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Messaggio Da Wacos Gio 08 Ott 2015, 16:06

Promemoria primo messaggio :

Sono sempre stato una persona a cui interessa capire le cose, per poter poi scegliere con la mia testa e con cognizione di causa. Sono immune al bisogno di appartenenza che porta molte persone a schierarsi nella vita, appoggiando idee metodi concetti per puro squadrismo e spesso convenienza.
Succede nello sport, succede in politica e ho scoperto che succede anche nel mondo dell'incordatura.

C'è chi fa in un modo, chi fa in un'altro, chi ti dice che il suo è migliore chi ti dice che l'altro metodo è uno schifo.

Mai incordare dal basso e poi scopri che i giapponesi a volte lo fanno.
Mai tirare le due centrali insieme e poi un 'altra scuola ti obbliga a farlo.
Mai usare tensioni differenti sullo stesso spezzone di corda e poi scopri che ci sono metodi che usano tensioni differenziate in base alla posizione della corda.

E allora io dico: come fa ad essere credibile un sistema in cui i vari referenti te la raccontano uno l'opposto dell'altro?

Come fa uno ad attuare una scelta consapevole?





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Messaggio Da spalama Ven 16 Ott 2015, 19:58

Pazzesco. Gioca a livello atp. E la palla gli viaggia sempre carica e profonda. Quando poi mette i piedi nel campo la fa fischiare la palla. Suono dell'impatto molto pieno.
Fatti dire che pro's pro sono.
Davvero impressionante.

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Messaggio Da pro-t-one Sab 17 Ott 2015, 07:14

La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
(Dati misurati con radar e accelerometri)


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Messaggio Da Eiffel59 Sab 17 Ott 2015, 07:58

spalama ha scritto:Ma ragazzi....il discorso delle caratteristiche geometriche del telaio dovrebbe ssere alla base di tante considerazioni che vengono fatte.

Per questo il tennis non potrà mai essere una scienza esatta, e i dati di laboratorio sono solo dati di partenza ma non possono essere presi a riferimento per declinare dei dogmi.

La risposta di un telaio alle sollecitazioni provocate dall'urto con la pallina dipendono da duecentocinquantamila fattori che agiscono contemporaneamente, tra cui l'incordatura, la tensione, e come diavolo avete montato queste corde.

Riprendo una domanda che ho fatto prima: nel fattore rigidità del telaio influsicono diverse componenti tra cui  il materiale utilizzato, la forma della sezione del telaio, la superficie etc..etc...

A nudo ed a riposo, il telaio ha una certa rigidità = esempio 66. Misurata da cosa, dallo spirito santo?  Suspect


Imperniato sull'RDC e sottoposto a flessione fornisce una certa risposta = esempio 62

Incordato e misurato sull'RDC fornisce il dato = 58

Questo perchè, montando le corde, il telaio viene sottoposto ad uno sforzo, per reagire elasticamente a questo sforzo entrano in gioco le caratteristiche meccaniche intrinseche del telaio.
Cioè parte dell'energia potenziale del telaio viene spesa per contrastare lo sforzo a cui viene sottoposto dalle corde, per cui se applico con l'RDC un ulteriore flessione per misurarne la rigidezza necessariamente il telaio sembrerà più elastico.

Il passo successivo sarebbe quello di verificare il dato di rigidità applicando anche lo sforzo impresso dalla pallina sulle corde all'atto del colpo, in quei 2-3 famosi millisecondi.

A rigor di logica, il dato di rigidezza sarà ancora inferiore.

Quindi partendo da un telaio misurato a 62 si arriva all'atto pratico, del colpo, ad un telaio che in realtà è 55.

E solo per quel telaio con quella forma e quel materiale con quel peso e bilanciamento.

Io direi che è questo il dato di partenza per capire meglio quale possa essere la corda più adatta, la tensione media da applicare etc...etc...su quel telaio e solo su quello. No, perchè la corda a quel punto agisce come forza di contrasto e non l'opposto...

Considerando la tolleranza con cui le fabbriche sfornano telaio uguali  ma mai identici....in bocca al lupo!!!
Cioè se si vuole andare sulla scienza, che scienza sia fino in fondo, altrimenti nel tennis è meglio che si continui a parlare di alchimia con buona pace di tutti.

E nessun macchinario riesce a simulare la presa personalizzata di ognuno di noi sul manico della racchetta (il perno), la diversa reazione del telaio a seconda dell'inclinazione del piatto corde nel momento dell'impatto, la diversa velocità di impatto ed altri duemila fattori. Apposta esistono software dinamici come il CATIA 3D di Dassault con dati inseribili ed interagenti...e comunque macchinari avanzati si simulazione esistono, e sono utilizzati nei laboratori dell'ITF a Sheffield (MYO per i telai ed SGM per corde e telai)

Io apprezzo lo sforzo di chi tenta di analizzare il problema scientificamente, con macchine all'avanguardia, con nozioni di chimica dei materiali per le corde, etc..etc...ma i risultati ch ene scaturiscono sono davvero poco indicativi, tant'è che poi sul campo ognuno reagisce diversamente ed ha sensazioni differenti. Si chiama "soggettività delle sensazioni" e nulla ha a che vedere con l'oggettività dei dati che volente o nolente esistono...

Tra l'altro poi, spesso si parla del carbonio, come di un qualcosa di delicatissimo, da conservare sotto vuoto in ambiente sterile ed a temperatura costante. Dipende dall'uso che ne viene fatto. per materiali ad alta tecnologia, certamente...

Leggetevi bene le caratteristiche del carbonio e ne riparliamo.

Allora, fatte le dovute proporzioni, ad una macchina di formula 1 che sopporta certe temperature, vibrazioni e sollecitazioni che cosa dovrebbe succedere?

Si dovrebbe squagliare e disassemblare alla prima curva. A parte che una macchina da corsa è una struttura enormemente più complessa di un telaio, questi usano fogli di prepreg di costo medio sui 15$ soffiati in macchinari relativamente semplici, quelle lastre termoformate di compositi dal costo mediamente 1000 volte superiore, e non credo la differenza di prezzo stia nel marketing...

Chiaro che la struttura di un telaio di una racchetta è meno resisitente (soprattutto se è vuota internamente) ma tutte ste seghe mentali, al nostro livello, le eviterei.

Tra l'altro i giocatori veri giocano sempre con le stesse racchette, alcune molto consumate, che viaggiano in aereo forse ti sfugge che da circa 40 anni anche il compartimento bagagli è alla stessa pressione e temperatura di quello passeggeri..e che quasi tutti i pro viaggiano con telai comunque non incordati..., con sbalzi di temperatura, racchette di concenzione risalente a 20-30 anni fa non tutti...anzi una netta minoranza, niente di moderno, e noi ci preoccupiamo se l'ultima racchetta della Inc. Cool 8 (per parafrasare Crozza) che abbiamo nel bagagliaio, possa prendersi un raffreddore, crinarsi o deformarsi, se si abbassa la temperatura......o se si alza, visto che essendo la vettura un ambiente chiuso le escursioni termiche sono maggiori

L'attrezzatura conta il giusto nel tennis, la testa conta molto di più, e sono arrivato alla conclusione che chi meno sa giocare più concentra la sua testa sull'attrezzatura piuttosto che sul gioco, e viceversa.


Da una persona che reputo intelligente potevo aspettarmi qualcos'altro che un'accozzaglia di luoghi comuni e banalità pseudoscientifiche senza senso... scratch
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Messaggio Da Ospite Sab 17 Ott 2015, 08:13

Eiffel, da una persona che reputo educata mi sarei aspettato qualcos'altro che una accozzaglia di tale fastidiosa presunzione.

Comunque non devo difendere Spalama.

Se vorrà, ti risponderà lui.

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Messaggio Da Ospite Sab 17 Ott 2015, 08:19

spalama ha scritto:Pazzesco. Gioca a livello atp. E la palla gli viaggia sempre carica e profonda. Quando poi mette i piedi nel campo la fa fischiare la palla. Suono dell'impatto molto pieno.
Fatti dire che pro's pro sono.
Davvero impressionante.

Matteo, per essere un Top 50 è carente di velocità e reattività di piedi (per quei livelli).

Come colpi, fa paura.

Ed ho avuto la fortuna di giocarci, per 2 volte!

Un ragazzo di una educazione, Modestia e disponibilità esemplari.

Tra l'altro, anche laureato (cosa, tra i tennisti veri, moooooolto rara)

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Messaggio Da pro-t-one Sab 17 Ott 2015, 09:17

Oh..... basta che questo giro non cominciate di nuovo a buttarla in rissa!
Ragazzi la verità sta nel mezzo come il solito ma più spostata dalla mia..... ovviamente!


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Messaggio Da Ospite Sab 17 Ott 2015, 09:39

pro-t-one ha scritto:La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
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Perchè è normale, Simba lo spiegò benissimo anche ai sordo cieco muti, è come una macchina, se gli fai l' assetto giusto guadagnerai in piacere di guida e un pochino in performance, ma non ti trasformerà in Schumacher . Per giocare bene a tennis servono le ore sul campo.
Poi per spassarsela facendo due chiacchiere con amici basta il forum Smile

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Messaggio Da Simba Sab 17 Ott 2015, 10:22

Riki66 ha scritto:
pro-t-one ha scritto:La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
(Dati misurati con radar e accelerometri)

Perchè è normale, Simba lo spiegò benissimo anche ai sordo  cieco muti, è come una macchina, se gli fai l' assetto giusto guadagnerai in piacere di guida e un pochino in performance, ma non ti trasformerà in Schumacher . Per giocare bene a tennis servono le ore sul campo.
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Messaggio Da Ospite Sab 17 Ott 2015, 18:34

Riki66 ha scritto:
pro-t-one ha scritto:La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
(Dati misurati con radar e accelerometri)

Perchè è normale, Simba lo spiegò benissimo anche ai sordo  cieco muti, è come una macchina, se gli fai l' assetto giusto guadagnerai in piacere di guida e un pochino in performance, ma non ti trasformerà in Schumacher . Per giocare bene a tennis servono le ore sul campo.
Poi per spassarsela facendo due chiacchiere con amici basta il forum Smile

Protone: quello che dici dimostrato da macchine sofisticate è dimostrato empiricamente anche dal campo.

Nel mio caso specifico, se uso una qualsiasi racchetta con inerzia 320, e la portò a 340 con 7 grammi in testa guadagnò sicuramente il 10% sia in velocità sia in spin.

Io sono DA SEMPRE un sostenitore del custom, anche per le Pippe da circolo come me.

Giocare con una Racca da 295 grammi, o una da 320 (in termini di gioco) fornisce una differenza sostanziale.

Ovvio poi, che la racchetta non ti farà diventare Federer!

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Messaggio Da Titanic Dom 18 Ott 2015, 02:41

pro-t-one ha scritto:La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
(Dati misurati con radar e accelerometri)

Misurare  con strumenti altera la prestazione, in quello che io definisco principio di indeterminazione  applicato al tennis (addirittura spesso basta la presenza anche di soli occhi indiscreti per alterarla), quindi sia i feedback che le misurazioni sono spesso fallaci perché il tennis non è sport riproducibile ed ha troppe variabili (certo puoi fermare le 1000 variabili e misurarne un paio solo ma il valore di quello che si misurera' è molto limitato). Poi: il feedback positivo che un giocatore puo' esprimere non mi convince e in linea di principio è contestabile. Sensazioni positive o negative possono essere anzi elemento nocivo nel gioco e possono essere ingannevoli.
Quello che scrive Spalama non è solo condivisibile ma quanto di piu' ragionevole si possa dire sull'argomento chi lo contesta butta via il  bambino con l'acqua sporca.
E con questo non voglio dire che customizzare sia inutile ( cosa che sicuramente Riki penserà di quanto ho scritto) anzi dico il contrario ma che i risultati ed importanza di esperimenti come quelli del'itf( che non conosco e nemmeno mi interessano) siano in definitiva baggianate elaboratissime  applicate al tennis in cui tutto e vero ma non serve a un cappero. In pratica come al solito dico solo che non mi fido di nessuno o come dice Chiros non dico nulla. Zarathustra esortava  gli uomini a non fidarsi di chi parlava di speranze ultraterrene, io a non fidarsi dei feedback( ed anche qui non voglio dire che il feedback non abbia valore).
Quindi Protone quel 5 o 10 %( o 5  o 10 ?) ha poco valore perché bisogna vedere quale il punto di partenza, poi velocita' cosa mi significa(volendo aumentare la velocità si potrebbe fare  molto meglio di 5/10 % , e se fosse meglio avere 5 % meno )? mi contesti che c'è il feedback di sensazioni positivo? : secondo me basta che in partita il tizio cacci due diritti fuori  di 20 cm e perda per questi la partita  ed il feedback se ne va a farsi benedire. tutti sapete che la coperta della racchetta è una coperta corta se tiri da una parte da un altra si accorcia(velocita'- controllo)e quindi parlare di un mero aumento di velocita' non mi convince anche volendo dare per buone le misurazione che come ho detto non mi convincono se non le posso verificare io stesso; alla fine tutto passa sotto la mano del giocatore(inteso ne suo complesso mente-corpo) ed è li' il punto focale della questione come detto in maniera egregia da Spalama: non sottovalutiamo in un senso o nell'altro l'influsso della mente sopratutto e se dovete fare test fateli come LET .
Devo cmq anche dire che esperimenti con radar ed accelerometri possano avere in effetti una valenza psicologica da non sottovalutare se ben argomentati su questo non ci piove e unito alla fiducia dell'incordatore è elemento importantissimo. Ecco se suddetti esperimenti fosse mai possibile farli ad insaputa del giocatore(cosa che ritengo difficile) mi inizierebbero ad incuriosire.

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Messaggio Da marco61 Dom 18 Ott 2015, 09:23

Certo cobra che quando ne hai voglia sai anche spiegarti bene.
E non entro nel merito dei concetti che potrebbero anche non essere condivisi pur se per molti versi la penso come te.
Mi riferisco al modo in cui li hai espressi, finalmente chiaro ed esplicativo.
Sarà stata la birra del sabato notte, ma continua così.

Entrando nel merito, anch'io penso che i rilevamenti effettuati nei test avrebbero assoluto valore se a giocare fossero dei robot piuttosto che degli uomini col proprio bagaglio tecnico ed emotivo.
Sapere con certezza che con un telaio customizzato posso esprimere un 10% in più di velocità, non significa che io riesca ad esprimerla davvero. Probabilmente ci riesco quando palleggio rilassato, lascio andare il braccio e me ne infischio se la palla sta dentro o esce di un centimetro.
Durante il match è diverso. Mi è capitato diverse volte di trovarmi a cambiare telaio perchè magari con quello che stavo usando il back mi scappava via e non mi sentivo in fiducia.
Stessa cosa potrebbe succedere all'agonista vero dopo due dritti a tutto braccio usciti di 10 cm.
Così come gli potrebbe succedere, pur avendo in mano l'attrezzo più performante, di non riuscire a sfruttarlo per timore di perdere controllo.
Con questo non voglio contestare l'utilità dei test sulle racchette. Anzi, finalmente abbiamo gli strumenti necessari per capire come si comporta un telaio in determinate situazioni.
Voglio semplicemente dire che il vantaggio teorico di poter utilizzare un telaio settato ad hoc, non sempre all'atto pratico può diventare un vantaggio.


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Messaggio Da Ospite Dom 18 Ott 2015, 09:49

Titanic ha scritto:.cosa che sicuramente Riki penserà di quanto ho scritto)..
Tutt' altro, trovo molto stimolante e arguto quello che scrivi, e sono molto contento tu ti sia "sbottonato"
Anche quest' ultime considerazioni sono condivisibili e sottolineano l' importanza di una stretta collaborazione e affinità tra utente e chi fa il.custom.
Ecco perchè a volte il fai da tè può funzionare benissimo Smile se si hanno le conoscenze e la tranquillità mentale di non darsi trasportare dalle emozioni del momento.
Detto questo è anche vero che i professionisti queste prove le fanno, anche se saranno loro, insieme ai loro tecnici, ad interpretare e giudicare la bontà dei dati strumentali in base alla loro percezione.
Esiste il fenomeno dell' abitudine nel nostro sistema nevoso centrale per cui se protrai i test per un periodo sufficientemente lungo le alterazioni indotte saranno minime
Poi penso al giorno d' oggi ci siano le tecnologie per un' osservazione minimamente invasiva
Le variabili quelle si son impossibili da controllare in toto, ancor più per noi comuni tennisti di quarta
Rimane comunque fondamentale la percezione del giocatore e l' osservazione di chi lo allena.
Chi é naturalmente tranquillo e riesce per un pò a far tacere il suo emisfero sinistro, potrà avvalersi di una percezione più corrispondente al vero, con il cervello destro capace di percepire e fare in maniera istantanea calcoli complicatissimi.
Se il rumore di fondo del nostro cervello razionale e pensante disturba questo processo la nostra percezione esatta va a farsi benedire
C'é chi é naturalmente tranquillo, spesso a lui non serve nemmeno il custom, cambia le corde quando si rompono.... o quando gli viene il male al braccio, e qualcuno gli fa presente che la causa potrebbe esser la plasticaccia indurita che porta sulla racchetta.
Però raramente perde partite da un avversario inferiore.
Il custom dovrebbe essere innanzitutto per correggere sbilanciamento di fabbrica da costruzioni di dubbia qualità.
E qua serve un tecnico, e attrezzato.
Questi sbilanciamento asimmetrici son causa di patologie e disturbano la percezione.
Poi, se uno sa esattamente cosa cerca ed è ben consigliato (o ne ha le conoscenze) si può aggiungere qualcosa per raggiungere un determinato obiettivo.
Se non sei tranquillo finisci nel girone dei customizzatori compulsivi, con grande pericolo per il nostro braccio, che non ha più il tempo di adattarsi.
E va in confusione anche il nostro tennis, ammesso che ne abbiamo uno. Smile



Ultima modifica di Riki66 il Dom 18 Ott 2015, 09:55 - modificato 2 volte.

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Messaggio Da superpipp(a) Dom 18 Ott 2015, 09:54

Voglio dire anche la mia, pero' su Titanic:
Quando vuole si fa capire, eccome se si fa capire!!!!
Chiaramente non entro nel merito se sia cosi' come dice o meno (non ho le competenze come voi altri) pero' almeno e' chiaro il suo "Cobra-pensiero" .
Ciao
SP


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Messaggio Da Chiros Dom 18 Ott 2015, 13:00

E bravo il cobra
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Messaggio Da Simba Dom 18 Ott 2015, 14:29

Titanic ha scritto:
pro-t-one ha scritto:La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
(Dati misurati con radar e accelerometri)

Misurare  con strumenti altera la prestazione, in quello che io definisco principio di indeterminazione  applicato al tennis (addirittura spesso basta la presenza anche di soli occhi indiscreti per alterarla), quindi sia i feedback che le misurazioni sono spesso fallaci perché il tennis non è sport riproducibile ed ha troppe variabili (certo puoi fermare le 1000 variabili e misurarne un paio solo ma il valore di quello che si misurera' è molto limitato). Poi: il feedback positivo che un giocatore puo' esprimere non mi convince e in linea di principio è contestabile. Sensazioni positive o negative possono essere anzi elemento nocivo nel gioco e possono essere ingannevoli.
Quello che scrive Spalama non è solo condivisibile ma quanto di piu' ragionevole si possa dire sull'argomento chi lo contesta butta via il  bambino con l'acqua sporca.
E con questo non voglio dire che customizzare sia inutile ( cosa che sicuramente Riki penserà di quanto ho scritto) anzi dico il contrario ma che i risultati ed importanza di esperimenti come quelli del'itf( che non conosco e nemmeno mi interessano) siano in definitiva baggianate elaboratissime  applicate al tennis in cui tutto e vero ma non serve a un cappero.
Scusa Titanic, prima dici che customizzare sia tutt'altro che inutile e poi gli esperimenti dell'Itf sono baggianate: non ti sembra che ci sia qualcosa che non va?
D'accordissimo sul fatto che le sensazioni umane possano restituire infiniti feddback quindi non credibili o meglio, discutibili. Da tester corde ho fatto parecchie prove ma quelle che mi hanno affascinato di più sono state e saranno i "blind test", ovvero non voglio avere NESSUN  dato e a volte ammetto che mi sono trovato qualche sorpresa....inaspettata a conferma che un nome, una virgola, possono condizionare non poco un qualsiasi giudizio finale soprattutto se le sensazioni provate nel momento del test non piacciono rendendo particolarmente difficile un giudizio obbiettivo.
D'altra parte a furia di prove e controprove posso permettermi di trarre certe conclusioni conscio che comunque saranno discutibili soprattutto da chi come te ha, per così dire, una tendenza "ateista".
Stessa cosa anche se in modo un pò diverso vale per il custom: o ci credi o non ci credi. I test con accelerometri: o ci credi o non ci credi. Fatto sta che  la tua tendenza a non credere in nulla (se ho ben capito) se non a te stesso porta soltanto ad una chiusura mentale, ad un giudizio scaturito soltanto dal tuo modo di pensare che naturalmente va rispettato ma che in sè conta ben poco se non supportato da tuoi personalissimi test.
In buona sostanza sto dicendo che non si possono contraddire o comunque non condividere cose fisiche misurabili se non con altrettante cose fisiche misurate. Da questo punto in poi si potranno discutere e confrontare con giudizio personale qualsiasi test sia di corde, racchette, custom o accelerometri. E a tal proposito di misurabili ci sono proprio certi strumenti che non danno scampo alle impressioni personali: una racchetta misurata con un cosiddetto RA 60 non credo si possa affermare che sia uguale ad una con un RA 75 altrimenti si corre il rischio di entrare nel vortice delle disussioni da spogliatoio dove tutto è possibile.
Incordando e misurando le racchette di diversi campioni italiani e anche ad uno straniero ho cercato di andare oltre alla loro immagine e ai marchi usati e indossati addirittura discutendo con loro  stessi dell' attrezzatura perchè mi affascina il modo con cui sono arrivati a certi livelli e magari con il loro stesso aiuto riuscirò a raggiungere quei livelli nel mio impegno quotidiano. Tali confronti mi hanno portato  a certe conclusioni e capire meglio i motivi per cui un campione non cambia mai il proprio attrezzo oppure il tipo di corda o l'overgrip. Qui il loro feedback positivo non lo puoi contestare.
Al campione non interessa sapere se gli accelerometri funzionano, non interessa sapere se l'ultima Aeropro da pesantezza di palla o più spin, al campione interessa un attrezzo nel suo complesso che lo porti alla vittoria, punto e basta.
Dietro a questa frase però si celano diverse cosette tipo gli accelerometri che gli consentono di conoscere fino a che punto il suo fisico riesce a gestire al meglio un certo tipo di potenza, oppure se gli piace e massimizza il gesto atletico il bilanciamento a 30 cm dal manico tanto per citare le principali. E sono tutte misurabili.
Tutte queste esperienze e moltissime altre mi hanno portato a diventare da cambiatore compulsivo di racchette all'esatto contrario: guai a chi mi tocca la mia racchetta! Attenzione, non è che il confronto con  campioni mi abbia fatto riflettere al punto di non cambiare più, sono arrivato a questo perchè il flex, lo sw, il bilanciamento, il peso, le misure del manico le ho portate tutte alle mie esigenze e guardacaso sono tutte cose misurabili non sono illusioni ma come direbbe qualcuno "solide realtà", un punto di riferimento nell'infinita bellezza  e spazio senza limiti della mente umana, perchè liberi si nasce, condizionati si diventa!


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Messaggio Da Titanic Dom 18 Ott 2015, 17:24



ho trovato questo sul sito itf, ancora mi fanno male gli addominali dal ridere, sembra una stanza sadomaso. Ma dai ancora c'è gente che crede all'utilita' di questi test fatti cosi? Baggianate cosmiche sono. Ma non c'è nessuno sano di mente ?


Ultima modifica di Titanic il Dom 18 Ott 2015, 17:29 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Titanic Dom 18 Ott 2015, 17:27

ecco mi ricordava questo film

Titanic

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Messaggio Da Titanic Dom 18 Ott 2015, 17:35

Titanic ha scritto:Protone dai su non esagerare non mi scadere in esempi che di scientifico non hanno nulla, mi ricordo una volta di un post(non  tuo)  di una foto di una racchetta dove c'erano una o due corde orizzontali rotte e si stavano tutti scagliando contro l'incordatore anonimo perche' il telaio era deformato e accorciato dando come spiegazione il pattern con incordatura dal basso usato. Suvvia dando per vero quello che dici sulle crepe e le incordature 'from bottom' pensi davvero che la causa sia il 'from bottom'. pensaci almeno 10 secondi e poi rispondi sinceramente  

ti giuro nessuna vena polemica anzi mi interessano le tue opinioni se sincere, ma cosa pensi della domanda in rosso?

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Messaggio Da pro-t-one Dom 18 Ott 2015, 19:04

Dai Corbratitanic..... suvvia!

Non ho voglia di polemica.
Io ho constatato con mano la deformazione dei telai
Sono un appassionato di head radical oversize e ti dico che spesso quelle che mi sono arrivate per le mani, incordate dal basso avevano l'ovale a pera.

Se poi hai deciso di cambiare filosofia di vita vedi tu.....
Io continuo a incordare dall'alto al basso almeno fino a che non riuscirò a trovare una ditta dotata di scanner laser 3d per fare degli esperimenti.

I miei bei 7 head radical ti OS non aspettano altro......



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Messaggio Da pro-t-one Dom 18 Ott 2015, 19:22

Titanic ha scritto:
pro-t-one ha scritto:La discussione mi sembra molto molto interessante.....
Tutto giusto quanto avete detto ma vi pongo una domanda, lecita spero.
Perché un giocatore con una racchetta ottimizzata e customizzare rende un 5-10% in più in termini di velocità e anche dal punto di vista percettivo e di apprezzamento fornisce feedback positivi?
(Dati misurati con radar e accelerometri)

Misurare  con strumenti altera la prestazione, in quello che io definisco principio di indeterminazione  applicato al tennis (addirittura spesso basta la presenza anche di soli occhi indiscreti per alterarla), quindi sia i feedback che le misurazioni sono spesso fallaci perché il tennis non è sport riproducibile ed ha troppe variabili (certo puoi fermare le 1000 variabili e misurarne un paio solo ma il valore di quello che si misurera' è molto limitato). Poi: il feedback positivo che un giocatore puo' esprimere non mi convince e in linea di principio è contestabile. Sensazioni positive o negative possono essere anzi elemento nocivo nel gioco e possono essere ingannevoli.
Quello che scrive Spalama non è solo condivisibile ma quanto di piu' ragionevole si possa dire sull'argomento chi lo contesta butta via il  bambino con l'acqua sporca.
E con questo non voglio dire che customizzare sia inutile ( cosa che sicuramente Riki penserà di quanto ho scritto) anzi dico il contrario ma che i risultati ed importanza di esperimenti come quelli del'itf( che non conosco e nemmeno mi interessano) siano in definitiva baggianate elaboratissime  applicate al tennis in cui tutto e vero ma non serve a un cappero. In pratica come al solito dico solo che non mi fido di nessuno o come dice Chiros non dico nulla. Zarathustra esortava  gli uomini a non fidarsi di chi parlava di speranze ultraterrene, io a non fidarsi dei feedback( ed anche qui non voglio dire che il feedback non abbia valore).
Quindi Protone quel 5 o 10 %( o 5  o 10 ?) ha poco valore perché bisogna vedere quale il punto di partenza, poi velocita' cosa mi significa(volendo aumentare la velocità si potrebbe fare  molto meglio di 5/10 % , e se fosse meglio avere 5 % meno )? mi contesti che c'è il feedback di sensazioni positivo? : secondo me basta che in partita il tizio cacci due diritti fuori  di 20 cm e perda per questi la partita  ed il feedback se ne va a farsi benedire. tutti sapete che la coperta della racchetta è una coperta corta se tiri da una parte da un altra si accorcia(velocita'- controllo)e quindi parlare di un mero aumento di velocita' non mi convince anche volendo dare per buone le misurazione che come ho detto non mi convincono se non le posso verificare io stesso; alla fine tutto passa sotto la mano del giocatore(inteso ne suo complesso mente-corpo) ed è li' il punto focale della questione come detto in maniera egregia da Spalama: non sottovalutiamo in un senso o nell'altro l'influsso della mente sopratutto e se dovete fare test fateli come LET .
Devo cmq anche dire che esperimenti con radar ed accelerometri possano avere in effetti una valenza psicologica da non sottovalutare se ben argomentati su questo non ci piove e unito alla fiducia dell'incordatore è elemento importantissimo. Ecco se suddetti esperimenti fosse mai possibile farli ad insaputa del giocatore(cosa che ritengo difficile) mi inizierebbero ad incuriosire.

Caro mio..... ci conosciamo bene e sai che ci rispettiamo pur nelle grandi differenze di "approccio".

Tu sei un poeta-artista della racchetta..... io per deformazione personale e professionale un tecnico.
Io cerco di eliminare variabili per trarre conclusioni.
Tu vai a sentimento e ti piace avere tante variabili perchè da colore alla vita.

Io costruisco macchine per determinare valori e conoscere le caratteristiche delle corde
Tu le monti e scendi in campo e vedi un po' come va.....

Io misuro momenti di inerzia longitudinali, trasversali e torsionali.
Tu metti piombo a sentimento.

Nel massimo rispetto e simpatia che nutro per te ti dico che i test che faccio sono condotti sempre con il feedback diretto dei giocatori.
Faccio prove semplici, non fantascienza o esperimenti con la supercazzola.
Misuro velocità in ingresso ed in uscita (senza che il giocatore sappia che racchetta sta usando.... occhio!)
Calcolo rendimenti
Calcolo accelerazioni
Valuto anche in campo se le palle sono dentro o fuori
Guardo ed osservo la dinamica del colpo con l'aiuto del maestro-coach.
Elaboro i numeri che ricavo e dato che ho studiato e per passione continuo a studiare e lavorare la notte..... traggo elementi utili a quello che voglio fare.

Nel corso dell'ultimo anno ho avuto la fortuna di collaborare e seguire molti pro e moltissimi junior.
Se i numeri non mi portassero da nessuna parte ti direi che hai ragione ma dato che i numeri hanno partorito non formule ma racchette con cui questi giocatori hanno fatto best ranking, vinto tornei itf e continuano ad essere soddisfatti del lavoro svolto ti dico in tutta serenità che sono soddisfatto.

Poi, caro Cobra-Titanic vedila come vuoi e pensala come vuoi..... anche a montare le corde in metallo per fare esperimenti.
La vita è bella proprio così, perchè non siamo tutti uguali e perchè ognuno in modo differente trova la sua dimensione.

Non dimenticare però che a volte quello che fa ridere (intendo l'esperimento che hai segnalato e di cui hai postato il video), servono a persone che hanno gli strumenti, hanno studiato per questo e continuano a fare ricerca per ricavare elementi per sviluppare e fare andare avanti la tecnologia.
Se postassi un video dei test che conduco sulle corde sai che ridere.....
Ma funziona caro mio e come qualcuno di voi ha avuto modo di testare con mano e racchetta riesco a "predire", senza essere mago, dati e caratteristiche delle corde e delle racchette.

Poi il mondo è fatto di uomini..... di poeti, di artisti..... di ingegneri e di tennisti!

(Stai sereno......)


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Messaggio Da Nessuno Dom 18 Ott 2015, 20:42

Titanic ha scritto:

ho trovato questo sul sito itf, ancora mi fanno male gli addominali dal ridere, sembra una stanza sadomaso. Ma dai ancora c'è gente che crede all'utilita' di questi test fatti cosi? Baggianate cosmiche sono. Ma non c'è nessuno sano di mente ?


Secondo me non c'é tanto da ridere!!

Pensa che di test fatti cosí, anche se su cose diverse, si fanno anche per gli aerei sui quali tanta gente sale tutti i giorni.

Ad esempio con un cannone ad aria, si tira un pollo contro il parabrezza di aerei ed elicotteri. (Sponsored by Marco61)

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Messaggio Da pro-t-one Dom 18 Ott 2015, 21:13

Bertu ha scritto:
Titanic ha scritto:

ho trovato questo sul sito itf, ancora mi fanno male gli addominali dal ridere, sembra una stanza sadomaso. Ma dai ancora c'è gente che crede all'utilita' di questi test fatti cosi? Baggianate cosmiche sono. Ma non c'è nessuno sano di mente ?


Secondo me non c'é tanto da ridere!!

Pensa che di test fatti cosí, anche se su cose diverse, si fanno anche per gli aerei sui quali tanta gente sale tutti i giorni.

Ad esempio con un cannone ad aria, si tira un pollo contro il parabrezza di aerei ed elicotteri. (Sponsored by Marco61)

Comunque il test comico in questione serve a studiare e determinare quello che i tecnici chiamano ACOR (apparent coefficient of restitution)
In altre parole la risposta della racchetta in fase di impatto.
Allo stesso modo dei polli sul parabrezza la ricerca serve..... a chi ci crede e sopratutto a chi non crede!


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Messaggio Da marco61 Dom 18 Ott 2015, 21:46

Vero, i polli servono anche a questo.
Gli scienziati della NASA hanno costruito una specie di cannoncino per lanciare dei polli morti alla velocita' massima possibile contro i parabrezza degli aerei di linea, degli aviogetti militari e della navetta Space Shuttle.
Lo scopo e' simulare i frequenti scontri con i gallinacei vaganti nell'aria per verificare la resistenza dei parabrezza.
Alcuni ingegneri britannici, avendo sentito parlare di questa "arma", erano desiderosi di provarla sul parabrezza dei loro nuovi treni ad alta velocita'.
Sono stati presi accordi con la NASA ed il cannone e' stato spedito agli assistenti tecnici britannici. Quando l'arma e' stata attivata la prima volta, gli ingegneri britannici sono rimasti impietriti mentre il pollo sparato dal cannoncino si schiantava contro il loro parabrezza infrangibile e lo fracassava, rimbalzava contro la console dei comandi, spezzava in due lo schienale della poltroncina di un ingegnere e si andava ad incastrare nella parete posteriore della baracca come se fosse stato una freccia scoccata da un arco. Gli sconvolti tecnici Britannici hanno trasmesso alla NASA i risultati disastrosi dell'esperimento e i progetti del loro parabrezza supplicando gli scienziati Americani perche' dessero loro dei suggerimenti. La NASA ha risposto con un appunto della lunghezza di una riga:
"Prima di lanciare i polli contro il parabrezza, ricordatevi di scongelarli."


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Messaggio Da Simba Dom 18 Ott 2015, 21:52

marco61 ha scritto:Vero, i polli servono anche a questo.
Gli scienziati della NASA hanno costruito una specie di cannoncino per lanciare dei polli morti alla velocita' massima possibile contro i parabrezza degli aerei di linea, degli aviogetti militari e della navetta Space Shuttle.
Lo scopo e' simulare i frequenti scontri con i gallinacei vaganti nell'aria per verificare la resistenza dei parabrezza.
Alcuni ingegneri britannici, avendo sentito parlare di questa "arma", erano desiderosi di provarla sul parabrezza dei loro nuovi treni ad alta velocita'.
Sono stati presi accordi con la NASA ed il cannone e' stato spedito agli assistenti tecnici britannici. Quando l'arma e' stata attivata la prima volta, gli ingegneri britannici sono rimasti impietriti mentre il pollo sparato dal cannoncino si schiantava contro il loro parabrezza infrangibile e lo fracassava, rimbalzava contro la console dei comandi, spezzava in due lo schienale della poltroncina di un ingegnere e si andava ad incastrare nella parete posteriore della baracca come se fosse stato una freccia scoccata da un arco. Gli sconvolti tecnici Britannici hanno trasmesso alla NASA i risultati disastrosi dell'esperimento e i progetti del loro parabrezza supplicando gli scienziati Americani perche' dessero loro dei suggerimenti. La NASA ha risposto con un appunto della lunghezza di una riga:
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Messaggio Da superpipp(a) Dom 18 Ott 2015, 22:02

Simba ha scritto:
marco61 ha scritto:Vero, i polli servono anche a questo.
Gli scienziati della NASA hanno costruito una specie di cannoncino per lanciare dei polli morti alla velocita' massima possibile contro i parabrezza degli aerei di linea, degli aviogetti militari e della navetta Space Shuttle.
Lo scopo e' simulare i frequenti scontri con i gallinacei vaganti nell'aria per verificare la resistenza dei parabrezza.
Alcuni ingegneri britannici, avendo sentito parlare di questa "arma", erano desiderosi di provarla sul parabrezza dei loro nuovi treni ad alta velocita'.
Sono stati presi accordi con la NASA ed il cannone e' stato spedito agli assistenti tecnici britannici. Quando l'arma e' stata attivata la prima volta, gli ingegneri britannici sono rimasti impietriti mentre il pollo sparato dal cannoncino si schiantava contro il loro parabrezza infrangibile e lo fracassava, rimbalzava contro la console dei comandi, spezzava in due lo schienale della poltroncina di un ingegnere e si andava ad incastrare nella parete posteriore della baracca come se fosse stato una freccia scoccata da un arco. Gli sconvolti tecnici Britannici hanno trasmesso alla NASA i risultati disastrosi dell'esperimento e i progetti del loro parabrezza supplicando gli scienziati Americani perche' dessero loro dei suggerimenti. La NASA ha risposto con un appunto della lunghezza di una riga:
"Prima di lanciare i polli contro il parabrezza, ricordatevi di scongelarli."

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Messaggio Da Titanic Lun 19 Ott 2015, 09:15

pro-t-one ha scritto:Dai Corbratitanic..... suvvia!

Non ho voglia di polemica.
Io ho constatato con mano la deformazione dei telai
Sono un appassionato di head radical oversize e ti dico che spesso quelle che mi sono arrivate per le mani, incordate dal basso avevano l'ovale a pera.

Se poi hai deciso di cambiare filosofia di vita vedi tu.....
Io continuo a incordare dall'alto al basso almeno fino a che non riuscirò a trovare una ditta dotata di scanner laser 3d per fare degli esperimenti.

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pro-t-one pensiero, sii sincero non ci crederei nemmeno fosse vero che deduci che l'ovale fatto a pera delle head
sia causato dal pattern dal basso. Come dici parli di racchette che non hai visto incordare (o le hai viste mentre incordavano) per non considerare che la seconda preposizione è in contraddizione con la prima.
O non sei sincero o non hai dedicato 10 secondi a pensarci prima di rispondere.
Giuro non c'è un minimo di polemica ma di sola curiosita'.

ps. prima dello scanner 3d al laser bisognerebbe sapere cosa andare a cercare di misurare avere strumenti ed usarli per cercare cose inutili non serve

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