Gen 2021, 19:38 - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Certo che il vincente esiste a tutti i livelli, ma bisogna capire che è al 50 percento demerito dell'avversario. A tennis si gioca in due. Tu butti la palla di la,poi diventa un problema dell'avversario.squalo714 ha scritto:Matusa ha scritto:Wacos ha scritto:
Il vincente NON ESISTE. E' un prodotto mentale, una proiezione del nostro ego che ci fa credere di essere i responsabili del punto che abbiamo appena portato a casa.
Non sono d'accordo. L'esempio più semplice sono gli ace. Se chi risponde non arriva sulla pallina non ha sbagliato niente.
Quoto. Anche ai nostri bassi livelli il vincente esiste, se poi lo é perche l'altro non corre o la vede male non è un nostro problema, oppure quandi ripensi dopo la partita a qualche bello scambio ricordi quando il tuo avversario ha tirato sui teloni o affossato in rete la seconda di servizio?
Ace ha ragione, se ci tolgono queste piccole soddisfazioni é meglio cambiare sport.
Se non ci arriva è un vincente,se ci arriva e sbaglia è un errore forzato,se ci arriva e ti passa è un vincente per lui...
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Quello che voglio comunicare non è che dovete deprimervi quando fate un vincente ma che l'idea di fondo dovrebbe essere quella di fare male,non di andare all' in, o la va o la spacca. Molti maestri lo chiamiamo il vincentino. Spingere in sicurezza, senza strafare e pensando sempre che la palla può tornare indietro. Ovvio che se uno ha un bel dritto alla Ale lo deve tirare, ma se vai fuori giri vuol dire che stai rischiando troppo
Nano da Battaglia
Wacos- Messaggi : 1430
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Infatti il vincente non esiste,o almeno esite se ci sono le condizioni perfette perche' questo colpo si possa chiamare tale.
Cioe' una soluzione abbastanza facile che mi permetta senza cecare il missile da fondo campo di non fargli toccare la palla.
Ma di base a tutti i livelli il vincente si crea.
Il servizio non fa testo nel senso che ci puo' essere la situazione dove si puo' tentare il vincente,sempre ammesso che sia nelle nostre possibilita' e che non sia una costante.
La situazione di punteggio puo' farmi scattare l'idea di vincente al servizio,bene 40-0 per me proviamo il vincente o ace, ma li ho ancora dei buoni margini per riuscire a portare a casa la partita
Se no meglio una bella palla piazzata e lavorata per aprimi il campo e giocare un "vincente" facile a campo aperto.
Basicamente il vincente non esiste ossia in percentuiale non vincerari mai una partita a base di vincenti.
Lo scopo e' quello di mettere in difficolta' tecnica l'avvversario per farlo sbagliare o per permettervi di costruirvi il vincentino.....le diagonali parlano chiaro....
Spostando il mio avversario al momento giuto cambiando direzione, le sto creando una difficolta' tecnica.
Deve correre, per andare da un lato all' altro, deve riuscire a trovare gli appoggi,e se non li trova non potra' spingere piu' di tanto ed usare la rotazione delle spalle, e dovra' magari colpire di solo braccio in corsa, insomma situazione molto piu' difficile dal dover coprire lo stesso angolo.
Percio' le probailita' che sbagli o che mi giochi facile sono molto piu' alte.
Vale anche il discorso di Wakos sul ace,ossia che per bravo che sia di la ce sempre qualcuno che cerchera' di ribattere la palla, e piu' il livello si alza e piu' sara' difficile sfondare con l'ace.
Almeno che non parliamo di Karlovic o di qualcuno che basi il suo gioco sul servizio,dove per forza di cose l'ace esca naturalmente, o lo si cerchi solo in determinate situazioni.
Insomma il vincente e' l'ace non esistono.....percio' dimenticatevene,se non vi faccio radiare da tutti i circoli che frequentate...
Cioe' una soluzione abbastanza facile che mi permetta senza cecare il missile da fondo campo di non fargli toccare la palla.
Ma di base a tutti i livelli il vincente si crea.
Il servizio non fa testo nel senso che ci puo' essere la situazione dove si puo' tentare il vincente,sempre ammesso che sia nelle nostre possibilita' e che non sia una costante.
La situazione di punteggio puo' farmi scattare l'idea di vincente al servizio,bene 40-0 per me proviamo il vincente o ace, ma li ho ancora dei buoni margini per riuscire a portare a casa la partita
Se no meglio una bella palla piazzata e lavorata per aprimi il campo e giocare un "vincente" facile a campo aperto.
Basicamente il vincente non esiste ossia in percentuiale non vincerari mai una partita a base di vincenti.
Lo scopo e' quello di mettere in difficolta' tecnica l'avvversario per farlo sbagliare o per permettervi di costruirvi il vincentino.....le diagonali parlano chiaro....
Spostando il mio avversario al momento giuto cambiando direzione, le sto creando una difficolta' tecnica.
Deve correre, per andare da un lato all' altro, deve riuscire a trovare gli appoggi,e se non li trova non potra' spingere piu' di tanto ed usare la rotazione delle spalle, e dovra' magari colpire di solo braccio in corsa, insomma situazione molto piu' difficile dal dover coprire lo stesso angolo.
Percio' le probailita' che sbagli o che mi giochi facile sono molto piu' alte.
Vale anche il discorso di Wakos sul ace,ossia che per bravo che sia di la ce sempre qualcuno che cerchera' di ribattere la palla, e piu' il livello si alza e piu' sara' difficile sfondare con l'ace.
Almeno che non parliamo di Karlovic o di qualcuno che basi il suo gioco sul servizio,dove per forza di cose l'ace esca naturalmente, o lo si cerchi solo in determinate situazioni.
Insomma il vincente e' l'ace non esistono.....percio' dimenticatevene,se non vi faccio radiare da tutti i circoli che frequentate...
veterano- Messaggi : 1060
Data d'iscrizione : 09.01.10
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Wacos non riesco proprio a seguirti. Ogni partita che abbia un senso deve essere giocata più o meno tra pari livello.
Per restare nel forum, io e corre ci siamo affrontati diverse volte. Nelle nostre sfide i miei vincenti potevano essere aces, colpi al volo o smorzate. Lui mi massacrava col dritto di chiusura dopo avermi ridotto ad un tergicristallo. Che significa "se a rispondere fosse Djokovic l'ace non lo faresti"? Ma secondo te io e corre potremmo mai misurarci con Djokovic? I miei aces erano vincenti punto, così come lo erano i suoi dritti. Anzi, ti dirò che mentre io chiudevo gli occhi e speravo che il servizio mi stesse dentro, lui i suoi punti se li costruiva mattoncino su mattoncino. E il suo dritto di chiusura non era mai un colpo casuale tirato a tutto braccio da fondo campo, era il risultato finale di una precisa tattica di gioco. Se non ci arrivavo era merito suo perchè mi aveva cucinato ben bene.
Djokovic confrontiamolo con i suoi pari livello. Mi pare che anche lui qualche aces in carriera l'abbia subito. Certo che se al posto di Federer contro di lui ci fosse stato marco61, magari aces non ne subiva. Ma che c'entra?
Per restare nel forum, io e corre ci siamo affrontati diverse volte. Nelle nostre sfide i miei vincenti potevano essere aces, colpi al volo o smorzate. Lui mi massacrava col dritto di chiusura dopo avermi ridotto ad un tergicristallo. Che significa "se a rispondere fosse Djokovic l'ace non lo faresti"? Ma secondo te io e corre potremmo mai misurarci con Djokovic? I miei aces erano vincenti punto, così come lo erano i suoi dritti. Anzi, ti dirò che mentre io chiudevo gli occhi e speravo che il servizio mi stesse dentro, lui i suoi punti se li costruiva mattoncino su mattoncino. E il suo dritto di chiusura non era mai un colpo casuale tirato a tutto braccio da fondo campo, era il risultato finale di una precisa tattica di gioco. Se non ci arrivavo era merito suo perchè mi aveva cucinato ben bene.
Djokovic confrontiamolo con i suoi pari livello. Mi pare che anche lui qualche aces in carriera l'abbia subito. Certo che se al posto di Federer contro di lui ci fosse stato marco61, magari aces non ne subiva. Ma che c'entra?
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marco61- Messaggi : 11764
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Età : 62
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Riquoto. Il vincente lo fai col tuo pari livello o più scarso, chiaro che se giochi con un pro puoi scordartelo.
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3060
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Località : trento
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
squalo714 ha scritto:Riquoto. Il vincente lo fai col tuo pari livello o più scarso, chiaro che se giochi con un pro puoi scordartelo.
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
squalo ti quoto al 100% ( oddio anche i biscotti di tua moglie per dire la verità )
giustamente veterano parla da maestro e chi si affida a lui lo fa per uno scopo ben preciso
alla nostra età andare in campo è già una grazia , come giocare poi va bene tutto
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
squalo714 ha scritto:
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
Squalo, con tutto il rispetto (e ne ho tanto, nei tuoi confronti) non concordo.
Parliamo della nostra ultima bella Réunion:
Non eri in forma, e hai giocato con Rafa... Eri sotto di 1-4 e stavi giocando male.
Cosa hai fatto, per vincere (con merito) il set?
Hai remato con palletta tirando piano: non ho visto né gioco brillante, tantomeno vincenti.
Stando a quello che hai scritto sopra "non lo chiameresti tennis".
Invece era tennis, eccome!
Hai fatto la cosa giusta, con quello che avevi.
Se tu avessi provato "i vincenti" o "il gioco brillante" Rafa ti avrebbe preso il set.
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Prima di tutto ciao Marco.... lieto di risentirti.marco61 ha scritto:Wacos non riesco proprio a seguirti. Ogni partita che abbia un senso deve essere giocata più o meno tra pari livello.
Per restare nel forum, io e corre ci siamo affrontati diverse volte. Nelle nostre sfide i miei vincenti potevano essere aces, colpi al volo o smorzate. Lui mi massacrava col dritto di chiusura dopo avermi ridotto ad un tergicristallo. Che significa "se a rispondere fosse Djokovic l'ace non lo faresti"? Ma secondo te io e corre potremmo mai misurarci con Djokovic? I miei aces erano vincenti punto, così come lo erano i suoi dritti. Anzi, ti dirò che mentre io chiudevo gli occhi e speravo che il servizio mi stesse dentro, lui i suoi punti se li costruiva mattoncino su mattoncino. E il suo dritto di chiusura non era mai un colpo casuale tirato a tutto braccio da fondo campo, era il risultato finale di una precisa tattica di gioco. Se non ci arrivavo era merito suo perchè mi aveva cucinato ben bene.
Djokovic confrontiamolo con i suoi pari livello. Mi pare che anche lui qualche aces in carriera l'abbia subito. Certo che se al posto di Federer contro di lui ci fosse stato marco61, magari aces non ne subiva. Ma che c'entra?
Bueno io ho interpretato cosi:
Che il servizio vincente che magari ti da tanti punti in quarta,gia' in terza sarebbe meno vincente,in seconda ancora meno e per i pro in linea di massima il discorso non cambia.
Poi ci sono i casi particolari vedi Federer che si affida molto spesso al servizio nei casi complicati.
Ma anche li parliamo di casi particolari e di giocatori che fanno del servizio la sua arma di forza,ad un livello altissimo.
Ora parlando di servizi vincenti non ricordo negli ultimi anni Karlovic o Isner a a parte qualcuno che abbia fatto la differenza con i vincenti di servizio.
E anche li poi andiamo a vedere a fine partita cosa e' successo,e se questi vincenti mi hanno fatto portare a casa la partita.
Neanche Sampras faceva la differenza a suon di ace,nel senso che non credo che cercasse assiduamente l'ace ma che era una conseguenza del livello del suo servizio.
Forse il discorso con Diokovic non ci azzecca molto ai nostri livelli ma piu' o meno il senso e' quello.
Comunque non lo vedo tanto fuori posto.
Il discorso si puo' anche ribaltare alla risposta,nel senso che se magari in quarta la tua risposta fa la differenza, in terza la fara' meno ed in seconda ancora di piu'.
Percio' non ci si puo' basare a livello di impostazione gioco su un vincente che ai nostri livelli lascia il tempo che trova e che gia' un gradino piu' in alto serve molto meno inteso come punto di forza, e crescita nel costruire un giocatore.
Ben venga l'ace o il vincente ci mancherebbe, ma ai nostri livelli sempre in vista di un miglioramento futuro nel costruire il proprio tipo di gioco non possono essere presi in considerazione,almeno non cosi.
veterano- Messaggi : 1060
Data d'iscrizione : 09.01.10
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
correnelvento ha scritto:squalo714 ha scritto:
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
Squalo, con tutto il rispetto (e ne ho tanto, nei tuoi confronti) non concordo.
Parliamo della nostra ultima bella Réunion:
Non eri in forma, e hai giocato con Rafa... Eri sotto di 1-4 e stavi giocando male.
Cosa hai fatto, per vincere (con merito) il set?
Hai remato con palletta tirando piano: non ho visto né gioco brillante, tantomeno vincenti.
Stando a quello che hai scritto sopra "non lo chiameresti tennis".
Invece era tennis, eccome!
Hai fatto la cosa giusta, con quello che avevi.
Se tu avessi provato "i vincenti" o "il gioco brillante" Rafa ti avrebbe preso il set.
Hai perfettamente ragione. Ho provato a fare gioco i primi games e non mi riusciva niente e quindi ho cercato di sbagliare meno possibile.
L'ho fatto perché era un incontro a squadre e per rispetto dei miei compagni ho cercato di portare il punto.
Per carità eravamo lì per divertirci e magari qualcuno potrà trovarlo fuori luogo ma l'"agonista" che é in me purtroppo reagisce così.
Alla reunion precedente in cui ero un po' più allenato credo di aver giocato in modo diverso.
..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante. (cit. Tiziano Ferro)
squalo714- Messaggi : 3060
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Località : trento
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
correnelvento ha scritto:squalo714 ha scritto:
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
Squalo, con tutto il rispetto (e ne ho tanto, nei tuoi confronti) non concordo.
Parliamo della nostra ultima bella Réunion:
Non eri in forma, e hai giocato con Rafa... Eri sotto di 1-4 e stavi giocando male.
Cosa hai fatto, per vincere (con merito) il set?
Hai remato con palletta tirando piano: non ho visto né gioco brillante, tantomeno vincenti.
Stando a quello che hai scritto sopra "non lo chiameresti tennis".
Invece era tennis, eccome!
Hai fatto la cosa giusta, con quello che avevi.
Se tu avessi provato "i vincenti" o "il gioco brillante" Rafa ti avrebbe preso il set.
Ok rafa avrebbe vinto ...e allora ?
Probabilmente è questa la differenza fondamentale
Per te ,legittimamente sia chiaro, vincere è la sola cosa importante anche se si tratta della reunion di TT .
Per questo scopo decidi di snaturare il tuo gioco per vincere quella partita che stavi fin lì perdendo .
altri , sono contenti di vincere contro rata ma giocano come gli procura felicità.
Modi diversi di intendere il tennis
W i vincenti , nel senso di colpi
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
marco61 ha scritto:Wacos non riesco proprio a seguirti. Ogni partita che abbia un senso deve essere giocata più o meno tra pari livello.
Per restare nel forum, io e corre ci siamo affrontati diverse volte. Nelle nostre sfide i miei vincenti potevano essere aces, colpi al volo o smorzate. Lui mi massacrava col dritto di chiusura dopo avermi ridotto ad un tergicristallo. Che significa "se a rispondere fosse Djokovic l'ace non lo faresti"? Ma secondo te io e corre potremmo mai misurarci con Djokovic? I miei aces erano vincenti punto, così come lo erano i suoi dritti. Anzi, ti dirò che mentre io chiudevo gli occhi e speravo che il servizio mi stesse dentro, lui i suoi punti se li costruiva mattoncino su mattoncino. E il suo dritto di chiusura non era mai un colpo casuale tirato a tutto braccio da fondo campo, era il risultato finale di una precisa tattica di gioco. Se non ci arrivavo era merito suo perchè mi aveva cucinato ben bene.
Djokovic confrontiamolo con i suoi pari livello. Mi pare che anche lui qualche aces in carriera l'abbia subito. Certo che se al posto di Federer contro di lui ci fosse stato marco61, magari aces non ne subiva. Ma che c'entra?
Mi sembra scontato che il discorso djoko era una esagerazione, non credo serva davvero discutere di questo: puoi sostituire djoko con qualunque pari livello particolarmente bravo in risposta, che il discorso non cambia.
Tu dici di non seguirmi ma io faccio molta fatica ad aggiungere altro che non sia stato detto, tra l'altro confermato da Veterano, cosa che dovrebbe perlomeno far sorgere qualche dubbio e spunto di riflessione.
Provo a fare un ultimo esempio: la smorzata.
Se l'avversario non ci arriva è anch'esso un colpo vincente, esattamente come lo è un dritto lungolinea da fondo.
L'obiettivo della smorzata non è essere per forza un vincente, perché per quanto buona puoi farla, dipende tutto da quanto veloce è il tuo avversario.
La smorzata si fa con l'obiettivo di far correre in avanti il tuo avversario e metterlo in una situazione di estrema difficoltà, in quanto deve arrivare in corsa a tutta birra ed imbastire qualcosa a mezzo metro dalla rete con te che gli chiudi il campo.
Il fatto che possa essere vincente è semplicemente la sommatoria della tua abilità nell'eseguire quel colpo e nella abilità del tuo avversario di trovare una soluzione.
Tutti i colpi del tennis poggiano sul medesimo principio: mettere in difficoltà l'avversario, difendersi, e nello stesso tempo cercare di non sbagliare:
TOPSPIN: il rimbalzo alto serve a far colpire la palla sopra la zona ideale di impatto (far sbagliare), impedisce all'avversario di aggredire se non salendoci sopra e colpendo in anticipo (difesa) e serve ad evitare la rete e ad andare lunghi (non sbagliare)
BACK: serve a far colpire una palla bassa al proprio avversario (far sbagliare) e rendere complicato spingere (difesa) , e permette di restare lunghi e di recuperare la posizione (non sbagliare)
VOLEE: toglie tempo e spazio all'avversario (far sbagliare) , e lo obbliga a giocare passante e pallonetto coprendogli l'intero specchio (difesa) e permette di giocare una palla incisiva con un movimento corto (non sbagliare)
Alcuni colpi sono più risolutivi di altri, ma in ogni caso vengono eseguiti con l'intento di rendere difficile per l'avversario far ritornare la palla di qua.
Molti degli errori ai bassi livelli invece accadono perché si è erroneamente convinti che quel colpo DEBBA essere un vincente, e lo si effettua con il principio della "o la va o la spacca": quanti smash tirati a tutta abbiamo sbagliato in vita nostra quando sarebbe bastato appoggiarla nella zona di campo scoperta?
Quanti dritti sul telone a campo libero solo perché si cerca il vincente a 130 all'ora quando a 60 l'avversario non ci sarebbe mai comunque arrivato, e se anche ci fosse arrivato sarebbe bastata una semplice volee?
Quanti volte in una situazione di difficoltà invece che alzare un lob toppone incrociato per recuperare la posizione abbiamo provato la sassata lungolinea in corsa con una percentuale di riuscita dello 0,1?
Il vincente accade certo, ma non è lo scopo nel tennis, vale sempre un banale 15 e nessuno, tranne karlovic forse, ci ha mai vinto una partita a furia di vincenti, e lo conferma qualunque statistica di match giocati.
Nano da Battaglia
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Lo scopo nel gioco del tennis : divertirmi e se possibile vincere qualche partita. Quando entro in campo non mi interessa pensare a diagonali, ipotenuse o contare se faccio 5 palleggi o il vincente . Ci son partite che non mi schiodo da fondo campo, altre che vado spesso a rete, altre dove gioco spesso in lungolinea ... Così, in base al mio umore, senza una tattica o altro. Per dirla tutta ho un amico che ha un bellissimo ed efficace rovescio a due mani ed un dritto penoso. Ebbene io preferisco giocargli sul rovescio e ci perdo ma anche vinco (di meno ) perché per me è molto più divertente mentre quasi tutti gli altri sempre palla sul dritto per vincere una partita che praticamente non giochi neanche. !!!
La cosa che mi preme di più è quella di giocare sempre al 100 % delle mie possibilità o, per meglio dire, del mio impegno perché così facendo rispetto l'avversario e me stesso. Comunque credo che a volte ci si prenda troppo sul serio ma questo noto che accade in tantissimi sport nei loro livelli più bassi . Parlo per esperienze nel calcio dove in categorie dilettantistiche c'erano dei mister che pretendevano tattiche degne del miglior Sacchi (n. 1 ) e dei compagni che parlavano delle loro doti tecniche quando non sapevano manco stoppare una palla.
La cosa che mi preme di più è quella di giocare sempre al 100 % delle mie possibilità o, per meglio dire, del mio impegno perché così facendo rispetto l'avversario e me stesso. Comunque credo che a volte ci si prenda troppo sul serio ma questo noto che accade in tantissimi sport nei loro livelli più bassi . Parlo per esperienze nel calcio dove in categorie dilettantistiche c'erano dei mister che pretendevano tattiche degne del miglior Sacchi (n. 1 ) e dei compagni che parlavano delle loro doti tecniche quando non sapevano manco stoppare una palla.
Il vantaggio di essere scarsi è che non devi dimostrarlo a nessuno.
Incompetennis- Messaggi : 3106
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Località : ETNA
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
cosa si inventano i tifosi del robottino
ho inoltrato il topic a Federer e mi ha risposto "in Italia avete buon vino!"
ho inoltrato il topic a Federer e mi ha risposto "in Italia avete buon vino!"
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Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Scherzi a parte dico la mia
Per me lo scopo di giocare a tennis é guardare la palla e non pensare a un cazzo.
Svuotare la testa è il miglior modo per iniziare a divertirsi davvero quando la partita finisce, e mi faccio una birra con gli amici
Oramai con l'agonismo non vado da nessuna parte
Lo scopo del tennis e anche una cena con ottimi amici, è frequentare il forum e fare le vacanze a scrocco con gente con cui stai bene
é sentire Costanza che parla di strane pratiche onanistiche di certi suoi amici
é vedere gli agonisti impazzire sui pallonetti di superpippa
Per me lo scopo di giocare a tennis é guardare la palla e non pensare a un cazzo.
Svuotare la testa è il miglior modo per iniziare a divertirsi davvero quando la partita finisce, e mi faccio una birra con gli amici
Oramai con l'agonismo non vado da nessuna parte
Lo scopo del tennis e anche una cena con ottimi amici, è frequentare il forum e fare le vacanze a scrocco con gente con cui stai bene
é sentire Costanza che parla di strane pratiche onanistiche di certi suoi amici
é vedere gli agonisti impazzire sui pallonetti di superpippa
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
ace59 ha scritto:correnelvento ha scritto:squalo714 ha scritto:
Ma son proprio quelli i colpi per cui giochiamo le partite, ok se si vince meglio ma giocare una partita solo a buttarla di la' cercando di non sbagliare non lo chiamerei tennis.
Squalo, con tutto il rispetto (e ne ho tanto, nei tuoi confronti) non concordo.
Parliamo della nostra ultima bella Réunion:
Non eri in forma, e hai giocato con Rafa... Eri sotto di 1-4 e stavi giocando male.
Cosa hai fatto, per vincere (con merito) il set?
Hai remato con palletta tirando piano: non ho visto né gioco brillante, tantomeno vincenti.
Stando a quello che hai scritto sopra "non lo chiameresti tennis".
Invece era tennis, eccome!
Hai fatto la cosa giusta, con quello che avevi.
Se tu avessi provato "i vincenti" o "il gioco brillante" Rafa ti avrebbe preso il set.
Ok rafa avrebbe vinto ...e allora ?
Probabilmente è questa la differenza fondamentale
Per te ,legittimamente sia chiaro, vincere è la sola cosa importante anche se si tratta della reunion di TT .
Per questo scopo decidi di snaturare il tuo gioco per vincere quella partita che stavi fin lì perdendo .
altri , sono contenti di vincere contro rata ma giocano come gli procura felicità.
Modi diversi di intendere il tennis
W i vincenti , nel senso di colpi
Ale: hai capito esattamente l'opposto di quello che ho scritto.
Io rispondevo all'amico Squalo, il quale asseriva che buttare di là la palla non sbagliando "non sarebbe tennis".
(Lasciando intendere, chiaramente, che è meglio perdere "onorevolmente")
Ma è esattamente quello che ha fatto per non perdere il set con Rafa!
Ovvero ha remato con umiltà tirando piano a non sbagliare (cosa giusta, in quel caso).
Per quanto mi riguarda, io non devo snaturare niente (avendo un gioco solo)...
Poi, nel momento CHE SI CONTANO I PUNTI, io cerco di vincere, nel rispetto delle regole.
Quello che cerco di fare (nella mia scarsezza) è applicare un minimo di logica al mio modesto gioco.
Ma qui stiamo andando OT.
Ospite- Ospite
Re: Lo scopo nel gioco del Tennis
Tornando a bomba in topic:
Lo scopo del tennis è quello di praticare una forma di attività fisica appagante, divertente ed impegnativa.
Quella di socializzare in un ambiente "pulito".
Di sfidarsi in una competizione, per basso sia il livello.
Perché sia chiaro: la competizione, la lotta, il duello (seppur figurato) è impresso a chiare lettere nel nostro DNA.
Lo scopo del tennis è quello di praticare una forma di attività fisica appagante, divertente ed impegnativa.
Quella di socializzare in un ambiente "pulito".
Di sfidarsi in una competizione, per basso sia il livello.
Perché sia chiaro: la competizione, la lotta, il duello (seppur figurato) è impresso a chiare lettere nel nostro DNA.
Ospite- Ospite
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