Allenamento mentale: un consiglio per giocatori di 4° e 3° cat

Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria

Premessa:
- se siete persone che si allenano 1/2 volte a settimana
- se siete giocatori che fanno almeno una partitella a settimana (torneo o con amici)

Quando pensare e quando non pensare in partita
- pensare nella pausa fra un punto e l'altro a come voglio giocare il punto
- non pensare mentre si sta giocando. eseguire lo schema che vi siete prefissati.

Domanda:
- l'avete mai provato a fare per tutto un set?
- siete in grado di provarlo per almeno 2-3 game di fila?

attendo vostre risposte
buon divertimento

Marco
(Istruttore e allenatore mentale)

mickfelagund ha scritto:Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria

Premessa:
- se siete persone che si allenano 1/2 volte a settimana
- se siete giocatori che fanno almeno una partitella a settimana (torneo o con amici)

Quando pensare e quando non pensare in partita
- pensare nella pausa fra un punto e l'altro a come voglio giocare il punto
- non pensare mentre si sta giocando. eseguire lo schema che vi siete prefissati.

Domanda:
- l'avete mai provato a fare per tutto un set?
- siete in grado di provarlo per almeno 2-3 game di fila?

attendo vostre risposte
buon divertimento

Marco
(Istruttore e allenatore mentale)

Benvenuto, e permettimi la battuta, ma leggendo la tua data di iscrizione al forum che risale al 2012 e considerando che questo è il tuo primo messaggio, ci hai dovuto pensare circa 8 anni a porre questo quesito, ammazza che tempi di reazione

Caro Marco,
durante un match cerco di non pensare proprio, né alla strategia né alla tattica. fra un punto e l'altro respiro e uso il tempo per recuperare i battiti, al cambio campo bevo, e allento la tensione muscolare. La possibilità di prefigurare un punto è solo teorica, soprattutto in risposta. C'è sempre un avversario e nel gioco ci son troppi "se" per poter preconfezionare un punto.
Il tennis è automatismo, ripetibilità, recupero atletico e capacità di guardare la palla fino all'impatto. i pensieri prima e durante il gioco sono nemici.

mickfelagund ha scritto:Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria


Marco
(Istruttore e allenatore mentale)

Marco benvenuto.

Solo un piccolo appunto: nel primo messaggio che si scrive in un forum, sarebbe una buona cosa introdursi con una piccola presentazione ed un saluto.

Invece ho l'impressione che il tuo "incipit" serva a pubblicizzare una prossima vendita di un tuo manuale/compendio sul tennis mentale.

In tutto questo non ci sarebbe nulla di male ma, ove avessi ragione, ti sei presentato davvero nel peggiore dei modi.

In ogni caso sei sempre in tempo a rimediare.

Un saluto.

[quote="correnelvento"]

mickfelagund ha scritto:
Marco benvenuto.

Solo un piccolo appunto: nel primo messaggio che si scrive in un forum, sarebbe una buona cosa introdursi con una piccola presentazione ed un saluto.

Chiedo scusa ma non ho trovato l'area presentazioni.
Ad ogni modo volevo introdurmi facendo una riflessione ponendo una semplice domanda. Come allenatore mentale lavoro tutti i giorni coi tennisti e mi preme poter dare una mano a quelli (e sono troppi) che non sanno come allenare la mente nel tennis.
Grazie. a presto

Io tra un game e l'altro penso ad Attila ed al suo Serve & Volley.....mi fa stare concentrato!!!!!

Fabio.
P.S.Marco scusami.....la prossima risposta sara' piu' seria!!!!

Ciao Mick ..... benvenuto.
Io gioco 2/3 volte a settimana e al max faccio il sociale o qualche torneuzzo organizzato dagli amici . Secondo me ai miei livelli non c'è da allenare granché se non una buona condizione atletica e cercare di giocare dentro i propri limiti tecnici e magari ogni tanto oltre ('na botta di vita ).
Il mental coach lo vedo solo dai seconda in su ...

Incompetennis ha scritto:Ciao Mick ..... benvenuto.
Io gioco 2/3 volte a settimana e al  max faccio il sociale o qualche torneuzzo organizzato dagli amici . Secondo me ai miei livelli non c'è da allenare granché se non una buona condizione atletica e cercare di giocare dentro i propri limiti tecnici e magari ogni tanto oltre ('na botta di vita   ).
Il mental coach lo vedo solo dai seconda in su ...  

...diciamo che serve quando trovi qualcuno che ha una mente... cosa che qui non è così facile ....

Benvenuto Marco, compaesano...

A mio modesto, anzi modestissimo parere, l'allenamento mentale ai nostri bassi livelli (quarta e terza bassa) non ha ragione di esistere.

E questo per un semplice motivo: le lacune tecniche sono così ENORMI, che la mente gioca una parte irrilevante.

Diverso il discorso per i livelli più alti, dove i giocatori sono tecnicamente completi e fisicamente allenati.

In questo caso la mente e la concentrazione diventano importanti, in quanto la partita si gioca in pochi punti cruciali.

fabione65 ha scritto:Io tra un game e l'altro penso ad Attila ed al suo Serve & Volley.....mi fa stare concentrato!!!!!

Fabio.
P.S.Marco scusami.....la prossima risposta sara' piu' seria!!!!

Basta che mi pensi vestito.....
Ciao Marco e benvenuto , hai mai avuto casi di violenza verso le racchette non giustificata? Se sì ti presento qualcuno....

taglia64 ha scritto:Caro Marco,
durante un match cerco di non pensare proprio, né alla strategia né alla tattica. fra un punto e l'altro respiro e uso il tempo per recuperare i battiti, al cambio campo bevo, e allento la tensione muscolare. La possibilità di prefigurare un punto è solo teorica, soprattutto in risposta. C'è sempre un avversario e nel gioco ci son troppi "se" per poter preconfezionare un punto.
Il tennis è automatismo, ripetibilità, recupero atletico e capacità di guardare la palla fino all'impatto. i pensieri prima e durante il gioco sono nemici.

d' accordissimo... conosco uno che voleva colpire la palla pensando alla patata... non ti dico quando ha provato a fare Serve&Volley..

correnelvento ha scritto:A mio modesto, anzi modestissimo parere, l'allenamento mentale ai nostri bassi livelli (quarta e terza bassa) non ha ragione di esistere.

E questo per un semplice motivo: le lacune tecniche sono così ENORMI, che la mente gioca una parte irrilevante.

Diverso il discorso per i livelli più alti, dove i giocatori sono tecnicamente completi e fisicamente allenati.

In questo caso la mente e la concentrazione diventano importanti, in quanto la partita si gioca in pochi punti cruciali.

come non essere d'accordo !

però credo che Marco faccia riferimento a dei ragazzi giovani in fase di formazione sia tennistica che mentale
allora forse il discorso assume un significato diverso

quanto a noi Marco getta la spugna qui dentro c'è gente convinta che fare conetti porti ad una esponenziale crescita tecnico/tattica, altri che giocano solo per poi brindare con un buon bicchiere di Bellavista , alcuni incauti addirittura pensando sia uno strumento per rimorchiare e infine alcuni sfogano tutta la frustrazione postando delle vignette deprimenti :

ace59 ha scritto:

..... alcuni incauti ...... sfogano tutta la frustrazione postando delle vignette deprimenti :

Altri ancora si esauriscono nei fumi di una botte di vino a furia di leggere tali barzellette

mickfelagund ha scritto:Allenamento Mentale:
un consiglio per tutti i giocatori di 4° e 3° categoria

Premessa:
- se siete persone che si allenano 1/2 volte a settimana
- se siete giocatori che fanno almeno una partitella a settimana (torneo o con amici)

Quando pensare e quando non pensare in partita
- pensare nella pausa fra un punto e l'altro a come voglio giocare il punto
- non pensare mentre si sta giocando. eseguire lo schema che vi siete prefissati.

Domanda:
- l'avete mai provato a fare per tutto un set?
- siete in grado di provarlo per almeno 2-3 game di fila?

attendo vostre risposte
buon divertimento

Marco
(Istruttore e allenatore mentale)

Ecco...se posso permettermi, fossi in te abbasserei la tensione delle tue corde di 3/4 kg..

Seriamente, secondo me l’aspetto mentale nello sport è una chiave che specie a basso livello sovrasta gli altri aspetti.

Ma mi sa che sono il solo qui a pensarlo...

No.

chiaro che chi non ha problemi mentali in campo sia portato a pensare che la mente non conti.
la mente può disturbare eccome.. a pari livello, qualunque sia, fa tutta la differenza del mondo

Riki66 ha scritto:chiaro che chi non ha problemi mentali in campo sia portato a pensare che la mente non conti.
la mente può disturbare eccome.. a pari livello, qualunque sia, fa tutta la differenza del mondo

E chi nn ha problemi mentali di quelli che conosci qui dentro?

Attila17 ha scritto:

Riki66 ha scritto:chiaro che chi non ha problemi mentali in campo sia portato a pensare che la mente non conti.
la mente può disturbare eccome.. a pari livello, qualunque sia, fa tutta la differenza del mondo

E chi nn ha problemi mentali di quelli che conosci qui dentro?

Parla per te..

Scherzi a parte anch'io penso che la parte mentale incide a tutti i livelli. Credo che chiunque quando va in campo non pensi solo a buttarla di la' sperando che non finisca in rete o fuori dalle righe, questo credo sia solo un problema del principiante assoluto.
Credo invece che ai nostri bassi livelli l'idea del fare qualcosa pensando sia più condizionato da quello che sta facendo l'avversario che a quello che organizziamo noi a priori,questo il più delle volte.
Se si vince si continua così, in caso contrario a meno di rassegnarsi come qualcuno fa, si cerca un piano B con soluzioni tattiche alternative, sempre se si possiede una tecnica che te lo concede.

Riki66 ha scritto:chiaro che chi non ha problemi mentali in campo sia portato a pensare che la mente non conti.
...cut...

Ecco, qui risiede secondo me il nocciolo della diatriba forumistica.

Corre, che giustamente dice che secondo lui non conti nulla, è secondo me l'esemplare perfetto.
Corre secondo me ha, per come l'ho visto io, la sua arma principale nell'approccio mentale alla partita. E' proprio la testa che lo porta a essere più forte di taluni che hanno verso di lui un evidente vantaggio tecnico.

1) Gioca imprimendo il suo ritmo e solo con i colpi che ha più consolidato nella sua tecnica. E cerca di portare li lo scambio.
2) Sa che potrebbe scambiare per ore e non cerca di accorciare lo scambio.
3) Ha grande "grinta" o "garra", quindi gli devi sparare prima di fare un punto.
4) E' conscio delle proprie carenze e sopperisce girandoci intorno.

Il classico giocatore solido che devi battere, da solo non si batte.

Mentre ci sono tanti giocatori pippe che si battono da soli, giocando colpi che non hanno consolidato tecnicamente, distraendosi facilmente con eccessi di rabbia o paura di vincere, entrando in tunnel mentali che si ripercuotono sul gioco stesso, con negatività. Etc...

ragazzi, il sig mickfelagund ha solamente la necessità di "intubare" qualcuno e convincerlo magari a comprare un corso o un libro o chissà che altro.
Siamo un nugolo di "over" che ha già avuto ben altri cazzi che la sconfitta con il "mentalist" di turno e sappiamo bene che mago merlino non esiste. Poi ognuno di noi ha la sua visione del concetto mentale nel tennis e credo sia palese che, al servizio, si possa minimamente predeterminare una tattica punto per punto (metterla in pratica poi è altro paio di maniche). ma in risposta? a meno che il nostro avversario sia un pippone galattico, la tattica la predetermina lui, e il nostro tennis deve reagire in autonomia e ribaltare l'inerzia dello scambio se possibile.

taglia64 ha scritto:ragazzi, il sig mickfelagund ha solamente la necessità di "intubare" qualcuno e convincerlo magari a comprare un corso o un libro o chissà che altro.
Siamo un nugolo di "over" che ha già avuto ben altri cazzi che la sconfitta con il "mentalist" di turno e sappiamo bene che mago merlino non esiste. Poi ognuno di noi ha la sua visione del concetto mentale nel tennis e credo sia palese che, al servizio, si possa minimamente predeterminare una tattica punto per punto (metterla in pratica poi è altro paio di maniche). ma in risposta? a meno che il nostro avversario sia un pippone galattico, la tattica la predetermina lui, e il nostro tennis deve reagire in autonomia e ribaltare l'inerzia dello scambio se possibile.

e quindi? c'è chi ha venduto libri, chi vende servizi di incordatura o personalizzazione racchette... che problema c'è? perchè denigrare lui con termini come "intubare" che sa di disonestà ? O è vietato il commercio o non lo è....
Inoltre potrebbe fare come altri qui che si mettono in gioco non per forza commercialmente, rispondendo quando possono a semplici quesiti.

Taglia, bravo tu che hai delle certezze, io sono scarso e certezze non ne ho. Mago Merlino non esiste, ma perchè negare la possibilità di approfondire un aspetto che per te vale 0, per altri può essere fondamentale?
Senza contare che tu poi parli di sola tattica, cosa che nell'aspetto mentale è solo una delle varie sfaccettature.

Inoltre il tuo "assunto" non è nemmeno del tutto corretto, poichè in risposta si cerca comunque un approccio o tattico, che va dall'aggredire il battitore debole, al contenere il battitore forte rispondendo centrale o diagonale (almeno così io cerco di fare).

Matteo1970 ha scritto:

Riki66 ha scritto:chiaro che chi non ha problemi mentali in campo sia portato a pensare che la mente non conti.
...cut...

Ecco, qui risiede secondo me il nocciolo della diatriba forumistica.

Corre, che giustamente dice che secondo lui non conti nulla, è secondo me l'esemplare perfetto.
Corre secondo me ha, per come l'ho visto io, la sua arma principale nell'approccio mentale alla partita. E' proprio la testa che lo porta a essere più forte di taluni che hanno verso di lui un evidente vantaggio tecnico.

1) Gioca imprimendo il suo ritmo e solo con i colpi che ha più consolidato nella sua tecnica. E cerca di portare li lo scambio.
2) Sa che potrebbe scambiare per ore e non cerca di accorciare lo scambio.
3) Ha grande "grinta" o "garra", quindi gli devi sparare prima di fare un punto.
4) E' conscio delle proprie carenze e sopperisce girandoci intorno.

Il classico giocatore solido che devi battere, da solo non si batte.

Mentre ci sono tanti giocatori pippe che si battono da soli, giocando colpi che non hanno consolidato tecnicamente, distraendosi facilmente con eccessi di rabbia o paura di vincere, entrando in tunnel mentali che si ripercuotono sul gioco stesso, con negatività. Etc...

Mat: ciò che scrivi ha senso.

Però qualcuno tende ad andare fuori tema.

Non credo che il focus sia su quale tattica/ strategia da adottare in partita.
Questo fa parte del "bagaglio tecnico": il tennis è fatto di geometrie precise, e se non le conosci o non le sai attuare il problema è tecnico.

Penso che il nostro amico istruttore si riferisca al fatto di restare concentrati in partita, focalizzati sulla palla, sul colpo stesso...

Senza distrazioni o pensieri negativi.

Il tutto a mio modesto parere, chiaramente.

Sicuramente, un "mental coach" che magari possa insegnare delle piccole routine per restare concentrati ed eliminare i pensieri negativi può trovare la sua utilità, per chi ne ha bisogno.

Credo non abbia alcuna utilità nella scelta della tattica corretta: lì piuttosto serve un istruttore/maestro tecnico, non mentale.