DOPPIO; movimenti di chi non colpisce la palla.

Trovo spesso persone che mi dicono che in doppio non sudano nemmeno. (Cosa che per me è impensabile, visto che esco dal campo che sono da strizzare..)   Mi domando quindi se attuano tutti quei movimenti che rendono ATTIVO il giocatore che non colpisce la palla, come;
il giocatore a fondo, compie sempre il movimento opposto al taglio del compagno a rete.
il giocatore a rete scavalcato dal lob, cambia arretrando leggermente.  
il giocatore asseconda l'uscita dal campo del compagno, su diagonale stretta, chiudendo il varco che si crea al centro.
La posizione del compagno del ribattitore, varia se si gioca una prima, se il compagno sa rispondere bene, se l'avv. si mostra aggressivo a rete..

E sopratutto;  anche durante il classico scambio in diagonale da fondo, l'uomo a rete finta l'intervento, muove continuamente i piedi, e varia continuamente la sua posizione, in base all' evoluzione del gioco.

Ovviamente, questa è una sintesi, ( con tutti i limiti che comporta.. ), ma il concetto che trovo un pò troppo spesso sottovalutato, è che bisogna muoversi anche lontano dalla palla ! (cosa più familiare, a quanti hanno esperienze in altri sport di squadra).

Tutto questo è niente, se ci capita di giocare il singolo con un pallet... ops; un regolarista !!!
Un saluto a tutti..

Tutto vero, ma è anche vero che ci si stanca molto di più in un'ora di singolo che in due di doppio, dal momento che le distanze da coprire aumentano considerevolmente.
Un conto è fare movimenti brevi, un altro è correre per coprire tutto il campo.

Dipende sempre da che tipo e che livello di doppio si gioca, io, parlo per me chiaramente, ho uno stress mentale e nervoso maggiore in doppio che in singolo, poi certo si corre di meno per carita', ma chi dice che non si suda vorrei vederlo giocare.

Ovviamente l'impegno fisico non è paragonabile, ma chi gioca in doppio, aspettando passivamente a rete la palla facile da chiudere, penso interpreti in modo errato il gioco.
Stare sempre in bilico, tra il possibile intervento e l'attesa...
Studiare se l'avversario ti guarda, se cade nelle tue finte..
Quella continua ricerca di mangiare spazio verso il centro...
Dover mettere dentro la prima, e proiettarsi a rete..
Aspettare la pallata al corpo, di chi vuole rendersi subito conto di che pasta sei..

In una parola, quella pressione continua che è il sale di questà specialità...

Per quanto riguarda lo stress, io sento molto la responsabilità, e sono molto meno teso nelle rare occasioni in cui mi cimento nel singolo. Trattandosi di un "diversivo", sono molto meno preso, e non ho quell' ansia di ben figurare, che ho in doppio. Sicuramente per chi punta tutto sul singolo, il discorso è inverso.