Tattica da cicciopanza

Ciao,
mi riaffaccio al forum dopo tanto tempo perché sto tornando al tennis dopo averlo abbandonato per 12 anni, anni passati a mettere su chili e chili.

Questa premessa è in un qualche modo legata alla considerazione che vorrei fare: stavo notando che in moltissimi tornei FIT di oggi, il terzo set è stato sostituito da un long-tiebreak e la mia pigrizia mi ha messo in testa un tarlo difficile da togliere (aiutatemi voi).

Ipotizziamo che io, cicciopanza destinato a rimanere tale, abbia nelle gambe al massimo un’oretta di partita (nel mio caso specifico è molto meno) e che per caso riesca a vincere il primo set esaurendo quasi tutte le energie;
non mi conviene “regalare” il secondo set all’avversario e giocarmi il tiebreak con le poche forze che ho risparmiato?
Per quale motivo devo andare a sfinirmi nel secondo set che molto probabilmente perderei e ritrovarmi così sfinito anche al tiebreak che sicuramente perderei anche quello?

Più o meno come quando nel circuito ATP perdono a zero il game prima di servire per il match.

Vi è mai capitato di trovare in torneo qualcuno che si comporti in questo modo?

Mah non so...involontariamente ho vissuto una partita del genere a primavera.
Ho vinto il primo set , nel secondo essendo molto fuori forma e complice il caldo atroce ho sciolto alla grande, il terzo anche se era un long tie break l'ho perso ugualmente giocando da cani visto che ero sfatto.
La tua tattica può funzionare solo se arrivi al terzo in buone condizioni.

nei tornei open c'è chi applica questa tattica nel secondo set (IMHO poco carina ma ognuno tira l'acqua al suo mulino...).

Infatti dico sempre a mio figlio che l'avversario vuole buttar via il set per giocarsi il tutto al STB di giocare molto tranquillo e cercare di farlo giocare il più possibile dandogli palle che lo invoglino a giocare

casa ha scritto:





Ipotizziamo che io, cicciopanza destinato a rimanere tale, abbia nelle gambe al massimo un’oretta di partita (nel mio caso specifico è molto meno) e che per caso riesca a vincere il primo set esaurendo quasi tutte le energie;
non mi conviene “regalare” il secondo set all’avversario e giocarmi il tiebreak con le poche forze che ho risparmiato?
Per quale motivo devo andare a sfinirmi nel secondo set che molto probabilmente perderei e ritrovarmi così sfinito anche al tiebreak che sicuramente perderei anche quello?


Vi è mai capitato di trovare in torneo qualcuno che si comporti in questo modo?

Assolutamente si!

Avversario vince 76 un set molto tirato...
Perde il secondo 60 in meno di 10 minuti
Vince al TB mi pare 10-8

Alla fine della partita ammette candidamente che lo ha lasciato perché non ne aveva più.

Ovviamente, nel momento che mettono l'orribile TB al posto del terzo, bisogna aspettarsi comportamenti del genere.

correnelvento ha scritto:
.....
Ovviamente, nel momento che mettono l'orribile TB al posto del terzo, bisogna aspettarsi comportamenti del genere.

Perfettamente d'accordo!

Beh, se hai un’oretta di tennis nelle gambe e vinci il primo tirato, ovvio che al fine del risultato ti conviene puntare subito al match tiebreak, perché non avresti più energia sufficiente per vincere un set vero. A meno che l’avversario non abbia più panza di te.
Per quanto riguarda la regola, da giudice arbitro federale non sono per nulla contrario al match tiebreak nei tornei Fitp, per questi motivi:
è più probabile che gli orari vengano rispettati e comunque i ritardi saranno inferiori, inoltre giocando su due set e un pezzettino avremo più energie per giocare nei giorni seguenti in caso di passaggio del turno.
Inoltre, per questo tornei i GA solitamente concordano con un circolo una cifra forfait, ma spesso sono costretti a lunghi tour de force nei giorni in cui molti incontri terminano in tre set con la formula tradizionale, e le ore di lavoro in più non vengono retribuite.

correnelvento ha scritto:


Assolutamente si!

...

Ho scoperto l'acqua calda!

io ho iniziato a fare tornei quando si facevano tre set ,e devo dire che mi sono capitate delle maratone , ma in quei momenti gli anni erano meno e sopportavo agevolmente .
nell'ultimo torneo che ho fatto nel 2023 ho incontrato un ragazzo giovane e il primo set vinco a fatica 7/5 inizia il secondo e l'anca e sempre più dolorante incomincio a zoppicare e sentire male , vado subito sotto e allora mollo perdo 6/3 con l'idea di giocarmi tutto stringendo i denti al tiebreak dove vinco..... , alla fine lo fatto solo perchè mi ero messo in testa che questo sarebbe stato il mio ultimo torneo e come obbiettivo prima di operarmi avrei voluto fare quei30 punti che mi mancavano per passare 4,2 sono uscito dal campo con un dolore molto forte non riuscivo a camminare ma ero soddisfatto per la caparbietà che ho avuto , poi a qualcuno potrebbe sembrare una cosa idiota ,però io ci tenevo ..... fatto sta che dopo 4 mesi sono entrato in sala operatoria e quest'anno non ho rinnovato la tessere FIT , lo faro il prossimo visto che ho recuperato bene la forma fisica e adesso quando gioco non sento più nessun tipo di dolore e mi diverto più di prima

io questa cosa del tb al posto del terzo set lo trovo veramente l'antitennis, in quanto sminuisce totalmente una delle componenti fondamentali del tennis : la parte atletica.
Io non faccio più tornei, ma mi romperebbe molto perdere una partita dove alla fine del secondo set io sono nettamente più fresco del mio avversario ed invece di fare un set si risolve tutto in un tb.
A questo se il problema è che ci sono match troppo lunghi meglio il killer point due set su tre o il set lungo ai 9

La tattica di mollare volutamente un set per puntare al STB mi sembra valida solo sulla carta.  Capisco se magari si va sotto al 2° di 3/4 giochi a 0 allora può avere un senso il risparmio energetico, però (almeno io) non si ha un interruttore ON/OFF.  Non è scritto che al via del TB si sia perfettamente in palla come il primo set, soprattutto dopo un secondo set giocato "alla vecchia".  Ed in più si mette in fiducia l'avversario...
Preferisco provare e, fin che ce n'è, viva il re.
Quando non ce n'è più... viva Gesù

Maxnob ha scritto:La tattica di mollare volutamente un set per puntare al STB mi sembra valida solo sulla carta.  Capisco se magari si va sotto al 2° di 3/4 giochi a 0 allora può avere un senso il risparmio energetico, però (almeno io) non si ha un interruttore ON/OFF.  Non è scritto che al via del TB si sia perfettamente in palla come il primo set, soprattutto dopo un secondo set giocato "alla vecchia".  Ed in più si mette in fiducia l'avversario...
Preferisco provare e, fin che ce n'è, viva il re.
Quando non ce n'è più... viva Gesù

Ne sei sicuro?

Uno ha 60 anni e 15 kg in più.

Gioca con un 30 enne del suo livello, fa uno sforzo enorme, e vince il primo 75 dopo 90 minuti di lotta.

È stanco morto...

E che fa? Inizia un set combattendo?

Ma proprio no! Prova qualche colpo, e lo perde facile in 15 minuti, e si gioca le sue carte al TB.

Succede sempre così: la regola del cazzo del super TB lo permette, e chi lo fa fa benissimo a  farlo.

io faccio un discorso diverso, ma solo perchè dei tornei non mi importa; quale che sia il risultato del primo set, gioco il secondo al meglio delle mie possibilità, poi se la benzina finisce amen.

A livello di quarta categoria il match tiebreak è una manna dal cielo, se ci pensate bene.
Orari più rispettati, minor rischio di infortuni e minor stanchezza in generale, stanchezza che ci portiamo poi dietro sul posto di lavoro.
Quanti di noi potrebbero sopportare un match dopo aver vinto il giorno precedente, magari dopo aver lottato tre ore?

concordo e già quella volta (15 anni fa) in una partita di torneo dopo aver combattuto 2 set, con l'avversario ci siamo accordati per fare un tiebreak al posto del terzo per poi comunicare un 6/4 all'organizzatore.

Ovviamente ho perso