Lezioni di tennis, ultimo tentativo?

Ciao a tutti,
a settembre se non avrò altri impegni o imprevisti, potrei provare a rifare delle lezioni di tennis presso un circolo che ho frequentato esattamente 30 anni fà.
Questa volta però non seguirò un vero corso con appuntamenti fissi settimanali, ma piuttosto (spero) delle lezioni a "gettone", in modo da pagare solo le volte che effettivamente mi alleno.

Il tutto è ancora da definire, ma ho già preso contatti con il maestro di riferimento di questo circolo e mi è sembrato abbastanza disponibile.
Come scrissi in altri post, nell'arco della mia esperienza tennistica più che trentennale non ho incontrato maestri (purtroppo) di cui conservo un ricordo positivo. Sembra strano ma è così, potrei dire la stessa cosa anche per i dentisti, ma entriamo in altro ambito...

Quindi perchè rifare delle lezioni? Il motivo è che ho ancora voglia di giocare e di migliorare, e siccome ritengo di avere dei margini, vorrei avere nuovi stimoli affidandomi alla persona giusta (lo sarà?).

Il punto è proprio questo, la persona giusta. Intanto, se non sbaglio, questo maestro è un ex seconda categoria ed allena svariati terza e seconda della zona.
Io glie l'ho detto chiaramente, punto a diventare un buon quarta, magari di livello simile al 4.2 o al 4.1 fit. Credo che questa sia una cosa abbastanza semplice per lui, e per il suo team.

Dopo questo tentativo, se andrà male, forse abbandonerò del tutto l'idea di affidarmi ad un maestro...

Ciao Wetton
dunque il discorso del maestro bravo o meno e' molto vasto,nel senso che dipendendo da che punto di vista lo si vede e lo si valuta il maestro puo' essere bravo o scarso.
A volte anche con un maestro veramente bravo i progressi non arrivano,anche con tutta la professionalita' e capacita' messe a disposizione dal maestro.
Se il maestro che hai scelto e' stato un seconda categoria credo che abbia i requisiti per farti migliorare,almeno che non sia un maestro alle prime armi.
Ma fidati di lui.....anche se purtroppo so che quello che dici e' vero......ma sai in base alle mie esperienze la verita' sta nel mezzo.
Non e' sempre colpa del maestro se l'allievo non migliora.....
Saluti e buon tennis.

Conosco personalmente svariate persone che hanno fatto CENTINAIA E CENTINAIA di ore di lezione con i migliori maestri...

...con il risultato di NON essere in grado di vincere una semplice partita di tennis contro un modesto quarta categoria (tipo un 4.4, ovvero un principiante avanzato).

Ma non solo, non essere neppure in grado di fare 10 palleggi consecutivi a ritmo blando.

Cosa voglio dire?

Che esistono persone COMPLETAMENTE NEGATE per il tennis.
Affermazione brusca ma assolutamente realistica. (Naturalmente non mi riferisco all'autore del post, che non ho mai visto giocare).

Faccio un esempio su me stesso: anche se io facessi MIGLIAIA di ore di lezioni di canto, resterei stonato come una campana.

Perché? PERCHE SONO ASSOLUTAMENTE NEGATO PER IL CANTO.

Importante, per queste persone, sarebbe prenderne atto, e farsene una ragione.

Questo per avvalorare l'ultima frase di Veterano: "non è sempre colpa dei maestri".

correnelvento ha scritto:Conosco personalmente svariate persone che hanno fatto CENTINAIA E CENTINAIA di ore di lezione con i migliori maestri...

...con il risultato di NON essere in grado di vincere una semplice partita di tennis contro un modesto quarta categoria (tipo un 4.4, ovvero un principiante avanzato).

Ma non solo, non essere neppure in grado di fare 10 palleggi consecutivi a ritmo blando.

Cosa voglio dire?

Che esistono persone COMPLETAMENTE NEGATE per il tennis.
Affermazione brusca ma assolutamente realistica. (Naturalmente non mi riferisco all'autore del post, che non ho mai visto giocare).

Faccio un esempio su me stesso: anche se io facessi MIGLIAIA di ore di lezioni di canto, resterei stonato come una campana.

Perché? PERCHE SONO ASSOLUTAMENTE NEGATO PER IL CANTO.

Importante, per queste persone, sarebbe prenderne atto, e farsene una ragione.

Questo per avvalorare l'ultima frase di Veterano: "non è sempre colpa dei maestri".

quoto anche io ho fatto qualche lezione con maestro 2,4 qualche hanno fa l'unica cosa che ho modificato e il servizio che è un pelo ma proprio un pelo migliorato .
poi quello che dice giovanni e vero nello sport qualunque sia a volte ci si interstardice e si continuare ad incazzarsi ma purtoppo non si e portatati. più di un tot non vai
io gioco con tutti dalla pippa al 3,5 però ultimamente mi capita di giocare con un ragazzo giovane di 27 anni corre come un matto pero non riesce a tenere lo scambio massimo 4 quando va bene poi spara sui teloni e dovrei smettere di giocare con questi ,perchè secondo me giocare con un pari livello o superiore ti mette più in palla , sei più concentrato a quello che devi fare , mentre con gli altri gioco troppo rilassato e poca cattiveria e alla fine nei pochi toreni che faccio gioco male con molti errori

Mi permetto di essere un po' in disaccordo con le opinioni precedenti. Considerato che il livello che si vuole raggiungere non è quello di un 3.1 che, rispetto ad una pippa come me, fa un altro sport, ma quello di un 4.2/4.1, secondo me è un livello raggiungibile da quasi chiunque con delle importanti premesse. Bisogna essere disposti a scendere a compromessi, ovvero imparare come giocare per vincere e non come si vorrebbe. Conosco 4.1 che si limitano ad essere dei regolaristi gran corridori, niente vincenti ma nessuna palla regalata. Si "limitano" a vendere cara la pelle ad ogni punto senza strafare e sono disposti a fare partite di sacrificio. Secondo me, quasi qualunque persona disposta ad accettare questi compromessi e che non sia totalmente negata, ci arriva a quel livello. Tutto questo imho

Sto vedendo Musetti, forse per diventare 4.2 ti basta Tartarini...

Gazza ha scritto:Mi permetto di essere un po' in disaccordo con le opinioni precedenti. Considerato che il livello che si vuole raggiungere non è quello di un 3.1 che, rispetto ad una pippa come me, fa un altro sport, ma quello di un 4.2/4.1, secondo me è un livello raggiungibile da quasi chiunque con delle importanti premesse. Bisogna essere disposti a scendere a compromessi, ovvero imparare come giocare per vincere e non come si vorrebbe. Conosco 4.1 che si limitano ad essere dei regolaristi gran corridori, niente vincenti ma nessuna palla regalata. Si "limitano" a vendere cara la pelle ad ogni punto senza strafare e sono disposti a fare partite di sacrificio. Secondo me, quasi qualunque persona disposta ad accettare questi compromessi e che non sia totalmente negata, ci arriva a quel livello. Tutto questo imho

Siamo ovviamente nel terreno (inconfutabile) delle opinioni.

Ma ti facessi conoscere le persone di cui ho parlato, cambieresti idea

Uno di questi ha fatto (esattamente contate) 470 ore di lezione.

ASSOLUTAMENTE INGUARDABILE

Totalmente incapace.

correnelvento ha scritto:

Gazza ha scritto:Mi permetto di essere un po' in disaccordo con le opinioni precedenti. Considerato che il livello che si vuole raggiungere non è quello di un 3.1 che, rispetto ad una pippa come me, fa un altro sport, ma quello di un 4.2/4.1, secondo me è un livello raggiungibile da quasi chiunque con delle importanti premesse. Bisogna essere disposti a scendere a compromessi, ovvero imparare come giocare per vincere e non come si vorrebbe. Conosco 4.1 che si limitano ad essere dei regolaristi gran corridori, niente vincenti ma nessuna palla regalata. Si "limitano" a vendere cara la pelle ad ogni punto senza strafare e sono disposti a fare partite di sacrificio. Secondo me, quasi qualunque persona disposta ad accettare questi compromessi e che non sia totalmente negata, ci arriva a quel livello. Tutto questo imho

Siamo ovviamente nel terreno (inconfutabile) delle opinioni.

Ma ti facessi conoscere le persone di cui ho parlato, cambieresti idea

Uno di questi ha fatto (esattamente contate) 470 ore di lezione.

ASSOLUTAMENTE INGUARDABILE

Totalmente incapace.

Con 470 ore di lezione il maestro adesso è a Santorini
A questo punto riconosco che, se una persona è assolutamente negata, forse non arriverà mai a quel livello. Però togliendo i casi limite, uno che è per dire 4.5 da tanti anni, se si mette a fare delle lezioni mirate, preparazione fisica ed è disposto a cambiare approccio ce la fa ad arrivare a quel livello a mio modesto parere

Per arrivare oggi a 4.2 basta un muro.
Non voglio sminuire nulla e nessuno, però basta una buona tenuta fisica, un po' di capoccia e saper contare fino a 10 che sono le palle che devi rimandare di là ad ogni punto.
Il tema maestro va associato agli obiettivi che ti poni.
Ci sono quelli molto bravi ad insegnare la tecnica, quelli che lavorano sulla quantità facendoti migliorare solo palleggiando, ci sono quelli più coach che servono solo ad un certo livello. Difficile trovarne uno che sappia seguirti in tutto il percorso ed in diverse fasi della tua attività tennistica. Se non hai grosse lacune tecniche può bastare un buon maestro palleggiatore per raggiungere il tuo obiettivo. Ti farà faticare e sudare facendoti giocare duemila palle con il solo obiettivo di arrivarci e rimandarla dall'altra parte sbagliando il meno possibile. E comunque chiunque sia ti consiglio solo di sceglierne uno appassionato di quello che fa. Non c'è cosa peggiore che affidarsi ad un maestro scoglionato, anche fosse stato 2.1. Per il resto, come dicono Veterano e Giovanni, bisogna essere in due perché il binomio funzioni.

Gazza ha scritto:

correnelvento ha scritto:

Gazza ha scritto:Mi permetto di essere un po' in disaccordo con le opinioni precedenti. Considerato che il livello che si vuole raggiungere non è quello di un 3.1 che, rispetto ad una pippa come me, fa un altro sport, ma quello di un 4.2/4.1, secondo me è un livello raggiungibile da quasi chiunque con delle importanti premesse. Bisogna essere disposti a scendere a compromessi, ovvero imparare come giocare per vincere e non come si vorrebbe. Conosco 4.1 che si limitano ad essere dei regolaristi gran corridori, niente vincenti ma nessuna palla regalata. Si "limitano" a vendere cara la pelle ad ogni punto senza strafare e sono disposti a fare partite di sacrificio. Secondo me, quasi qualunque persona disposta ad accettare questi compromessi e che non sia totalmente negata, ci arriva a quel livello. Tutto questo imho

Siamo ovviamente nel terreno (inconfutabile) delle opinioni.

Ma ti facessi conoscere le persone di cui ho parlato, cambieresti idea

Uno di questi ha fatto (esattamente contate) 470 ore di lezione.

ASSOLUTAMENTE INGUARDABILE

Totalmente incapace.

Con 470 ore di lezione il maestro adesso è a Santorini
A questo punto riconosco che, se una persona è assolutamente negata, forse non arriverà mai a quel livello. Però togliendo i casi limite, uno che è per dire 4.5 da tanti anni, se si mette a fare delle lezioni mirate, preparazione fisica ed è disposto a cambiare approccio ce la fa ad arrivare a quel livello a mio modesto parere

Ovviamente ho fatto un esempio (reale) limite.

Però i "casi disperati" esistono!

c'è anche da dire che oggi diventare 4,2 o 4,1 e più facile rispetto a prima io parlo quando ero io 4,1 dove nei tornei si giocavano DUE SET SU TRE con i vantaggi e le partite non finivani mai , poi dopo la FIT ha capito duravano troppo le partite si sono inventati il killer point e annulato il terzo set a favore del tie break , e da li in poi le classifiche si sono gonfiate a favore di gente che faceva molti tornei ,e mi e capitato di giocare con 3,5 che alzavano solo campanili sperando nell'errore dell'avversario

muster ha scritto:c'è anche da dire che oggi diventare 4,2 o 4,1 e più facile rispetto a prima io parlo quando ero io 4,1  dove nei tornei si giocavano DUE SET SU TRE con i vantaggi e le partite non finivani mai , poi dopo   la FIT ha capito duravano troppo le partite si sono inventati il killer point  e annulato il terzo set a favore del tie break , e da li in poi le classifiche si sono gonfiate a favore di gente che faceva molti tornei ,e mi e capitato di giocare con 3,5 che alzavano solo campanili sperando nell'errore dell'avversario

Dante, il problema delle classifiche "farlocche" non è dovuto alle partite più corte...

Semplicemente al fatto che la FIT non considera le sconfitte assegnando punti decurtati.

Quindi chi fa molto tornei può solo salire.

Una volta, i punti ottenuti contro gli under erano decurtati di due terzi, ora sono pieni.

20 anni fa ci stavano molti meno principianti che facevano tornei.

Oggi vedi nei primi turni gente che letteralmente non riesce a buttare 4 palle di là.

correnelvento ha scritto:

muster ha scritto:c'è anche da dire che oggi diventare 4,2 o 4,1 e più facile rispetto a prima io parlo quando ero io 4,1  dove nei tornei si giocavano DUE SET SU TRE con i vantaggi e le partite non finivani mai , poi dopo   la FIT ha capito duravano troppo le partite si sono inventati il killer point  e annulato il terzo set a favore del tie break , e da li in poi le classifiche si sono gonfiate a favore di gente che faceva molti tornei ,e mi e capitato di giocare con 3,5 che alzavano solo campanili sperando nell'errore dell'avversario

Dante, il problema delle classifiche "farlocche" non è dovuto alle partite più corte...

Semplicemente al fatto che la FIT non considera le sconfitte assegnando punti decurtati.

Quindi chi fa molto tornei può solo salire.

Una volta, i punti ottenuti contro gli under erano decurtati di due terzi, ora sono pieni.

20 anni fa ci stavano molti meno principianti che facevano tornei.

Oggi vedi nei primi turni gente che letteralmente non riesce a buttare 4 palle di là.

Tra l'altro si può diventare 4.1 anche perdendo sempre con i 4.1 in torneo, basta battere qualche 4.3 e qualche 4.2. Secondo me quello potrebbe essere migliorato. Però forse con le armonizzazioni hanno giù un po' livellato la situazione classifiche farlocche.

veterano ha scritto:Ciao Wetton
dunque il discorso del maestro bravo o meno e' molto vasto,nel senso che dipendendo da che  punto di vista lo si vede e lo si valuta il maestro puo' essere bravo o scarso.
A volte anche con un maestro veramente bravo i progressi non arrivano,anche con tutta la professionalita' e capacita' messe a disposizione dal maestro.
Se il maestro che  hai scelto e' stato un seconda  categoria credo che  abbia i requisiti per farti migliorare,almeno che  non sia un maestro alle prime armi.
Ma fidati di lui.....anche se purtroppo so che quello che dici e' vero......ma sai in base alle mie esperienze la verita' sta nel mezzo.
Non e' sempre colpa del maestro se l'allievo non migliora.....
Saluti e buon tennis.

Sono d'accordo con tutti i pareri espressi, ci sono persone che non miglioreranno mai neanche con 1000 lezioni e altri invece che cercano da anni il maestro giusto e che hanno le potenzialità per migliorare.

Infatti quello che forse proverò a chiedere a questo maestro o ai suoi collaboratori, se dovessi fare questa prova, è di darmi i trucchi del mestiere, che solo chi ha fatto agonismo di un certo livello può sapere.

Se per assurdo facessi una lezione di due ore con John McEnroe o Pat Cash (dico questi due perchè mi sono simpatici) credo che, almeno a livello teorico, imparerei dei segreti che mai nessuno mi ha potuto/voluto insegnare in 30 anni che gioco a tennis!!!

Tanto per avvalorare questo discorso, vi racconto un episodio:
più di 10 anni fà, stavo facendo delle lezioni di gruppo (con 3/4 persone) abbastanza interessanti, allora chiedo a questo maestro (che era il "capoccia" al circolo) di provare una lezione individuale. Quel giorno gli chiedo di insegnarmi il dritto (o rovescio) in topspin, lui mi disse solo questa frase, "l'anticamera del topspin è il movimento dal basso verso l'alto". Poi però dopo aver detto questo, durante TUTTA la lezione si è limitato solo a lanciarmi delle pallette dal cesto, senza nemmeno darmi alcuna indicazione di nulla, ma proprio nulla. Ovviamente l'ho abbandonato, e ho continuato come ho fatto solitamente, da autodidatta......  

Se fosse per me metterei dei feedback ai maestri, come avviene per i docenti nei corsi aziendali, solo in questo modo si potrebbe avere un servizio migliore, anche se questo tipo di sistema ha delle anomalie, quando qualche allievo o discente và a screditare il maestro/docente di turno senza avere un motivo valido e dimostrabile per mettere feedback negativo.... però nell'ambito della formazione in aziende o anche per corsi di inserimento nel mondo del lavoro oramai funziona così.

wetton76 ha scritto:

 
Infatti quello che forse proverò a chiedere a questo maestro o ai suoi collaboratori, se dovessi fare questa prova, è di darmi i trucchi del mestiere, che solo chi ha fatto agonismo di un certo livello può sapere.

Se per assurdo facessi una lezione di due ore con John McEnroe o Pat Cash (dico questi due perchè mi sono simpatici) credo che, almeno a livello teorico, imparerei dei segreti che mai nessuno mi ha potuto/voluto insegnare in 30 anni che gioco a tennis!!!
tennis.

Per me sei fuori strada di mille miglia.

Per insegnare ad un amatore da circolo non esiste alcun "segreto" o "trucco del mestiere".

Ci sono semplicissimi concetti base da mettere in pratica, come per esempio muovere i piedi continuamente e STARE BASSI.

Ma se l'allievo ha, per esempio 20 kg in sovrappeso, e è "imbullonato" per terra, il miglior giocatore del mondo non potrà NULLA per aiutarlo.

Cercare un maestro/giocatore che possa insegnare "trucchi" per migliorare, significa inseguire una chimera, significa PER ME non aver capito l'essenza del tennis.

Un buon maestro riuscirà a comprendere prima di uno scarso il PERCHÉ sbagli, e ti potrebbe correggere in modo più efficace.

Niente trucchi, niente magia, niente effetti speciali.

correnelvento ha scritto:
Per me sei fuori strada di mille miglia.

Per insegnare ad un amatore da circolo non esiste alcun "segreto" o "trucco del mestiere".

Ci sono semplicissimi concetti base da mettere in pratica, come per esempio muovere i piedi continuamente e STARE BASSI.

Ma se l'allievo ha, per esempio 20 kg in sovrappeso, e è "imbullonato" per terra, il miglior giocatore del mondo non potrà NULLA per aiutarlo.

Cercare un maestro/giocatore che possa insegnare "trucchi" per migliorare, significa inseguire una chimera, significa PER ME non aver capito l'essenza del tennis.

Un buon maestro riuscirà a comprendere prima di uno scarso il PERCHÉ sbagli, e ti potrebbe correggere in modo più efficace.

Niente trucchi, niente magia, niente effetti speciali.

Sono in parte d'accordo, e a proposito della frase evidenziata, lo sai cosa diceva un giovane maestro ai tempi della scuola SAT del 1993 (e lo dice ancora oggi, sentito con le mie orecchie, fà ancora pseudo-lezioni in altro circolo)? "quando colpisci la palla devi tenere i piedi ben piantati in  terra" cioè imbullonati!!! non è una grandissima caxxata che serve solo per non migliorare MAI il proprio livello?

Ad ognuno le proprie conclusioni...

Al tuo livello meglio partire dai piedi ben piantati a terra. I trucchi di cui parli servono quando hai già un livello molto alto di gioco, e non parlo di 4.2 o 4.1 ma da 3.1 in su. I maestri coach insegnano proprio questi trucchi, completamente inutili a chi deve migliorare le basi. Per quello basta guardare i reel che pubblica mouratoglu per esempio, e sono gratis.

Il miglior modo per valutare un maestro è conoscere quali e quanti giocatori ha "tirato su"...e non sto parlando di pro ma di semplici seconda e terza categoria, se un maestro in una vita di insegnamento ne ha creati pochi sicuramente non è qualcuno cui mi affiderei

Aggiungerei che oltre al maestro anche l'allievo deve metterci molto di suo, per un'ora di lezione dovrebbe farne almeno tre o quattro di gioco dove cerca di applicare quanto fatto in lezione. Solo con le lezioni non si impara a giocare decentemente

spalama ha scritto:Al tuo livello meglio partire dai piedi ben piantati a terra. I trucchi di cui parli servono quando hai già un livello molto alto di gioco, e non parlo di 4.2 o 4.1 ma da 3.1 in su. I maestri coach insegnano proprio questi trucchi, completamente inutili a chi deve migliorare le basi. Per quello basta guardare i reel che pubblica mouratoglu per esempio, e sono gratis.

Ciao Simone,
la prima volta che ti ho inviato delle email/messaggi è stato un bel po' di anni fà, credo nel 2014, quando ti chiedevo info su come acquistare da Rakuten dal Giappone, si trattava di racchette Dunlop, la Neomax 2000 (su cui tu avevi montato il budello naturale ma non ti era piaciuta) e poi c'era pure la Neomax 3000, entrambe il vero rifacimento della Dunlop Max 200G degli anni '80 (reperibili però solo nel mercato asiatico), almeno a livello di grafica e mold rispetto alla più diffusa Dunlop Biomimetic Max 200G.

Ho fatto questa digressione per dire anche ai nuovi utenti, che seguo questo forum (e altri) da tanto tempo.... e con alcuni forumisti ho avuto anche modo di vedermi a Roma in varie occasioni.

Tornando però al tuo post, forse mi dai qualche chance di apprendere cose nuove da un buon maestro.
Perchè altrimenti, se le nozioni importanti da conoscere fossero solo 4 messe in croce, vuol dire che chiunque potrebbe fare il maestro!!!  

wetton76 ha scritto:

correnelvento ha scritto:
Per me sei fuori strada di mille miglia.

Per insegnare ad un amatore da circolo non esiste alcun "segreto" o "trucco del mestiere".

Ci sono semplicissimi concetti base da mettere in pratica, come per esempio muovere i piedi continuamente e STARE BASSI.

Ma se l'allievo ha, per esempio 20 kg in sovrappeso, e è "imbullonato" per terra, il miglior giocatore del mondo non potrà NULLA per aiutarlo.

Cercare un maestro/giocatore che possa insegnare "trucchi" per migliorare, significa inseguire una chimera, significa PER ME non aver capito l'essenza del tennis.

Un buon maestro riuscirà a comprendere prima di uno scarso il PERCHÉ sbagli, e ti potrebbe correggere in modo più efficace.

Niente trucchi, niente magia, niente effetti speciali.

Sono in parte d'accordo, e a proposito della frase evidenziata, lo sai cosa diceva un giovane maestro ai tempi della scuola SAT del 1993 (e lo dice ancora oggi, sentito con le mie orecchie, fà ancora pseudo-lezioni in altro circolo)? "quando colpisci la palla devi tenere i piedi ben piantati in  terra" cioè imbullonati!!! non è una grandissima caxxata che serve solo per non migliorare MAI il proprio livello?

Ad ognuno le proprie conclusioni...

Secondo me è un ottimo consiglio, invece, quello di stare ben fermi coi piedi nel momento dell'impatto. Aggiungo che, in quelle tre quattro lezioni che ho preso nell'ultimo anno, è proprio quello che mi hanno corretto subito ed è una cosa che metto sempre in pratica quando vedo che ho qualche difficoltà sul rovescio. Mi hanno sempre insegnato ad essere veloce e reattivo di gambe prima dell'impatto nella ricerca della palla e dopo l'impatto nel rientrare in posizione, ma stabile al momento dell'impatto per trasferire la spinta delle gambe e del corpo sulla palla. Però io non so niente di tecnica, riferisco solo la mia esperienza, quindi lascio la parola ai più esperti.

Gazza ha scritto:

wetton76 ha scritto:
Sono in parte d'accordo, e a proposito della frase evidenziata, lo sai cosa diceva un giovane maestro ai tempi della scuola SAT del 1993 (e lo dice ancora oggi, sentito con le mie orecchie, fà ancora pseudo-lezioni in altro circolo)? "quando colpisci la palla devi tenere i piedi ben piantati in  terra" cioè imbullonati!!! non è una grandissima caxxata che serve solo per non migliorare MAI il proprio livello?

Ad ognuno le proprie conclusioni...

Secondo me è un ottimo consiglio, invece, quello di stare ben fermi coi piedi nel momento dell'impatto. Aggiungo che, in quelle tre quattro lezioni che ho preso nell'ultimo anno, è proprio quello che mi hanno corretto subito ed è una cosa che metto sempre in pratica quando vedo che ho qualche difficoltà sul rovescio. Mi hanno sempre insegnato ad essere veloce e reattivo di gambe prima dell'impatto nella ricerca della palla e dopo l'impatto nel rientrare in posizione, ma stabile al momento dell'impatto per trasferire la spinta delle gambe e del corpo sulla palla. Però io non so niente di tecnica, riferisco solo la mia esperienza, quindi lascio la parola ai più esperti.

Per me non è così ottimo, spiego il mio punto di vista:

è corretto dire di essere reattivi nel ricercare la pallina e muoversi per ritornare in posizione dopo averla colpita.

Ma invece come è possibile mantenere le suole delle scarpe totalmente "incollate" al terreno durante tutto lo swing, il movimento per colpire la pallina (dalla preparazione al finale)?!! Quantomeno uno potrebbe sbilanciarsi col busto pendendo da una parte, è una cosa innaturale e forzata.

Questi consigli (e altri) vengono di solito dati ai principianti assoluti per vincolare al massimo i loro movimenti, poichè non hanno una grande coordinazione motoria e abilità nel tennis.

Al posto di un maestro insegnerei fin da subito il tennis "vero", quello che funziona sia dai bassi livelli che dai livelli più alti. E' come imparare a nuotare, si insegna la tecnica corretta per non affogare, la stessa tecnica che vale per tutti (fino ai campioni delle olimpiadi).

https://youtu.be/-Eu80hGbgVA
Guarda il rovescio a 0 minuti e 34 secondi. Piedi praticamente fermi.

@wetton76, apri un 3D raccontandoci che a settembre ritenterai con le lezioni di tennis con l'obiettivo di raggiungere una classifica di 4.2-4.1.
in 8 giorni sei arrivato a dire:

Per me non è così ottimo, spiego il mio punto di vista:
è corretto dire di essere reattivi nel ricercare la pallina e muoversi per ritornare in posizione dopo averla colpita.
Ma invece come è possibile mantenere le suole delle scarpe totalmente "incollate" al terreno durante tutto lo swing, il movimento per colpire la pallina (dalla preparazione al finale)?!! Quantomeno uno potrebbe sbilanciarsi col busto pendendo da una parte, è una cosa innaturale e forzata.
Questi consigli (e altri) vengono di solito dati ai principianti assoluti per vincolare al massimo i loro movimenti, poichè non hanno una grande coordinazione motoria e abilità nel tennis.
Al posto di un maestro insegnerei fin da subito il tennis "vero", quello che funziona sia dai bassi livelli che dai livelli più alti. E' come imparare a nuotare, si insegna la tecnica corretta per non affogare, la stessa tecnica che vale per tutti (fino ai campioni delle olimpiadi).


Ma le lezioni non le inizi a settembre? ti sono bastati 8 giorni per diventare maestro dei maestri?
Forse il segreto è cercare di fare meglio che si può quello che il maestro dice. Discutere e criticare gli ordini è controproducente, esattamente come nelle forze armate: gli ordini si eseguono senza discutere.

Gazza ha scritto:https://youtu.be/-Eu80hGbgVA
Guarda il rovescio a 0 minuti e 34 secondi. Piedi praticamente fermi.

Come diceva quello, e pur si muove!

Scherzo, però dai i piedi si muovono, e si tratta di un allenamento non di partita ufficiale.

Guarda il "maestro" qui: