Fermo gioco!

Non so se questa espressione la usavate anche voi, quando eravate bambini. Significa poter interrompere il gioco che si stava facendo, con possibilita' di azzerare tutto e rincominciare daccapo.

Ecco questo e' quello che mi piacerebbe poter urlare in partita quando sbaglio in maniera veramente stupida, al termine di uno scambio teso in cui ho penato, fatto recuperi e giocato bene.

Vorrei poter ricominciare tutto daccapo, dal primo game, perche' l'immagine e la sensazione di quell'errore so che mi accompagnera' per almeno i prossimi due game se non per tutto il resto della partita.

Ma si puo' essere cosi' stupidi?

Come fate a lasciarvi alle spalle gli errori commessi?

non é facile nache perché la maggior parte di chi gioca a tennis ha seri problemi psichici e quindi dare consigli é spesso tempo sprecato
col tempo se non si é irrimediabilmente pazzi si diventa consapevoli del fatto che rammaricarsi per gli erroi fatti porta solo a farne ancora di più.
quando le cose precipitano io normalmente cerco di prendere tempo sia tra un punto e l'altro sia ai cambi campo in modo da riordinare le idee.

Ci provero'. In fondo il tempo porta consigli e magari porta via anche il ricordo degli errori!

Hehehehe no, mai usato il "fermo gioco" da piccolo, al massimo mi facevano ripetere il primo doppio fallo dell'incontro!

Però, penso che sia una questione di carattere... c'è chi rimugina per l'errore fatto un sacco di tempo, e chi (come me) pensa che in quel momento ho pensato di fare la cosa giusta, e che se si potesse tornare indietro nel tempo, rifarei lo stesso sbaglio mille volte, quindi... who cares? Alla fine è una metafora della vita di tutti i giorni in piccolo... non serve a nulla recriminare sugli errori fatti, ma tirarsi su le maniche e provare a rimediare!

fortunatamente (a part casi eccezionali) nella vita non si fanno cosi' sovente gli stessi errori grossolani che si commettono in campo

b52_ste ha scritto:Hehehehe no, mai usato il "fermo gioco" da piccolo, al massimo mi facevano ripetere il primo doppio fallo dell'incontro!

Però, penso che sia una questione di carattere... c'è chi rimugina per l'errore fatto un sacco di tempo, e chi (come me) pensa che in quel momento ho pensato di fare la cosa giusta, e che se si potesse tornare indietro nel tempo, rifarei lo stesso sbaglio mille volte, quindi... who cares? Alla fine è una metafora della vita di tutti i giorni in piccolo... non serve a nulla recriminare sugli errori fatti, ma tirarsi su le maniche e provare a rimediare!

Ben detto! Se soltanto io riuscissi a farlo.....

miguel ha scritto:fortunatamente (a part casi eccezionali) nella vita non si fanno cosi' sovente gli stessi errori grossolani che si commettono in campo

Hahaha per fortuna no!!! altrimenti sarei sotto un ponte

stetennis ha scritto:



Ben detto! Se soltanto io riuscissi a farlo.....

Beh, sei comunque in buona compagnia... guarda la Schiavo al RG, dopo quella palla contestata (e persa) è andata giù di testa e non ha più fatto un punto! Come in tutti gli sport individuali l'aspetto psicologico è molto importante, ma il più difficile da migliorare...

Dopo aver sbagliato un diritto in modo stupido, cerco di sbagliare un rovescio in modo altrettanto stupido. Cosi' non penso piu' al diritto. Poi sbaglio una volee facile, cosi' non penso piu' al rovescio. Poi un bel doppio fallo, cosi' non penso piu' alla volee.

Quindi mi ritrovo a pensare solo alla partita persa e dimentico tutti gli errori fatti in un colpo solo.

Funziona!

Stefano ha scritto:Dopo aver sbagliato un diritto in modo stupido, cerco di sbagliare un rovescio in modo altrettanto stupido. Cosi' non penso piu' al diritto. Poi sbaglio una volee facile, cosi' non penso piu' al rovescio. Poi un bel doppio fallo, cosi' non penso piu' alla volee.

Quindi mi ritrovo a pensare solo alla partita persa e dimentico tutti gli errori fatti in un colpo solo.

Funziona!

Ste, mitico! Questo e' zen!

Come forse vi avrò già raccontato io avevo un approccio all'errore più "sofisticato", io mi lamentavo anche quando facevo il punto se avevo fatto una cosa "fuori luogo".

Anzi a dire il vero per gli errori di gioco non me la prendevo più di tanto, anzi di solito mi servivano per aggiustare quello che non stava funzionando. Due errori a mezza rete, scendi di più con le gambe e problema risolto etc etc.

Ma se tipo servivo sul 5 pari del terzo, 30 pari seconda palla e kikkone blindato per iniziare a manovrare lo scambio e poi sulla risposta che mi tornava tacchete, subito palla corta a fil di nastro e punto per me allora giù a borbottare "no, e non lo dovevo fare, e quante me ne escono di palle così, e così si perdono le partite, ma si può giocare così sul 5 pari 30 pari alla prima palla dello scambio?" e via dicendo.

Ma mi ci prendevano in giro gli amici e i compagni eh, la mia "imitazione" consisteva nel borbottare "così si perdono le partite.." dopo aver chiuso un gran punto! Era il mio monologo identificativo.