il regolamento cosa dice?

Promemoria primo messaggio :

oggi durante una partita il mio avversario mi ha detto che il regolamento dell'autoarbitraggio non prevede più che un giocatore possa andare a verificare il segno di una palla nel campo dell'avversaio e discutere, prima eventualmente di chiamare il GA per la supervisione e per l'ultima decisione... cioè un giocatore sul proprio campo potrebbe fare il bello e il cattivo tempo, senza possibilità di replica per l'avversario. a me me pare 'na stru...ta. dice che è una variante entrata in vigore da 6mesi... chi ne sa qualcosa?

yatahaze ha scritto:
Allora mi fa venire il dubbio che io mi sia sbagliato

Regolamento alla mano, il punto andava assegnato al tuo avversario, al quale devi concedere il beneficio del dubbio.
Tu puoi chiamare una palla out solo se ne sei sicuro al 100%, altrimenti il gioco continua.
Ci si può sempre fermare per controllare il segno, ma se non si trova e tu non sei certo che fosse fuori, il punto è dell’avversario che tra l’altro ha tutti i diritti di attraversare il campo per andare a controllare, non può farlo solo in presenza del giudice di sedia.
In sostanza, quando siamo veramente sicuri che la palla sia fuori, non abbiamo nemmeno l’obbligo di mostrare il punto. Questo però purtroppo molti arbitri non lo sanno e se il punto non si trova lo assegnano all’avversario.
Assolutamente non è così, se il punto non si trova resta valida la chiamata originaria.

marco61 ha scritto:

yatahaze ha scritto:
Allora mi fa venire il dubbio che io mi sia sbagliato

Regolamento alla mano, il punto andava assegnato al tuo avversario, al quale devi concedere il beneficio del dubbio.
Tu puoi chiamare una palla out solo se ne sei sicuro al 100%, altrimenti il gioco continua.

Molto spesso mi capita di non chiamare la palla fuori, ma un istante dopo mi accorgo che invece era fuori, ma a quel punto vado avanti perché ho proseguito il punto.
In quella occasione invece, l'ho chiamata fuori perché ero sicuro che fosse fuori, ma poi lui venendo dalla mia parte e non trovando il segno, mi ha fatto venire il dubbio che magari mi fossi sbagliato, tutto qui. A quel punto pensavo che rifare il punto fosse la cosa più corretta per entrambi.

marco61 ha scritto:
Ci si può sempre fermare per controllare il segno, ma se non si trova e tu non sei certo che fosse fuori, il punto è dell’avversario che tra l’altro ha tutti i diritti di attraversare il campo per andare a controllare, non può farlo solo in presenza del giudice di sedia.

Questo però, che l'avversario possa venire dalla tua parte a controllare, anche senza chiederti il permesso, non la sapevo, mi pare che finora fosse stato scritto il contrario, come ha ribadito anche squalo714.

marco61 ha scritto:
In sostanza, quando siamo veramente sicuri che la palla sia fuori, non abbiamo nemmeno l’obbligo di mostrare il punto. Questo però purtroppo molti arbitri non lo sanno e se il punto non si trova lo assegnano all’avversario.
Assolutamente non è così, se il punto non si trova resta valida la chiamata originaria.

Questo ok. Quindi ricapitolando, sono sicuro della palla out, lui viene comunque dalla mia parte a controllare, non trova il segno, io a quel punto non serve nemmeno che guardo, e gli ripeto che sono sicuro che fosse fuori e il punto va a me. Se non si fida, di chiamare il giudice arbitro.
Altrimenti mi viene il dubbio di aver sbagliato, non si trova il segno, allora devo dare il punto a lui.

Lasciando perdere per un attimo il regolamento, mi sembra che alla fine abbiate gestito una situazione dubbia in modo abbastanza pacifico, onesto e nello spirito di un torneo di questo tipo.
Secondo me alla fine avete fatto la cosa giusta. Era solo la mia opinione non richiesta    

johnnyyo ha scritto:Lasciando perdere per un attimo il regolamento, mi sembra che alla fine abbiate gestito una situazione dubbia in modo abbastanza pacifico, onesto e nello spirito di un torneo di questo tipo.
Secondo me alla fine avete fatto la cosa giusta. Era solo la mia opinione non richiesta    

Anche secondo me....ma contro il regolamento.

Non ricordo se l’ho mai scritto, ma qualche anno fa ho acquisito la qualifica di giudice arbitro federale per cui, in questo topic, mi attengo a rispondere a termini di regolamento.
Anch’io riconosco che, spesso, la soluzione amichevole che si risolve con la ripetizione del punto può essere quella più gradita da entrambi i contendenti, ma questa soluzione non è prevista dal regolamento.
Nel corso di una recente riunione abbiamo proprio discusso sulla possibilità di attraversare il campo per controllare un segno, e questa cosa va spiegata:

caso 1: sono sicuro che il segno è fuori, la chiamo out e non ho nessun altro obbligo. Marcare il segno è un semplice gesto di cortesia ma non è richiesto. Se il mio avversario mi chiede di farlo, posso tranquillamente rispondere che non ho tenuto d’occhio il segno in quanto assolutamente certo della mia chiamata. Il punto è mio.

caso 2: non sono completamente sicuro che il segno sia fuori ma non si tratta di un colpo definitivo, in questo caso il gioco deve continuare ma ho qualche istante di tempo per buttare un occhio sul segno, allo scopo proprio di acquisire la certezza che la palla sia fuori. Se questo succede, faccio ancora in tempo a chiamare l’out ma deve essere fatto immediatamente.
Siamo quindi in presenza di un segno certo, in questo caso il mio avversario ha tutto il diritto di prenderne visione senza chiedere il mio consenso.

caso 3: colpo definitivo e dubbio, sul veloce il punto va al mio avversario proprio in quanto dubbio.
Sulla terra, in presenza di un segno certo, posso controllarlo e la stessa cosa può fare il mio avversario.
Qualora non si giunga ad un accordo, entra in gioco il giudice arbitro e decide lui.

Grazie Marco.
Nel caso 1, il mio avversario può comunque venire a vedere o cercare (visto che non sono tenuto a farglielo vedere) il segno?

yatahaze ha scritto:Grazie Marco.
Nel caso 1, il mio avversario può comunque venire a vedere o cercare (visto che non sono tenuto a farglielo vedere) il segno?

Allora, diciamo che tu potresti aver perso di vista il segno ma magari lui l’ha tenuto d’occhio e vuol togliersi lo sfizio di controllarlo.
Partiamo però dal presupposto che tu sei SICURO della chiamata, se trova il segno giusto non può far altro che verificare che fosse out.
Viceversa, se il segno da lui trovato risulta essere in e in te, come da tuo racconto, nascono dei dubbi, il punto è automaticamente suo.
Ma se partiamo dal principio generale per cui la palla va chiamata out solo in caso di certezza assoluta, il segno che ti mostra lui non può essere quello originale e tu non hai l’obbligo di mostrargliene un altro.
Purtroppo però puoi incappare in un arbitro che sostiene il contrario, questa è una mancanza cui le carte federali non pongono rimedio.

Facciamo un esempio pratico:
diagonale profonda dell’avversario che mi costringe a spostarmi su un lato del campo, la ributto di là e il colpo successivo è un lungolinea veloce.
Riparto velocemente, la palla mi supera ma è nettamente fuori, l’ho vista benissimo. Chiamo l’out ma, per effetto della corsa, mi fermo qualche metro più in là e perdo di vista il segno. L’avversario mi chiede di mostrarglielo, lui ha tenuto d’occhio la direzione in quanto messo molto meglio di me. Butto un occhio e scopro che in quella zona ci sono altri segni ma io, ricordiamoci, non so quale sia quello giusto. Ne vedo uno fuori e glielo mostro, ma lui si rende conto che la palla non è rimbalzata dove sostengo io. A questo punto è normale che lui pensi che io sia in malafede, e ne nasce una discussione.
Semplicemente avrei dovuto dire la verità: sono sicuro fosse fuori ma, nella corsa, ho perso di vista il segno e non so quale sia. Il punto è mio e non si discute.

marco61 ha scritto:Facciamo un esempio pratico:
diagonale profonda dell’avversario che mi costringe a spostarmi su un lato del campo, la ributto di là e il colpo successivo è un lungolinea veloce.
Riparto velocemente, la palla mi supera ma è nettamente fuori, l’ho vista benissimo. Chiamo l’out ma, per effetto della corsa, mi fermo qualche metro più in là e perdo di vista il segno. L’avversario mi chiede di mostrarglielo, lui ha tenuto d’occhio la direzione in quanto messo molto meglio di me. Butto un occhio e scopro che in quella zona ci sono altri segni ma io, ricordiamoci, non so quale sia quello giusto. Ne vedo uno fuori e glielo mostro, ma lui si rende conto che la palla non è rimbalzata dove sostengo io. A questo punto è normale che lui pensi che io sia in malafede, e ne nasce una discussione.
Semplicemente avrei dovuto dire la verità: sono sicuro fosse fuori ma, nella corsa, ho perso di vista il segno e non so quale sia. Il punto è mio e non si discute.

Chiaro.
Ultima domanda: in quali circostanze l'avversario NON può venire allora a controllare il segno dalla mia parte?

https://www.supertennis.tv/Rubriche/Personal-coach/200115-il-segno-lo-guardo-io
Dobbiamo sempre partire dal presupposto che il giocatore che effettua la chiamata sia in buona fede, per cui il segno in questione è sicuramente out.
Perché allora non concedere all’avversario la possibilità di verificare? Se trova il segno giusto non può far altro che constatare fosse out, se ne trova un altro ma tu, ripeto, sei SICURO fosse out, devi semplicemente dire la verità: il segno non è quello che sta mostrando lui. Normalmente si troverà il segno giusto nelle vicinanze, ma in alcuni casi non è detto che questo avvenga ma questo non dá all’avversario il diritto di prendersi il punto.
Ovvio che se dalla discussione che ne deriva ti dovessero sorgere dei dubbi, allora il punto è automaticamente suo.

Grazie Marco.

purtroppo per esperienza personale perchè il regolamento funzioni devono conoscerlo entrambi i giocatori, altrimenti pur essendo uno dalla parte della ragione ci saranno sempre discussioni in campo. io sulla terra quando chiamo una palla out vicino alla riga la segno sempre, alla fine quante volte può capitare che la palla non lo lasci ? comunque se uno è un piantagrane te ne accorgi abbastanza in fretta e quindi lì ci sarà da discutere segno o meno...

miguel ha scritto:purtroppo per esperienza personale perchè il regolamento funzioni devono conoscerlo entrambi i giocatori, altrimenti pur essendo uno dalla parte della ragione ci saranno sempre discussioni in campo. io sulla terra quando chiamo una palla out vicino alla riga la segno sempre, alla fine quante volte può capitare che la palla non lo lasci ? comunque se uno è un piantagrane te ne accorgi abbastanza in fretta e quindi lì ci sarà da discutere segno o meno...

questo è vero.
a me capita spesso di giocare su campi molto compatti senza terra vicino alle righe e lì diventa difficile ritrovare il segno.

Altre volte mi è capitato di giocare con avversari che si dimenticano del punteggio (anche a me capita, ma in torneo cerco di fare più attenzione e lì difficilmente mi dimentico), e allora devi stare lì a rispiegare tutti i punti precedenti, ecc ecc ecc
Insomma devi avere una memoria di ferro...