primo torneo

ho da poco concluso la mia prima battaglia di quest'anno. ho passato il turno (6/0 6/2): il tabellone è quello iniziale di un torneo open, quindi si comincia tra NC per poi, qualificandosi, salire di livello.
vi racconto questa vicenda perchè soprattutto chi non ha mai disputato tornei e chi è molto giovane può trarre qualche insegnamento da essa, mi auguro: mi è capitato una scafato e navigato over 55 (lo scorso anno era 4.5) bravo soprattutto con la lingua... dopo aver preso schiaffi nel primo set senza mai arrivare ai vantaggi neanche una volta ha cercato, all'inizio del secondo di "buttarla in caciara" come si dice a Roma: ha cominciato ad accusarmi del fatto che secondo lui non ero NC ma classificato e quindi stavo barando. ha cominciato a guardarsi intorno fingendosi inca..to e desideroso di parlare con il GA facendo finta di voler chiedere la mia squalifica. io dico fingendo ecc. perchè ormai ho purtroppo una certa esperienza ma se la stessa cosa fosse capitata ad un ragazzino credo che avrebbe ottenuto il suo scopo...
Visto che così non attaccava ha cominciato a parlare dei suoi acciacchi cercando di trasformare una partita di tennis in una contesa verbale.
a quel punto (stava cominciando ad ottenere il suo scopo di deconcentrarmi: avevo fatto i primi due doppi falli dell'incontro e lui era passato a condurre 2/1) l'ho stoppato dicendogli in maniera cortese ma brusca di parlarmi di tutta la sua vita se ancora ne avesse avuto voglia ma solo dopo la conclusione del match.
a quel punto ho ritrovato la concentrazione ed il set ha ripreso l'andamento del primo , finendo 6/2.
attenzione a questi tipi!

Di tipi come quello se ne trovano ovunque. A volte non lo fanno neppure apposta, è proprio un'abitudine mettersi a far caciara, soprattutto quando si va sotto e non si sa che pesci prendere. Hai fatto molto bene a chiedergli di star zitto, un ragazzino non avrebbe questa personalità e probabilmente perderebbe testa e partita.

eh già, Marco... sai quante ne ho perse io così da ragazzino, ma anche da adulto ancora inesperto...

Ti faccio i miei complimenti perchè non è facile mantenere la concentrazione in questi casi grazie per averci raccontato questa esperienza

gp ha scritto:ho da poco concluso la mia prima battaglia di quest'anno. ho passato il turno (6/0 6/2): il tabellone è quello iniziale di un torneo open, quindi si comincia tra NC per poi, qualificandosi, salire di livello.
vi racconto questa vicenda perchè soprattutto chi non ha mai disputato tornei e chi è molto giovane può trarre qualche insegnamento da essa, mi auguro: mi è capitato una scafato e navigato over 55 (lo scorso anno era 4.5) bravo soprattutto con la lingua... dopo aver preso schiaffi nel primo set senza mai arrivare ai vantaggi neanche una volta ha cercato, all'inizio del secondo di "buttarla in caciara" come si dice a Roma: ha cominciato ad accusarmi del fatto che secondo lui non ero NC ma classificato e quindi stavo barando.

E' successo pari-pari nel mio ultimo torneo di dicembre, dove mi ero iscritto ancora con la classifica 2009, quindi anch'io NC
Primo turno, profilo avversario tale e quale a quello dell tuo, il torneo era nel suo circolo; subito dopo i palleggi di riscaldamento ha cominciato dire 'eh, ma come, tu non sei davvero NC' ecc.. io gli ho accennato che, in effetti, ero 4.4 ma che fino al 31/12 bisognava usare la classifica vecchia per via di possibili ricorsi, al chè lui si è un po' indispettito, perchè secondo lui non era così, e non avrei dovuto essere accoppiato a lui e via dicendo...

Io sorridevo con aria comprensiva, ma intanto lo ignoravo tranquillamente... effettivamente ero in buona, e ho tirato a tutto braccio, e lui è andato avanti per un po' a "mugugnare", seppur non in maniera maleducata, ('Ma te sei stato un terza categoria'... see, magari) anche con qualche conoscente a bordo campo.

Alla fine, sul 6-0 4-0, ho cominciato davvero a distrarmi un po', e ho rischiato pure il pastrocchio, facendomi rimontare sul 4-4... per fortuna ho chiuso 6-4 e buonanotte (e lui comunque era più rilassato perchè ha visto che facevo le mie brave schifezze)

credo che la concentrazione, a parità di livello di gioco, sia per il 95% responsabile del risultato che si ottiene, mentre quando il livello di gioco è differente essa incida per un buon 30/40%

ieri ho giocato il secondo turno del tabellone di quarta (sono ai quarti del tabellone NC e sono stato quindi qualificato per il tabellone di quarta) incontrando un U18 (4.4) potenzialmente discreto nel senso che mi è parso avere una discreta velocità di braccio e quindi suscettibile di grossi miglioramenti. verso la fine del primo set (finito 6/2 per me)ha cominciato ad uscire di testa imprecando ora contro il campo, ora contro non so cosa, lanciando la racchetta a terra almeno tre volte.
il ragazzotto si è presentato con tre piercing alle labbra e al naso (ma non dovrebbe essere un simbolo che dovrebbe suggerire "capacità di resistere" al dolore ed alla sofferenza?), accompagnato da mamma e papà che hanno assistito a tutte le sue intemperanze. la mamma un po' si vergognava, mi è sembrato, il padre stava lì che ai cambi campo gli dava i suggerimenti...
sul 3/0 per me del secondo set alla fine di un ennesimo scatto d'ira si è avvicinato alla rete dandomi la mano per ritirarsi, nonostante tutti (anche io) gli consigliassimo di continuare a giocare.

beh!? direte voi? cosa ci volevi dire?
volevo dire che se fossi stato il padre di quel ragazzino viziato sarei entrato in campo e lo avrei portato via prendendolo per un orecchio... altro che dare consigli!
che dite voi?

innanzitutto complimenti

indipendentemente dal ragazzo, stavi vincendo e quindi avresti comunque portato a casa una vittoria (e fa sempre piacere)

in merito al ragazzo, avrei fatto come te. però i suoi atteggiamenti sono frutto dell'educazione che non sono stati in grado di dare i genitori

oedem ha scritto: però i suoi atteggiamenti sono frutto dell'educazione che non sono stati in grado di dare i genitori

appunto! da qualche parte bisogna pur cominciare e allora:
1. via la scuola tennis per un po';
2. sospensione della paghetta;
3 .figuraccia davanti a tutti per far spegnere i bollori;
4. a letto senza cena!


lo so che il discorso è più complesso e che bisognerebbe conoscere meglio anche che tipi sono i genitori, ecc. (magari sono dei delinquenti... ma non mi era parso: perlopiù sembravano vittime!)
però, tra il serio ed il faceto, mi interessava conoscere l'opinione di chiunque ne avesse una in proposito ma in special modo di coloro che hanno figli che giocano a tennis e che si fossero trovati in situazioni analoghe o come hanno fatto per evitare di trovarcisi...

Guarda, ho un figlio che gioca e seguo molti ragazzi del nostro circolo, essendo spesso capitano nelle competizioni a squadre.
I genitori possono causare molti problemi, spesso mi sono trovato a dover arginare crisi di pianto di ragazzine (per altro bravissime) intimorite dalla presenza del padre.
Il genitore che segue il figlio in torneo dovrebbe avere un solo compito: stare zitto. Un applauso per un bel punto ci può stare, il tifo da stadio, come succede nelle gare a squadre, lo lasci fare agli altri spettatori.
Io non ho mai perso un match di mio figlio. Quando gioca un torneo individuale non mi permetto mai di intervenire, anche perchè non sarebbe corretto. Parliamo della gara solo durante il tragitto in auto, prima di giocare. Lui si fida dei miei consigli e spesso sono serviti a portare a casa un march particolare. Ma questo rientra nel rapporto genitore - figlio che il padre deve esser stato bravo ad aver creato. Appena inizia l'incontro, lui sa che è solo, e da solo deve cavarsela. Ed anche nelle gare a squadre, se gioca mio figlio in contemporanea con un altro, da capitano non seguo certo lui. Ovviamente mi tengo sempre informato sull'andamento dell'incontro, e intervengo solo se lo ritengo opportuno. Ma lo faccio per rispetto verso la squadra.
Ricordo un episodio particolare lo scorso anno: semifinale di una gara per noi molto importante. Dovevo schierare 3 singolaristi ed erano tutti di pari classifica. Ho messo Niki numero 1 in modo che incontrasse il loro giocatore più forte. Avrei potuto metterlo 3 e non avrebbe avuto problemi, ma non lo ritenevo corretto nei confronti degli altri due.
Ha perso il primo set. Quel giorno non era lui, stranamente sentiva l'importanza della gara come di solito non gli succede. Non era inferiore al suo avversario, doveva solo giocare un po' meglio. Non aveva bisogno di consigli tattici, doveva solo scrollarsi di dosso la tensione.
Al cambio di campo prima dell'inizio del secondo set, gli ho messo le mani sulle spalle e gli ho detto: "Non ti preoccupare Niki, pensa solo a divertirti".
Ha poi vinto facile gli altri due set.
Ma un altro genitore avrebbe fatto la stessa cosa? Immaginate un padre che in una situazione del genere, si mettesse a sbraitare inveendo contro il figlio, perchè quel giorno sta giocando male. Cosa potrebbe provocare una situazione del genere?
E di genitori che ragionano così ne ho visti tanti, purtroppo. Fortunatamente pochi nel nostro circolo ma molti in giro.
Ricordo il papà di un ragazzino nostro avversario. Spesso, mentre il figlio lo guardava, gli mostrava la punta delle scarpe facendogli capire che l'avrebbe preso a calci nel sedere. Inutile dire che il ragazzo ha perso, e non ho idea di cosa possa essere successo a casa.
Per concludere, un consiglio a coloro tra noi che hanno figli e che presto li vedranno giocare, se non succede già ora: lasciateli in pace, non gli state addosso. Confortateli se ci sarà bisogno, ma non scaricate mai su di loro la tensione che prenderà anche voi. Ne va dei suoi risultati, ma soprattutto del vostro buon rapporto.

Mitico quando arriva la ragazza promessa tirata su dalla Vavassori, stracotta dopo ore di aereo, non stava in piedi, e il padre industrialotto del nordest visto che stava perdendo con un mio allora allievo di tre anni più vecchio bravissimo si mise a urlarle inferocito: Con tutti i soldi che spendo all'accademia guarda che figure mi fai fare.
Fosse stato solo ed esclusivamente dipendente dal mio punto di vista l'avrei impalato vivo.

i tennisti dovrebbero essere tutti orfani...... ma poi chi li paga i maestri?

evidentemente, Marco, il tuo rapporto con tuo figlio è splendido e qualunque cosa egli intenda fare sa di poter contare sul tuo appoggio morale, che ha infinitamente maggiore importanza di quello tecnico e credo sia questo l'unico obiettivo che un genitore debba prefiggersi se vuole poi essere ricambiato in termini di soddisfazioni in qualsiasi campo, dalla scuola alla crescita dell'uomo e dei suoi principi morali, allo sport.
sei stato bravo, hai saputo coltivare bene ed ora ti godi giustamente i frutti della tua fatica.

rimediare in corsa, invece, è molto più difficile, anche se purtroppo è la situazione più frequente: chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati serve a poco...
In questi casi bisogna intervenire in maniera drastica, a mio avviso, sempre che il genitore sia in possesso di buon senso ed equilibrio, perchè bisogna che il messaggio che percepisce il figlio debba avere più o meno il senso di un "disimpegno" da parte del genitore verso iniziative che hanno un costo sia economico che in termini di fatica e di tempo (vedi la frequentazione ad un corso di tennis, l'iscrizione ad un circolo, le attrezzature, i sacrifici per accompagnarlo alle gare, ecc.) che non hanno poi un "ritorno" nè in termini di crescita tecnica (ed è sinceramente l'ultima cosa che bisognerebbe pensare, perchè se c'è bene ma se non c'è va bene lo stesso) nè soprattutto crescita personale in termini di autostima, rispetto per gli altri e per le cose, ecc.
il problema è saper individuare i modi più corretti che evidentemente sono troppo personali per poter essere espressi da una formula asettica che vada bene sempre... forse però una regola di base c'è e va sempre rispettata: i figli sono portati ad emulare il comportamento dei genitori o a mettersi in totale opposizione con essi quando nuovi "modelli" , spesso provenienti dalla frequentazione della scuola, entrano a far parte della mente e del carattere in formazione e allora prima bisogna guardare dentro se stessi e trovare coerenza tra pensiero ed azione...

gp ha scritto:...e allora prima bisogna guardare dentro se stessi e trovare coerenza tra pensiero ed azione...

Credo che il punto sia qui.

Certo che quando il mondo fa vedere che viene premiato il modello esasperato dell'esatto opposto a ciò scritto sopra è veramente dura.

stasera sono molto contento: alle 22.30 dopo una battaglia di tre ore e mezza ho portato a casa una partita giocata senza risparmio di energie e con begli scambi contro un 4.3.
il problema è domani: mi hanno messo due turni (se ovviamente vinco la prima partita)...
non so dove posso trovare le energie!

In quanto tuo coetaneo non sai quanto ti capisco. Un paio d'anni fa, prima di avere i problemi alla schiena che mi hanno limitato moltissimo nell'agonismo, mi era capitata la stessa identica cosa.
Ho giocato i quarti di finale la sera alle 19, terminando anch'io poco prima delle 22, vincendo al terzo un incontro molto combattuto. Il mattino seguente alle 9 avevo in programma la semifinale, tra l'altro contro un ragazzo che ora è 3.1, con eventuale finale nel pomeriggio. Inutile dire che quando sono entrato in campo l'unico obbiettivo era uscirne al più presto, e così è stato.
Niente da fare, i tornei sono divertenti, ma quando si è costretti a giocare troppi turni troppo vicini, la cosa diventa pesante e anche il divertimento viene a mancare.
Alla mia età preferisco di gran lunga le gare a squadre, si gioca solo la domenica, si dà tutto e se riparla la domenica dopo.

sto facendo la danza della pioggia... per ora funziona ,ma per mezzogiorno...

sarò monotono ma...complimenti!
ormai stai avendo diverse soddisfazioni e ciò gratifica non poco

per i 2 turni nella stessa giornata, mi è capitato una volta: 2 ore dalle 12 (a luglio, immagina il caldo) e poi la sera alle 19. una maratona durata 3 ore che mi ha visto stramazzare a terra per crampi!

in base a ciò posso darti un solo consiglio: nel caso superassi il primo turno odierno, idratati e assumi molti sali altrimenti fai la mia stessa fine

p.s.: ma mica è sempre il 1° torneo?

ce l'ho fatta anche questa volta! posso dire di essere orgoglioso di me? dai... concedetemelo...
altre due ore abbondanti di partita contro un ragazzo con tutti i colpi e buon gioco di volo. altri tre set di cui uno al tie break.
ed oggi pomeriggio un 4.2!

si oedem è sempre lo stesso torneo, si sta giocando tra uno scroscione di pioggia e l'altro, alternando terra rossa ed erba sintetica...
al momento sono ancora ai quarti del tabellone NC, che credo si concluderà solo dopo che il torneo di 4^ finirà, ho passato le prime qualificazioni dei 4^ battendo due 4.4 ed ora mi sono qualificato per il tabellone finale battendo due 4.3.

spero di non farmi male oggi pomeriggio...

Mi aggiungo al coro id complimenti, bravo GP !

Alla faccia

Bravo Gp. 1961 Classe di ferro!!!

Ci spezziamo ma non ci pieghiamo.

Certo però che quando ci spezziamo un po' male lo fa.

Grande gp!

Vista l'ottima fluidità dei colpi prevedo che questo sia solo l'inizio.

stasera il vecchietto non ce l'ha fatta...
però ho perso onorevolmente con un signor 4.2 (maestro di tennis del ct eur): ex 3^, 25 anni, fresco e riposato, insomma gli ingredienti c'erano tutti per perdere e va bene così. l'ho tenuto in campo un oretta e un quarto mettendolo a volte anche in difficoltà.
certo è ancora un altro pianeta: grandissima fluidità dei colpi ed estrema padronanza degli stessi; un servizio che sembrava una lama. insomma potevo essere fresco quanto me pareva ma sempre una legnata avrei preso.

ora ho tempo per riposarmi prima dei quarti NC...

Vabbeh dai, credo ci sia di che essere soddisfatti. Ne sei uscito indenne (fisicamente) e puoi concentrarti sull'altro tabellone, anche se so che nei prossimi 45 minuti ti occuperai soprattutto di gufare l'Inter che deve giocare ancora tutto il secondo tempo 9 contro 11.
Sono proprio curioso di vedere come ne usciamo stavolta.