Controllo o facilità di gioco?

Promemoria primo messaggio :

Per quanto ci si possa sforzare nella ricerca del proprio telaio ideale, un dato di fatto è uguale per tutti: la racchetta perfetta non esiste. I telai possono essere "control oriented" o "power oriented", e quando sono 50 e 50 non sono nè molto precisi, nè molto potenti.
Ora, è ovvio che più alto è il livello di gioco, maggiore è il bisogno di ottenere controllo dalla propria racchetta. Ma anche questo non è sempre vero. Ricordo una frase pronunciata da una delle sorelle Williams: "Datemi la racchetta più potente possibile, al resto ci penso io".
Dipende quindi dalla tipologia di gioco. Federer si trova bene con la sua Wilson, e nonostante le frequenti steccate anche dovute al piatto piccolo, riesce ad avere quella precisione che un altro telaio non gli permetterebbe. Roddick, al contrario, richiede il massimo della potenza dal suo servizio, e per questo niente di meglio della sua Pure Drive.
Discorso Pro a parte, per il tennista del nostro livello, cosa ci conviene pretendere dalla nostra racchetta? Verrebbe da pensare che un giocatore di livello molto basso non potrebbe mai giocare con una Pro Staff, ma se questo giocatore ha l'abitudine di sparacchiare da ogni parte del campo col risultato di mettere la sua palla due metri fuori dal campo, non sarebbe più redditizio per lui avere un telaio che non spinge molto per diminuire il numero dei suoi errori? Viceversa, un giocatore dello stesso livello che si preoccupa soprattutto di buttarla di là, ma che viene preso a pallate perchè la sua palla viaggia a 10 all'ora, avrebbe giovamento a giocare con un telaio che, con lo stesso gesto tecnico, gli permette di giocare magari non una palla più veloce, ma almeno più lunga.
Io ho sempre amato giocare con telai piuttosto impegnativi, e sotto questo punto di vista ho scritto più di una volta che la racchetta da cui ho ricevuto le sensazioni migliori è la RDS 002 Tour. Ultimamente ero tornato alla Prince Graphite Oversize, con l'accortezza di diminuire molto la tensione con cui la usavo negli anni scorsi. E mi ci trovavo pure bene. Poi, per puro sfizio, ho voluto provare la Delta Core 1, allettato dal prezzo in offerta. Ci ho aggiunto 12 grammi di piombo, ho sostituito il grip originale con il Noene per assorbire le vibrazioni, tiro di nuovo le corde a tensioni elevate, ed ora non la sostituirei con nessun altra racchetta.
Guardando i risultati ottenuti in torneo con quel telaio, ultimamente ho vinto delle partite impegnative con una tale facilità che mai mi era successo in passato.
Evidentemente, per il mio gioco, un telaio con piatto grande, inerzia elevatissima e peso non importante, mi porta dei giovamenti. Avevo provato altre racchette amatoriali in passato, con altre caratteristiche, sempre riposte nell'armadietto dopo mezz'ora di gioco.
Ma questo riguarda il mio caso personale. In generale, quali parametri dobbiamo valutare per capire se per il nostro gioco è meglio optare per un telaio di controllo, oppure è preferibile un telaio facile che ci aiuti a spingere?

Giusto... puoi inserire del piombo all'interno del manico... che comunque non è cavo... ma ha uno spazio apposito.

In alternativa, levi il grip e applichi strisce piombate sotto lo stesso.

Albytao ha scritto:Per quanto riguarda la domanda del topic, non capisco perché il controllo debba escludere la facilità di gioco.

Alby, in realtà avrei dovuto parlare di controllo o potenza, però ritengo che sia assurdo giocare con un telaio potente se non si possiede un sufficiente controllo dei propri colpi.
Ho preferito fare quindi un paragone tra i telai che, con un corretto gesto tecnico, ti permettono di giocare in mezzo metro di campo con quelli che, pur non possedendo una tecnica sopraffina, ti permettono di buttare la palla d'altra parte con una certa regolarità.
In sostanza il motivo del topic è capire cosa ci può spingere a scegliere un telaio impegnativo con cui si può esser precisi ma che richiede una buona tecnica, piuttosto che rivolgerci a telai più facili, sicuramente meno appaganti, ma che possono dare maggior concretezza al proprio gioco.

Posso raccontare la mia esperienza:
dopo aver giocato per lungo tempo con la pd, ho provato nel giro di pochi mesi telai un pò più difficili, come la radical oversize, la ki 5, la radical midplus, la yonex 200.
Ogni volta che provavo uno di questi telai, il mio livello di gioco andava giù e poi risaliva ma mai al livello che ho con la pd.

Per cui il parere del mio maestro è stato: gioca con la pd e non perdere tempo dietro ad altri telai.

Perlomeno per me, è meglio un telaio facile.

La pd poi va bene anche in mano di giocatori esperti; se mai lo divessi diventare, comunque la pd mi supporterebbe e sarebbe in grado di crescere con me.

Unico problema della pd è che molti si lamentano della sua pericolosità alle articolazioni; finora non mi è ancora capitato (teniamo le dita incrociate), ma certo è una cosa da tenere presente.
Perciò, come mi ha detto una volta spaceoddity (che saluto), "non spendere soldi in racchette, ma spendi in corde da cambiare spesso sulla pd".
Forse è il consiglio più giusto.

la pd e la statistica sull'esplosione delle articolazioni è però falsata anche da altri aspetti.
è vero che è un telaio che per rigidità e caratteristiche non è tenera ma essendo quello che è si trova spesso in mano ad amatori che magari hanno difetti tecnici che di frequente sono principalmente responsabili di infortuni.

l'altro errore comune è poi cercare di controbattere la perdita di controllo alzando la tensione, invece di cambiare corde o proprio telaio.

girano giocatori di circolo (appunto) con pd incordate con monofili a 27/26 che poi si lamentano del male al gomito. già è tanto che non gli saltino le otturazioni quando colpiscono. In questi casi la fonte dell'epicondilite non è la vituperata babolat ma i neuroni...

Straquoto dropshot!

Analisi perfetta!

dropshot II ha scritto:
girano giocatori di circolo (appunto) con pd incordate con monofili a 27/26 che poi si lamentano del male al gomito. già è tanto che non gli saltino le otturazioni quando colpiscono. In questi casi la fonte dell'epicondilite non è la vituperata babolat ma i neuroni...

Ahahahahaha,questa ultima analisi è simpaticissima.

dropshot II ha scritto:la pd e la statistica sull'esplosione delle articolazioni è però falsata anche da altri aspetti.
è vero che è un telaio che per rigidità e caratteristiche non è tenera ma essendo quello che è si trova spesso in mano ad amatori che magari hanno difetti tecnici che di frequente sono principalmente responsabili di infortuni.

l'altro errore comune è poi cercare di controbattere la perdita di controllo alzando la tensione, invece di cambiare corde o proprio telaio.

girano giocatori di circolo (appunto) con pd incordate con monofili a 27/26 che poi si lamentano del male al gomito. già è tanto che non gli saltino le otturazioni quando colpiscono. In questi casi la fonte dell'epicondilite non è la vituperata babolat ma i neuroni...

per (s)fortuna io sono uno di quelli a cui e' venuto male al gomito con pd gt incordata con sonic pro a 22/21.....avro' pure difetti tecnici....ma sia da piccolo sia da 5-6 anni a questa parte nn ho mai avuto mezzo problema al gomito....con una 30ina di racchette e corde di tutti i tipi fino a tensioni di 27kg......solo la zozzalat gt(anzi...pure l'apd gt) mi ha rovinato e costretto a giocare con pk....adesso e' migliorato molto,ma nn e' piu' come prima il gomito,e' piu' sensibile......pure drive VADE RETROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

la PD è un telaio con determinate caratteristiche che sappiamo. non mi sentirei di consigliare una PD a chi è già predisposto a dolorini e doloretti al gomito ma non è che fa venire infiammazioni al primo sguardo.

l'epicondilite è una brutta bestia ed una delle cause è il telaio ma non sempre la principale. ci sono corde, tecnica, misura del manico e anche la costituzione. è un'infiammazione tendinea derivante da un trauma o più micro-traumi e che può dipendere dalla conformazione muscolare, dall'equilibrio tra muscoli agonisti ed antagonisti.

al circolo però quando ti viene incontro il giocatore che torna da onde d'urto, tecarterapia, agopuntura, apicoltura e lavoro di zappa la cosa si svolge per lo più così:
"eh"
"oh" (monosillabi non chiedetemi perchè ma è una nuova forma di comunicazione)
"che t'è successo"
"non ci puoi credere tiravo delle teghe da paura sulle righe poi ho sentito dolore, ho usato lo sprey (ipse dixit), ho continuato a giocare, ho provato anti-infiammatori assortiti ma il medico ha detto che dovevo usare ghiaccio e fermarmi (Ma va?) e mo sono fermo"
"ma che racchetta usavi"
"oh quella di rodddickck (ipse dixit)"
"mmm con che corde"
"neanche da chiedere, il top"
"cioè?"
"luxiqualcosa aluqualcosa ma powerrrrr"
"mmm che tensione?"
"32 kg come Muster"

scherzi a parte, c'è chiaramente una predisposizione ed over 30 anche l'affaticamento ha la sua parte però il comportamento dell'atleta, l'allenamento e la scelta di materiali trascurati come le corde hanno tanta importanza quanto il telaio. se prendo una kinetic e la incordo a 30 kg con il filo di ferro i gomiti esplodono uguale. solo che una kinetic è in mano a un tennista che si è evoluto sulla sua pelle e quindi multifilo, mono morbidi e budelli si sprecano. su una pd non si usano le stesse cautele ed in mano a un cannibale è un'arma.

Io sono uno di quelli che aveva acartato la Pure Srive per dolori e doloretti vari. Quando avevo ricominciato a giocare l'anno scorso lo avevo fatto con una Roddick.
Oggi, in pieno periodo Pro Kennex per il mio braccio, mi hanno fatto provare una PD incordata in budello a 25kg.
Che dire... Ho fatto (nei miei limiti) i buchi sul campo ed il braccio non è tanto più affaticato che con la Kennex.